Ultimamente sto riflettendo anche sul fatto se sto diventando hikikomori, perchè esco solo per "dovere", o se sto diventando un "recluso"* (come Emily Dickinson o come Boo Raddley de "Il buio oltre la siepe", per intenderci), per via della mia solita apatia e per la paura del Covid-19 (che ci sta tutt'ora, e io non mi sento molto sicuro di uscire).
Io non esco più di casa ormai da oltre 5 anni (nemmeno per necessità strettamente personali: ad esempio avrei bisogno di andare dal dentista) per via di discriminazioni che ho subìto, e anche senza uscire di casa un pretaccio con il suo complice di un paese vicino (al quale avevo contestato in maniera abbastanza plateale e di fronte a tutti atteggiamenti poco sacerdotali di esclusione ed emarginazione nei miei confronti) ha trovato il modo di vendicarsi (dopo aver ricevuto io minacce dal padre di un ragazzino teppistello che era amico intimo di uno di questi preti e che poi il prete gli ha coperto le spalle facendolo entrare a sua volta in seminario per sistemarlo a vita facendo una "carriera" nei salesiani) accusandomi, qualche mese dopo, di avere appiccato un incendio che "misteriosamente" aveva coinvolto una chiesa di sua pertinenza nel mio quartiere. Per fortuna alla fine non sono riusciti ad affibbiarmi la colpevolezza di questo gesto che non ho mai commesso, ma in un paese siciliano piccolo, arretrato e bigotto il prete di turno fa il bello e il cattivo tempo. Paradossalmente per me l'emergenza sanitaria è stata una benedizione perchè almeno per un paio d'anni ho evitato di ritrovarmi sottocasa le processioni di quei gruppi cattolici di cui avevo subito le discriminazioni, ma ora purtroppo l'emergenza è finita e le processioni riprese, contro le quali non mi permettono neppure di protestare. Si dovrebbero vergognare ad avere il coraggio di salire sull'altare e farsi le processioni dopo il modo in cui hanno trattato me! Purtroppo in un paese piccolo e leccatonache i primi ad andare nelle chiese e appresso il prete alle processioni sono proprio quelli che dovrebbero tutelare i cittadini come me, quali sindaco e forze dell'ordine, e invece si rendono complici degli abusi di questi tizi (che oltretutto nelle loro discriminazioni si trascinano dietro un paese intero). Faccio presente che alcuni anni fa il mio paese è stato pure sciolto per mafia e i fuochi del 9 maggio per la principale festa religiosa sospesi perchè di tipo illegale, ma nel mio paese non considerano questo il problema. Si preoccupano invece di trovare uno "scemo del paese" di turno da prendere di mira, discriminare e usare come metro di misura per potersi loro sentire superiori. Una volta fatto fuori me ne troveranno un altro con cui prendersela, come del resto hanno fatto con altri in epoche passate.
Vi segnalo questo documentario, andato in onda credo di recente per la serie "Doc3" su Rai 3 (lo trovate su RaiPlay):
"Afraid of failing" di Fabio Mancini e Davide Tosco.
Due cose mi hanno colpita.
1. Che l'adolescente di oggi è segnato dalla "delusione" più che dalla "trasgressione".
2. Che la vita virtuale può essere un valido aiuto (ho trovato commovente la testimonianza della mamma che racconta come suo figlio, una volta avuta la "Play Station libera", abbia iniziato a rinascere).
è proprio vero: ormai sono passati tanti anni dalla mia adolescenza ma la trasgressione non mi è mai interessata più di tanto, mentre al contrario ho sempre provato profonda delusione per la società che mi sta intorno
In poche parole temo di star a diventare pure io un "hikikomori", dato che ormai esco da casa solo per impegni personali (anche a causa del maltempo) e passo molte ore su internet.
Che dite? cosa devo fare?
Ciao questo posto è molto vecchio ci sono state delle evoluzioni in questi anni ti va di raccontarmele?
In poche parole temo di star a diventare pure io un "hikikomori", dato che ormai esco da casa solo per impegni personali (anche a causa del maltempo) e passo molte ore su internet.
Che dite? cosa devo fare?
Ciao questo posto è molto vecchio ci sono state delle evoluzioni in questi anni ti va di raccontarmele?
Ciao, alla fine penso non penso di essere hikikomori, perchè esco spesso, forse solo un po' orso.
Commenti
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/chi-sono-gli-hikikomori#:~:text="Hikikomori", termine giapponese che,talvolta anche con i familiari.
Ultimamente sto riflettendo anche sul fatto se sto diventando hikikomori, perchè esco solo per "dovere", o se sto diventando un "recluso"* (come Emily Dickinson o come Boo Raddley de "Il buio oltre la siepe", per intenderci), per via della mia solita apatia e per la paura del Covid-19 (che ci sta tutt'ora, e io non mi sento molto sicuro di uscire).
*https://en.wikipedia.org/wiki/Recluse
Per fortuna alla fine non sono riusciti ad affibbiarmi la colpevolezza di questo gesto che non ho mai commesso, ma in un paese siciliano piccolo, arretrato e bigotto il prete di turno fa il bello e il cattivo tempo.
Paradossalmente per me l'emergenza sanitaria è stata una benedizione perchè almeno per un paio d'anni ho evitato di ritrovarmi sottocasa le processioni di quei gruppi cattolici di cui avevo subito le discriminazioni, ma ora purtroppo l'emergenza è finita e le processioni riprese, contro le quali non mi permettono neppure di protestare. Si dovrebbero vergognare ad avere il coraggio di salire sull'altare e farsi le processioni dopo il modo in cui hanno trattato me! Purtroppo in un paese piccolo e leccatonache i primi ad andare nelle chiese e appresso il prete alle processioni sono proprio quelli che dovrebbero tutelare i cittadini come me, quali sindaco e forze dell'ordine, e invece si rendono complici degli abusi di questi tizi (che oltretutto nelle loro discriminazioni si trascinano dietro un paese intero). Faccio presente che alcuni anni fa il mio paese è stato pure sciolto per mafia e i fuochi del 9 maggio per la principale festa religiosa sospesi perchè di tipo illegale, ma nel mio paese non considerano questo il problema. Si preoccupano invece di trovare uno "scemo del paese" di turno da prendere di mira, discriminare e usare come metro di misura per potersi loro sentire superiori. Una volta fatto fuori me ne troveranno un altro con cui prendersela, come del resto hanno fatto con altri in epoche passate.
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è proprio vero: ormai sono passati tanti anni dalla mia adolescenza ma la trasgressione non mi è mai interessata più di tanto, mentre al contrario ho sempre provato profonda delusione per la società che mi sta intorno