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Ciao, snervato e chiedo info, comunque ciao a tutti ;)

So di essere nello spettro autistico, sono del 74, adulto e sinceramente sono snervato, per i bambini c'è ogni cosa, se per qualche motivo sei sopravvissuto 40 anni, amen.
Ho bisogno di capire e trovare chi possa diagnosticare autismo ad alto funzionamento in veneto (treviso e dintorni) 
Spostarmi non mi entusiasma, per nulla...
Probabilmente elon musk ha deciso di andare su marte quando cercava una diagnosi di autismo... so scherzare :)
Oggi sono negativo, perchè sfinito da tutta la vita, sicuro avete presente nascere e dover scalare una montagna, nel mio caso oltre ad essere alla base della montagna ero anche in un pozzo... ragiono ad immagini...

Ciao a tutti e risponedtemi anche con un ciao, mi fa farebbe molto piacere ;)

carlo_
ClaraDiLunabetTormalinaNeralucy84HyvorSheldonLaRosadiAndromedasamxx
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Commenti

  •  Ciao e benvenuto! Purtroppo non posso rispondere alla tua domanda, spero comunque che tu riesca ad ottenere un aiuto. Intanto ancora benvenuto!!
  • charliecharlie Post: 320
    Grazie del benvenuto, ti ho letto in giro, sei attivo nel forum ;)
    Soberneuter
  • AmOnlyAmOnly Post: 132
    Ciao, io ho eseguito una diagnosi nei dintorni, se ne vuoi sapere di più, contattami in privato e ti do le info.

  • betbet Post: 500
    Ciao! Battuta eccezionale ! Benvenuto. Io sono mamma di un bimbo aspie di 10 anni e a volte penso che è stato meglio per chi come te si è "arrangiato". Anche tutte queste valutazioni, controlli, terapie, attenzioni sono un grande stress per tutti! Certamente ogni realtà ha pro e contro
  • charliecharlie Post: 320
    @ AmOnly grazie per il messaggio privato, non sono uso ringraziare, il grazie per me è senza significato, ma verso di te ha un significato profondissimo.

    @bet , invidio il tuo bambino di 10 anni, ha una buona madre, io avevo/ho un padre affetto da PDMT che non esiste ma lotterò perchè sia nel SDM-6, ovvero di Pezzo Di Me*** Terminale, e una madre che mi lasciava tra le mani del mostro.
    Questo senza entrare nei particolari, quindi una vita d'inferno senza autostima oltre a tutte le incapacità relazionali tipiche di una forma di autismo.
    Sono intelligente ma mi è stato del tutto inutile nella vita essendo stato stroncato da quando avevo 7-8 anni.
    Quindi ecco qui dopo 40 anni...
    Invidio il tuo bimbo, non sai quanto, può avere -e avrà- una bella vita con una brava madre accanto.
    betTormalinaNeraLaRosadiAndromedaantsamxx
  • AmOnlyAmOnly Post: 132
    @carlo_ ti capisco in parte, anche io sono cresciuto senza un padre, la sua dipendenza aveva la priorità su tutto.

    Sono venuto a conoscenza della ''Sindrome di Asperger'' cinque anni fa, e solo ora sono riuscito ad effettuare una diagnosi di autismo. È stata un'attesa lunga, ho fatto tanti sacrifici, sia sociali, sia mentali, sia fisici. Mia madre non sa nulla della diagnosi, ho fatto tutto di nascosto, purtroppo c'è troppa ignoranza in merito all'autismo ad alto funzionamento, e non so come potrebbe prenderla.

    Detto questo mi limiterò a continuare la mia patetica vita, e quando ne avrò l'occasione farò sentire la mia voce spenta.
    betTormalinaNeraBlunotteHyvorLaRosadiAndromedasamxx
  • betbet Post: 500
    Scusa @carlo_ non avevo intenzione di essere indelicata. Mi dispiace per la tua infanzia difficile, è un peso enorme da portare indipendentemente dal fatto di essere neurodiversi. Io ho avuto genitori estremamente problematici ma alla fine anche loro erano vittime di varie patologie e dipendenze. Io cerco di aiutare mio figlio, ce la metto tutta e a volte penso che sia anche troppo...non so come dire. Tutta questa attenzione, interrogarsi su tutto, osservare ogni dettaglio, sviscerare il perché e per come di ogni comportamento...
    TormalinaNeraClaraDiLunaLaRosadiAndromeda
  • charliecharlie Post: 320
    @bet non hai nulla da scusare, la mia esperienza non cambia, poi, ti ho detto che, ok, il tuo bambino ha problemi, ma i tempi sono ben diversi dai miei, avrà sicuramente supporto e crescerà bene, non dubito di questo.
    Io posso solo dirti di assecondarlo nelle sue "stranezze" e se dice NO a qualcosa insistere è una violenza.
    No alla verdura è un discorso, ma costringerlo a fare controvoglia un viaggio, o incontrare qualcuno, o insistere perchè tutti gli altri fanno così, risulta in un trauma. Questo per mia esperienza, poi ovvio non conosco le peculiarità del tuo bambino, ma non dubito farai molto bene, già sei consapevole, non è poco.

    @AmOnly mi piace leggerti perchè mi vedo e ti capisco, fin troppo.
    Oggi è un giorno diverso, sono approdato in questo forum e ho un pochino conosciuto persone come me, tu mi hai indirizzato sicuramente bene da una specialista che stavo cercando da tempo, ancora non mi ha risposto, in caso le telefono, si c'è sempre lo spostamento per andarci, ma sono motivato e nella giornata giusta può andar bene, anzi, deve andare bene!
  • betbet Post: 500
    @carlo_ecco già non sono più una buona mamma, io "forzo" tom abbastanza: a stare con gli altri, a raccontare, a smettere di fare  " i versi" , a fare i compiti, ad andare ai centri estivi, a staccare dai videogiochi...ma la grande paura è che non si adegui, che venga tagliato fuori, che non impari a...e un giorno possa dire " avrei anche voglia di stare con gli altri ma non so come di fa.." diciamo che cerco di allenarlo. Non in dosi massicce ma in modo costante. Sbaglio tanto? 
    ant
  • charliecharlie Post: 320
    @ bet, mi metti in crisi, io tutte le forzature me le porto dietro e a quell'età non ero in grado di esprimere quanto le soffrissi, ci sono cose che -ovvio- il dentista esempio... l'insistere, oltre al non portare a nulla, crea traumi, ma parlo per me, ho una memoria assurda per ogni episodio emozionale che abbia vissuto, credo da piccolissimo, probabilmente per lui è diverso.
    Mi fa sorridere la tua frase [un giorno possa dire " avrei anche voglia di stare con gli altri ma non so come di fa.."] io non lo so tutt'ora, ho solo capito che mi sono sempre scervellato nel pensare cosa avrei dovuto dire per presentarmi e farmi conoscere, semplicemente ora ho capito che non serviva pensare, bastava spostare il potenziometro del quoziente intellettivo su dummy e avrebbe funzionato, ma è un andare contro natura.
    Videogiochi iniziavano ai miei tempi (sua attuale età) se fosse oggi sarei identico attaccato ai videogiochi, ma poco dopo mi sono appassionato al pc, all'informatica, al capire come funzionavano i videogiochi, programmazione, grafica, mi trovo male a dirlo, ma c'è chi sta bene da solo, l'interazione risulta stressate, il videogioco è chiaro, ben definito nei parametri, ad un azione corrisponde un risultato, nell'interazione con gli altri il risultato non è chiaro, anzi, è un mistero.
    Ha qualcosa che lo appassiona? alimenta questa sua passione, se io avessi avuto qualcuno che mi parlasse di fisica a quattro anni ora sarei uno stramboide ricercatore chissà dove, ma nel mio caso nessuno mi ha capito, e anzi mi ha stroncato. 
    Io ti dico cosa avrei voluto e cosa mi avrebbe fatto bene, ripeto, mi metti in crisi, alimenta la curiosità in ciò che gli piace, ciò che non gli piace oggi non gli piacerà nemmeno domani.
    LaRosadiAndromeda
  • betbet Post: 500
    @carlo_facciamo che un pochino lo sprono e un po' lo assecondo. Capite anche noi genitori, come si fa a lasciar fare ad un figlio tutto quello che vuole? Poi ovvio ci sono degli spazi di libertà per tutti, in cui ognuno si rilassa o si diverte come vuole, ma un minimo di adeguamento ci deve essere.  Passioni vere e proprie non direi. Interessi vari e molteplici ma superficiali. Storia, geog, i fumetti, gli animali, le lego...ma non assorbenti. I devices invece sono assorbenti ...spero che da grande mio figlio possa perdonare i miei errori ma credimi è una sfida immensa crescere un meraviglioso aspie. Che tra l altro mi fa fare delle figure terribili con la sua impulsività e ingenuità, ma questa è la parte più buffa e divertente. La cocciutaggine e la rigidità mentale sono le cose che più mi innervosiscono! La poca abilità sociale l aspetto che più mi fa soffrire...
    LaRosadiAndromeda
  • charliecharlie Post: 320
    Che tra l altro mi fa fare delle figure terribili con la sua impulsività e ingenuità
    è più disarmante sincerità :blush:

    La cocciutaggine e la rigidità mentale sono le cose che più mi innervosiscono
    Questa te la spiego io, ogni evento, fatto, episodio, sono perfettamente definiti con una logica inattaccabile nella sua mente, una logica che solo lui capisce ed è giusta, impossibile fargli capire che è sbagliato, ci perderai il fiato, sicuramente è intelligente e sopra la media, se sbaglia lo capirà e non avrà nessun problema ad ammetterlo, ma se tu sbagli e non lo ammetti andrà in conflitto, è inammissibile negare l'evidenza, il bianco è bianco, il nero è nero, se voglio il grigio è perchè li ho mescolati.
    Se non vuole giocare con quel bambino è perchè per lui non va bene e la cosa non cambierà nel tempo.
    Mi hai fatto un torto? mai sarà dimenticato.
    Il problema è quando identifichi come buona una persona cattiva, "la prima volta è stata buona con me" e li la confusione è enorme e non gestibile senza un aiuto esterno competente.

    La poca abilità sociale l aspetto che più mi fa soffrire... 
    fa soffrire te perchè non sei come lui, è un pochino cattivo da dire... 

    vedi se si appassiona all'informatica, è perchè il modo di ragionare è compatibile, 0 e 1 sono chiari, definiti, non hanno il grigio (sempre che non vai nella meccanica quantistica, ma quella più avanti)

    ciao
    betLaRosadiAndromeda
  • betbet Post: 500
    Grazie mille del confronto! Mi sono già segnata nella mente i tuoi consigli e le chiavi di lettura @carlo_! Cercherò di fare del mio meglio...ti auguro tutto il bene! Come dico sempre a mio figlio " fai vedere anche agli altri quanto sei meraviglioso" ! 
  • TormalinaNeraTormalinaNera Post: 1,292
    modificato giugno 2022
    Benvenuto Carlo e buon percorso di diagnosi. Non sopravvalutare gli specialisti però: io ho fatto la diagnosi seguita da un percorso di terapia a 25 anni, ma mi ha aiutata relativamente. Mi hanno aiutata di più i libri e il confronto con altri che offre questo forum. 

    @bet certo ognuno è diverso e reagisce in modo diverso, ma io ti posso dire che sono stata forzata spesso dai miei genitori a fare cose esageratamente fuori dalla mia zona di comfort (tipo andare a vacanze di gruppo assolutamente non necessarie da ragazzina), che non mi hanno insegnato un beato niente sui rapporti umani, ma in compenso mi hanno resa ancora più spaventata, insicura e mi hanno dato una sensazione di abbandono che ancora a 35 anni non ho del tutto sconfitto.

    Il problema è che nel nostro mondo si cerca di far adeguare alla norma chi ha qualche particolarità, invece che preoccuparsi di creare un mondo in cui tutti possano essere se stessi e sentirsi a loro agio.

    Non vedo l'ora che Elon crei qualche bella città su Marte, magari lì ci va meglio. 
    betBlunotteLaRosadiAndromedasamxx
    Make it your goal to live a quiet life, minding your own business and working with your hands.
    1 THESSALONIANS 4:11
  • betbet Post: 500
    @TormalinaNera ok allora niente campeggio con l oratorio per tom! ; ) L idea di base è che l esposizione a situazioni extra comfortzone possa in qualche modo aiutare a "farci l abitudine" e a sviluppare strategie di adeguamento. Del resto, a meno che uno non vada a vivere in cima ad un monte, dovrà fare i conti con regole scritte e non del vivere comune! Da molti professionisti mi sono sentita dire: signora gli faccia fare più esperienze possibili! E anche Tom ha questo modo di dirmi quando trova un modo di adattarsi " non è più un problema, ormai mi sono abituato!" Il mondo non si adatta alle nostre stranezze. Io per es ho la fobia di autostrada e superstrada ma non posso pensare che per farmi stare serena le chiudano tutte! Posso decidere percorsi alternativi ma se voglio arrivare dal punto A al punto B o mi ingegno o un pochino mi adatto e non è che sono stata violentata dai nt è che simo un pochino strana io! No? Dico bestemmie?
    ant
  • @bet non so come siate tu e tuo figlio e di cosa abbiate bisogno, per quel che mi riguarda ricordo la vacanza dell'oratorio come uno dei miei peggiori incubi, che non ha fatto che aumentare le mie paure in generale, togliendomi la terra da sotto i piedi.
    Ad alcune cose ci si abitua, ad altre no e possono solo aggiungere trauma ai traumi sociali già subiti.
    betant
    Make it your goal to live a quiet life, minding your own business and working with your hands.
    1 THESSALONIANS 4:11
  • charliecharlie Post: 320
    ciao TormalinaNera 
    integro per bet, si alcune cose con forzatura poi funzionano, ma è un rischio.
    Io avrei un grande desiderio di andare almeno una volta in Giappone in un posto ben specifico, ma è come andare sulla luna, se mi svegliassi in quel posto specifico come per magia poi so che non vorrei più tornare qui...
    per dire, tu mi impacchetti e mi spedisci in Giappone, è una forzatura assurda e dovrebbe essere traumatica, ma la desidero.
    Mi stai capendo, cosa desidera profondamente tuo figlio ma è impedito dal realizzarlo? in quello lo puoi forzare, per un brevissimo tempo ne soffrirà ma poi sarà felice e grato.
    Se lo forzi a ciò che vuoi tu, è un trauma, anche se tu lo ritieni giusto... non è giusto per lui.
    betTormalinaNeraStarMumLaRosadiAndromeda
  • betbet Post: 500
    Ma non scherzavo, mandare ad oggi Tom ad un campeggio da solo sarebbe veramente volerlo mettere in difficoltà.  Sono troppe le cose in gioco che farebbe estrema difficoltà a gestire! Però, siccome penso che,comunque alcune esperienze calibrate e adeguate, possano aiutare. Sto pensando per esempio di fargli fare questa esperienza tra qualche anno e magari andrò via anche io come "aiuto-qualcosa". Non sono per le terapie d'urto, so che non funzionano o che veramente possono essere controproducenti ma credo nell esperimento della rana bollita. Se metti una rana in acqua bollente salterà via alla velocità della luce, se aumenti la temperatura piano piano la cuocerai senza che se ne accorga! Ora l esempio è crudele e non voglio bollire nessuno ma la teoria dei piccoli e lenti cambiamenti secondo me ci sta!
    TormalinaNeraant
  • charliecharlie Post: 320
    modificato giugno 2022
    no, non è il ragionamento giusto, piccolo e lento cambiamento stai cercando di mescolare il bianco con il nero per fare il grigio tenue, se pensi che lui non lo percepisca... prova a dargli tre alternative tra cui scegliere, molto diverse, magari ti stupisce, due giorni al campeggio, il museo di storia naturale o gardaland? scegli, faremo una di queste cose. scusa, integro, dagli dettagli su dettagli per ogni singola attività

    bet
  • betbet Post: 500
    @carlo_ il problema è questo!! Lui è un bambino e ancora è difficile capire cosa proprio non fa per lui e cosa vorrebbe tanto ma è difficile. A volte mi sono chiesta se certe sue chiusure fossero dettate dal " è troppo faticoso per cui rinuncio!" Esempio. Boscopark arrampicate varie sugli alberi. No no non mi piace, non è divertente ecc ecc. Gli amichetti e il fratello vanno. Lui brontola. Alla fine sale. Fa tutti i percorsi, anche quello per gli adulti e si diverte un mondo. Ora lì è andata ( come sempre fuori tempo, gli altri avevano finito ed eravamo a fine giornata...) ma ci troviamo spesso in situazioni simili! Non si capisce bene da cosa sia dettata la chiusura 
  • In tutto ciò penso sempre che volerci adeguare al mondo esterno sia un errore di prospettiva. Bisognerebbe creare un mondo in cui ciascuna persona sia accettata e valorizzata così com'è, senza doversi snaturare o forzare per adattarsi alla maggioranza. 
    LaRosadiAndromedaant
    Make it your goal to live a quiet life, minding your own business and working with your hands.
    1 THESSALONIANS 4:11
  • betbet Post: 500
    @TormalinaNera questa che sto per fate è una "provocazione" nel senso che condivido le tue parole, chi non lo farebbe? Ma in concreto come dovrebbe essere questo utopico mondo? Mi fai un esempio concreto di una cosa che tu vorresti accettata dai più e che non lo è? 
  • Beh ciao innanzitutto guarda io ho contattato questa organizzazione chiamiamola così Onlus si chiama spazio Asperger Piemonte di cui se vuoi ti posso lasciare anche il contatto telefonico però appunto lo capisco lo conosco più che altro bene le regole del sito quindi dovrei capire prima se posso lasciarti i miei contatti telefonici Penso di sì però forse sarebbe da chiedere ai moderatori e loro hanno contatti credo un po' dappertutto perché sono proprio un'associazione che si occupa di queste cose e infatti io poi con un primo colloquio poi abbiamo fatto fare un secondo primo colloquio con valgono psicologo dorato un'ora e mi hanno dato dei contatti per farmi diagnosticare l'asperger qui della mia città
    Il mio canale su YouTube: canale YouTube Asperger 
  • charliecharlie Post: 320
    non sono un disco rotto, ma per adulti è bruttissima la situazione, mi consolo che i bambini avranno il supporto che meritano e che non li porterà ad avere una vita grama.
    Ho trovato grazie ad un utente del forum -gentilissimo- una psicologa competente, ma siamo a metà settembre, il centro specializzato in asperger della mia regione mi ha detto (a metà del 2023...) che neppure è un appuntamento.
    Il piemonte è sulla luna per me, Moscone di roma è una sorta di visione mistica in un sogno.
    Siamo strambi, siamo danneggiati, siamo problematici, siamo con altre 1000 vissuti che un NT non ha, ho conosciuto qui esseri identici a me, e ne sono felice, esseri diversi ma uguali a me, ne sono felice, non sono la mosca bianca, un altra mosca bianca l'ho incontrata.

    Non prevedevo di riscrivere sul forum al momento, ma grazie, non ti dico mandami link in mp, ma grazie, aspetto settembre e vediamo.
    betLaRosadiAndromeda
  • bet ha detto:
    @TormalinaNera questa che sto per fate è una "provocazione" nel senso che condivido le tue parole, chi non lo farebbe? Ma in concreto come dovrebbe essere questo utopico mondo? Mi fai un esempio concreto di una cosa che tu vorresti accettata dai più e che non lo è? 
    Un esempio? Essere valutati per ciò che si sa fare al lavoro, non per il grado di estroversione. Per capacità, talenti, impegno e risultati, non per la capacità di recitare e mimetizzarsi tra i nt (cosa che costa un'immensa fatica, ecco perché sono sempre stanca). 
    charliebaloneybetStarMumsamxx
    Make it your goal to live a quiet life, minding your own business and working with your hands.
    1 THESSALONIANS 4:11
  • betbet Post: 500
    Ma questo già avviene. Nel mondo del lavoro poi se sai fare bene e sei strano non è un problema.  Io ho una stimatissima collega chenon parla mai con nessuno, non viene a cene e ritrovi vari, fa il suo e comunica l indispensabile e nessuno le ha mai criticato nulla! Il problema è quando la stranezza non consente un funzionamento accettabile! Altrimenti uno può essere nd quanto vuole e ce ne sono tanti di nd mica solo gli aspie!
  • bet ha detto:
    Ma non scherzavo, mandare ad oggi Tom ad un campeggio da solo sarebbe veramente volerlo mettere in difficoltà.  Sono troppe le cose in gioco che farebbe estrema difficoltà a gestire! Però, siccome penso che,comunque alcune esperienze calibrate e adeguate, possano aiutare. Sto pensando per esempio di fargli fare questa esperienza tra qualche anno e magari andrò via anche io come "aiuto-qualcosa". Non sono per le terapie d'urto, so che non funzionano o che veramente possono essere controproducenti ma credo nell esperimento della rana bollita. Se metti una rana in acqua bollente salterà via alla velocità della luce, se aumenti la temperatura piano piano la cuocerai senza che se ne accorga! Ora l esempio è crudele e non voglio bollire nessuno ma la teoria dei piccoli e lenti cambiamenti secondo me ci sta!
    Scusa Bet, ma hai mai pensato agli animali invece che agli esseri umani? La Pet Therapy è un modo per far avvicinare un bambino ad un altro essere in modo più sereno. Gli animali sono più accoglienti delle persone e anche avere a casa un animale di cui prendersi cura è una cosa che può aiutare moltissimo. Gli animali sono più semplici nel loro modo di essere e possono mediare bene tra il mondo umano e quello sconosciuto di cui Tom ancora non ha idea come sia. Gli animali possono fare da guida ed essere anche interiorizzati per affrontare o riconoscere certe situazioni. Puoi provare dunque anche questo approccio meno invasivo. Io da bambina fui aiutata da una gallina, pensa un pò. Se non fosse stato per lei sarei rimasta sempre chiusa a casa, visto che il primo incontro con un essere umano era stato abusante e traumatico. Quella gallina mi diede un affetto che nessuno mi aveva mai mostrato e mi portò fuori, costringendomi a uscire di casa e andare in cortile a giocare con altri bambini, che curiosi verso la gallina ( mio scudo) s'avvicinarono con curiosità e mi fecero entrare nel gruppo grazie a lei. 
    antsamxx
  • antant Post: 222
    bet ha detto:
    @carlo_facciamo che un pochino lo sprono e un po' lo assecondo. Capite anche noi genitori, come si fa a lasciar fare ad un figlio tutto quello che vuole? Poi ovvio ci sono degli spazi di libertà per tutti, in cui ognuno si rilassa o si diverte come vuole, ma un minimo di adeguamento ci deve essere.  Passioni vere e proprie non direi. Interessi vari e molteplici ma superficiali. Storia, geog, i fumetti, gli animali, le lego...ma non assorbenti. I devices invece sono assorbenti ...spero che da grande mio figlio possa perdonare i miei errori ma credimi è una sfida immensa crescere un meraviglioso aspie. Che tra l altro mi fa fare delle figure terribili con la sua impulsività e ingenuità, ma questa è la parte più buffa e divertente. La cocciutaggine e la rigidità mentale sono le cose che più mi innervosiscono! La poca abilità sociale l aspetto che più mi fa soffrire...
    bet ha detto:
    @carlo_ecco già non sono più una buona mamma, io "forzo" tom abbastanza: a stare con gli altri, a raccontare, a smettere di fare  " i versi" , a fare i compiti, ad andare ai centri estivi, a staccare dai videogiochi...ma la grande paura è che non si adegui, che venga tagliato fuori, che non impari a...e un giorno possa dire " avrei anche voglia di stare con gli altri ma non so come di fa.." diciamo che cerco di allenarlo. Non in dosi massicce ma in modo costante. Sbaglio tanto? 
    Io penso che se suo figlio da grande leggerà questi messaggi non solo non penserà che non sia una buona mamma ma le correrà incontro e l'abbraccerà per i suoi sforzi che ha tentato di fare per lui, indipendentemente dai risultati ottenuti, Non c'è una "scuola per diventare genitori" se non appunto l'esperienza diretta di diventarlo. Conosce il modo di dire "per essere dei buoni genitori bisognerebbe avere il primo figlio soltanto dopo averne avuti (e cresciuti) almeno altri due"? Ecco. Ora il genitore non dico "cattivo" ma quanto meno "superficiale" è quello che non si pone troppe domande e non si cura troppo se stia educando suo figlio bene o male. Lei invece mi pare che di domande se ne ponga parecchie, e stia cercando di trovare il giusto equilibrio (che probabilmente non esiste per nessuno, o se esiste è diverso per tutti i figli e tutti i genitori del mondo) tra l'essere troppo permissiva e l'essere troppo intransigente, di non forzarlo troppo (per non traumatizzarlo) a fare cose che non si sente di fare o che non fa volentieri, ma al tempo stesso a spronarlo perchè, da brava genitore, si rende conto che purtroppo viviamo in una società per cui se suo figlio non impara il minimo indispensabile per saper vivere con gli altri str...omboli "neurortipici" (o "normali", come amano definirsi, discriminando i "diversi") di questa società intollerante ed assecondare le loro aspettative, un giorno gli altri potrebbero farlo sentire molto male, anche se suo figlio non lo merita. Le do un consiglio, se posso permettermi, da persona che ha sempre sbagliato nella vita e che si ritrova isolata ed emarginata: per "allenarlo", come dice lei, provi a stimolarlo a sperimentare quante più attività possibili, ma non insista a fargliele portare avanti tutte quante fino in fondo: piuttosto si limiti (in un primo tempo) ad osservare silenziosamente quali di queste attività gli danno più soddisfazione, in quali riesce meglio, e lo faccia proseguire in quelle (ovviamente purchè non sia l'unica attività quella di star sempre isolato a giocare con i videogiochi come sto isolato io e trascorro il mio tempo al computer). Che so: se vede che è molto portato facendo danza ma odia il pianoforte, gli faccia smettere di prendere inutili lezioni di piano e si focalizzi con la danza: magari non diventerà un nuovo Mozart ma fra 10 anni potrebbe essere il miglior ballerino del programma della De Filippi. Viceversa se odia la danza ma preferisce suonare il flauto o disegnare case o autostrade ad alto livello, non perda tempo ad umiliarlo con la danza: magari potrebbe diventare il nuovo Renzo Piano del futuro. Ha mai guardato, anni fa, il reality televisivo "SOS tata" con tata Lucia, tata Francesca, ecc? Il primo giorno non interagivano con i bambini ma si limitavano ad osservarne in silenzio (dicendo "fate come se io non ci fossi") punti di forza e punti di debolezza (che poi è quello che le ho consigliato sopra): osservi quale attività stimola di più il suo bambino quasi ragazzo, e come dice zio Jerry (Scotti): "se vuoi trovare un buon lavoro, trova qualcosa che ti piace fare ma poi trova qualcuno che sia disposto a pagarti per farlo". Solo nei giorni successivi le tate del programma televisivo cominciavano ad impostare un piano si interventi, una "ricetta", che non era mai standard ma sempre diversa tra un bambino e l'altro. Io non ho moglie nè figli e molto probabilmente non riuscirei mai a formarmi una famiglia. Mi piacerebbe poter avere in questo momento anch'io un figlio di 10 anni o giù di lì a cui poter dedicare le mie attenzioni, ma probabilmente non sarei in grado di dargli il meglio come invece meriterebbe. Spero almeno che questi miei pochi consigli strampalati possano tornare utili a lei che invece un figlio ce l'ha, Se non vuole seguire questi consigli per me, che non mi conosce, faccia riferimento a Tata Lucia del programma televisivo. Non ho ben capito se è di Milano o di dove (io sto dalla parte opposta dell'Italia, in una zona piena di pregiudizi, e vivo praticamente in isolamento). Buona fortuna, anche se non ci conosciamo.
    Con affetto
  • antant Post: 222
    TormalinaNera ha detto:

    @bet certo ognuno è diverso e reagisce in modo diverso, ma io ti posso dire che sono stata forzata spesso dai miei genitori a fare cose esageratamente fuori dalla mia zona di comfort (tipo andare a vacanze di gruppo assolutamente non necessarie da ragazzina), che non mi hanno insegnato un beato niente sui rapporti umani, ma in compenso mi hanno resa ancora più spaventata, insicura e mi hanno dato una sensazione di abbandono che ancora a 35 anni non ho del tutto sconfitto.

    Il problema è che nel nostro mondo si cerca di far adeguare alla norma chi ha qualche particolarità, invece che preoccuparsi di creare un mondo in cui tutti possano essere se stessi e sentirsi a loro agio.

    Non vedo l'ora che Elon crei qualche bella città su Marte, magari lì ci va meglio. 
    è quello che cercavo di dire nel messaggio sopra: capisco che non si possa lasciare un figlio nell'apatia e nella solitudine dei suoi videogiochi, ma non si può nemmeno forzarlo a fare cose che a lui non piacciono. Come dicevo sopra: cerchi di "scoprire" in quali attività è bravo e quelle che gli danno più soddisfazione, poi lo spinga (ma senza forzarlo troppo) a praticare ed esercitare innanzitutto quelle. E anche "esercitarlo nei rapporti umani" stia molto attenta a trovare i gruppi giusti: per me ad esempio i gruppi di cattolici ipocriti con la puzza sotto il naso mi hanno rovinato e mi stanno rovinando la vita, sono stati i primi e i peggiori a discriminare, isolare, offendere, sminuire, deridere. Non permetta, con le unghie e con i denti, che a suo figlio possano mai far accadere qualcosa del genere
    charliebet
  • antant Post: 222
    bet ha detto:
    @carlo_ il problema è questo!! Lui è un bambino e ancora è difficile capire cosa proprio non fa per lui e cosa vorrebbe tanto ma è difficile. A volte mi sono chiesta se certe sue chiusure fossero dettate dal " è troppo faticoso per cui rinuncio!" Esempio. Boscopark arrampicate varie sugli alberi. No no non mi piace, non è divertente ecc ecc. Gli amichetti e il fratello vanno. Lui brontola. Alla fine sale. Fa tutti i percorsi, anche quello per gli adulti e si diverte un mondo. Ora lì è andata ( come sempre fuori tempo, gli altri avevano finito ed eravamo a fine giornata...) ma ci troviamo spesso in situazioni simili! Non si capisce bene da cosa sia dettata la chiusura 
    Naturalmente per qualunque bambino è difficile capire non dico se fra 20 anni vorrà fare l'avvocato o l'astronauta, ma sono cosciente che deve prima provare e sperimentare una attività per poter dire "mi piace" o "non mi piace", non può dire "non mi piace niente" soltanto perchè si annoia ad uscire fuori casa e non vuol fare nient'altro che non sia di giocare con i videogiochi. Io infatti intendevo dire che (avendo provato attività di tipo diverso) si dovrebbe cercare di capire gradualmente quali siano le più adatte e quali no. Si può provare a mandarlo con gli scout o in un gruppo di ragazzi o in una scuola di lingue straniere o in palestra, ma prima di pagargli un mese di palestra o di lezioni di lingue o un campeggio di un mese, se si vede che il bambino da quel gruppo o da quella situazione torna sempre stanco, apatico, svogliato, triste, depresso (come tornavo io dall'oratorio cattolico in cui tutti mi bullizzavano perchè non ero bravo nelle competizioni e facevo perdere la squadra in cui mi assegnavano), allora (anche se un bambino probabilmente non è in grado di capire per cosa è portato e cosa no) il genitore forse 1 o 2 domande dovrebbe farsele, ed evitare di fargli completare l'esperienza per lui traumatica del grest di 1 mese e mezzo all'oratorio soltanto perchè "ormai i salesiani sono stati pagati per l'intero mese". Se invece il bambino va in piscina o al mare e torna entusiasta del nuoto, della spiaggia, ecc (purchè l'istruttore non lo forzi a mettere la testa sott'acqua come invece una volta è successo a me) a quel punto lo si incoraggerà magari ad andare in piscina invece che restare chiuso a casa a giocare con i videogiochi. Ma si ricordi che prima di tutto dev'essere suo figlio a volerlo. Fermo restando che riconosco che è vero il discorso che inizialmente devono essere i genitori a spingerlo ad uscire dall'apatia e voler fare qualcosa, se proprio non si riesce a farlo staccare dai videogiochi... PS: per vedere se è portato  per le lingue magari l'ideale non è portarlo da un noioso professore che parli per un'ora  mentre il bambino si annoia ad ascoltarlo, ma magari (se ha già qualche videogioco in inglese) si può provare a vedere se prova interesse per i nomi delle cose in lingua straniera, o anche nei cartoni animati, come si dice gatto o cielo in un'altra lingua. Ovvio che bisogna provare a rendere divertente e stimolante l'attività, e non noiosa, perchè altrimenti non solo lui ma qualunque bambino scapperebbe
    bet
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