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Spettacolo teatrale Temple Grandin 2023 - Colleferro

Non capisco i sentimenti

Allora, ho deciso di fare una riflessione su come sento i sentimenti. La riflessione è che non li sento. Questa è tutta la riflessione.
Voglio dire, mettiamo che io conosco una persona, ci parlo, mi piace e tutto quanto. Poi non provo un sentimento, cioè l'amore perchè non riesco a provarlo per natura ma provo qualcosa che è simile a un voler bene a modo mio. Vi è mai capitato di sentirvi in questo modo?
Secondo me razionalizzo troppo il sentimento, l'intelligenza mi fa vedere tutto razionale e non sono in grado di provarne. Quindi non provo un sentimento.
Poi passiamo alla razionalizzazione dei legami sentimentali, di un ragazzo che si ha in questo caso.
Per me è come se lo stare insieme sia una cosa che avviene con distacco, come se ogniuno per conto suo e quando ci si sente si parla.
Poi anche la razionalizzazione delle manifestazione affettive, non manifesto molto e non mi piace riceverne se non poche ogni tanto. Niente sdolcinatezze e smancerie, niente abbracci e via dicendo.
Io così mi trovo bene. In altro modo non sarei io. Sono anche un po' romantica alla dramma shakespeariano, ma solo in quei momenti in cui ti viene da piangere.
Voglio chiedervi se qualcuno si ritrova e come vivete voi le relazioni insomma.
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Commenti

  • Mi ricorda il modo che avevo di vivere le emozioni fino a quando avevo 20 anni circa o qualcosa di più.
    Poi non so, forse complice la psicoterapia, qualcosa è cambiato.
    Ho iniziato a essere più emotivo, provo più emozioni in generale, e spesso mi capita di piangere. Ho addirittura pianto di felicità, diverse volte. E credevo fossero solo cazzate, queste smancerie.
    La malinconia e la nostalgia le sento parecchio. Mi basta qualche sigla di cartoni animati anni 80/90 e piango al 90%.
    Gli abbracci mi piacciono, ma non devono essere una forzatura.
    In generale sono affettuoso, ma di fronte alle richieste di affetto tendo a ritrarmi.
    Provo amore, ma rifuggo l'innamoramento. 
    Lo considero estremamente pericoloso: offusca la mente e i ragionamenti e non permette di vedere la persona per come è davvero.
    Al contrario l'amore è alla fine un forte voler bene, una totale accettazione dell'altro, di ciò che è, ciò che ci da, ciò che si è e che si sarà insieme.
    E poi le mie figlie. Mi sbriciolano con uno sguardo. Se loro sono felici io sono felice, se loro sono tristi soffro con loro. La sola idea di perderle mi fa male mentalmente e fisicamente.

    La rabbia la sento, anche troppo. Cerco di trasformarla in una risorsa, e credo sia una mia grande amica, quando non mi fa dire cazzate incredibili.

    Quando mi offendo o mi infastidisco particolarmente, vado in versione off e mi chiudo a riccio, provando solo distacco, rancore, indifferenza. (questa regola non si applica alle mie figlie, e in parte neanche a mia moglie, le quali riescono a smuovermi sempre in positivo)


  • @Alessandroebasta Ecco, io intendevo proprio amore e sentimenti amorosi. Io lo chiamerei proprio forte affetto. E anche a innamorarmi non mi ci vedo. Sento una vicinanza ma non un innamoramento.
    Mio padre è così, non prova sentimenti perchè li razionalizza troppo. Sente un affetto di qualche tipo e basta. Secondo me i sentimenti si vengono a perdere quando si è troppo intelligenti.
    Secondo voi si può vivere lo stesso una relazione così? Cosa si viene a perdere se c'è tanto distacco affettivo?
  • charliecharlie Post: 320
    modificato agosto 2022
    @inconscio innamorarsi è una pesante alterazione del normale funzionamento asperger che ben conosci da tutta la vita.

    Ma è molto passeggero, forse per la razionalità ne usciamo facilmente e rimaniamo ad un sentimento che è un forte affetto verso la persona cui eravamo "innamorati perdutamente"

    Ovvero, in conclusione, direi che l'amore sia inversamente proporzionale all'intelligenza.

    E mi son soffermato sull'amare, perchè mi sembrava la tua richiesta più pertinente a questo sentimento misterioso.

    Misterioso perchè per me almeno non funziona come scritto nei libri...
    Romeo e Julietta, non l'ho mai letto, ma quanto erano strafatti d'amore quei due? e son qui che penso, perchè alla parola "innamorati" non mi appaiono immagini, con molta fatica oltre ai due protagonisti di Shakespeare, mi sono apparsi i pappagallini che si sposano per la vita... 

    ripensando, le persone semplici vivono molti innamoramenti, e facilmente passano da uno all'altro, poi sembrerebbe che ne trovino uno "per tutta la vita" e ne soffrano quando l'amato muore (parlo di una vita vissuta assieme) che dire, non è una cosa che mi appartiene.

    Le persone semplici/normali forse sono innamorate dell'amore, di quella sensazione e la ricercano in mille compagni diversi, ma difficilmente è duraturo e "per sempre".

    Un asperger ci cade una volta, poi analizza la cosa e capisce che era solo alterazione chimica del cervello, e con questo ho ucciso millenni e millenni di letteratura romantica! :lol: 

    (domattina rileggerò e mi rivedrò cinico, ma per me è così)

    (poi chiedevi cosa ti perdi se in una relazione hai distacco affettivo? da asperger non ti perdi nulla, è così e basta, se ti sentissi perdere qualcosa saresti NT)
  • @charlie le tue generalizzazioni su NT e ND mi lasciano un po' a bocca aperta. Sono ND e non vorrei mai perdermi l'amore, è una delle cose più belle della vita, e se l'hai provato, lo sai.

    @inconscio Mi hai fatto tanto riflettere, tanto che mi hai portato via almeno un 15 minuti di sonno.
    Ho riflettuto sulle tue parole e mi sono tornate in mente delle cose.
    Hai detto "razionalizzo troppo le emozioni", esatto, niente di più vero, è ciò che facevo anche io, e ora ricordo cosa è cambiato in me.
    Ero convinto, prima, che le emozioni fossero qualcosa che si pensa, e che il mio corpo fosse il guscio della mia mente.
    Quanto mi sbagliavo!
    Il punto focale è proprio questo: noi siamo tanto mente quanto corpo!
    E le emozioni non si sentono con la mente, ma col corpo.
    Per me il corpo è l'organo di senso delle emozioni.
    Avete presente quando si associa l'amore al cuore? Grandi cazzate eh? Be' non è così, perché è proprio col cuore che si sentono la felicità e l'amore. Per me sono proprio sensazioni fisiche che pervadono il mio corpo. Non mi dilungo sugli aspetti biologici.

    Se non l'avete mai provato, e vi sembra assurdo, fate così: la prossima volta che vi sentite depressi o tristi pensate "che cosa sto sentendo ora col mio corpo?"
    Per me essere triste o depresso significa sentirmi pesante, la mascella cade all'ingiù, tutta la faccia sembra sentire l'effetto della gravità, le mani e le braccia mi si intorpidiscono, ecc ecc.
    Se le emozioni "negative" si sentono col corpo, perché non dovrebbero farlo anche le "positive"?

    Vi invito a ragionarci e sperimentare. Lo sviluppo della propriocezione e la meditazione possono aiutarvi a sbloccarvi. 
    Ci sono tante immagini sul web che mostrano con quali parti del corpo si percepiscono le emozioni, una breve ricerca può aiutarvi ad avere maggiore consapevolezza. C'è bisogno di più educazione alle emozioni, perché per molti di noi non sono automatiche, e soprattutto in caso di traumi il corpo tende a staccarsi dalla mente, proprio allo scopo di sentire di meno le emozioni.

    Rispondendo al quesito su cosa ci si perde in una relazione affettiva, direi tantissimo.
    Innanzitutto ti perdi la gioia, la felicità e tante altre sensazioni che possono pervadere il tuo corpo e la tua mente, le quali danno piacere immenso, a volte meglio di un orgasmo.
    In secondo luogo ti perdi l'intimità, la condivisione, l'affetto, la fiducia, l'empatia e la complicità che possono derivare quando si sentono simili emozioni per qualcun altro. Provare per credere!

    Innamoramento e amore per me sono due cose molto diverse. L'innamoramento l'ho provato una volta: farfalle allo stomaco (si te le senti proprio dentro che svolazzano, assurdo!), ragionamenti da imbecille, azioni inconsuete e umilianti, salame negli occhi (questo non lo senti davvero), desiderio di possesso. Quando finisce "puff!", sparito, polverizzato.

    L'amore è quella cosa che ti fa dire "Voglio stare tutta la vita con questa persona, qualsiasi cosa succeda. Le voglio bene e mi vuole bene, e lotteremo insieme per farcela ed essere felici. Voglio proteggere questa persona e lei protegge me. Quando la guardo noto piccoli dettagli del suo volto che mi fanno emozionare. Quando non c'è mi manca, ma sapere che sia a lavoro o in giro con le amiche mi fa stare bene, so che è felice o si sta realizzando. L'amore è stare bene per la felicità dell'altro, stare male per la sofferenza dell'altro"
    Citando Gabbani "Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa."
    e aggiungo "Che sei tu che mi fai essere felice quando anche tu lo sei, e viceversa"

    Quindi capirete che l'amore per me è infinitamente superiore all'innamoramento.
  • sono d'accordo con tutti voi perche' avete tutti ragione.

    @Alessandroebasta vengono dal corpo) ma se ne distacchi. infatti mi rendo conto di aver sempre ammirato l'intelligenza emotiva di certe persone. in particolare il saper verbalizzare le cose che si sentono e' una grande azione di intelligenza e a chi non viene spontaneo come a me, serve tanta tanta applicazione per risultati molto mediocri. soprattutto perche' queste persone riescono a verbalizzare nell'immediato! anche io riesco a verbalizzare ma dopo che la situazione e' finita! in un certo senso gioca anche il pensare che tutti siano come me o sappiano le cose che so io e abbiano vissuto le nostre esperienze e che quindi possano provare un empatia immediata, cosa che ovviamente e' praticamente impossibile.

    l'innamoramento e' molto brutto perche' e' un cambiamento repentino. l'amore di qualsiasi tipo e' costante e bello, molto comfortevole se si ha la fortuna di averlo per il lungo periodo e con i giusti confini. trovare le persone giuste sia in amicizia che e' in altre forme di amore e' totalmente dettato dal caso.








  • charliecharlie Post: 320
    @Alessandroebasta sei innamorato perso in questo momento, poi ti passa tranquillo.

    Son contento per te, ma non puoi renderti conto che sei sotto l'effetto stupefacente dell'amore.

    Quando ti leggo in certi argomenti non ti vedo asperger ma NT, ti manca la razionalità tipica, è uno spettro, io son da una parte, tu dall'altra, in questo non ci capiamo  :|


  • charlie ha detto:
    @Alessandroebasta sei innamorato perso in questo momento, poi ti passa tranquillo.

    Son contento per te, ma non puoi renderti conto che sei sotto l'effetto stupefacente dell'amore.

    Quando ti leggo in certi argomenti non ti vedo asperger ma NT, ti manca la razionalità tipica, è uno spettro, io son da una parte, tu dall'altra, in questo non ci capiamo  :|


    Credimi, non sono innamorato. Ho provato l'innamoramento e l'amore, e conosco bene la differenza.
    Il fatto è che tu vedi l'essere ND come una cosa cristallizzata e statica, mentre con la terapia e le esperienze di vita tante cose possono cambiare.

    Non c'è razionalità in una persona che ha letto un solo libro, ma solo dei grandi paraocchi.
    Lo so che ti vedi razionale, ma sei razionale sulla base di ciò che sai. I tuoi calcoli ti portano a quelle conclusioni, ma non avendo tutti i dati a tua disposizione le tue conclusioni sono incomplete. Hai riempito il tuo bicchiere con pregiudizi e convinzioni che ti hanno aiutato a trovare un tuo posto, seppur in bilico costante, senza lasciare più spazio alle novità e al cambiamento.

    Non fraintendere, parlo con affetto, mi sei simpatico, ma dovresti aprire un po' di più la mente alle nuove possibilità.
    In fondo mi pare di capire che tu non stia tanto bene, dunque perché insistere su una linea che ti ha portato dove sei?

    La mia relazione dura da 5 anni, ho avito tanti alti e bassi e tanti momenti per riflettere su innamoramento e amore, complici anche le relazioni precedenti.

    La vita senza emozioni è una vita monca. Per me le emozioni sono il sale della vita, senza emozioni non sento, mi perdo, tutto diventa vano.
  • charliecharlie Post: 320
    @Alessandroebasta non ti rispondo perchè poi finisce male, è una mia opinione data dalla razionalità, trovarla divertente è offensivo, trovi divertente il mio modo di ragionare? io capisco il tuo ma non lo trovo divertente tanto da premere il pulsantino.

    L'amore è chimica e basta. 

  • AlessandroebastaAlessandroebasta Post: 354
    modificato settembre 2022
    charlie ha detto:
    @Alessandroebasta non ti rispondo perchè poi finisce male, è una mia opinione data dalla razionalità, trovarla divertente è offensivo, trovi divertente il mio modo di ragionare? io capisco il tuo ma non lo trovo divertente tanto da premere il pulsantino.

    L'amore è chimica e basta. 

    Purtroppo charlie siamo incappati in uno dei limiti delle reazioni. Ci sono molti tipi di divertimento, ma il mio voleva essere una risata di complicità verso la tua frase Son contento per te, ma non puoi renderti conto che sei sotto l'effetto stupefacente dell'amore.

    Ne colgo un lato umoristico, e credevo nascondesse quell'intento.

    Vedi? In questo caso non sei stato razionale, ma emotivo.
    Fossi stato razionale avresti vagliato questa ipotesi e avresti chiesto spiegazioni, anziché minacciare un flame.

    Ma non fraintendere di nuovo, trovo molto divertente parlare con te, non per il fatto che mi divertono i tuoi ragionamenti, ma mi diverte che insieme ragioniamo. Poi se tu vai per conto tuo non lo so, ma io trovo molto utile confrontarmi con te e arricchire i miei ragionamenti grazie anche ai tuoi.

    Il problema non credo sia che non vivi le emozioni, quanto il fatto che tu, e molti altri, e qualche volta ancora anche io, non sappia riconoscerle.
    Per le emozioni ci vuole pratica, e qui siamo maestri in quelle negative. FOrse dovremmo parlare un po' di più di quelle positive, conoscerle, provarle, farci un idea e aprire la nostra mente a nuove possibilità.

    Sono stato assuefatto dalle emozioni negative, ci sguazzavo, mi ci crogiolavo, e rifuggevo le emozioni positive, perché credevo fossero solo un trampolino di lancio per quelle negative.
    Ad oggi la mia opinione si è ribaltata, qualche volta mi complico la vita arrampicandomi nella depressione, e più salgo, più ho paura di tuffarmi, più continuo a salire, e le gambe fanno male, e non ne posso più. 
    Poi prendo coraggio, capisco che spetta a me rimboccarmi le maniche, mi tuffo.
    Più sono salito, più sarà complicato il salto.
    Ma quando arrivo giù è fantastico e amo nuotare.

    ---
    charlie ha detto:

    L'amore è chimica e basta. 

    Ah comunque, tutto è chimica, anche i pensieri. Razionalità? Sono solo i percorsi neuronali offerti dal tuo cervello uniti alla plasticità che permette di aprire nuovi percorsi. Tutti siamo limitati dal nostro cervello, per questo abbiamo bisogno delle idee degli altri e del confronto per crescere. Siamo tutti limitati, non c'è niente di veramente razionale.
    Tra l'altro, tra razionalità e funzionalità, preferisco la seconda, è quella che permette di sopravvivere, riprodursi, e appunto funzionare.
    Possono coincidere, ma non sempre.
    Post edited by Sniper_Ops on
  • inconscio ha detto:
    Allora, ho deciso di fare una riflessione su come sento i sentimenti. La riflessione è che non li sento. Questa è tutta la riflessione.
    Voglio dire, mettiamo che io conosco una persona, ci parlo, mi piace e tutto quanto. Poi non provo un sentimento, cioè l'amore perchè non riesco a provarlo per natura ma provo qualcosa che è simile a un voler bene a modo mio. Vi è mai capitato di sentirvi in questo modo?
    Secondo me razionalizzo troppo il sentimento, l'intelligenza mi fa vedere tutto razionale e non sono in grado di provarne. Quindi non provo un sentimento.
    Poi passiamo alla razionalizzazione dei legami sentimentali, di un ragazzo che si ha in questo caso.
    Per me è come se lo stare insieme sia una cosa che avviene con distacco, come se ogniuno per conto suo e quando ci si sente si parla.
    Poi anche la razionalizzazione delle manifestazione affettive, non manifesto molto e non mi piace riceverne se non poche ogni tanto. Niente sdolcinatezze e smancerie, niente abbracci e via dicendo.
    Io così mi trovo bene. In altro modo non sarei io. Sono anche un po' romantica alla dramma shakespeariano, ma solo in quei momenti in cui ti viene da piangere.
    Voglio chiedervi se qualcuno si ritrova e come vivete voi le relazioni insomma.

    sono fortemente convinta che con la pragmaticita' si riesce ad avvicinarsi e a "hoverare" intorno alla  media dell accettare sia la razionalita' delle emozioni E dei sentimenti.

    mi spiego, le emozioni hanno precisi motivi evolutivi. siamo animali, come ripeto orami lo sapete in tutti i miei post. quindi razionalmente per me e' fondamentale (il mio interesse e' la sopravvivenza e una volta era la "vivenza", ora non piu') fare degli sforzi per capirli, gestirli, quello che sia.

    i sentimenti anche sono evolutivi, ma su un piano piu' sociale.  sono molto piu' culturali (siamo animali piu' culturali di altri, si' sicuramente, per quanto certe volte non abbia senso differenziare). questi e' molto piu' facile "distruggerli con la razionalita'", ma anche accettarli perche' dovremmo vivere in una societa' aperta in cui se l'altro bene o male non va contro le leggi, e' mio dovere tollelarlo.


  • insomma non capire i sentimenti secondo me e' un tratto del nostro essere un po' tera tera (e per me e' una cosa meravigliosa) perche' poco sociali. e li' devi vedere se ti interessa questa skill per poter sopravvivere al mondo oppure hai la fortuna di non doverlo fare (e questo puo' dipendere dalla lotteria della vita, da quello che hai fatto o vuoi fare, ecc.)

    capire le emozioni (e purtroppo noi siamo intrappolati nel linguaggio ed uscirne e' difficile e anche molto violento nel bene e nel male) e' sicuramente una cosa utile come riuscire ad arrangiarsi
  • alexander_pope ha detto:
    inconscio ha detto:
    Allora, ho deciso di fare una riflessione su come sento i sentimenti. La riflessione è che non li sento. Questa è tutta la riflessione.
    Voglio dire, mettiamo che io conosco una persona, ci parlo, mi piace e tutto quanto. Poi non provo un sentimento, cioè l'amore perchè non riesco a provarlo per natura ma provo qualcosa che è simile a un voler bene a modo mio. Vi è mai capitato di sentirvi in questo modo?
    Secondo me razionalizzo troppo il sentimento, l'intelligenza mi fa vedere tutto razionale e non sono in grado di provarne. Quindi non provo un sentimento.
    Poi passiamo alla razionalizzazione dei legami sentimentali, di un ragazzo che si ha in questo caso.
    Per me è come se lo stare insieme sia una cosa che avviene con distacco, come se ogniuno per conto suo e quando ci si sente si parla.
    Poi anche la razionalizzazione delle manifestazione affettive, non manifesto molto e non mi piace riceverne se non poche ogni tanto. Niente sdolcinatezze e smancerie, niente abbracci e via dicendo.
    Io così mi trovo bene. In altro modo non sarei io. Sono anche un po' romantica alla dramma shakespeariano, ma solo in quei momenti in cui ti viene da piangere.
    Voglio chiedervi se qualcuno si ritrova e come vivete voi le relazioni insomma.

    sono fortemente convinta che con la pragmaticita' si riesce ad avvicinarsi e a "hoverare" intorno alla  media dell accettare sia la razionalita' delle emozioni E dei sentimenti.

    mi spiego, le emozioni hanno precisi motivi evolutivi. siamo animali, come ripeto orami lo sapete in tutti i miei post. quindi razionalmente per me e' fondamentale (il mio interesse e' la sopravvivenza e una volta era la "vivenza", ora non piu') fare degli sforzi per capirli, gestirli, quello che sia.

    i sentimenti anche sono evolutivi, ma su un piano piu' sociale.  sono molto piu' culturali (siamo animali piu' culturali di altri, si' sicuramente, per quanto certe volte non abbia senso differenziare). questi e' molto piu' facile "distruggerli con la razionalita'", ma anche accettarli perche' dovremmo vivere in una societa' aperta in cui se l'altro bene o male non va contro le leggi, e' mio dovere tollelarlo.


    Ormai è stato appurato che anche gli animali provano emozioni. 
    Hai ragione sul fatto che molte emozioni sono un prodotto culturale, ma non tutte.
    Studi antropologici hanno dimostrato che ci sono delle emozioni fondamentali che sono presenti in tutti gli esseri umani di default, anche in popoli sperduti o nei bambini lupo.
    Questo dimostra ampiamente che chi non sente le emozioni non è perché non le ha, ma perché le ha dimenticate.

    Aggiungo che in qualsiasi studio sull'asperger si evince che gli asperger provano emozioni, ma hanno difficoltà a verbalizzarle.
    Provano empatia, ma hanno difficoltà a comunicarlo, verbalmente e non.

    Più che problemi emotivi legati all'asperger credo l'argomento sia "problemi emotivi legati ai traumi e all'ambiente in cui si è cresciuti".

  • charliecharlie Post: 320
    @Alessandroebasta

    tu non ti vedi nel tuo atteggiamento "ho fatto tanta terapia e sono arrivato a comprendere le cose, tu no e sei ancora impantanato nei tuoi ragionamenti sbagliati come lo ero io..."

    quindi ti sei messo su un bel piedistallo di conoscenza superiore alla mia, data dalla terapia che hai fatto

    io no, e non sono in grado di capire quello che hai capito tu

    mi è chiaro che quello che sento verso l'amore è sbagliato per il sentire comune

    mi sembra di cercare di ragionare sul fatto che non credo in dio davanti al papa e tutti i suoi sottoposti
  • charliecharlie Post: 320
    modificato agosto 2022
    si, articolo utile, l'amore non viene menzionato, quindi torniamo a quanto dicevo, è mera chimica!

    purchè non mi vieni a dire che l'amore viene ricondotto alla gioia "gioia, stato d’animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri" quindi l'amore è soddisfare i propri desideri?

    Amiamo chi ci da ciò che desideriamo? (perchè ne sono convinto)

    (e ti scongiuro di non citarmi il film birdman dove facevano una discussione sull'amore, è stata la cosa più assurda che abbia mai sentito in un film, l'ho rimossa, ma codificata come "con che si sono fatti questi!?")

    e si, sembro pazzo e divertente, ma son io, so che ridete di me come si trova divertente ridere di Sheldon Cooper, ma io trovo coerenti i ragionamenti di Sheldon, niente di assurdo o divertente.
  • AlessandroebastaAlessandroebasta Post: 354
    modificato settembre 2022
    charlie ha detto:
    @Alessandroebasta

    tu non ti vedi nel tuo atteggiamento "ho fatto tanta terapia e sono arrivato a comprendere le cose, tu no e sei ancora impantanato nei tuoi ragionamenti sbagliati come lo ero io..."

    quindi ti sei messo su un bel piedistallo di conoscenza superiore alla mia, data dalla terapia che hai fatto

    io no, e non sono in grado di capire quello che hai capito tu

    mi è chiaro che quello che sento verso l'amore è sbagliato per il sentire comune

    mi sembra di cercare di ragionare sul fatto che non credo in dio davanti al papa e tutti i suoi sottoposti
    Lo vedo eccome il mio atteggiamento, ma speravo fosse di aiuto. Ma comunque non mi sento su nessun piedistallo.
    Un'ottimista-razionale avrebbe detto "wow grazie, ci proverò, perché non provare a ragionare su qualcosa di nuovo?"
    Un pessimista-razionale be', lo sai già.

    Ma poi, usando il tuo esempio, non siamo tutti su un piedistallo in qualcosa rispetto a qualcun altro?
    Non ricordi quando ho chiesto per la videosorveglianza? Sono un completo ignorante in materia, e per fortuna mi hai aiutato, dal tuo piedistallo sbrilluccicante e che ho apprezzato molto. Ma perché se si parla di materia emotiva o psicologica non accetti aiuto?
    Puoi offrire aiuto, puoi usare aiuto degli altri per vivere tutti i giorni (vedi tutti gli oggetti di uso comune non creati da te, o i soldi che ti permettono di vivere), ma quando si tratta di aiutarti a ragionare ti chiudi a riccio.
    Ma chi te lo fa fare? Stai sprecando anni preziosi, e mi dispiace tanto.
    Scusami ma sono schietto, lo so, caratteristica Asperger.

    Comunque ti è sfuggita la parte in cui dico quanto mi piaccia parlare con te, il che è una forma di ringraziamento che ti faccio (gratitudine, altra emozione).
    Se acquisisco conoscenza, ogni giorno, è grazie allo scambio di opinioni che ho con gli altri, e non solo grazie alla terapia.
    Ma in questo momento credo tu sia troppo arrabbiato (quindi emotivo e non razionale) per capire il punto della questione.

    Il punto non è terapia o no. Il punto è rimboccarsi le maniche e smetterla di piangersi addosso.
    Tutti abbiamo punti di partenza differenti e nessuno pretende di posizionare il punto di arrivo per gli altri  (non si arriva mai, lo so...) , ma hai i piedi legati, e non riesci a correre, e io ti indico dov'è il nodo, ma tu continui a volerlo lasciare lì.
    E' razionale questo? No, è disfunzionale. 

    Cammina, corri, fai quello che ti pare, tutto sta a te, è la tua vita. Ma se sei bloccato, non c'è niente di male ad accettare aiuto.

    L'amore non credere che sia così chiaro per me, o meglio è chiaro per me, nel senso che io ho una mia idea e credo di sentirlo.
    Che gli altri lo percepiscano allo stesso modo non mi è dato saperlo. Mi piace come lo vedo io e mi fa stare bene.
    E' ciò che faccio, quando qualcosa mi fa stare bene me la tengo.
    Tu stai bene così, con questa idea di amore? O è un rifugio?

    Stammi bene @charlie, quando vuoi sono qui, e se mi vuoi mandarmi a fanculo fallo in privato, non ti segnalerò.
    Credo la rabbia sia una grande risorsa e qualche volta va espressa, poi trasformata in energia.

    Be' almeno su dio siamo d'accordo, forse.

    ---
    charlie ha detto:
    si, articolo utile, l'amore non viene menzionato, quindi torniamo a quanto dicevo, è mera chimica!

    purchè non mi vieni a dire che l'amore viene ricondotto alla gioia "gioia, stato d’animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri" quindi l'amore è soddisfare i propri desideri?

    Amiamo chi ci da ciò che desideriamo? (perchè ne sono convinto)

    (e ti scongiuro di non citarmi il film birdman dove facevano una discussione sull'amore, è stata la cosa più assurda che abbia mai sentito in un film, l'ho rimossa, ma codificata come "con che si sono fatti questi!?")

    e si, sembro pazzo e divertente, ma son io, so che ridete di me come si trova divertente ridere di Sheldon Cooper, ma io trovo coerenti i ragionamenti di Sheldon, niente di assurdo o divertente.
    Non ho mai riso di te e non vedo motivi per farlo. Ho riso CON te qualche volta.

    Sheldon è molto razionale, ma disfunzionale, e infatti senza i suoi amici probabilmente non riuscirebbe neanche ad ordinare da mangiare,  rispondendo "ahoy!" al telefono gli attaccherebbero in faccia.

    Anche le emozioni primarie sono chimica.
    L'amore lo vedo come una forma di gioia. Io gioisco vedendo mia moglie, vivendo con lei, condividendo. (tranne quando mi telefona mentre sto scrivendo, scherzo)

    In quanto ai desideri e bisogni forse ti può essere utile un approfondimento sulla piramide di Maslow.
    Ho pescato il primo link capitato: https://www.psicologiadellavoro.org/la-piramide-dei-bisogni-di-maslow/

    Birdman ancora non l'ho visto ma mi hai incuriosito, lo guarderò!
    Post edited by Sniper_Ops on
  • alexander_pope ha detto:
    inconscio ha detto:
    Allora, ho deciso di fare una riflessione su come sento i sentimenti. La riflessione è che non li sento. Questa è tutta la riflessione.
    Voglio dire, mettiamo che io conosco una persona, ci parlo, mi piace e tutto quanto. Poi non provo un sentimento, cioè l'amore perchè non riesco a provarlo per natura ma provo qualcosa che è simile a un voler bene a modo mio. Vi è mai capitato di sentirvi in questo modo?
    Secondo me razionalizzo troppo il sentimento, l'intelligenza mi fa vedere tutto razionale e non sono in grado di provarne. Quindi non provo un sentimento.
    Poi passiamo alla razionalizzazione dei legami sentimentali, di un ragazzo che si ha in questo caso.
    Per me è come se lo stare insieme sia una cosa che avviene con distacco, come se ogniuno per conto suo e quando ci si sente si parla.
    Poi anche la razionalizzazione delle manifestazione affettive, non manifesto molto e non mi piace riceverne se non poche ogni tanto. Niente sdolcinatezze e smancerie, niente abbracci e via dicendo.
    Io così mi trovo bene. In altro modo non sarei io. Sono anche un po' romantica alla dramma shakespeariano, ma solo in quei momenti in cui ti viene da piangere.
    Voglio chiedervi se qualcuno si ritrova e come vivete voi le relazioni insomma.

    sono fortemente convinta che con la pragmaticita' si riesce ad avvicinarsi e a "hoverare" intorno alla  media dell accettare sia la razionalita' delle emozioni E dei sentimenti.

    mi spiego, le emozioni hanno precisi motivi evolutivi. siamo animali, come ripeto orami lo sapete in tutti i miei post. quindi razionalmente per me e' fondamentale (il mio interesse e' la sopravvivenza e una volta era la "vivenza", ora non piu') fare degli sforzi per capirli, gestirli, quello che sia.

    i sentimenti anche sono evolutivi, ma su un piano piu' sociale.  sono molto piu' culturali (siamo animali piu' culturali di altri, si' sicuramente, per quanto certe volte non abbia senso differenziare). questi e' molto piu' facile "distruggerli con la razionalita'", ma anche accettarli perche' dovremmo vivere in una societa' aperta in cui se l'altro bene o male non va contro le leggi, e' mio dovere tollelarlo.


    Ormai è stato appurato che anche gli animali provano emozioni. 
    Hai ragione sul fatto che molte emozioni sono un prodotto culturale, ma non tutte.
    Studi antropologici hanno dimostrato che ci sono delle emozioni fondamentali che sono presenti in tutti gli esseri umani di default, anche in popoli sperduti o nei bambini lupo.
    Questo dimostra ampiamente che chi non sente le emozioni non è perché non le ha, ma perché le ha dimenticate.

    Aggiungo che in qualsiasi studio sull'asperger si evince che gli asperger provano emozioni, ma hanno difficoltà a verbalizzarle.
    Provano empatia, ma hanno difficoltà a comunicarlo, verbalmente e non.

    Più che problemi emotivi legati all'asperger credo l'argomento sia "problemi emotivi legati ai traumi e all'ambiente in cui si è cresciuti".


    attenzione, ho usato due parole diverse, emozioni e sentimenti, i primi piu' "corporali", i secondi piu' culturali (attenzione 2 la vendetta, la divisione mente corpo e' una delle piu' grandi cannate della storia del pensiero umano (occidentale), ma non per questo non e' valida, come ripeto spesso dipende dallo "zoom" o dal tipo di analisi che vogliamo fare. (*esempio, io che seguo un canale di finanza personale dove analizzano i dati finanziari e la situazione economica e ogni tanto si fa il punto che il debito pubblico italiano viene comprato massicciamente dalla BCE ed e' quindi ovvio che dal punto di vista economico l'Italia "debba" seguire una linea europeista, ma molti si incavolano perche' prediligono un analisi politica, dove quindi tendono all'autarchia - e' ovvio che le analisi sono fatte partendo da materie diverse, una economica e una politica/geopolitica, sono entrambe giuste come analisi, poi le opinioni basate su quelle analisi dipendono dai "valori" e dalle "priorita'" e dalle "aspirazioni".

    seguo nel linguaggio (emozioni e sentimenti) l analisi di Galimberti che ritengo molto valida, come lui e' un filosofo a mio avviso "vero" e molto valido anche se afflitto da vecchiaia e quindi certe sclerotizzazioni delle conclusioni alle analisi.
  • Grazie @alexander_pope, non avevo colto la distinzione.
  • Grazie @alexander_pope, non avevo colto la distinzione.

    non avevo citato le fonti ;)
  • charliecharlie Post: 320
    Amiamo chi ci da ciò che desideriamo?

    a questa vorrei risposta, se la tua donna @Alessandroebasta ti lasciasse e si portasse via la bambina, come la vedi? gioirai perchè lei è gioiosa di non averti più accanto o la odierai?

    la ami perchè ti da ciò che desideri, io la vedo così, poi puoi ricamarci quanto ti pare, ma soddisfa tuoi bisogni, l'amore che provi è perchè soddisfa tuoi bisogni

    Guardati birdman, a te magari piace e ci trovi il senso della vita, io ho visto solo due ore buttate, non ricordo film peggiore, e pure oscar :)
  • l'utlimo punto che mi era venuto per @inconscio

    la sola cosa utile e' conoscersi e vedere un po' come va. se a te interesserebbe un giorno "stare" con una persona a qualisiasi livello li' c'e' poco da fa, i possibili outcome sono 2:

    1. vorreste ma non ci riuscite a livello pragmatico di vita quotidiana (non nel senso che dovete stare nella stessa casa, ma proprio come tipo di rapporto anche se ci si sente una volta a morte di papa)
    2. vorreste e trovate il modo di con piu' o meno sforzo

    e visto che le persone hanno fasi, cambiano ecc, piu' la vita e tutto, qualsiasi equilibrio puo' cambiare.


    riguardo all'alto grado di indipendenza non c'e' niente di male (ognuno per conto suo e quando ci si sente si parla), sarebbe bello se fosse un tratto piu' comune nella popolazione XD

    non mi sembra di sentire che ti fa male questa cosa, ma se si' so ca..i amari




  • AlessandroebastaAlessandroebasta Post: 354
    modificato settembre 2022
    charlie ha detto:
    Amiamo chi ci da ciò che desideriamo?

    a questa vorrei risposta, se la tua donna @Alessandroebasta ti lasciasse e si portasse via la bambina, come la vedi? gioirai perchè lei è gioiosa di non averti più accanto o la odierai?

    la ami perchè ti da ciò che desideri, io la vedo così, poi puoi ricamarci quanto ti pare, ma soddisfa tuoi bisogni, l'amore che provi è perchè soddisfa tuoi bisogni

    Guardati birdman, a te magari piace e ci trovi il senso della vita, io ho visto solo due ore buttate, non ricordo film peggiore, e pure oscar :)
    Direi che, senza rifletterci troppo, ci innamoriamo di ciò che desideriamo, ma amiamo chi soddisfa i nostri desideri.
    Questo fa capire che a volte ci innamoriamo di chi ricambia, ma in fondo i desideri non vengono colmati e questo porta alla fine della relazione con la fine dell'innamoramento, stimato in circa 6 mesi. (ed infatti è la durata  media delle mie relazioni precedenti)

    Mia moglie è mia complice, in tutto. Mi capisce, mi da felicità, mi ha dato una famiglia. Mi fa divertire, mi fa parlare, apprezza la mia intelligenza ed io la sua. Non siamo uguali, per niente, ma abbiamo valori e obiettivi comuni.

    Se se ne andasse? Significherebbe che è cambiata radicalmente lei o io, quindi o avrei smesso di amarla io, cambiando desideri, o avrebbe smesso di essere chi è, e forse smetterei di amarla se non fosse chi è oggi, o smetterebbe lei di amare me. Ma si parla di cambiamenti radicali.

    Portare via le figlie... tremo solo all'idea e cerco di essere ogni giorno una persona adeguata al ruolo di padre e di marito affinché questo non succeda. 

    Spero di aver risposto alla tua domanda.

    ---

    Sì infatti, soddisfa i miei bisogni. Ma chi altri potrebbe farlo? Solo lei ci riesce in questo modo, per questo la amo. E' unica, e io cerco di esserlo per lei. Guarda che non si parla mica di amore romantico del tipo "muoio gratis per te!", tutto è egoismo.
    C'è l'egoismo che fa male, e quello che fa bene (alcuni lo chiamano altruismo).
    Mi piacciono le persone che nel loro egoismo fanno del bene agli altri. Lei è una di queste.
    Post edited by Sniper_Ops on
  • charliecharlie Post: 320
    @Alessandroebasta si hai risposto,  spero per te che rimanga costante la cosa, certo non siamo più ragazzini, quindi le dinamiche sono stabilite, in teoria dura. (la vostra coppia)

    ma rimane che è un appagamento reciproco dei desideri, se uno un giorno ne venisse meno, cade l'idillio

    e @inconscio ha lanciato la discussione e non si fa vedere :) l'abbiamo spaventata con tutto questo amore :lol:
  • charlie ha detto:
    @Alessandroebasta si hai risposto,  spero per te che rimanga costante la cosa, certo non siamo più ragazzini, quindi le dinamiche sono stabilite, in teoria dura. (la vostra coppia)

    ma rimane che è un appagamento reciproco dei desideri, se uno un giorno ne venisse meno, cade l'idillio

    e @inconscio ha lanciato la discussione e non si fa vedere :) l'abbiamo spaventata con tutto questo amore :lol:
    Si charlie ma funziona così ogni relazione, anche quelle in cui non ci si ama, è uno scambio. Così come è iniziata può anche finire. Non parliamo di "e vissero tutti felici e contenti", ma di realtà e relazioni tra adulti.
  • inconscioinconscio Post: 411
    modificato agosto 2022
    Come faccio a rispondere a tutti questi commenti? :bawling: Mi sono persa.

    Facciamo così, rispondo un po' a tutti. Io vedo l'amore come affetto e accettazione dell'altro. L'innamoramento come una cosa chimica, una reazione del nostro cervello ai fini riproduttivi come avviene negli animali quando sono nella stagione riproduttiva. Insomma, serve a far trovare con chi accoppiarsi e far continuare la specie.
    Anche gli esseri umani si innamorano, ma poi questa fase finisce. E come ha detto @charlie poi si può anche cercare un'altra fase di innamoramento con un'altra persona. Forse negli esseri umani l'innamoramento è anche una dipendenza, una cosa che fa star bene e che cercano di avere con frequenza.
    Io sono un essere umano che pensa molto e che riesce a vedere come funzionano le cose. Se capisco con il ragionamento cos'è l'innamoramento poi perde effetto su di me. Stessa cosa con l'amore, diventa con la ragione un voler bene.
    Poi sì, non mi crea problemi avere i miei spazi, vedere poche volte una persona o passarci non troppo tempo assieme. Penso che soffrirei del contrario, della troppa vicinanza o del doverci convivere. Anche stare sempre abbracciati, darsi sempre affetto e cose di questo tipo le soffrirei.

    Sullo stare insieme per appagare un desiderio. Può essere anche un desiderio di vicinanza? Tipo avere qualcuno con cui parlare o una compagnia?
    Anche io se la persona con cui ho una relazione sentimentale cambiasse smetterei di provare le stesse cose che provo da quando l'ho conosciuta. Non me ne farei un cruccio, se non è più la stessa persona finisce lì. Sono un po' senza emozioni, lo so :neutral:
  • Anche la solitudine è una delle emozioni primarie, quindi ci sta che la provi e tendi a evitarla cercando una persona con cui stare bene.
    Solitudine non significa passare del tempo da soli, sono due cose diverse.
    L'amore è un po' ragionato per me, non è come l'innamoramento, che fa venire quella specie di fame chimica dell'altro.
    Cioè ci devo pensare a perché con quella persona sto bene. Poi capita di sentirlo anche all'improvviso, senza ragionarci, un po' come un pensiero che arriva e dici "e questo??". E poi però lo sento anche fisicamente, nel petto, nelle spalle, nel viso.
  • Riprendo la discussione perchè mi sono venute in mente altre cose. Ho pensato a come intendo il romanticismo e il concetto di anima gemella.
    Il romanticismo per me che non sono brava a manifestare i sentimenti è un modo di esprimermi piuttosto scenico per far capire a una persona che le voglio bene e per dirgli qualcosa. Sempre considerando che quel le voglio bene è una forma di affetto particolare, ciò rivolto solo a questa persona, e non di sentimento di amore.
    Il concetto di anima gemella invece fa parte della mia interpretazione delle similitudini e delle affinità che ci sono tra me e una persona. È come se il mio cervello avesse bisogno di razionalizzare la possibilità reale di essere affini a una persona, cioè le cose che si hanno in comune, basandosi sul concetto di anima gemella.
    Detto questo, quando si conosce più a fondo la persona emergono anche le cose che ci differenziano e il concetto di anima gemella viene a cadere come se fosse stato solo una semplificazione mentale per spiegare le somiglianze e le affinità e a questo punto non ce ne fosse più bisogno. Si inizia ad accettare l'altro così com'è senza cercare troppe simmetrie.
    Anche a mio padre capita sempre questo stesso procedimento perchè razionalizza le cose e anche lui parla sempre di anima gemella all'inizio. Che ne pensate? Capita anche a voi?
  • charliecharlie Post: 320
    modificato agosto 2022
    Credo che il cercare/volere "l'anima gemella" sia il voler trovare qualcuno che ti capisce in tutto, ma in qualsiasi caso poi interviene il nostro modo di ragionare, su ogni cosa, su ogni aspetto.

    Probabilmente una ragazza NT (e so già che passa alessandroebasta a dirmi che generalizzo sempre...) , dicevo, una ragazza NT fissata col concetto di anima gemella tende a vedere solo quello che le fa comodo e si adatta alla sua visione.

    Un asperger parte da quell'idea ma poi si rende conto che c'è molto altro, sia cose che combaciano, altre che cozzano.

    L'anima gemella per un asperger sarebbe un suo clone, magari di genere opposto o dello stesso genere, non discuto sui gusti, ma anche in quel caso riuscirebbe ad averci una relazione?
  • charlie ha detto:
    Credo che il cercare/volere "l'anima gemella" sia il voler trovare qualcuno che ti capisce in tutto, ma in qualsiasi caso poi interviene il nostro modo di ragionare, su ogni cosa, su ogni aspetto.

    Probabilmente una ragazza NT (e so già che passa alessandroebasta a dirmi che generalizzo sempre...) , dicevo, una ragazza NT fissata col concetto di anima gemella tende a vedere solo quello che le fa comodo e si adatta alla sua visione.

    Un asperger parte da quell'idea ma poi si rende conto che c'è molto altro, sia cose che combaciano, altre che cozzano.

    L'anima gemella per un asperger sarebbe un suo clone, magari di genere opposto o dello stesso genere, non discuto sui gusti, ma anche in quel caso riuscirebbe ad averci una relazione?
    Io non credo nelle anime gemelle. Se avessi un gemello sarebbe la mia anima gemella, ma non ho un gemello. Incontrando una persona che ha il mio stesso funzionamento potrei pensare che sia la mia anima gemella. Ma poi lo conosco meglio e scopro che non ci somigliamo per niente e che andiamo d'accordo lo stesso. =) Non ho ancora trovato una persona che sia identica a me, probabilmente non esiste.
  • charliecharlie Post: 320
    @inconscioNon ho ancora trovato una persona che sia identica a me, probabilmente non esiste.

    ovvio che non esiste una persona identica a te, se controlli il codice che hai troverai un * alla fine, significa "esemplare unico, stampo distrutto" 
    Magari quando ti hanno fatta poi gli è caduto lo stampo e si è rotto, va a sapere come funzionano queste cose... misteri... :D

    Ok, ma avevo capito che avevi l'aspettativa di trovare un anima gemella, ma poi in qualsiasi caso il ragionamento ti porta a vedere che in effetti è impossibile che esista.
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