Genitore che non capisce la sindrome

in Mi sento giù
Mia madre è meravigliosa , sta male per la sua malattia ma cerca in ogni modo di capirmi e aiutarmi .
Mio padre è molto pratico e fa il suo dovere , ma per quanto riguarda capirmi è peggio di una pietra.
Oggi abbiamo avuto una visita tutti e 3 dalla mia psicoterapeuta , e gli abbiamo esposto sinceramente il problema io e mamma , lui si nasconde molto e non accetta consigli. Davanti alla dottoressa era tutto scherzoso e sentiva più che ascoltare.
Quando siamo usciti dallo studio ci ha detto che lo abbiamo insultato dandogli del deficiente.
Ora io so che è una persona permalosa, poco affidabile e davvero uno che non sa ascoltare.
Se solo mamma non fosse malata , e nemmeno io , avrei fatto come tutti i normo tipici e me ne sarei andata per la mia strada. Per mia sfortuna ho davvero bisogno di aiuto a volte. Ma lui è solo un altro peso , ed io invece appesantisco mamma cosa che mi soffrire davvero molto , perchè lui non la aiuta facendo in questo modo.
Io non mi aspetto che mi capisca pienamente se non ci riesce , ma che capisca come si deve comportare e non mi stia ad aggiungere altra ansia visto che ne soffro moltissimo.
Oggi penso sia uno di quei giorni in cui l'ho detestato di più.
Inoltre anche persone non familiari dicono che lui non sa ascoltare.
Poi dopo pretende che io lo abbracci e debba avere affetto per lui, forse a livello inconscio avendo capito come è veramente, è per quello che spesso lo tengo a distanza.
Il suo carattere proprio non mi piace , inoltre è bugiardo, dà solo le colpe agli altri eppure dagli altri pretende la perfezione invece.
......
Scusate lo sfogo , voi quale genitore preferite che vi capisce o si sforza sinceramente di aiutarvi?
Mio padre è molto pratico e fa il suo dovere , ma per quanto riguarda capirmi è peggio di una pietra.
Oggi abbiamo avuto una visita tutti e 3 dalla mia psicoterapeuta , e gli abbiamo esposto sinceramente il problema io e mamma , lui si nasconde molto e non accetta consigli. Davanti alla dottoressa era tutto scherzoso e sentiva più che ascoltare.
Quando siamo usciti dallo studio ci ha detto che lo abbiamo insultato dandogli del deficiente.
Ora io so che è una persona permalosa, poco affidabile e davvero uno che non sa ascoltare.
Se solo mamma non fosse malata , e nemmeno io , avrei fatto come tutti i normo tipici e me ne sarei andata per la mia strada. Per mia sfortuna ho davvero bisogno di aiuto a volte. Ma lui è solo un altro peso , ed io invece appesantisco mamma cosa che mi soffrire davvero molto , perchè lui non la aiuta facendo in questo modo.
Io non mi aspetto che mi capisca pienamente se non ci riesce , ma che capisca come si deve comportare e non mi stia ad aggiungere altra ansia visto che ne soffro moltissimo.
Oggi penso sia uno di quei giorni in cui l'ho detestato di più.
Inoltre anche persone non familiari dicono che lui non sa ascoltare.
Poi dopo pretende che io lo abbracci e debba avere affetto per lui, forse a livello inconscio avendo capito come è veramente, è per quello che spesso lo tengo a distanza.
Il suo carattere proprio non mi piace , inoltre è bugiardo, dà solo le colpe agli altri eppure dagli altri pretende la perfezione invece.
......
Scusate lo sfogo , voi quale genitore preferite che vi capisce o si sforza sinceramente di aiutarvi?
Hora, dies et vita fugiunt; manet unica virtus.
(intj)
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Commenti
Entrambi in modi diversi mi hanno aiutato molto.
Entrambi erano pieni di "eccessi" personali e verso di me. Fortunatamente uno calmierava gli eccessi dell'altro.
Anche io ho un eccesso: mi iperadatto alle aspettative, al punto che mi sono dissolta.
Ho inseguito a lungo dei riconoscimenti al punto da non ascoltare più me stessa.... Anzi credo di non essermi ascoltata mai.
Mio padre a seguito di un grosso trauma ha riportato conseguenze a livello neurologico che hanno alterato la sua capacita di affrontare la vita, alcune si sono protratte per anni scemandosi, altre sono rimaste. Mia madre ha assorbito di riflesso il trauma.
In ogni caso eravamo una famiglia di incaprettati in cui nessuno avrebbe potuto uscire da un gioco di relazioni affettive malsane. Fortunatamente vi era onestà.
Chi preferisco?
Entrambi desideravano la libertà ma la inibivano, inibivano quella dell'altro, imputando all'altro di non lasciarlo libero.
Alla base di tutto vi era un gioco di sguradi. Le persone sono come gli altri le vedono.
Chi preferisco?
Davvero non lo so. Forse preferirei non essere nata
Sto molto meglio nel senso che anni e anni di psicoterapia mi hanno rimesso in piedi.
Ma la presa di coscienza del mio annullamento è dura da accettare. Se avessi 20/30 anni... Ma ne ho 54. Ho sicuramente passato piu della metà della mia vita.
Non mi sento sola, mi sento vinta.
Mio padre può darsi che abbia la "sindrome dell'uomo piccolo" o qualcosa del genere. Non è mai stato in grado di ottenere oltre un tale punto nella sua vita ed ha sempre incolpato chiunque per questo, poiché secondo lui alcune cose dovevano essere sue per diritto di nascita mentre non ha mai tentato di fare nulla per migliorare e realizzare i suoi obiettivi. Ha sempre tentato di far sentire me come possessore di ogni suo difetto ed anche uno dei responsabili dei suoi fallimenti e della sua situazione. Con me è anche sempre stato violento psicologicamente minacciando di farlo anche fisicamente (cosa che non successe). Solo negli ultimi anni i toni sono un po' diversi poiché ora ho un'altra età e comprensione e perciò, come gli ho spiegato, deve stare attento a fare alcune cose.
Mia madre è invece una donna davvero odiabile. Anche lei tentava di farmi sentire insignificante ed indesiderato (come fa con mio padre o con gli altri). Nel suo, è anche forse inconsapevole (od incurante) di come alcune persone ricoprano alcuni ruoli ed abbiano raggiunto alcuni obiettivi, ma ad ogni modo mi faceva sempre sentire inadatto se non ero io il migliore ed anche quando ce la facevo mi rinfacciava che esistevano persone che avevano ottenuto molto di più. Si è appunto sempre comportata in modo manipolatorio ed egoista con chiunque e traeva piacere nell'ingannarmi fornendomi falsi consigli su come affrontare le situazioni sociali che appunto si rivelavano disastrosi.
Sono poi entrambe persone molto ignoranti (e per questo combinano molti disastri) ma la loro mancanza di umiltà ed il reciproco antagonismo impedisce ad entrambi di confrontarsi per sistemare la situazione (o di valutare anche i miei consigli, spiegati con razionalità, per le quali sono spesso riposto alla gogna). Hanno anche, come spiegato, sempre tentato di impostare la mia vita ed indirizzarmi verso quelle che erano delle loro ambizioni per me e per loro (che io dovevo realizzare, per quanto potessero anche essere fantasiose). Dovevo sempre essere il loro vanto di fronte agli altri anche se magari loro erano solo responsabili per quello che non avevo e non il contrario.
Per questo, non ho un genitore preferito. Si deve anche fare attenzione nel perdonare alcuni comportamenti che magari non lo meriterebbero. Non dobbiamo condannare una persona senza appello solo per un'impressione, ma a volte si rischia anche di non far comprendere alle vittime quello che loro davvero sono poiché la violenza si può sperimentare anche a casa propria. Con questo non mi riferisco al tuo caso specifico @Audreyaddams97 , ma appunto il messaggio è quello di stare attenti a non generalizzare. Come per ogni cosa, dobbiamo noi essere bravi a valutare le situazioni caso per caso.
In questa discussione ho aggiunto il link della mia risposta data in un altra discussione, perché rispecchia il mio pensiero attuale. Mi sembrava giusto aggiornarla.
Ancora grazie mille❤️