infanzia

Nel mio percorso di autoanalisi necessito di un vostro riscontro: anche voi da bambini, forse fino alle medie, vi siete sentiti degli esperimenti?
Post edited by Andato_Sim on
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Commenti
io ho sempre pensato di essere o un robot o un alieno o comunque diverso.
Più che altro il perché gli adulti spesso sembravano non dar peso a questo fatto mi confondeva non poco (e ripensandoci ora, non avevo nemmeno tutti i torti).
Mia madre mi tagliava i capelli cortissimi e fino ai 18 anni mi comprava i vestiti, fuori moda ed extralarge per coprirmi le forme. All' università non ho avuto più questi problemi.
http://www.macroedizioni.it/approfondimenti/_epigenetica_lipton.php
Magari dà un'occhiata al link, forse ci trovi qualcosa di utile.
E ho avuto questo dubbio fino all'adolescenza, quando poi ne ho avuto la conferma, dato che "dialogo" meglio
con la tastiera davanti ad un monitor che a voce o di persona
E' stato terribile vedere quel film, ricordo quando vidi la scena in cui il bambino scopriva che la foto classica con i genitori
era un fotomontaggio (negli anni '90 il fotomontaggio era ancora nella categoria "Sortilegi, incantesimi e Filtri d'amore", quindi fu ancora più destabilizzante),
e in realtà era nato in un laboratorio, mi è venuto un serio dubbio che fossi un robot. Poi questa convinzione è stata
ancora più alimentata dal fatto che io non ho una foto classica con i genitori, neanche quelle con i sorrisi pre-stampati
che ti sforzi di sorridere nonostante ce l'hai con i tuoi e non li sopporti. L'unica foto che ho con mio padre è quando avevo
poco più di 1 anno, mi sorregge stile Re Leone e io mi mordo una mano, come uno che l'ha fatta grossa... Boh!
Avrei tantissimo da scrivere, ma scrivo solo una cosa che ancora oggi mi viene da pensare.
Mi ero convinto di essere come un'entità esterna che usava un corpo umano da guidare sulla terra. il fatto di vedere in prima persona a volte mi faceva sentire come se il mio corpo fosse solo un involucro e vedevo le altre persone come delle "cose" che si muovevano in modo automatico. pensavo come se loro non avessero questa entità dentro e quindi io ero come un estraneo.
esempio semplice.
come quando giocate a uno sparatutto in prima persona, vedete in prima persona ma siete voi l'entita esterna che guida il personaggio.
Niente, almeno fino ad oggi, non è venuto fuori quello del "benvenuto a Scherzi a Parte".
Anche con la psicologa che dava nomi ai miei silenzi o arrivava a conclusioni sui fatti detti a metà. Ed erano sbagliate ma almeno x'era un motivo. Anche se finito il periodo da lei. È sempre stato uguale a prima. In più la rabbia d'aver in qualche modo mentito. A me stessa e a chi chiedeva spiegazioni.
Mi viene da vomitare se ci penso.
E anche io ho creduto di essere adottata ma questo non mi dava fastidio.
soprattutto da bambino sentivo il mondo girare intorno a me, come se tutti
fossero li a recitare esclusivamente per me! come se fossi Jim Carrie in
"The truman show" Anche
ora mi capita, anche se molto di meno, mi sembra che sia tutto così finto,
tutto progettato e studiato per andare in quel modo, ed io l'unica vera persona
in un mondo di attori..