Invidia o gelosia?

Se è vero che gelosia è desiderio dell'oggetto del desiderio dell'altro, mentre invidia è desiderio di distruzione della vita dell'altro, perchè gode di quello che a noi è precluso...penso di essere stata gelosa innumerevoli volte, ma mai invidiosa, anche se la gelosia spesso mi ha divorata, perchè ancora attaccata ad un ideale di me che non esiste, e nel mio sentimento divorante di gelosia rivolto al prossimo, in realtà esprimo tutta la mia insoddisfazione per nn essere quell'immagine ideale che nn riesco a scacciar via...ti guardo ancora oh bellissima camelia del mio magico specchio, che tu possa bruciare una volta per sempre.....
Per voi cos'è la gelosia? E l'invidia? Avete mai provato questi sentimenti? Spero che la variabile "desiderabilità sociale" nn influisca sulle vostre risposte, ricordate che siete aspie, o presunti tali...
Post edited by Andato_Sim on
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Commenti
Gelosia?
Non penso di averli mai provati.
Tra l'altro penso che appartengano alla "famiglia" delle emozioni fortemente neurotipiche.
Invidia... gelosia... PER ME implicano l'esistenza di una relazione sociale. Io sono "invidioso" di qualcuno se capisco che quella persona, socialmente, ha un preciso significato.
Ad esempio: è più bella. O più intelligente. O più vincente. Io "vedo" una società. La capisco. E vorrei vivere nella società con un preciso ruolo.
Ma io la società non l'ho mai capita. No: non ho mai desiderato di essere "considerato". E non ho mai invidiato chi è migliore di me.
Paradossalmente, conoscere persone migliori di me, mi ha sempre emozionato.
Perchè mi ha arricchito.
E perchè è bellissimo parlare di cose "alte", fare discorsi "coinvolgenti", "discutere apertamente".
Imparare.
§
Questo è ciò che provo.
Facendo un gioco di parole, non sarò mai geloso dei gelosi.
Il termine "gelosia" mi fa pensare a chi è fortunato di me, e spesso mi chiedo se sono l'unico a considerarla una fortuna, quando invece il "fortunato" non la considera tale ma la dà per scontato, o addirittura la ritiene una maledizione.
Penso spesso all'esempio del lavoro: cos'ha il signor X per meritarsi un lavoro mentre io sono da anni a casa senza fare niente? Ma poi penso che X ha un lavoro che io non voglio fare o non sono fisicamente capace di fare. Di cosa dovrei essere geloso?
In tanti dicono "Vorrei essere come te", "Vorrei essere al tuo posto", "Ti invidio"... Di cosa dovreste essere invidiosi? Del nulla?
Ognuno ha i suoi problemi; i miei li ho già spiegati e non potete capirli al 100%, come io non posso capire al 100% i vostri. Potrei dire "Tu stai bene, non hai nulla di cui lamentarti, sei solo un ingrato". Potrebbero dire la stessa cosa a me.
Ma per tenere lontane l'invidia e la gelosia, serve comprensione.
Chi ha un ego spropositato tende ad ignorare gli altri, o a considerarli solo delle "comparse"
necessarie all'evoluzione della sua vita. Invece tu spesso chiedi agli altri dei pareri, opinioni,
e sei sensibile.
Io sono un tipo geloso, degli amici, della donna che amo. Ho imparato crescendo ad essere meno
geloso delle mie cose, adesso le presto piu' volentieri. Da bambino non sopportavo che gli altri usassero
le mie cose, mentre ritenevo naturale che io potessi usare le cose degli altri ^^;
Solitamente non sono invidioso: nonostante abbia fatto qualche imperdonabile errore nella mia vita,
sono soddisfatto di me stesso, di come sono, della mia famiglia, degli amici che ho, e sono fiducioso nel futuro
Se il mio bambino avesse avuto un cervello nt o una terribile malattia, io avrei continuato nel mio percorso di egocentrismo assoluto.
Il sapere di essere indispensabile per il suo recupero mi ha reso una persona diversa..migliore. Di riflesso, è migliorato anche il mio essere mamma.
Penso sia soggettivo. A me è andata così.. ma non so cosa potrebbe aiutarti realmente a decentrarti.
È strano quanto dici.
Se il tuo bambino fosse stato colpito da un'ipotetica grave malattia avresti fatto di tutto per migliorargli la situazione.
Comunque non sono invidiosa ma gelosa forse troppo. Gelosa se la mia amica inseriva qualche altra conoscenza. Gelosa se una tizia si avvicinava al mio ex e in quei casi la gelosia saliva alle stelle. Ho un senso di possesso molto forte ma con il vantaggio di non essere mai stata opprimente.
Diventano negativi quando dettati da sentimenti maligni. Nella vita ho conosciuto molte persone invidiose.
Ma di un'invidia cattiva, quella che poi augura il male e perfino la morte. Altrove ho parlato di una certa "persona"( non la definirei tale neanche sotto tortura) che nutre un'invidia impressionante tale da portare perfino male. Non vorrei sembrare superstiziosa (dato che non lo sono) ma qualsiasi "complimento" lei faccia , poco dopo, si tramuta in qualcosa di sgradevole.
Ecco, quella è un'invidia che io chiamo maligna, dettata appunto dall'odio.
Il senso cristiano insegna che bisogna pregare per coloro che maledicono o ci odiano. Io invece sono tentata di prenderla a calci in c...
chi mi ha fatto un torto e desidera la mia attenzione, farebbe meglio a pensarci due volte
ci sono i miei figli, se ho la possibilità, io, e tutto il resto potrebbe anche non esistere
Riesco a capire meglio l'invidia, mi sembra un sentimento più umano anche se lo reputo poco sano.. meglio che le fortune/meriti altrui siano di stimolo piuttosto che di impedimento.. ma capisco che di fronte alla constatazione di tante fortune possa provarsi quello che viene definito invidia..
C'è qualcosa che mi sfugge.
Mi potete spiegare bene?