Io non trovo bellezza oggettiva negli esseri umani che non possa essere confutata (da me stessa) da un qualsiasi particolare che stona. A meno che non ci sia un sentimento. Ma in tal caso decade il principio di oggettività. Trovo la bellezza vera, soprendente e commovente nella natura, negli animali e nelle parole. La volpe, i gatti, i grandi felini, il panda rosso, i passerotti, le rondini, la precisione dei loro nidi.. Il colore del cielo ed i giochi di colore delle nuvole all'alba e al tramonto, un paesaggio incontaminato o ricco di storia... E poi le parole, le vedo susseguirsi a cambiare posizione nelle poesie e nelle canzoni che amo, lo so che può sembrare strano ma le parole, disposte in un determinato modo, possono essere contemplate come un'opera d'arte, nella propria mente. Sono queste le cose che mi riempiono l'anima del piacere della bellezza...
Non sono le tragedie che mandano l’uomo al manicomio.
Non la fine del suo amore,
ma il laccio delle scarpe che gli si spezza proprio all’ultimo momento.
(Charles Bukowski)
Per me ci sono due tipi di bellezze. Una è fatta da un'insieme di particolari geniali che fanno l'insieme di un'idea altrettanto geniale. Questo mi capita nel vedere alcune creazioni di designer che seguo su un sito, http://dornob.com/
In questo sito ci sono creazioni che io definisco semplici e geniali, perché sono funzionali grazie a piccole idee che ne fanno la differenza.
Un'altra bellezza che adoro sono gli oggetti "minimalisti", cioè quelli che "hanno solo ciò che servono". In questo la Apple, credo non abbia rivali. Ho avuto vari smartphone e PC e adesso che posseggo un MAC e un iPhone 5s mi accorgo che il loro design minimalista non deve trarre in inganno: fanno tutto ciò che fanno i concorrenti, ma in maniera più intuitiva. Addirittura, nella mente, ho una mia categoria di auto minimaliste. Una fra tutte? La Dacia MCV. D'accordo, non è bella né lussuosa, ma fa tutto ciò che farebbe un'auto di 10.000 euro più costosa.
Per me la bellezza è il "minimalismo" che riesce a rendere invisibile il superfluo, spesso brutto e inutile, ma che mette in evidenza solo ciò che conta.
Io insisto sul fatto che secondo me nel cervello umano si verifica un fenomeno simile alla risonanza.
E' qualcosa di fisico e strutturale proprio, quando vivi un esperienza che ti manda il cervello in risonanza provi la sensazione del "bello".
Essendo una cosa fisica secondo me è molto soggettiva ma posso accettare che ci sono certi tipi di esperienze che possono essere quasi come un passepartout nel senso che stimolano un gran numero di cervelli.
Io trovo la bellezza nell'astrazione, quando guardo un quadro (sembra uno sciogli-lingua) o ascolto un brano od osservo la natura, ciò che mi fa "vibrare l'animo" sono "immagini" (per immagini in questo contesto indico anche suoni etc...) che definirei archetipiche nella loro semplicità, primitività nella mente e immobilità, ora spiego il perché di questi tre aggettivi:
a) Semplicità: Le figure archetipiche che amo sono sempre cose semplici, strutture di base su cui poi creare ed aggiungere.
b) Primitività nella mente: Proprio per la loro ridondanza nella natura, alla presenza di esse sento che la bellezza viene da un ricordo passato nella memoria, non un passato nella mia vita, ma un passato nella mia memoria d'uomo: profondo e nascosto.
c) Immobilità: Essendo immagini semplici e astratte, esse sono immobili nel senso che non sono cangianti né nello spazio né nel tempo.
Per quanto riguarda invece i canoni delle persone non saprei ciò che definirei bello esteticamente in una persona, provo sentimenti di bellezza per una varietà eterogenea di aspetti fisici per cui forse non seguo una linea molto ben definita
"La biologia carica il fucile, la psicologia prende la mira e l'ambiente tira il grilletto"
"Guardo i film, so come ci si comporta"
Scoprii che ignorava totalmente la Teoria Copernicana e la composizione del Sistema Solare. (…) "Lei dice che giriamo intorno al sole. Anche se girassimo intorno alla luna non farebbe un soldo di differenza per me o per il mio lavoro." (Sherlock Holmes)
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A meno che non ci sia un sentimento.
Ma in tal caso decade il principio di oggettività.
Trovo la bellezza vera, soprendente e commovente nella natura, negli animali e nelle parole.
La volpe, i gatti, i grandi felini, il panda rosso, i passerotti, le rondini, la precisione dei loro nidi.. Il colore del cielo ed i giochi di colore delle nuvole all'alba e al tramonto, un paesaggio incontaminato o ricco di storia...
E poi le parole, le vedo susseguirsi a cambiare posizione nelle poesie e nelle canzoni che amo, lo so che può sembrare strano ma le parole, disposte in un determinato modo, possono essere contemplate come un'opera d'arte, nella propria mente.
Sono queste le cose che mi riempiono l'anima del piacere della bellezza...