Sentendoti vulnerabile, incapace di difenderti, e oltretutto pessimista, e poichè ti chiedi sempre quando gli altri ti dicono qualcosa (era ostile, benevolo, indifferente o tipo pubbliche relazioni?), soffri acutamente di mania di persecuzione, tendi a pensare il peggio. E' un tormento; allora ti scavi una tana, o ti costruisci una bolla impermeabile agli altri, un camuffamento, adotti dei mimetismi. creando oltretutto dei circoli viziosi di incomunicabilità.
Io non voglio abitare il mondo umano
sotto mentite spoglie.
Janet Frame
Ci vorrebbe una società meno predatoria, non c'è, e tutti i tentativi per riformarla sono stati dei disastri. La gentilezza e la disponibilità sono doti istintive che vengono sopraffatte dal gigantismo delle strutture organizzative della vita e del lavoro, dalla delega continua di responsabilità, per cui il male diventa banale obbedienza, anche senza arrivare agli sterminii. Piccole aggregazioni in cui e possibile davvero conoscersi e avere fiducia gli uni negli altri. Ma questo anche sembra un libro dei sogni."Essere se stessi in un mondo che vuole sempre farci essere altro", Ma com'è difficile!
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Io non voglio abitare il mondo umano
sotto mentite spoglie.
Janet Frame
Il mondo moderno è tutto fatto di circoli viziosi, dal mercato, alla politica, alla corsa agli armamenti. Il "progresso" e tutto un circolo vizioso. Salvo che più che raddoppiare la vita media, crea molti più problemi di quanti non ne risolva.
Io non voglio abitare il mondo umano
sotto mentite spoglie.
Janet Frame
Se le persone fossero meno misteriose, non si nascondessero dietro l'ipocrisia e la paura di essere giudicate, fossero umili e solidali e le loro fragilità non si trasformassero in molestia e sberleffo verso altri, l'intelligenza fosse usata solo per il bene della collettività, forse mi sentirei meno vulnerabile.......
Io credo che non si dovrebbe generalizzare l'ostilità degli Aspie ritenendola tout court controproducente. Purtroppo la ritrosia ND mi si è rivelata in certe occasioni addirittura come un meccanismo di difesa importante e prezioso. Qualche settimana fa per esempio, ho scoperto che a mostrarsi particolarmente premurosi e disponibili si rischia IMMEDIATAMENTE di essere usati dagli altri.
I NT se li fanno bene i loro sporchi calcoli. E hanno un vantaggio schiacciante, perchè loro di solito conoscono a priori le norme sociali mentre I ND devono fare ipotesi applicative e rischiano spesso di restare nel dubbio di aver colto o meno quella particolare sfumatura di significato.
Concordo con te. C'è anche da dire che vedendo in giro noto che molti aspie:
a) si mettono in situazione di essere sfruttati
b) si sentono sfruttati.
Mi spiego. L'approccio con le persone è spesso "ingenuo" il che significa che è più "fragile" rispetto ai risultati dell'interazione, d'altra parte proprio per questa divergenza nel modo di rapportarsi vengono interpretati diversamente i risultati. A me è capitato più volte che mi venisse detto "ti stai facendo sfruttare" ma in genere la MIA lettura è "aiuto chi ne ha bisogno" perché non carico emotivamente di aspettative i rapporti.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
Poi c'è il caso in cui ci si pone come superingenui per essere protetti e aiutati e si prende la fregatura. Se ti presenti dicendo "sono ingenuo" attiri più imbroglioni che benefattori.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Essere vulnerabili significa anche essere permalosi. Io lo sono sempre stato moltissimo, Ma sono patologicamente priìvo di aggressività. L'aggressività non è necessariamente un male - il "cosiddetto male" lo chiama Lorenz- e in un mondo tendenzialmente hobbesiano ce ne vuole un po' - di aggressività- se non altro per proteggere un compagno/a più debole). Io, offeso, mi tiro indietro e mi limito a tagliare ogni rapporto con la persona che mi ha ferito. Spesso poi la persona che ti ferisce non ha la più pallida idea del tuo livello di vulnerabilità. Così il tuo isolamento cresce a dismisura.
Io non voglio abitare il mondo umano
sotto mentite spoglie.
Janet Frame
Io certe volte preferisco tagliare perché aggredire è uno spreco di energia. Ma prima cerco di capire se effettivamente c'era ragione di offendersi, se vale la pena discuterne etc. Sennò si pretende dagli altri una sensibilità impossibile.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Essere vulnerabili significa anche essere permalosi. Io lo sono sempre stato moltissimo, Ma sono patologicamente priìvo di aggressività. L'aggressività non è necessariamente un male - il "cosiddetto male" lo chiama Lorenz- e in un mondo tendenzialmente hobbesiano ce ne vuole un po' - di aggressività- se non altro per proteggere un compagno/a più debole). Io, offeso, mi tiro indietro e mi limito a tagliare ogni rapporto con la persona che mi ha ferito. Spesso poi la persona che ti ferisce non ha la più pallida idea del tuo livello di vulnerabilità. Così il tuo isolamento cresce a dismisura.
Se ti presenti dicendo "sono ingenuo" attiri più imbroglioni che benefattori.
Se aiuti gli altri senza aspettarti niente sei generoso, non sfruttato.
Con la differenza che le due suddette norme sociali per un neurotipico sono solo formalmente distinte, ma sostanzialmente identiche e regolanti la medesima fattispecie. Solo un neurodiverso può cadere nell'errore di credere che siano sostanzialmente diverse.
Se ti presenti dicendo "sono ingenuo" attiri più imbroglioni che benefattori.
Se aiuti gli altri senza aspettarti niente sei generoso, non sfruttato.
Con la differenza che le due suddette norme sociali per un neurotipico sono solo formalmente distinte, ma sostanzialmente identiche e regolanti la medesima fattispecie. Solo un neurodiverso può cadere nell'errore di credere che siano sostanzialmente diverse.
Non so. Io do, difficilmente ricevo. Eppure sto bene. Di attirare benefattori non mi interessa affatto,se la gente nella loro testa mi sfrutta è un loro problema, non mia, sono comunque io a decidere a chi dare e quanto dare del mio tempo.
Quello che volevo dire è che spesso la differenza non è nella realtà dell'azione quanto nella percezione e nell'aspettativa che abbiamo su di essa. Ad esempio parlando della stessa persona con altre persone (stesso comportamento) mi capita di dire "ha bisogno di aiuto, si vede che non sta bene" e che un'altro dica "si sta approfittando di noi, vedi come si comporta!".
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
Che fattispecie è, mica stiamo parlando in giuridichese. Essere ingenui ed essere generosi non è la stessa cosa. Si può essere ingenui e per nulla generosi e generosi e per nulla ingenui. Anche fra i neurodiversi.
Per me l'ingenuità è purezza d'animo, è il non sottintendere intenzioni diverse da quelle che si stanno assumendo con il proprio comportamento, la fregatura sta nel non valutare che ci possono essere miliardi di motivazioni diverse nel compiere una data azione da parte di quella data persona.
Poi se voglio essere generoso perdono chi gioca "sporco" e lo aiuto lo stesso, pur sapendo che le sue intenzioni non sono quelle che mi sta facendo credere che siano. Pazienza!!
Se ti presenti dicendo "sono ingenuo" attiri più imbroglioni che benefattori.
Se aiuti gli altri senza aspettarti niente sei generoso, non sfruttato.
Con la differenza che le due suddette norme sociali per un neurotipico sono solo formalmente distinte, ma sostanzialmente identiche e regolanti la medesima fattispecie. Solo un neurodiverso può cadere nell'errore di credere che siano sostanzialmente diverse.
Credo ci sia una visione diffusa (non voglio dire "NT" per non cadere negli stereotipi) per cui se aiuti gli altri sei un "fesso", però molte persone a prescindere dalla neurologia per fortuna capiscono la differenza.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Se ti presenti dicendo "sono ingenuo" attiri più imbroglioni che benefattori.
Se aiuti gli altri senza aspettarti niente sei generoso, non sfruttato.
Con la differenza che le due suddette norme sociali per un neurotipico sono solo formalmente distinte, ma sostanzialmente identiche e regolanti la medesima fattispecie. Solo un neurodiverso può cadere nell'errore di credere che siano sostanzialmente diverse.
Non so. Io do, difficilmente ricevo. Eppure sto bene. Di attirare benefattori non mi interessa affatto,se la gente nella loro testa mi sfrutta è un loro problema, non mia, sono comunque io a decidere a chi dare e quanto dare del mio tempo.
Quello che volevo dire è che spesso la differenza non è nella realtà dell'azione quanto nella percezione e nell'aspettativa che abbiamo su di essa. Ad esempio parlando della stessa persona con altre persone (stesso comportamento) mi capita di dire "ha bisogno di aiuto, si vede che non sta bene" e che un'altro dica "si sta approfittando di noi, vedi come si comporta!".
Sì, capisco. Tante volte se ho il dubbio preferisco passare per scema che far del male a qualcuno che non lo merita. Però metto in conto che potrebbe essere una presa per il culo, quindi non ci investo più di quel che posso perdere.
(Es. conoscevo una ragazza che sosteneva di avere un tumore anche se le informazioni che dava erano incoerenti; tutti ad evitarla dicendo che era mitomane e si inventava la scusa per giustificare che stava male a causa della droga; io non avevo modo di accertare cosa fosse vero, ma se mi voleva parlare io la ascoltavo, perché facevo conto che 1. in ogni caso bene non stava 2. se poi in pur remota ipotesi stava dicendo la verità, non era proprio il caso di infierire).
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Si può essere ingenui e per nulla generosi e generosi e per nulla ingenui. Anche fra i neurodiversi.
Fattispecie è il termine che ho sentito più appropriato e riassuntivo per poter dire "situazione sociale concreta studiata dall'esterno nella sua unitarietà comportamentale".
Comunque a parte questo, ingenuità e generosità sono caratteristiche che di fatto si esplicano con comportamenti materiali praticamente identici: questo le rende non facilmente distinguibili al neurotipico, figuriamoci per il neurodiverso.
E infatti sia @wolfgang sia @ele giustamente distinguono queste due cose facendo riferimento ad aspettative e percezioni, quindi a stati psicologici, immateriali, che sono sempre difficili da capire
Quello che volevo dire è che spesso la differenza non è nella realtà dell'azione quanto nella percezione e nell'aspettativa che abbiamo su di essa. Ad esempio parlando della stessa persona con altre persone (stesso comportamento) mi capita di dire "ha bisogno di aiuto, si vede che non sta bene" e che un'altro dica "si sta approfittando di noi, vedi come si comporta!".
Anche a me succede, mi pare che gli NT riescano molto più spesso a vedere situazioni di "approfittamento" rispetto a me; che poi abbiano effettivamente ragione, proprio non lo so.
Per me l'ingenuità è purezza d'animo, è il non sottintendere intenzioni diverse da quelle che si stanno assumendo con il proprio comportamento, la fregatura sta nel non valutare che ci possono essere miliardi di motivazioni diverse nel compiere una data azione da parte di quella data persona.
Condivido. Forse però "purezza d'animo" sembra un po' troppo positivamente connotato come termine, lo sostituirei con "tontaggine" xD
I messaggi dell'imperatore non arrivano mai al destinatario, perché devono superare infiniti ostacoli. "ma tu stai alla finestra e ne sogni , quando giunge la sera". Così Kafka in un brevissimo racconto di una pagina. Ma qui in realtà non arrivano neanche le briciole. Per di più l'imperatore (Dio?) nel frattempo è morto.
Io non voglio abitare il mondo umano
sotto mentite spoglie.
Janet Frame
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Qualche settimana fa per esempio, ho scoperto che a mostrarsi particolarmente premurosi e disponibili si rischia IMMEDIATAMENTE di essere usati dagli altri.
I NT se li fanno bene i loro sporchi calcoli. E hanno un vantaggio schiacciante, perchè loro di solito conoscono a priori le norme sociali mentre I ND devono fare ipotesi applicative e rischiano spesso di restare nel dubbio di aver colto o meno quella particolare sfumatura di significato.
idem
Essere ingenui ed essere generosi non è la stessa cosa.
Si può essere ingenui e per nulla generosi e generosi e per nulla ingenui. Anche fra i neurodiversi.
Comunque a parte questo, ingenuità e generosità sono caratteristiche che di fatto si esplicano con comportamenti materiali praticamente identici: questo le rende non facilmente distinguibili al neurotipico, figuriamoci per il neurodiverso.
E infatti sia @wolfgang sia @ele giustamente distinguono queste due cose facendo riferimento ad aspettative e percezioni, quindi a stati psicologici, immateriali, che sono sempre difficili da capire Anche a me succede, mi pare che gli NT riescano molto più spesso a vedere situazioni di "approfittamento" rispetto a me; che poi abbiano effettivamente ragione, proprio non lo so. Condivido. Forse però "purezza d'animo" sembra un po' troppo positivamente connotato come termine, lo sostituirei con "tontaggine" xD
La resilienza sta anche anche nella capacità di vivere di briciole, interpretando queste briciole come "messaggi dell'imperatore".
grazie
:-)