@Marco_75 Sì credo di aver capito meglio ora. Come se i veri si distinguessero dai pupazzi sulla scorta di ciò che possono sentire e tu sentivi solo te per cui eri l'unico vero... qualcosa del genere ?
Sì. Cioè, più che altro, io sentivo me. Il mio sentire era totalizzante, il mondo esisteva unicamente dal mio punto di vista. Non capivo come fosse possibile che qualcun altro avesse lo stesso mio sentire, altrettanto totalizzante, come potesse esistere (per usare una metafora cinematografica) un'altra "soggettiva" che inquadrava il mondo da un diverso punto di vista, e che esprimeva analoghi pensiero e coscienza (pensiero e coscienza che io, in quel caso, non potevo penetrare). Pensare addirittura che di soggettive potessero essercene milioni, poi... mi pareva totalmente assurdo.
A ben vedere, siamo perfettamente in topic, perché l'empatia è proprio il saper assumere il punto di vista dell'altro. Da bambino, probabilmente, strutturalmente, l'empatia cognitiva mi mancava. Eppure (credo) sentivo istintivamente quella affettiva. Ero un tipo parecchio complesso già da allora.
"There are those that break and bend. I'm the other kind"
Considera che comunque che per i bambini anche NT è normale non mettersi nei panni degli altri.. se un bambino sta davanti a una mucca e un altro dietro quello davanti crede che quello dietro veda il muso...
Ho tirato in ballo questa cosa, però, perché effettivamente la modalità è un po' particolare. Per cui ero incuriosito se qualcuno (NT o meno) l'avesse mai sperimentata. Qualcuno in effetti mi ha già risposto in privato.
Io ricordo di aver letto la stessa identica cosa, proprio nei termini in cui la provavo io, in un romanzo (non ricordo quale) di Stephen King. Era riferita a un personaggio secondario, che però era descritto come una specie di alienato, se ricordo bene. Non ricordo né quale fosse il libro né altri dettagli, però...
"There are those that break and bend. I'm the other kind"
Questo è un bell'argomento. Vengo spesso accusato di essere poco empatico da mia moglie ed ora per fortuna riesco a leggere qualcosa sui differenti tipi di empatia.
Mi sembra di capire che ho uno sbilanciamento forte verso la sistemizzazione. Pian piano sto imparando ad adattarmi all'interlocutore, più che altro applicando uno schema e decodificando alcuni messaggi non verbali standard.
Però trovo difficile "sentire dentro" le emozioni dell'altro. Era anche una domanda nel test (quale emozione ti provoca la frase "ti sento dentro"?, mia risposta: ANSIA!).
Mi ricordo un esempio tipico: seconda gravidanza di mia moglie, alcuni momenti difficili.
Sono sempre stato accanto a lei, ma nel modo secondo me più utile e pratico in quel momento: sbrigando le cose pratiche, analizzando probabilità che un evento infausto si verificasse o meno, rassicurandola (secondo me ovviamente) etc.
E' servito a poco e tutt'ora mi rinfaccia di non averla seguita come avrebbe voluto.
Poi ha parlato con due ostetriche, che non le hanno detto NULLA. Ma nel mio modo di vedere veramente NULLA. La facevano parlare e ripetevano le cose che diceva tipo "ah si, si, e ti senti in ansia", "eh si ci si sente impotenti".
Ne è uscita rinfrancata ed io ho pensato: Ma se non le hanno detto niente?!?!? E io come avrei potuto? Ho mai partorito? Sono forse una donna/mamma? In quel caso forse anche un NT se la sarebbe cavata con difficoltà....
Ho idea che l'allenamento potrà solo mitigare questo divario, ma niente di più.... :(
Sto sempre più spesso meditando su questa storia dell'empatia. Mi rendo conto che mentre da adolescente sono stata emotivamente deficiente (in senso clinico e non) -per esempio per me era inconcepibile che una ragazza potesse innamorarsi di un sedicenne e soffrire perché non ricambiata-, oggi fiuto subito il disagio mentale grave e meno grave, mentre gli altri non si accorgono se uno è depresso o ha altri problemi manco a sbatterci il naso addosso. Entro subito in sintonia con persone carenti sul piano della comunicazione sociale mentre non colgo nemmeno un'ombra dell'emotività di gente normale con una vita normale. Se posso risolvere un problema pratico o tecnico, sono quella più capace e disponibile, ma se si deve 'parlare dei propri problemi' che in genere sono roba per me incomprensibile (questioni coi genitori, pene d'amore, litigi con amiche e via dicendo) alzo gli occhi al cielo e cerco di defilarmi. Inoltre sono in grado di piangere per cose sentite al telegiornale o per un attore che si commuove perché ha vinto un oscar mentre non riesco a farmi nemmeno sfiorare se vedo mia madre o mia sorella disperate.
Mi ricordo un esempio tipico: seconda gravidanza di mia moglie, alcuni momenti difficili.
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Poi ha parlato con due ostetriche, che non le hanno detto NULLA. Ma nel mio modo di vedere veramente NULLA. La facevano parlare e ripetevano le cose che diceva tipo "ah si, si, e ti senti in ansia", "eh si ci si sente impotenti".
Ne è uscita rinfrancata ed io ho pensato: Ma se non le hanno detto niente?!?!? ...
Ecco, è quello che intendevo... Certo che se per avvicinarmi di più al mondo dei NT devo imparare da una IA le mie poche certezze vacillano. In ogni caso grazie, se mi studio bene il codice sorgente magari miglioro :-)
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Mi rendo conto che mentre da adolescente sono stata emotivamente deficiente (in senso clinico e non) -per esempio per me era inconcepibile che una ragazza potesse innamorarsi di un sedicenne e soffrire perché non ricambiata-, oggi fiuto subito il disagio mentale grave e meno grave, mentre gli altri non si accorgono se uno è depresso o ha altri problemi manco a sbatterci il naso addosso. Entro subito in sintonia con persone carenti sul piano della comunicazione sociale mentre non colgo nemmeno un'ombra dell'emotività di gente normale con una vita normale.
Se posso risolvere un problema pratico o tecnico, sono quella più capace e disponibile, ma se si deve 'parlare dei propri problemi' che in genere sono roba per me incomprensibile (questioni coi genitori, pene d'amore, litigi con amiche e via dicendo) alzo gli occhi al cielo e cerco di defilarmi.
Inoltre sono in grado di piangere per cose sentite al telegiornale o per un attore che si commuove perché ha vinto un oscar mentre non riesco a farmi nemmeno sfiorare se vedo mia madre o mia sorella disperate.
Ecco, è quello che intendevo... Certo che se per avvicinarmi di più al mondo dei NT devo imparare da una IA le mie poche certezze vacillano. In ogni caso grazie, se mi studio bene il codice sorgente magari miglioro :-)