@amigdala Se penso al rosso non vedo niente, so che è un colore, mi vengono in mente dei concetti
Da un po' di tempo mi sto esercitando, saltuariamente, a migliorare la mia capacità di visualizzare immagini, con scarsissimi risultati, ma non demordo
I rumori semplici sono in grado di riprodurli nella mia mente, le voci non ci riesco, troppo complesse
Riguardo i profumi, se sento un profumo, nel momento in cui lo sento, generalmente lo riconosco, come del resto riconosco gli oggetti che vedo e le voci che sento
Non sono comunque in grado di riprodurre un odore nella mia mente, nemmeno le sensazioni tattili, qualcuno lo è?
Anche io sono scarsissima con le visualizzazioni, e pure io invidio da morire chi pensa per immagini, però riesco a "vedere" una rosa rossa, per esempio (se mi dicono "Pensa al colore rosso").
Tu neanche questo?
Per questa mia difficoltà a visualizzare mi è stato impossibile seguire corsi di Yoga oppure meditazione, perché inevitabilmente arrivava il fatidico momento in cui l'istruttore diceva "E adesso chiudete gli occhi e immaginate un luogo in cui siete stati sereni e felici...ecc..." e per me era la fine: davanti agli occhi chiusi non vedevo niente e più mi sforzavo più mi innervosivo.
Per anni ho cercato di esercitare questa capacità, però invano.
Ad oggi, non riesco neanche sotto tortura a visualizzare un posto in cui sono stata serena e tranquilla, pur sapendo che di posti così ci sono stati tantissimi nel mio passato, anche molto recente. Uffaaa. :(
Già, la meditazione per un po' di tempo la feci, senza utilizzare le voci guida, non riuscendo a visualizzare
Io vivo questa mia "difficoltà" in modo più sereno, ho vissuto senza questa capacità per un quarto di secolo, un po' mi dispiace, ma non voglio arrivare a stare male per questo
Mi aiuta nel momento in cui riesco a cogliere i contenuti dell'intera pagina di un libro in un istante, fotograficamente, in quanto scatto "un'istantanea" di ciò che c'è scritto. Parzialmente lo leggo nella mente, parzialmente con gli occhi
Comunque di per sé il ragionamento ad immagini penso sia comune, e forse addirittura dominante tra quelli creativi (inclusi pure gli scienziati). Quando alcuni dichiarano: "vedo i teoremi e le loro dimostrazioni prima ancora di scriverle su carta" le persone rimangono sbalordite e ci mistificano sopra. In realtà però è il meccanismo di risoluzione più comune, ed è quello che fanno quasi tutti.
Forse l'unica differenza profonda è che alcuni ND (e suppongo una stretta minoranza) oltre a ragionare ad immagini sono pure molto rapidi nel visualizzare le immagini. Una qualità utile che però per essere messa a frutto deve comunque passare dalla normale creatività neurotipica, altrimenti rimane solo macchinosa.
Come si chiama questo vedere i pensieri? Vorrei capirne di più! Pensavo che tutti pensassero in questo modo.
Cerco di spiegarmi. Quando qualcuno mi parla di qualcosa automaticamente vedo in qualche modo i concetti che esprime, oggetti e azioni. I concetti astratti possono sembrare macchie di colori credo, ma sono così abituata che devo proprio farci caso.
Per me comincia a diventare problematico a volte però: se mi perdo in pensieri sono così intensi che non 'vedo' dove vado o cosa faccio, perché ‘vedo’ i pensieri che sto pensando. Quando guido è molto pericoloso perché non vedo la strada : / allora devo concentrarmi apposta su quello che mi trasmettono gli occhi e non pensare, ma è difficile da spiegare!
Provo a fare un esempio: se qualcuno mi dice "vaso di fiori" vedo un vaso di fiori. Se qualcuno mi dice un modo di dire, come "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" vedo un gatto in una cucina che si avvicina ad un tavolo su cui c'è del lardo e poi lascia lì la sua zampetta perché si è staccata. Allo stesso modo se sto pensando a dove è una cosa in casa 'viaggio' con il pensiero in casa (vedendo effettivamente l'interno della casa) finché non trovò la cosa (e in quel momento sto guardando il pensiero, quindi non vedo ciò che ho davanti). Se mi dite un numero, lo vedo scritto. E così via. Anzi, se penso, lo faccio per immagini, non devo dire le parole nella mia testa, e questo da una parte rende il pensiero più veloce e 'leggero' (in termini di dati credo), ma lo rende difficile da esprimere a parole. Infatti spesso capisco al volo un concetto e me lo ricordo ma non riesco più a tradurre le immagini in parole! (O meglio, devo fare il lavoro extra di tradurlo in parole e poi dirle)
Però non ho ancora capito, è qualcosa di 'normale' / comune, è qualcosa che è legato al l'autismo oppure è solo uno dei tanti modi di pensare (ma ce ne sono tanti?)? Ci ho fatto caso per la prima volta recentemente. E come fate per evitare di 'vedere' i pensieri se state guidando o altro?
Devo prestare molta attenzione, quando sono alla guida. Un problema che ho, che mi è comparso dopo aver avuto un incidente, è che intanto che guido "vedo" me stesso schiantarsi contro un albero, contro un'altra macchina, o andare fuori strada. La prima volta che successe era talmente vivido che mi sono dovuto fermare, in preda ad un attacco d'ansia. Devo comunque "svuotare la mente", altrimenti, se inizio a "vedere" cosa devo fare, inizio a svolgere il film nella mente, in cui vedo la successione di quel che potrebbe accadere, cosa dovrò dire, che cosa mi risponderanno, ecc. ecc.
Non so se siano modi di pensare simili ma mi ritrovo solo in certi aspetti del pensiero in immagini.
In un certo senso riesco a vedere le cose astratte, come la matematica, vedo lo schema.
Anche se usare la parola "vedere" è abbastanza sbagliato ma non ho altri modi per spiegarlo.
How wonderful it is that nobody need wait a single moment before starting to improve the world. - Anne Frank
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
@Mind_Traveller In genere anch'io visualizzo i pensieri, ma non solo immagini di oggetti, anche i concetti o i sentimenti, potrei tranquillamente disegnarli o dargli forme a più dimensioni.
una domanda rivolta a te ma anche agli altri, i tuoi pensieri sono a colori? I miei spesso sono luminosi, o comunque hanno sia colori che movimento, dipende dal pensiero naturalmente.
A me questa cosa incuriosisce tanto, per molti anni ho pensato che nessuno vedesse davvero immagini nella propria mente. Perché io non le vedo, a parte quando sogno.
Mi stavo chiedendo, quando guidate, se siete sovrappensiero, avete comunque la capacità di guidare correttamente mentre guardate i vostri pensieri?
La frase "sognare ad occhi aperti" non ti dice nulla? :-)
Io ho bisogno di vedere quello che farò, ad esempio se ho un live, penso al palco, alla disposizione degli artisti e di conseguenza faccio la lista dei monitor, dei microfoni, dei cavi di corrente ecc. Vedo la loro posizione in magazzino, ecc.
Se sto guidando, è un problema : perciò cerco di non pensare quando guido, ma è difficile. Alle volte vado altrove rispetto a dove dovevo andare...
No, @LifeIs Quando guido osservo e penso alle azioni, immagino la traiettoria, come fili ideali da seguire, quando cambio immagino gli ingranaggi, così nell'accelerazione la benzina, quando siatemo i finestrini, visualizzo l'areodinamica, insomma son impegnata, tant'è che non posso neanche sentire musica o chiacchierare. Ti dico solo che se un oggetto esempio bottiglia si muove, immagino che sposti l'assetto del veicolo. Capisco bene che c'è anche una buona dose di suggestione.
una domanda rivolta a te ma anche agli altri, i tuoi pensieri sono a colori? I miei spesso sono luminosi, o comunque hanno sia colori che movimento, dipende dal pensiero naturalmente.
la mia mente è molto colorata ho uno sfondo nero su cui risaltano i colori soprattutto per quanto riguarda pensieri astratti o sentimenti. Da adolescente disegnavo quello che pensavo, ne uscivano disegni astratti
Mi stavo chiedendo, quando guidate, se siete sovrappensiero, avete comunque la capacità di guidare correttamente mentre guardate i vostri pensieri?
Sì, mi riesce. Quando guido so che devo prestare attenzione alla strada e i miei pensieri sono come più sfumati. Se entra qualche pericolo nel mio campo visivo me ne accorgo. Evito comunque di immergermi in pensieri troppo "alienanti".
@poke sì i miei pensieri sono a colori ma non sempre, dipende dal pensiero.
@LifeIs io devo mettere della musica (che già conosco a memoria) per evitare di perdermi nei pensieri. Il problema si pone se devo immaginare dove andare perché è come vedere due strade sovrapposte contemporaneamente 8-|
insomma, devo pensare meno possibile
Vorrei però trovare del materiale da leggere su questo. A quanto pare esistono diversi 'modi' di pensare (a parole, a immagini, a schemi, ecc) e non avevo mai sentito niente a proposito (tranne sulla sinestesia, ma a questo punto non credo che questa sia un forma di sinestesia).
Interessante. Per me però è esattamente l'opposto. Penso per parole, ma con una marea di parole, in modo anche verboso, eccessivo, ridondante. A volte mi accorgo che in realtà quelle parole le sto pronunciando a bassa voce. L'effetto sull'attenzione e sulla percezione del mondo esterno però è analogo, nel senso che finisco spesso per perdere l'attenzione per ciò che mi circonda (anche se una quota - magari piccola - di attenzione per i compiti pratici, tipo guidare, resta sempre attiva). Però invidio chi pensa per immagini, in un certo senso, visto che dev'essere uno stile di pensiero molto più "leggero".
Le immagini, però, riesco a visualizzarle in testa abbastanza bene, se le richiamo. E i colori a volte li associo ai suoni (anche se forse questo non c'entra niente). La chitarra di Jimi Hendrix, tanto per fare un esempio, per me è indiscutibilmente "giallo scuro".
"There are those that break and bend. I'm the other kind"
A me capita molto spesso, diciamo "di default", di pensare per situazioni, per analogie, similitudini e metafore. Adesso che l'ho notato, penso che questo mi aiuti molto a comunicare, perché semplifica i concetti che voglio esprimere.
Esempio: il mio avatar, che, nelle mie intenzioni (un orso che guarda una pagina di giornale con l'immagine di un orso), rappresenta il "narcisismo dell'orso", un vero ossimoro.
("Caducità delle umane cose!" - considerazione indifferentemente attribuibile a Umani e Non)
"φαντασíα, phantasia, is the classical Greek term for imagination, defined by Aristotle as the ‘faculty/power by which a phantasma [image or mental representation] is presented to us’ (Aristotle, translated Hamlyn, 1968). We propose the use of the term ‘aphantasia’ to refer to a condition of reduced or absent voluntary imagery."
Gli autori ipotizzano che questa condizione possa avere relazioni con la sinestesia e la prosopagnosia:
"We suspect, however, that aphantasia will prove to be a variant of neuropsychological functioning akin to synaesthesia (Barnett & Newell, 2008) and to congenital prosopagnosia (Gruter, Gruter, Bell, & Carbon, 2009). Indeed, aphantasia may have some specific relationship to these disorders, as congenital prosopagnosia is associated with unusually low (Gruter et al., 2009), and synaesthesia with unusually high (Barnett & Newell, 2008), VVIQ scores."
Lo studio ha coinvolto 21 persone (di cui 19 maschi) che riportavano un deficit nel creare immagini volontarie nella propria mente (anche se molti di essi hanno affermato di vedere immagini involontarie, ad esempio nei sogni).
A tutti i partecipanti è stato fatto compilare il VVIQ (Vividness of Visual Imagery Questionnaire - Marks, 1973) e i risultati sono stati confrontati con quelli di 121 controlli, evidenziando una notevole differenza di risultati (i 21 partecipanti hanno ottenuto punteggi molto più bassi).
Qui si trova un test che viene indicato come versione "ridotta" del VVIQ (dovrebbe essere stato sviluppato dall'Università di Exeter):
Per me è stata una vera rivelazione scoprire che molte persone (anche non autistiche) sono in grado di vedere immagini ben definite nella loro mente (e che, anzi, apparentemente questa è la "norma").
A me piace tantissimo guidare in autostrada con la musica a palla C'è chi lo trova noioso, io lo trovo molto rilassante. Solo non sopporto l'imprevedibilità dei camion: e lì mi prospetto vari scenari, e mi immagino cosa potrebbe succedere in base alle macchine che ho intorno e cosa potrei fare, e capire se, quando, come sterzare o frenare. Gli scenari peggiori sono quelli dove mi ritrovo tra due camion in sorpasso con sole due corsie. A parte questo, hai presente quegli specchietti retrovisori che hanno una specie di doppio specchio con due inclinazioni diverse? Se lo inclini per vedere dietro sul sedile posteriore, sotto lo stesso vedi un doppio riflesso (più leggero) che ti permette di vedere indietro la strada, come due immagini sovrapposte, una più nitida (realtà) e una più leggera sovrapposta (pensieri): ecco succede qualcosa del genere. Per guidare uso una memoria fisica: gesti automatici (tanto che a volte, a forza di scalare le marce, dopo la quinta cerco di mettere anche la sesta che ovviamente non c'è). Poi sto attenta agli elementi sulla strada, e la mia testa è poi libera di vagare. Infatti la mia attenzione si focalizza sullo spazio e gli elementi che lo occupano e i loro movimenti (velocità, distanze, spostamenti), ma perdo tutto ciò che sono i dettagli: che macchine sono, di che colore, cosa c'era lungo la strada, ecc. In questi frangenti non ricordo nulla del viaggio, ma non ricordo nemmeno nulla di quello che ho pensato, perché è come se i pensieri andassero per conto loro, e la mia attenzione è comunque sulla strada, su tutto ciò che si muove.
Che io abbia il corraggio di accettare le cose che non posso cambiare, la forza di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza per poterle distinguere. (versione personale)
Faccio fatica con le immagini e in particolare con i volti (soffro di prosopoagnosia).
Non mi è facile richiamare alla mente la singola immagine ma piuttosto riesco con pattern, situazioni, accadimenti, possibilità, intenzionalità accompagnati da dialoghi.
A guidarmi sono le parole, come ho già detto altrove, che per me sono come le vostre immagini.
Io con i volti non faccio fatica a riconoscerli (avevo fatto anche un altro test di un altro post, ed era risultato di due punti sopra la media, se non ricordo male) ma il problema è ricordare nomi e contesti: tra conoscenti frequenti (panettiera) e conoscenti occasionali (una barista di un bar dove sono andata due volte) li confondo tutti se messi fuori contesto. Penso: "questa l'ho già vista, ma dove? La conosco? Quanto la conosco? La devo salutare?". Magari mi salutano e io non riesco a collocare la persona e a ricordare chi è. Una volta mi ha salutato dalla macchina una persona che vedevo una volta alla settimana da quattro mesi, ma fuori dal contesto in cui lo vedevo di solito mi ha messo in difficoltà, ci ho messo un bel po' prima di capire chi era, anche se il viso era famigliare.
Che io abbia il corraggio di accettare le cose che non posso cambiare, la forza di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza per poterle distinguere. (versione personale)
Io quando guido rischio di perdermi nei miei pensieri e di non vedere più la strada. Per questo ho paura di guidare, soprattutto per periodi lunghi.
Anche se ho preso la patente nel 2012 solo nell'ultimo anno sto cominciando a guidare un po' di più ma la paura resta.
How wonderful it is that nobody need wait a single moment before starting to improve the world. - Anne Frank
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
38/40 devo dire però che alcune immagini suggerite non appartengono alle categorie che io visualizzo meglio. ad esempio, troppo spesso aspetti naturali e niente architetture, oggetti e macchinari.
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Da un po' di tempo mi sto esercitando, saltuariamente, a migliorare la mia capacità di visualizzare immagini, con scarsissimi risultati, ma non demordo
I rumori semplici sono in grado di riprodurli nella mia mente, le voci non ci riesco, troppo complesse
Riguardo i profumi, se sento un profumo, nel momento in cui lo sento, generalmente lo riconosco, come del resto riconosco gli oggetti che vedo e le voci che sento
Non sono comunque in grado di riprodurre un odore nella mia mente, nemmeno le sensazioni tattili, qualcuno lo è?
Già, la meditazione per un po' di tempo la feci, senza utilizzare le voci guida, non riuscendo a visualizzare
Io vivo questa mia "difficoltà" in modo più sereno, ho vissuto senza questa capacità per un quarto di secolo, un po' mi dispiace, ma non voglio arrivare a stare male per questo
Forse l'unica differenza profonda è che alcuni ND (e suppongo una stretta minoranza) oltre a ragionare ad immagini sono pure molto rapidi nel visualizzare le immagini. Una qualità utile che però per essere messa a frutto deve comunque passare dalla normale creatività neurotipica, altrimenti rimane solo macchinosa.
Cerco di spiegarmi. Quando qualcuno mi parla di qualcosa automaticamente vedo in qualche modo i concetti che esprime, oggetti e azioni. I concetti astratti possono sembrare macchie di colori credo, ma sono così abituata che devo proprio farci caso.
Per me comincia a diventare problematico a volte però: se mi perdo in pensieri sono così intensi che non 'vedo' dove vado o cosa faccio, perché ‘vedo’ i pensieri che sto pensando.
Quando guido è molto pericoloso perché non vedo la strada : / allora devo concentrarmi apposta su quello che mi trasmettono gli occhi e non pensare, ma è difficile da spiegare!
Provo a fare un esempio: se qualcuno mi dice "vaso di fiori" vedo un vaso di fiori.
Se qualcuno mi dice un modo di dire, come "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" vedo un gatto in una cucina che si avvicina ad un tavolo su cui c'è del lardo e poi lascia lì la sua zampetta perché si è staccata.
Allo stesso modo se sto pensando a dove è una cosa in casa 'viaggio' con il pensiero in casa (vedendo effettivamente l'interno della casa) finché non trovò la cosa (e in quel momento sto guardando il pensiero, quindi non vedo ciò che ho davanti).
Se mi dite un numero, lo vedo scritto.
E così via.
Anzi, se penso, lo faccio per immagini, non devo dire le parole nella mia testa, e questo da una parte rende il pensiero più veloce e 'leggero' (in termini di dati credo), ma lo rende difficile da esprimere a parole. Infatti spesso capisco al volo un concetto e me lo ricordo ma non riesco più a tradurre le immagini in parole! (O meglio, devo fare il lavoro extra di tradurlo in parole e poi dirle)
Però non ho ancora capito, è qualcosa di 'normale' / comune, è qualcosa che è legato al l'autismo oppure è solo uno dei tanti modi di pensare (ma ce ne sono tanti?)?
Ci ho fatto caso per la prima volta recentemente. E come fate per evitare di 'vedere' i pensieri se state guidando o altro?
Devo comunque "svuotare la mente", altrimenti, se inizio a "vedere" cosa devo fare, inizio a svolgere il film nella mente, in cui vedo la successione di quel che potrebbe accadere, cosa dovrò dire, che cosa mi risponderanno, ecc. ecc.
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
In genere anch'io visualizzo i pensieri, ma non solo immagini di oggetti, anche i concetti o i sentimenti, potrei tranquillamente disegnarli o dargli forme a più dimensioni.
una domanda rivolta a te ma anche agli altri, i tuoi pensieri sono a colori?
I miei spesso sono luminosi, o comunque hanno sia colori che movimento, dipende dal pensiero naturalmente.
Mi stavo chiedendo, quando guidate, se siete sovrappensiero, avete comunque la capacità di guidare correttamente mentre guardate i vostri pensieri?
Io ho bisogno di vedere quello che farò, ad esempio se ho un live, penso al palco, alla disposizione degli artisti e di conseguenza faccio la lista dei monitor, dei microfoni, dei cavi di corrente ecc. Vedo la loro posizione in magazzino, ecc.
Se sto guidando, è un problema : perciò cerco di non pensare quando guido, ma è difficile. Alle volte vado altrove rispetto a dove dovevo andare...
Quando guido osservo e penso alle azioni, immagino la traiettoria, come fili ideali da seguire, quando cambio immagino gli ingranaggi, così nell'accelerazione la benzina, quando siatemo i finestrini, visualizzo l'areodinamica, insomma son impegnata, tant'è che non posso neanche sentire musica o chiacchierare.
Ti dico solo che se un oggetto esempio bottiglia si muove, immagino che sposti l'assetto del veicolo.
Capisco bene che c'è anche una buona dose di suggestione.
A me capita molto spesso, diciamo "di default", di pensare per situazioni, per analogie, similitudini e metafore. Adesso che l'ho notato, penso che questo mi aiuti molto a comunicare, perché semplifica i concetti che voglio esprimere.
"φαντασíα, phantasia, is the classical Greek term for imagination, defined by Aristotle as the ‘faculty/power by which a phantasma [image or mental representation] is presented to us’ (Aristotle, translated Hamlyn, 1968). We propose the use of the term ‘aphantasia’ to refer to a condition of reduced or absent voluntary imagery."
Gli autori ipotizzano che questa condizione possa avere relazioni con la sinestesia e la prosopagnosia:
"We suspect, however, that aphantasia will prove to be a variant of neuropsychological functioning akin to synaesthesia (Barnett & Newell, 2008) and to congenital prosopagnosia (Gruter, Gruter, Bell, & Carbon, 2009). Indeed, aphantasia may have some specific relationship to these disorders, as congenital prosopagnosia is associated with unusually low (Gruter et al., 2009), and synaesthesia with unusually high (Barnett & Newell, 2008), VVIQ scores."
Lo studio ha coinvolto 21 persone (di cui 19 maschi) che riportavano un deficit nel creare immagini volontarie nella propria mente (anche se molti di essi hanno affermato di vedere immagini involontarie, ad esempio nei sogni).
A tutti i partecipanti è stato fatto compilare il VVIQ (Vividness of Visual Imagery Questionnaire - Marks, 1973) e i risultati sono stati confrontati con quelli di 121 controlli, evidenziando una notevole differenza di risultati (i 21 partecipanti hanno ottenuto punteggi molto più bassi).
Qui si trova un test che viene indicato come versione "ridotta" del VVIQ (dovrebbe essere stato sviluppato dall'Università di Exeter):
http://www.bbc.com/news/health-34039054
Il mio punteggio è 11/40.
Per me è stata una vera rivelazione scoprire che molte persone (anche non autistiche) sono in grado di vedere immagini ben definite nella loro mente (e che, anzi, apparentemente questa è la "norma").
Forse ho un po' sovrastimato la mia capacità dove ho riposto "vague and dim"
C'è chi lo trova noioso, io lo trovo molto rilassante. Solo non sopporto l'imprevedibilità dei camion: e lì mi prospetto vari scenari, e mi immagino cosa potrebbe succedere in base alle macchine che ho intorno e cosa potrei fare, e capire se, quando, come sterzare o frenare. Gli scenari peggiori sono quelli dove mi ritrovo tra due camion in sorpasso con sole due corsie.
A parte questo, hai presente quegli specchietti retrovisori che hanno una specie di doppio specchio con due inclinazioni diverse? Se lo inclini per vedere dietro sul sedile posteriore, sotto lo stesso vedi un doppio riflesso (più leggero) che ti permette di vedere indietro la strada, come due immagini sovrapposte, una più nitida (realtà) e una più leggera sovrapposta (pensieri): ecco succede qualcosa del genere. Per guidare uso una memoria fisica: gesti automatici (tanto che a volte, a forza di scalare le marce, dopo la quinta cerco di mettere anche la sesta che ovviamente non c'è). Poi sto attenta agli elementi sulla strada, e la mia testa è poi libera di vagare. Infatti la mia attenzione si focalizza sullo spazio e gli elementi che lo occupano e i loro movimenti (velocità, distanze, spostamenti), ma perdo tutto ciò che sono i dettagli: che macchine sono, di che colore, cosa c'era lungo la strada, ecc. In questi frangenti non ricordo nulla del viaggio, ma non ricordo nemmeno nulla di quello che ho pensato, perché è come se i pensieri andassero per conto loro, e la mia attenzione è comunque sulla strada, su tutto ciò che si muove.
Faccio fatica con le immagini e in particolare con i volti (soffro di prosopoagnosia).
Non mi è facile richiamare alla mente la singola immagine ma piuttosto riesco con pattern, situazioni, accadimenti, possibilità, intenzionalità accompagnati da dialoghi.
A guidarmi sono le parole, come ho già detto altrove, che per me sono come le vostre immagini.
Io con i volti non faccio fatica a riconoscerli (avevo fatto anche un altro test di un altro post, ed era risultato di due punti sopra la media, se non ricordo male) ma il problema è ricordare nomi e contesti: tra conoscenti frequenti (panettiera) e conoscenti occasionali (una barista di un bar dove sono andata due volte) li confondo tutti se messi fuori contesto. Penso: "questa l'ho già vista, ma dove? La conosco? Quanto la conosco? La devo salutare?". Magari mi salutano e io non riesco a collocare la persona e a ricordare chi è. Una volta mi ha salutato dalla macchina una persona che vedevo una volta alla settimana da quattro mesi, ma fuori dal contesto in cui lo vedevo di solito mi ha messo in difficoltà, ci ho messo un bel po' prima di capire chi era, anche se il viso era famigliare.
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
devo dire però che alcune immagini suggerite non appartengono alle categorie che io visualizzo meglio. ad esempio, troppo spesso aspetti naturali e niente architetture, oggetti e macchinari.