Volevo dedicare una discussione sull'autismo nel mondo dei cartoni animati, nel quale il temo in questo smbra non essere trattato. Conoscete qualche personaggio dei cartoni con comportamenti riconducibili allo spettro autistico?
Una valangata, spesso personaggi minori, a volte co-protagonisti o personaggi principali. Man mano che mi verranno in mente li scriverò, per ora accontentati di Sosuke Sagara, protagonista di "Full metal panic!"
Il nonno di Heidi ha una seria compromissione delle relazioni sociali, il suo unico interesse è allevare capre e fare formaggio, spesso quando parla, specie con chi non gli va a genio, non guarda negli occhi, prova emozioni, ma è distaccato, non le esterna con mimica od altro. È visto da tutti come un orso maleducato, asociale, pur dimostrando alla fine di non esserlo.
Pippo è goffo bizzarro, solitario, con una visione del mondo e della vita del tutto alternativa. Non gli interessano i soldi e il successo, non ha senso pratico ed è infantile come molti Aspie.
Post edited by Valenta on
Vale (egli\lui\gli)- feedback e reactions sempre graditi
L è geniale ma ha scarse abilitá sociali, mangia solo dolci, ha un ciclo di sonno-veglia atipico, ha una postura stramba, a volte si estrania dalla realtá, non ha amici (anzi, afferma che Light è il suo primo vero amico, e successivamente conta tra i suoi amici anche Misa), focalizza tutta la sua attenzione sui casi che deve risolvere, il suo sguardo è fisso, presta molta attenzione ai dettagli, penso che sia anche molto sensibile da un punto di vista sensoriale perchè preferisce non indossare le scarpe.
Ed è goffa e si muove in modo particolare, quasi come un animale, interagisce poco con gli esseri umani e molto con un cane, è focalizzata sui suoi interessi, si distrae spesso, ripete spezzoni di frasi o le ultime parole che sente pronunciare da qualcun altro.
Ho perso un sacco di tempo a cercare un mio intervento passato su questa cosa, ma non ho trovato quello giusto... Comunque Sousuke Sagara è rigido, interpreta alla lettera le affermazioni e le situazioni, ha difficoltà sociali. L'anime l'ho visto parecchio tempo fa, è per questo che stavo cercando un qualcosa di precedente. Un po' come per L di Death Note, trovi molto a proposito sul web, specie in lingua inglese.
Pippo è goffo, poco intelligente, sbadato e infantile. Tuttavia ha un lato della sua personalità estremamente affascinante e amabile, che lo rende attraente agli occhi di Clarabella o Zenobia.
A volte i suoi amici, mal sopportando le sue stramberie, lo considerano fastidioso e irritante, ma in ogni caso gli sono tutti molto affezionati. Grazie alla sua particolare sensibilità, Pippo nota a volte particolari che agli altri sfuggono.
Le esclamazioni classiche di Pippo sono "Gawrsh!" che è la sua espressione di sorpresa, insieme a "Ah-hyuck!", la sua classica risata distintiva.
Le carabattole in soffitta, la risata sgangherata, i bis-bis a palate, lo scetticismo nei confronti dell'ovvio. A quante stramberie ci ha abituato Pippo in tutti questi anni? Eppure, considerarlo uno sciocco sarebbe un grave errore. Pippo è solo... “diversamente intelligente”. Il suo pensiero, la sua filosofia di vita non seguono le norme del sentir comune, ma prendono altre strade. Più tortuose, meno convenzionali magari. Ma a destinazione ci arrivano, eccome. Topolino questo lo ha capito, e infatti è felicissimo di essergli amico. Senza contare il fatto che questo suo "pensiero laterale" è stato utilissimo in passato per risolvere situazioni apparentemente senza via d'uscita.
Vale (egli\lui\gli)- feedback e reactions sempre graditi
Molti personaggi del fumetto "topolino" di cui sono grande fan da quando ero piccola sono asperger. .oltre Pippo c è papero ga pico de paper i s lo stesso zio papero ne con l interesse assorbente per i soldi paperino ( definito da qui quo qua un "adulto speciale") Archimede Ciccio...io credo che topolino sia un fumetto che si adatta benissimo al mondo asperger. ..le stesse storie presentano un che di "surreale "...magari si può aprire un topic
E' vero se è vero che è vero che..
che mi fa impazzire se penso che le cose che ho toccato insieme a te debbano svanire...dimmi che non è, dimmi che non è tutta un'illusione...un'illusione"
A me invece Paperino e zio Paperone paiono abbastanza neurotipici.
Poi si in generale quello della Disney è un mondo abbastanza Aspie, prevedibile, soggetto a regole e valori chiari, e i personaggi hanno spesso forti passioni.
Vale (egli\lui\gli)- feedback e reactions sempre graditi
Tra i personaggi Disney, oltre al già citato esempio di Pippo aggiungerei Dumbo. Non parla mai, non capisce gli altri elefanti né gli altri elefanti capiscono lui. Dialoga con un topo, fa le bolle di sapone quadrate e le trasforma in elefanti rosa, e vola con le orecchie.
Comunque sì, in linea di massima il mondo Disney è tanto Aspie-friendly che nel 2007, a Paperopoli, io mi sono preso il lusso di andarci addirittura in vacanza. Ho scritto un diario di viaggio. E' su Internet. Però non l'ho mai finito, manca l'ultimo giorno.
Che ne dite di Belle? E' ossessionata dai libri, disgustata dalla vita sociale e dai suoi valori che, tra l'altro, non segue e vive in un mondo tutto suo. Inoltre nota che Gaston la sta corteggiando solo quando praticamente lui le sbatte in faccia i calzini. Per non parlare di suo padre...
E' vero, di personaggi della Disney con tratti Aspie ne avevo notati tantissimi anche io. In fondo in un certo senso è come se l'universo Aspie, come regno della fantasia, sia tutto ciò su cui Walt Disney (tra l'altro anche lui Aspie) si è basato per creare i suoi personaggi fuori dal comune. Credo che l'idea di avere delle persone che lo capissero (o che lui riuscisse pienamente a capire), anche se solo finte, sia "attraente" per un Aspie, o per lo meno lo è per me. Voi che ne pensate a proposito?
Penso che per i fumetti /cartoni animati non sia facile fare un discorso di questo tipo (seppur scherzoso) perché per forza ai vari personaggi si deve assegnare un comportamento e degli interessi assolutamente totalizzanti, servono per dare al personaggio una identità ben distinta da quelle degli altri perché i comportamenti nelle varie situazioni siano ben "assegnabili" a quel personaggio.
Anche se poi con il tempo hanno subito mutamenti, per esempio i "saccentini" Qui Quo e Qua che sanno tutto e sono tanto responsabili in confronto allo svagatissimo Zio Paperino, quando sono apparsi nelle prime storie erano dei monelli terribili, sia a casa che a scuola.
Penso che per i fumetti /cartoni animati non sia facile fare un discorso di questo tipo (seppur scherzoso) perché per forza ai vari personaggi si deve assegnare un comportamento e degli interessi assolutamente totalizzanti, servono per dare al personaggio una identità ben distinta da quelle degli altri perché i comportamenti nelle varie situazioni siano ben "assegnabili" a quel personaggio.
Anche se poi con il tempo hanno subito mutamenti, per esempio i "saccentini" Qui Quo e Qua che sanno tutto e sono tanto responsabili in confronto allo svagatissimo Zio Paperino, quando sono apparsi nelle prime storie erano dei monelli terribili, sia a casa che a scuola.
Penso valga per quelli per i quali si fa una tesi molto vaga, ma per esempio L di Death Note e Sagara di FMP penso siano stati studiati in modo tale da avere forti caratteristiche ND, tanto che cercando sul web trovi vagonate di riferimenti all'AS. Io mi cibo di anime giapponesi, su ordine di 800 puntate l'anno e sporadicamente noto personaggi dai tratti AS, alcuni però non presentano solo l'idea od i tratti, ma danno l'impressione di essere stati studiati in modo tale da rappresentare il personaggio Aspie. Consideriamo il fatto che il target di molti anime non è il ragazzino, quindi "andare oltre" studiando personaggi "critici" e soggetti dalld più svariate caratteristiche è fondamentale per destare interesse anche in un pubblico maturo e profondo. In molti anime si cela del simbolismo, della critica politico-sociale; quello che viene prodotto a livello di animazione ormai spesso supera per qualità la cinematografia recente, in particolare quella Hollywoodiana.
Bisogna ricordare che però i Disney dei fumetti italiani o di altri autori sono piuttosto diversi dall idea del fondatore.
Io pensando ai personaggi di Paperopoli e Topolinia penso a quelli di "Topolino" il giornale.
Se è per questo, allora, i caratteri dei personaggi di "Topolino" cambiano parecchio anche a seconda dello sceneggiatore che ne scrive le storie. Per esempio il Pippo di Fabio Michelini e Massimo De Vita è squisitamente Aspie, praticamente un genio inizialmente sempre incompreso ma che finisce sempre per risolvere situazioni incredibili proprio grazie alla sua "logica al contrario". Idem per il Topolino di Tito Faraci o il Paperino di Rodolfo Cimino. Se si prende invece, per dire, il Paperino di Guido Martina, è l'esatto opposto: cinico, anemozionale, privo d'empatia e sensibilità, privo di alcun interesse particolare o abilità se non il dormire. Però anche lui ogni tanto ha dei colpi di genio, vedi "Paperinik il Diabolico Vendicatore", storia del 1969 nonché unica storia veramente bella a mio avviso con Paperinik, prima che sceneggiatori meno accorti lo trasformassero in una sorta di improbabile e un po' ridicolo Batman col becco.
Anche Archimede Pitagorico mi sembra possa rientrare nei parametri aspie. Sempre dedito alle sue invenzioni, abbastanza solitario, convivente con una lampadina pensante. Molto generoso e disponibile ad aiutare gli altri. E come fonte di ispirazione usava regolarmente un casco con un nido in cima.
PS: Lo so che non c'entra molto ma io, da piccola, avevo una storia immaginaria con Archimede Pitagorico. Lo sognavo di notte e stava anche diventando una storia seria. Poi era un po' scomodo baciarsi, per via del becco, ed è dovuta finire.... :(
Non sono le tragedie che mandano l’uomo al manicomio.
Non la fine del suo amore,
ma il laccio delle scarpe che gli si spezza proprio all’ultimo momento.
(Charles Bukowski)
L'era glaciale. Descrivono descrivono i vari aspetti in cui si manifesta la diversità. I tre personaggi principali sono degli emarginati di specie diverse,collaborano insieme per risolvere un problema. Poi abbiamo Scrat, con il suo interesse speciale, talmente assorbente che pur di tenerselo stretto (ghianda) arriva a rischiare la sua stessa vita. Scrat vive nel suo mondo e tutto gira intorno alla ghianda.
Secondo me Elsa di Frozen (Disney ) ha molte caratteristiche Asperger. È stato fatto anche un articolo tempo fa. Pensandoci bene non controlla le sue emozioni,ha quindi perdite di controllo con esplosioni di ghiaccio. È intelligente. Ha problemi relazionali.
Secondo me Elsa di Frozen (Disney ) ha molte caratteristiche Asperger. È stato fatto anche un articolo tempo fa. Pensandoci bene non controlla le sue emozioni,ha quindi perdite di controllo con esplosioni di ghiaccio. È intelligente. Ha problemi relazionali.
Anch'io lo credo: addirittura nei primi undici episodi della quarta stagione di One Upon A Time, che approfondiscono il personaggio in questione, vengono risaltate le caratteristiche aspie di Elsa.
Poi abbiamo Scrat, con il suo interesse speciale, talmente assorbente che pur di tenerselo stretto (ghianda) arriva a rischiare la sua stessa vita. Scrat vive nel suo mondo e tutto gira intorno alla ghianda.
Scrat non è autistico, è la personificazione della continua lotta dell'essere umano per far suo un obiettivo che per quanto si sforzi non raggiungerà mai.
non mi sembra autistica Elsa, è espressiva e dimostra l'affetto tramite contatto fisico.. però la collegherei bene alla condizione di un Asperger analogicamene parlando. C'è un anime recente Prison School con uno dei protagonisti (Jouji Nezu) che ha alcuni tratti, ha un'ossessione per le formiche inoltre parla sempre con lo stesso tono/espressione. Ma si tratta di un anime demenziale e la bizzarria dei personaggi è funzionale alla comicità, infatti sono tutti strambi.
Commenti
Non gli interessano i soldi e il successo, non ha senso pratico ed è infantile come molti Aspie.
Ed è goffa e si muove in modo particolare, quasi come un animale, interagisce poco con gli esseri umani e molto con un cane, è focalizzata sui suoi interessi, si distrae spesso, ripete spezzoni di frasi o le ultime parole che sente pronunciare da qualcun altro.
L'anime l'ho visto parecchio tempo fa, è per questo che stavo cercando un qualcosa di precedente. Un po' come per L di Death Note, trovi molto a proposito sul web, specie in lingua inglese.
Pippo è goffo, poco intelligente, sbadato e infantile. Tuttavia ha un
lato della sua personalità estremamente affascinante e amabile, che lo
rende attraente agli occhi di Clarabella o Zenobia.
A volte i suoi amici, mal sopportando le sue stramberie, lo
considerano fastidioso e irritante, ma in ogni caso gli sono tutti molto
affezionati. Grazie alla sua particolare sensibilità, Pippo nota a
volte particolari che agli altri sfuggono.
Le esclamazioni classiche di Pippo sono "Gawrsh!" che è la sua
espressione di sorpresa, insieme a "Ah-hyuck!", la sua classica risata
distintiva.
http://it.paperpedia.wikia.com/wiki/Pippo
Le carabattole in soffitta, la risata sgangherata, i bis-bis a palate,
lo scetticismo nei confronti dell'ovvio. A quante stramberie ci ha
abituato Pippo in tutti questi anni? Eppure, considerarlo uno sciocco
sarebbe un grave errore. Pippo è solo... “diversamente intelligente”. Il
suo pensiero, la sua filosofia di vita non seguono le norme del sentir
comune, ma prendono altre strade. Più tortuose, meno convenzionali
magari. Ma a destinazione ci arrivano, eccome. Topolino questo lo ha
capito, e infatti è felicissimo di essergli amico. Senza contare il
fatto che questo suo "pensiero laterale" è stato utilissimo in passato
per risolvere situazioni apparentemente senza via d'uscita.
Stavo pensando anche a Juny Peperina: Aspergirl?
Poi si in generale quello della Disney è un mondo abbastanza Aspie, prevedibile, soggetto a regole e valori chiari, e i personaggi hanno spesso forti passioni.
Io pensando ai personaggi di Paperopoli e Topolinia penso a quelli di "Topolino" il giornale.
Penso che per i fumetti /cartoni animati non sia facile fare un discorso di questo tipo (seppur scherzoso) perché per forza ai vari personaggi si deve assegnare un comportamento e degli interessi assolutamente totalizzanti, servono per dare al personaggio una identità ben distinta da quelle degli altri perché i comportamenti nelle varie situazioni siano ben "assegnabili" a quel personaggio.
Anche se poi con il tempo hanno subito mutamenti, per esempio i "saccentini" Qui Quo e Qua che sanno tutto e sono tanto responsabili in confronto allo svagatissimo Zio Paperino, quando sono apparsi nelle prime storie erano dei monelli terribili, sia a casa che a scuola.
Io mi cibo di anime giapponesi, su ordine di 800 puntate l'anno e sporadicamente noto personaggi dai tratti AS, alcuni però non presentano solo l'idea od i tratti, ma danno l'impressione di essere stati studiati in modo tale da rappresentare il personaggio Aspie.
Consideriamo il fatto che il target di molti anime non è il ragazzino, quindi "andare oltre" studiando personaggi "critici" e soggetti dalld più svariate caratteristiche è fondamentale per destare interesse anche in un pubblico maturo e profondo.
In molti anime si cela del simbolismo, della critica politico-sociale; quello che viene prodotto a livello di animazione ormai spesso supera per qualità la cinematografia recente, in particolare quella Hollywoodiana.
Sempre dedito alle sue invenzioni, abbastanza solitario, convivente con una lampadina pensante. Molto generoso e disponibile ad aiutare gli altri. E come fonte di ispirazione usava regolarmente un casco con un nido in cima.
PS: Lo so che non c'entra molto ma io, da piccola, avevo una storia immaginaria con Archimede Pitagorico. Lo sognavo di notte e stava anche diventando una storia seria.
Poi era un po' scomodo baciarsi, per via del becco, ed è dovuta finire.... :(
Descrivono descrivono i vari aspetti in cui si manifesta la diversità.
I tre personaggi principali sono degli emarginati di specie diverse,collaborano insieme per risolvere un problema.
Poi abbiamo Scrat, con il suo interesse speciale, talmente assorbente che pur di tenerselo stretto (ghianda) arriva a rischiare la sua stessa vita. Scrat vive nel suo mondo e tutto gira intorno alla ghianda.
C'è un anime recente Prison School con uno dei protagonisti (Jouji Nezu) che ha alcuni tratti, ha un'ossessione per le formiche inoltre parla sempre con lo stesso tono/espressione.
Ma si tratta di un anime demenziale e la bizzarria dei personaggi è funzionale alla comicità, infatti sono tutti strambi.