@poke anche io 1) E piccole che compongono la H 2) HO (anche se non lo è).
Gli otto proprio non li ho visti. Sia l'8 grande che quelli piccoli sarà ma per me non esistono. Forse perché sono numeri e tendo a leggerli come lettere.
(Piccola considerazione personale modalita aspie on
Mi incuriosisce sapere se e come condiziona questo esperimento la lateralizzazione emisferica. Questo perché rispetto di ciò che è a sn ho notato più i particolari, mentre di ciò che è a dx ho notato più l'aspetto globale. In più l'attenzione maggiore era per ciò che è posto a sn.
1) E piccole e dopo un po' mi accorgono che formano la H grande
2) 8 piccoli e poi l'8 grande
Credo che non appena comincerai a vedere chiaramente dove vuoi andare, il tuo primo impulso sarà di applicarti allo studio. Per forza.
Sei uno studioso, che ti piaccia o no. Smani di sapere. [...] comincerai ad andare sempre più vicino, se sai volerlo e se sai cercarlo e aspettarlo,
a quel genere di conoscenza che sarà cara, molto cara al tuo cuore. Tra l'altro, scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini
abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante. [J.D.Salinger - Catcher in the Rye]
Prima le E, poi la H, poi i piccoli numeri 8, poi un grande zero composto di piccoli 8 che lo dividono orizzontalmente a metà; alla fine capisco che lo zero diviso a metà è un grande 8.
Interessante che dopo 5 anni il post sia ancora attuale!
("Caducità delle umane cose!" - considerazione indifferentemente attribuibile a Umani e Non)
Rileggendo la parte finale dell'articolo, mi è tornato in mente che fino alle medie (prima superiore) disegnavo partendo dai dettagli, e spesso capitava che ad un certo punto mi accorgevo di non starci nel foglio, quindi cancellavo e ridisegnavo (se era a matita, e se dovevo "centrarlo"). Per un periodo alle medie disegnavo i segni zodiacali sulle pagine del diario dei miei compagni come "dedica", di getto (erano apprezzati e me li chiedevano), ma mi accorgevo che a volte andavo troppo sul bordo, o che proprio finiva che non ci stava tutto. È alle superiori che mi hanno insegnato a disegnare individuando prima le forme, centrarle nel foglio e poi passare a delineare i dettagli. Ma in effetti ancora adesso, se disegno liberamente, parto dai dettagli (pensando al disegno del mio avatar, per esempio) anche se adesso riesco ad avere un occhio anche alla composizione mentre lo faccio (a centrare il disegno), anche se non parto dal delineare le forme o gli ingombri.
Che io abbia il corraggio di accettare le cose che non posso cambiare, la forza di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza per poterle distinguere. (versione personale)
Rileggendo la parte finale dell'articolo, mi è tornato in mente che fino alle medie (prima superiore) disegnavo partendo dai dettagli, e spesso capitava che ad un certo punto mi accorgevo di non starci nel foglio, quindi cancellavo e ridisegnavo (se era a matita, e se dovevo "centrarlo"). Per un periodo alle medie disegnavo i segni zodiacali sulle pagine del diario dei miei compagni come "dedica", di getto (erano apprezzati e me li chiedevano), ma mi accorgevo che a volte andavo troppo sul bordo, o che proprio finiva che non ci stava tutto. È alle superiori che mi hanno insegnato a disegnare individuando prima le forme, centrarle nel foglio e poi passare a delineare i dettagli. Ma in effetti ancora adesso, se disegno liberamente, parto dai dettagli (pensando al disegno del mio avatar, per esempio) anche se adesso riesco ad avere un occhio anche alla composizione mentre lo faccio (a centrare il disegno), anche se non parto dal delineare le forme o gli ingombri.
Mi viene in mente questo meraviglioso esempio di savant autistico che disegna opere complicatissime partendo dai dettagli, bottom-up:
Credo che non appena comincerai a vedere chiaramente dove vuoi andare, il tuo primo impulso sarà di applicarti allo studio. Per forza.
Sei uno studioso, che ti piaccia o no. Smani di sapere. [...] comincerai ad andare sempre più vicino, se sai volerlo e se sai cercarlo e aspettarlo,
a quel genere di conoscenza che sarà cara, molto cara al tuo cuore. Tra l'altro, scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini
abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante. [J.D.Salinger - Catcher in the Rye]
@Landauer Beh, il concetto penso sia quello, ovviamente lui è decisamente su un altro livello...!
PS Lo conoscevo già (forse scoperto proprio qui sul forum). È davvero impressionante!
Che io abbia il corraggio di accettare le cose che non posso cambiare, la forza di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza per poterle distinguere. (versione personale)
Nell'ordine: E piccole, 8 piccoli, H grande e 8 grande. L'8 grande lo avevo addirittura scartato, a dire il vero, sono dovuto tornare indietro a riguardarmi l'immagine quando ho letto nei commenti che c'era un'altra figura grande.
"There are those that break and bend. I'm the other kind"
Commenti
:P
1) E piccole che compongono la H
2) HO (anche se non lo è).
Gli otto proprio non li ho visti.
Sia l'8 grande che quelli piccoli sarà ma per me non esistono. Forse perché sono numeri e tendo a leggerli come lettere.
(Piccola considerazione personale modalita aspie on
Mi incuriosisce sapere se e come condiziona questo esperimento la lateralizzazione emisferica.
Questo perché rispetto di ciò che è a sn ho notato più i particolari, mentre di ciò che è a dx ho notato più l'aspetto globale.
In più l'attenzione maggiore era per ciò che è posto a sn.
Modalità aspie off)
poi la H,
poi i piccoli numeri 8,
poi un grande zero composto di piccoli 8 che lo dividono orizzontalmente a metà;
alla fine capisco che lo zero diviso a metà è un grande 8.
Interessante che dopo 5 anni il post sia ancora attuale!
Beh, il concetto penso sia quello, ovviamente lui è decisamente su un altro livello...!
PS
Lo conoscevo già (forse scoperto proprio qui sul forum). È davvero impressionante!