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Le donne son più cattive..

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Commenti

  • biancabianca Post: 1,380
    Non saprei @Viola. Io qs figlio l'ho voluto (l'ho fatto da sola...) e dunque mi sento mamma a tutti gli effetti. Quello che voglio dire è che si tratta di un sentimento nato nel tempo, simile ad altri che provo e che non ha nulla di "viscerale", tutto qui.
    E tutti i ragazzi/uomini che ho avuto li ho sempre chiamati i miei "fidanzati"...
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    @ViolaNotturna

    "l'istinto materno" non è altro che il bonding che si forma tra madre e figlio, è come l'innamoramento, agisce attraverso una biochimica molto simile. Semplicemente non sempre funziona. Questo non significa non occuparsi dei figli o non amarli. Sono cose diverse. Io mi occupo dei miei figli quanto mia moglie ma sono maschio. Mio zio stava a casa con i figli e la moglie lavorava. Anche i maschi sanno crescere i figli e quell'istinto non ce l'hanno per forza di natura. Quindi non è così necessario oggi. Direi che è più un semplice residuo dell'evoluzione che oggi probabilmente ha un ruolo minore.

    Mia moglie si occupa di qualsiasi persona, animale, etc.. in difficoltà o fragile. Direi che un bambino appena nato di cui hai il dovere di occuparti rientra nella categoria.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • Per quanto riguarda i figli, inserisco qui una bellissima poesia di Gibran che trovo decisamente valida...


    I vostri figli non sono i vostri figli.
    Sono i figli e le figlie della vita stessa.
    Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
    e non vi appartengono benché viviate insieme.
    Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
    poiché essi hanno i loro pensieri.
    Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
    poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
    Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
    poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
    Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
    L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
    affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
    In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
    poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco.

    Nascere a mani vuote, morire a mani vuote. Ho contemplato la vita nella sua pienezza, a mani vuote. (Marlo Morgan) Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto. Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato. Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato. Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia. (Profezia degli indiani Cree)
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Bellissima poesia, ti piace Gibran? Io sono un grande patito :)
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • No,non sono una patita di Gibran ma apprezzo le sue poesie. :)
    Nascere a mani vuote, morire a mani vuote. Ho contemplato la vita nella sua pienezza, a mani vuote. (Marlo Morgan) Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto. Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato. Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato. Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia. (Profezia degli indiani Cree)
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    ViolaNotturna credo che questo ti possa interessare: http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=women-more-socially-aggressive
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Differenze nei tratti psicopatici in uomini e donne: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/bsl.2029/full
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • anankeananke Post: 1,585
    Comunque tornando all'argomento principale, vale a dire se le donne siano più cattive o meno, personalmente credo che la parte femminile di ognuno di noi (esistente anche nel maschio ma in misura non prevalente, almeno in genere, rispetto alla dona) sia simile ad un imbuto rovesciato e che ciò renda la donna increbilmente ricettiva verso una quantità infinita di informazioni proveniente dal mondo esterno. Va da sè che l'utilizzo che se ne fa e il relativo livello di metabolizzazione vari a seconda dell'evoluzione spirituale di ciascuno. Se una persona ha una coscienza scarsamente sviluppata miscelerà tutti quegli input che le piovono dall'alto traendone una serie di cose poco gradevoli come complessi, invidia, frustrazione, competitività che le forniranno la giustificazione adatta per non risalire. In un certo senso, per via di questa sua enorme sensibilità agli agenti esterni, la donna rischia di diventare un parafulmine di quelli che sono i contrasti e le tensioni presenti nel mondo contemporaneo. Ma è proprio questa l'avventura, perchè implica l'obbligo ad evolversi per non rischiare di cadere in un simile stato. L'uomo per quanto possa essere la creatura più sensibile di questo mondo ha una natura meno emotiva e più logica, dunque maggiormente selettiva il che gli crea meno problemi.
  • Wolfgang, l'ingleseeeee...  [-(

    Dal traduttore automatico non ci ho capito un'acca...esce un Italiano alla rinfusa e senza senso. 
    Nascere a mani vuote, morire a mani vuote. Ho contemplato la vita nella sua pienezza, a mani vuote. (Marlo Morgan) Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto. Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato. Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato. Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia. (Profezia degli indiani Cree)
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Te lo traduco, sono magnanimo :P

    Tratti psicopatici, e in particolare insensibili-non-emotivo (CU), sono associati con una varietà di esiti avversi in adolescenza e in 'età adulta. 
    La maggior parte della ricerca in questo settore si è concentrato su uomini e ragazzi, anche se ci sono alcune evidenze che la psicopatia sia espressa in modo diverso nelle ragazze e nelle donne. 
    Di conseguenza, lo scopo di questo studio è stato quello di verificare se i rapporti di tratti insensibile-non-emotivo (CU) siano diversi tra ragazze e ragazzi a rischio di comportamento antisociale. 
    Il campione era composto da bambini il cui padre biologico era alcolizzato o aveva problemi di droga. Un totale di 234 bambini (116 maschi, 118 femmine, età 10-12) sono stati valutati da un genitore o un tutore su tratti CU e la regolazione complessiva. 
    I ragazzi sono stati generalmente classificati più in alto nei tratti CU, ma queste caratteristiche si riversavano maggiormente sul comportamento adattativo delle ragazze. 
    Questi risultati suggeriscono che l'espressione di tratti psicopatici può avere effetti più negativi sulla regolazione del comportamento per le ragazze che per i ragazzi. Un possibile meccanismo attraverso il quale i tratti CU possono compromettere maggiormente le ragazze è quello di compromettere i rapporti interpersonali.

    Tratti e comportamenti psicopatici  sono associati con una varietà di esiti avversi.
    Nei bambini e negli adolescenti, giudizi psicopatia derivati ​​da interviste, self-report, valutazioni e dati attuariali hanno dimostrato una correlazione con una serie di comportamenti socialmente indesiderabili. Gli adolescenti con livelli più elevati di psicopatia mostrano più delinquenza giovanile e criminalità (Piatigorsky & Hinshaw, 2004; Salekin, Leistico, Neumann, DiCicco, e Duros, 2004), così come un aumentata recidiva (Edens, Campbell, e Weir, 2007), l'aggressione (Edens, Skeem, Cruise, e Cauffman, 2001), e problemi di esternalizzazione (crisi di rabbia, aggressione, etc..) (Salekin et al., 2004). Valutazioni della psicopatia hanno anche dimostrato di predire infrazioni istituzionali e la violenza a lungo termine negli adulti (Hare & Hervé, 1999; Lyon & Ogloff, 2000).

    Anche se la psicopatia è stata costantemente associato con comportamenti problematici, gran parte di questa ricerca si è concentrata sugli uomini. La Psicopatia è generalmente riconosciuto come più diffuso tra gli uomini (Salekin, Rogers, Ustad, e Sewell, 1998), dal 15 al 30% tra gli uomini e 9 al 23% tra le donne (Vitale, Smith, Brinkley, e Newman, 2002 ). Tuttavia, questa differenza di genere può essere, almeno in parte, un artefatto dei metodi utilizzati per diagnosticare psicopatia, come strumenti di psicopatia noti di valutazione (ad esempio, della personalità psicopatica (PPI; Lilienfeld e Andrews, 1996), la lista di controllo riveduta psicopatia (PCL -R, Hare, 1985)), sono stati sviluppati e normati con campioni maschi. È stato suggerito che la strategia di applicare modelli maschili di psicopatia per spiegare i comportamenti nelle donne è problematica. Per esempio, i criteri diagnostici del disturbo della condotta è stato dimostrato che non sono in grado di prevedere il comportamento antisociale in molte ragazze antisociali (Zoccolillo, Tremblay, e Vitaro, 1996) e la Lista di controllo psicopatia (Hare, 2003) individua una minore prevalenza di psicopatia in carcere donne che negli uomini incarcerati (Salekin et al, 1998;. Salekin, Rogers, e Sewell, 1997; Vitale e Newman, 2001). Ciò indica possibili differenze nel rapporto tra tratti psicopatici e comportamenti antisociali per genere: le donne il cui comportamento include i tipi di atti antisociali che sono associati con psicopatia negli uomini non ricevono gli stessi valori su misure volte a valutare psicopatia.

    La ricerca sulle psicopatia nelle donne sta diventando sempre più importante, in quanto le donne hanno i più rapidi tassi di crescita nel coinvolgimento criminale e l'impegno nel sistema giuridico (FBI US DOJ, 2011). Tuttavia, la comprensione dei tratti psicopatici nelle donne è limitata dal focus sugli uomini, nella maggior parte delle ricerche in materia di psicopatia e comportamenti antisociali. 

    I pochi studi che hanno esaminato le differenze di genere in questo settore suggeriscono che il ruolo di socializzazione di genere e le differenze di genere biologiche potrebbe comportare che i tratti psicopatici possano essere espressi in modo diverso in base al sesso (Cale e Lilienfeld, 2002, Hamburger, Lilienfeld, e Hogben, 1996; Logan, 2004) . In generale, le donne sono meno propense degli uomini a partecipare a comportamenti che sono spesso considerati i tratti distintivi della psicopatia: atti violenti, crudeltà verso gli animali, appiccare incendi, e la distruzione di proprietà (Goldstein, Powers, McCusker e Mundt, 1996). Invece, la psicopatia nelle donne  riguarda il comportamento antisociale non violento, come l'aggressività relazionale (ad esempio, Crick, 1995) e l'irresponsabilità finanziaria (Goldstein et al., 1996). Le donne che commettono atti antisociali sono anche più propense degli uomini a colpire individui nella loro rete sociale, come la famiglia, amici o conoscenti (Robbins, Monahan & Silver, 2003), ed è più probabili che siano abusive e negligenti con i bambini rispetto agli uomini con tendenze antisociali (Goldstein et al., 1996).

    Studi che misurano l'utilità delle scale di psicopatia in previsione di un futuro comportamento antisociale hanno indicato più deboli rapporti tra le donne che tra gli uomini. La Psicopatia (come misurato dal PCL-R) ha dimostrato di predire in modo affidabile recidiva violenta meglio negli uomini che nelle donne (Grann, Langstrom, Tengström, e Kullgren, 1999; Hare, Clark, Grann, e Thornton, 2000; Salekin et al ., 1998). Allo stesso modo, le valutazioni di psicopatia giovanile (misurati con la lista di controllo psicopatia: versione giovanile, PCL: YV, Forth, Kosson, e Hare, 2003) hanno limitato la capacità di prevedere i futuri reati in carcere di ragazze adolescenti (Odgers, Moretti, e Reppucci, 2005 , Vincent, Odgers, McCormick, e Corrado, 2008).

    I componenti principali della psicopatia sono le caratteristiche  (CU): mancanza di rimorso, empatia povera, carisma superficiale e limitato. Queste caratteristiche indicano una esperienza emotiva carente e insufficiente funzionamento interpersonale. Tra i bambini e gli adolescenti, i tratti CU sono associati ad un  comportamento antisociale più grave e aggressivo (Frick, Stickle, Dandreaux, Farrell, e Kimonis, 2005; Frick & White, 2008;. Rowe et al, 2010). Inoltre, la ricerca longitudinale mostra che i tratti CU, misurati durante l'infanzia e la prima adolescenza, sono in grado di prevedere la futuro psicopatia (Burke, Loeber, e Lahey, 2007; Lynam, Caspi, Moffitt, Loeber, e Stouthamer-Loeber, 2007) e comportamenti antisociali (Dadds , Fraser, Frost, e Hawes, 2005), e potrebbero in realtà essere più predittivi della delinquenza nelle ragazze che nei ragazzi (Frick, Cornell, Barry, Bodin, e Dane, 2003).

    Lo scopo del presente studio è stato quello di colmare le lacune in letteratura per quanto riguarda i confronti di genere nei rapporti tra  tratti CU e di regolazione comportamentale. In questo studio, i tratti CU sono stati misurati utilizzando l'inventario CUT (Frick & Morris, 2004) e l'adattamento emotivo e comportamentale e il funzionamento sono stati valutati utilizzando la Behavior Checklist Infanzia (Achenbach, 2001). 
    I partecipanti erano bambini e genitori si iscrivono in un grande progetto longitudinale focalizzata sullo sviluppo adolescenziale. I bambini i cui padri hanno incontrato i criteri di durata per un disturbo nell'uso di droghe e sono stati selezionati per l'iscrizione in questa ricerca perché questi individui sono a maggior rischio di aggressività e comportamenti antisociali (Sher, Grekin, & Williams, 2004; Sher & Trull, 1994; Tarter et al. , 2003). 
    Poiché le tendenze antisociali nei primi anni di vita sono stati associati con traiettorie di sviluppo che portano alla riduzione di valore in una varietà di settori (Silverthorn e Frick, 1999), l'obiettivo primario di questa ricerca è stato quello di esaminare deficit comportamentali in ragazze e ragazzi con alti livelli di tratti CU. Un altro obiettivo è stato quello di caratterizzare le differenze di genere nel modello di relazioni tra tratti CU e l'adeguamento, al fine di migliorare l'identificazione di indicatori precoci di psicopatia e comportamenti antisociali nelle ragazze, come i ricercatori hanno sostenuto che l'identificazione precoce della psicopatia in grado di fornire una base per interventi mirati per ridurre il rischio di esiti negativi (Frick, Bodin, e Barry, 2000; Salekin, Rogers, e Machin, 2001).

    I risultati di questo studio sono in linea con i risultati precedenti che dimostrano una differenza di genere nella psicopatia. La scoperta che gli uomini e i ragazzi presentano misure di psicopatia e tratti CU maggiori delle donne e le ragazze è stato costantemente trovato in una varietà di popolazioni (Essau, Sasagawa, e Frick, 2006; Forth, Brown, Hart, e Hare, 1996; Kimonis et al, 2008;. Nicholls, Ogloff, e Douglas, 2004; Stickle, Kirkpatrick, & Brush, 2009; ALL'ALTO, Simmonds, Petrides, e Frederickson, 2009).  
    Un basso tasso di identificazione di psicopatia nelle ragazze è problematico perché psicopatia e tendenze antisociali nelle ragazze, anche se in genere non identificate fino all'adolescenza, sono associati a un livello simile di problemi (Frick & Loney, 1999; Loeber, 1991; Moffitt, 1993). Altre ricerche hanno suggerito che l'insorgenza di psicopatia nelle ragazze, che di solito è osservato durante l'adolescenza, possano riguardare aspetti biologici (ad esempio, cambiamenti ormonali associati con la pubertà) e psicosocialo (ad esempio, il minore monitoraggio e la supervisione dei genitori, maggiore contatto con i pari devianti) interagendo con certe predisposizioni (ad esempio, alti livelli di tratti CU) in alcune ragazze (Silverthorn e Frick, 1999). 
    Anche se l'eziologia della psicopatia nelle ragazze non è ben capita, questi risultati dimostrano che le differenze di genere precedentemente segnalati nei tratti CU possono essere osservato precocemente nei bambini che sono a rischio di comportamenti antisociali a causa della loro storia familiare di disturbi da uso di sostanze, ma che non sono ancora coinvolti in significativi comportamenti antisociali.

    Quando le misure di tratti CU e la regolazione sono stati confrontati, la constatazione generale è che alti livelli di tratti CU erano legati a una scarsa regolazione sia nei ragazzi che nelle ragazze. Aspetti come essere insensibile, impassibile, e incurante  hanno riguardato meno la competenza sociale e scolastica, nonché una varietà di scale di sindromi (ad esempio, problemi di attenzione, rottura della regola). Anche se le ragazze hanno mostrato livelli più bassi di tratti CU in generale ci sono state differenze significative tra i sessi nel modello e la grandezza dei rapporti tra psicopatia e la regolazione.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • In due parole, le donne son più cattive  :D
    Nascere a mani vuote, morire a mani vuote. Ho contemplato la vita nella sua pienezza, a mani vuote. (Marlo Morgan) Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto. Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato. Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato. Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia. (Profezia degli indiani Cree)
  • dal mio punto di vista, preferirei essere tradita da qualcuno che si è innamorato di un'altra donna e mi lascia che da uno che corre dietro a tutte le belle ragazze. Perchè posso capire che succeda che ami un'altra persona, non ci puoi fare nulla, sarebbe un dolore ma continuerei a rispettarlo, invece il dongiovanni lo fa per scelta, per cultura, e, siccome non rispetta me, io non avrei rispetto per lui. Quindi, ammesso che siano più le donne a innamorarsi di un altro, lo trovo eticamente preferibile, sempre, appunto, che sia davvero così. Non vedo perchè bisogna pensare che siano le amanti a sedurre poveri maschi tonti, praticamente privi di capacità cognitive e autocontrollo, mi sembra davvero uno stereotipo vedere gli uomini come cavernicoli. Ci sono seduttrici e seduttori. L'istinto materno è uno dei tanti istinti che fattori culturali e personali possono modificare e sopprimere e poi, quanto meno, dovrebbe esistere anche un istinto paterno, magari più diffuso sui bambini in generale, non avendo certezza della paternità, ma comunque per le caratteristiche del bambino stesso, inetto alla nascita più di qualsiasi altra specie, non potrebbe sopravvivere con la sola madre. Non è maturo come i cuccioli dopo 3 o 4 mesi, 6-8 se pensiamo allo sviluppo sessuale, lo è dopo, minimo 10 anni (12-14 se pensiamo allo sviluppo sessuale) ,un periodo di dipendenza troppo lungo per una sola persona (che vive in mezzo a una giungla preistorica, non in uno stato civile con asili e assistenza di ogni tipo). Secondo una teoria, non ci sono istinti materni ma istinti di protezione del proprio genoma che è più evidente da parte femminile che maschile perchè è certa la maternità, quindi è più presente la nonna materna, per esempio, che quella paterna, entrambe donne. Sono d'accordo che siamo di base animali ma con capacità cognitive di un certo livello, almeno potenziali, e non so quanti saprebbero vivere ancora di caccia e raccolta, in compenso dobbiamo sopravvivere tutti in una società e cultura in cui siamo nati e condiziona quanto la parte animale, con un cervello decisamente molto adattabile e quindi molto diversificato da individuo a individuo. E' sbagliato vedere le donne come non violente, certo che lo sono, con chi è più debole, come fanno gli uomini, e le creature fisicamente più deboli delle donne sono in minor numero rispetto agli uomini. Credo che cresciamo con poca fiducia nella nostra capacità di fare a pugni, quindi tendenzialmente usiamo meno la violenza fisica, ma non è che non la usiamo mai e che gli uomini la usino sempre al posto di quella psicologica. Credo che anche gli uomini mingherlini usino poco la violenza fisica, nessuno picchia per scelta chi è più grosso.  Il motivo per cui ci sono, nelle favole, tante streghe e matrigne, beh... le streghe neanche esistevano ma non sto a ripetere la storia. C'è una lunga tradizione di strega e rapporto diavolo-donna che non credo che si possa prendere sul serio ma è rimasta nella cultura popolare, oltre al fatto che le favole son state scritte da uomini, ricalcando superstizioni e leggende popolari. Chiaramente poi la madre ha più difficoltà ad abbandonare un bambino senza farlo sapere a nessuno, per un uomo è facile defilarsi anche subito dopo il concepimento. Quindi l'idea che neanche la figura materna sia affidabile è più spaventoso, ma ci sono anche orchi e altre belle figure maschili, così come sirenette e fanciulle in pericolo, le favole non rispecchiano la realtà statistica, ma le paure e le credenze popolari che spesso sono paure collettive che aiutano  a mantenere le leggi del popolo con minacce superstiziose. Esiste anche una favola "pelle d'asino" in cui un padre vuole abusare sessualmente di una figlia e lei scappa ma giustamente non si racconta più ai bambini, meglio la strega con lo specchio.
  • FraxoFraxo Post: 231
    modificato 14 settembre
    Ho letto solo le prime tre righe e @maddi70 hai confermato quello che ha scritto @Violettes nel primo post. 

    Ma @Violettes non è più in questo forum? E' bellissimo quello che scrive.
  • Fraxo ha detto:
    Ho letto solo le prime tre righe e @maddi70 hai confermato quello che ha scritto @Violettes nel primo post. 

    Ma @Violettes non è più in questo forum? E' bellissimo quello che scrive.
    perchè? Lei sostiene che le donne son più cattive perchè non tradiscono solo per sesso ma ci mettono il cuore, io penso che sia più cattivo chi lo fa solo per sesso e comunque non penso che le donne lo facciano sempre col cuore e gli uomini sempre per sesso. E poi a continuare, penso che siano cattivi uguali
  • FraxoFraxo Post: 231
    modificato 16 settembre
    Si effettivamente non è mai cosa buona generalizzare, però se si va a guardare ai numeri e all'esperienze di vita, si sa che l'uomo, il quale è per lo più protagonista di stupri anche(cosa che non mi pare lo facciano in gran numero anche le donne), non mi sembra ci metta dell'affetto o dell'amore nella violenza sessuale che esprime; poi certo che se chiedi a uno stupratore che cosa è per lui l'amore, magari ti dice che è proprio quello, lo stupro. Al di la delle parole e delle chiacchiere, l'attrazione maschile da quella femminile è molto diversa, ma l'affetto delle persone invece è una cosa che si ha in comune; mentre l'uomo sposato(ma anche no) che magari non fa più sesso con sua moglie(partner) va dunque a prostitute per sfogare un bisogno fisico, la donna sposata che non fa più sesso con il marito si trova un "amante" con cui instaura anche e soprattutto un rapporto di affetto. 

    L'essere più cattive di @Violettes è inteso per il fatto che mentre la maggior parte degli uomini ci mettono i genitali nei loro tradimenti, le donne invece ci mettono il cuore e questo porta  più spesso dalla parte femminile a un tradimento emotivo nei riguardi di un partner che a parità di fattori fa stare più male di un tradimento spiccio e fisico.

    In tutte le coppie che siano etero oppure no, capita dopo anni il fatidico momento di uscita dalla passione iniziale con conseguente riduzione dei rapporti sessuali, però mentre in alcuni rimane l'affetto e la lealtà, in altri invece nasce e scresce il desiderio di fuggire, ricercare la novità, rivivere la passione e farsi un'amante distruggendo anche la famiglia creata; quindi parlando di numeri nuovamente, l'uomo per la maggiore va a prostitute, la donna invece si fa l'amante(poi ovviamente come già detto è un dato "per la maggiore" non un discorso generalizzante).

    Che poi se si va a guardare nel tempo è strano, perché una volta era l'uomo (quando c'era la legge sull'adulterio) che per numero vinceva sia dalla parte prostitute che amanti, oggi invece che i tempi sono cambiati.... mi tocca dar raggione a @Violettes.

    Io comunque non sono tanto esperto in tale materia, non ho mai tradito nessuna in vita mia, quindi non saprei.

    Posso dire riguardo al tuo "io penso che sia più cattivo chi lo fa solo per sesso", che una persona che la pensa in questa maniera è per lo più portata al "poliamore" e non sempre va a finire che si ritrovi con partners che la pensino alla stessa maniera, da qui nasce la frase "è più cattiva", perché chi pratica il poliamore non ha rispetto per chi pratica la monogamia e viceversa non rispetta chi pratica la poligamia. (Ma è sempre il/la monogamo/a che ci rimane fregato/a alla fine).

    ---

    Aggiungo anche dell'altro perché sto leggendo molti articoli:

    L'essere umano è per natura poligamo, la monogamia si sviluppa solamente in alcuni soggetti e culture che ormai fanno parte di una minoranza, stiamo tendendo ad andare verso l'ipersessualità di massa e secondo quanto letto in giro, pare che prima fosse la donna a volere i rapporti monogami, mentre l'uomo ha sempre sognato l'harem, oggi non dico che le parti si stanno invertendo ma si sta raggiungendo una parità d'intenti che altro non sta facendo di sensibilizzare le masse all'ipersessualità e ai rapporti fisici cambiando sostanzialmente i valori di famiglia, affetto e lealtà.

    Per farla breve senza aggiungere altri dati, si sa che l'uomo è schiavo della.... si di quella.... e anche se fa il grosso, s'impone con la forza, fa le leggi a suo favore ecc ecc... alla fine basta che le donne cambino tendenze e tutto il mondo cambia e infatti stiamo entrando in un era priva quasi di affetti e valori famigliari tutta incentrata sulla poligamia e la sessualizzazione degli individui, con etichette al seguito a seconda dei loro generi e orientamenti, app d'incontri a non finire e un'ipersessualità di massa che ha preso il sopravvento su tutto.

    E' una gran brutta situazione per un demisessuale come me vivere in quest'epoca.
    Post edited by Sniper_Ops on
  • ma dov'è tutta questa poligamia? No, lo stupratore direi proprio che ci mette odio, comunque una cosa è la cattiveria, un'altra l'opportunità di fare del male, meglio se impuniti, e quindi i crimini possono essere anche distribuiti in maniera non uniforme ma è diverso se parliamo di cattiveria e quindi di intenzioni o di fare cose cattive ma legali. Il fatto che cambiata la legge, cambiati i tradimenti indica che siamo uguali ma che, a seconda del contesto, certe cose si fanno in segreto oppure apertamente.
    Non ho capito chi è che è portato al poliamore secondo te.
    Ho capito quel che dice Violettes, e penso che dipenda dall'obbiettivo. Se l'obbiettivo è mantenere a tutti i costi la relazione è più cattivo chi si innamora di un altro , se l'obbiettivo è il rispetto reciproco è più cattivo chi non sa tenersi su le mutande, almeno in linea di massima. Sicuramente preferisco i diritti individuali a quelli della famiglia, casta o clan, in cui l'individuo si deve sottomettere al più forte del gruppo. 
    Poi francamente se uno mi tradisce non sto tanto a sindacare su quali organi abbia usato, il pene, solo i testicoli, tutto il cervello o solo parzialmente l'amigdala e un pò dell'ipotalamo. Si è rotto qualcosa, qualcosa non funziona o non ha mai funzionato nella coppia.

    Fraxo
  • FraxoFraxo Post: 231
    modificato 16 settembre
    Mi trovi pienamente d'accordo su tutto quello che hai detto @maddi70 .

    La cattiveria che uno percepisce è personale, nel senso, per te può essere più cattiva una persona che ci mette solo i genitali, mentre per un'altra persona il cuore, il fegato o il pancreas. Stiamo sempre parlando di individualità in questi casi e io mi trovo d'accordo sia con @Violettes e sia con te, nel senso che tradire è brutto a prescindere dal modo in cui lo si fa ma ho potuto constatare che(ed ora ti spiego questa storia della poligamia) ci sono molti a cui va bene fare coppia aperta, "basta che torni a casa"(anche se non lo dicono apertamente) e il più delle volte capita che è la donna che non torna più a casa, mentre l'uomo invece ci torna quasi sempre. Quindi ecco come si può spiegare il fenomeno di cattiveria femminile descritto da @Violettes e quello mio riguardo l'ipersessualità e poligamia, ovvero, il saper scindere i rapporti sessuali dai rapporti affettivi, c'è chi ci riesce e io per esempio non sono fra quelli; anche perché se non c'è affetto nel "mio mondo", non ci sarà nemmeno sesso, posso farne a meno e se avviene tradimento dall'altra parte, il mio affetto svanisce, puff. (Mi è stato detto che sono freddo e cattivo e non so perdonare essendo così, ma io non ho mai tradito e non concepisco la possibilità di stare insieme con chi lo fa.)
    maddi70
  • LixxyLixxy Post: 166
    Le donne sono sociali, gli uomini molto meno, per questo fanno gruppo, gli uomini fanno branco. 
    Mi spiego: le bambine si aggregano in piccoli gruppi o fazioni solidali, ma il leader non è indiscusso, è facile che si accapigliano anche tra di loro. I bambini in genere non si aggregano, quando succede è perché c'è una figura leader che viene seguito da chi si sente debole e che di conseguenza fa quello che gli si dice anche se in teoria sarebbe contrario. 
    Per questo un maschietto si può più facilmente sentire ferito da un gruppetto di vipere piuttosto che dalla violenza di un bullo.
    Gli atti di sopraffazione da parte delle donne sembrano più efferati di quelli degli uomini solo perché sono decisamente più rare. Come si suol dire: fa notizia un uomo che morde un cane e non il contrario. 
    Da adulte le donne vengono educate dagli uomini alla competizione da tempi remotissimi. Perché i figli possano sopravvivere bisogna accoppiarsi con i maschi migliori, che sia un vecchio alfa o un giovane cacciatore, l'importante che la caverna sia asciutta e ci sia da mangiare. Quindi bisogna essere più attraenti possibile, furbe e cattive abbastanza da eliminare la concorrenza
    Adesso gli uomini si lamentano che le donne badano solo ai soldi, ma loro continuano a scegliere quelle col culo bello. 
  • Lixxy ha detto:
    Le donne sono sociali, gli uomini molto meno, per questo fanno gruppo, gli uomini fanno branco. 

    non avevo mai considerato questa differenza. Questo spiegherebbe perchè le donne possano sembrare, lì per lì, amiche per la pelle per poi sparire l'una dalla vita dell'altra non appena si fidanzano, per esempio, da un giorno all'altro. Gli uomini invece, pur essendo meno affettivi tra di loro, si strutturano e se hanno stabilito  la regola del calcetto la domenica a vent'anni, li ritroverai ancora  a giocare a calcetto la domenica a 70 anni , non c'è impedimento che tenga. Comunque anche i gruppi maschili si fanno battute cattive, ma sotto forma di scherzo, sono, credo, formule per ripristinare i legami gerarchici. Come i cani che si montano tra di loro. Le femmine lo fanno meno perchè la battuta viene presa sul serio e apre il conflitto, perchè non c'è nessuna gerarchia di mantenere, appaiono così più permalose, ma dire "permalosa" non spiega la dinamica. Sì, mi piace, tutto fila. Anche se, tra i giovani, credo che ci siano dei cambiamenti perchè per quanto la natura abbia schemi più rigidi e ripetitivi, la cultura e soprattutto l'economia si evolvono velocemente cambiando gli assetti e l'uomo deve adattarsi, infatti ho sentito molte ragazzine amiche chiamarsi per scherzo e affettuosamente "tr...".
    Fraxo
  • FraxoFraxo Post: 231
    modificato 17 settembre
    E' un discorso ridondante, ritorna sempre a galla la frase "le donne ci mettono il cuore e gli uomini i genitali", può sembrare banale ma non lo è, soprattutto visto dalla prospettiva di "uno" ND che non ha mai seguito le tendenze del proprio genere maschile, che non ha mai seguito nessun leader e non segue le routine di varie ed eventuali amicizie maschili. Ovviamente senza generalizzare posso dire che esistono uomini che come le donne danno un'importanza assoluta ai rapporti di coppia come esistono anche donne che come gli uomini danno ai rapporti solamente un'utilità e nulla più.

    Il brutto è che ci si lamenta da parte di entrambi i sessi perché si è scelto(entrambi) di accoppiarsi per i culi, le tette, gli occhi, la voce ecc ecc.... tanti buoi che danno dei cornuti agli asini e cose del genere.

    Ora pensate a un uomo che non è attratto tanto dalla bellezza femminile ma per lo più dal carattere, lui ci parla, ci diventa anche amico e instaura anche un legame affettivo con la donna; quest'uomo sarà definito "anormale" e dovrà curarsi dallo psicologo che lo dovrà convincere per farlo diventare uno che ama se stesso, che pensi primariamente ai suoi interessi, che usi con rispetto l'orifizi femminili al bisogno e coltivi la sua vita lavorativa e sociale.

    Per quante se ne dicano, la colpa in una coppia scoppiata è e rimarrà sempre un 50 e 50(a meno di forzature). L'uomo e la donna ideale esistono, ce ne sono a migliaia, ma la realtà è che non piacciono, perché sono "atipici", quindi risulta cosa migliore idealizzare una persona "attraente tipica" rimanendoci poi delusi.(Tale discorso per me ormai non vale più.) Un po' come il voler essere "conquistate", si mette in atto una gara, dove il premio finale che si pensa di donare è il cuore, mentre dall'altra parte invece si pensa al culo e pur essendo consapevoli di ciò, si continua a perpetrare questo rito per poi lamentarsi dei suoi risvolti; ma se capita quello che il culo non lo vuole, allora non ci si sente apprezzate. (Mi ci stresso solamente a pensarci a quest'ipocrisia e a queste cose in generale....)
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