Bimbo di 6 anni vive nel suo mondo

Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo e non so da dove cominciare, ma proverò a fare un quadro:
In famiglia siamo io, mio marito e 2 figli di cui uno, il maggiore - avuto da precedente relazione di mio marito - viene saltuariamente come da accordi presi fra loro.
Amo questo bimbo come fosse mio e anche lui mi dimostra molto affetto... A modo suo.
Lui vive costantemente in un mondo tutto suo, complice (In parte, a mio avviso) la famiglia da parte materna che lo piazza tutto il giorno davanti a pc, tablet, o lo fa giocare con i cugini più grandi, anch’essi piazzati a loro volta davanti a pc, tablet, etc.
Ho conosciuto questo bimbo quando aveva 2 anni ed ho notato subito che c’era qualcosa da far valutare, tuttavia, non essendo io la madre biologica e non essendo (Lavorativamente parlando) diciamo “addetta ai lavori”, ho detto a mio marito che secondo me sarebbe dovuto intervenire con la madre per affrontare con lei (Con cui non ho alcun rapporto) un discorso concreto per le esigenze del bambino.
Ciò non è stato possibile in quanto lei continua ad asserire che il bambino è come lei, è solo un po’ chiuso e che solo lei lo può capire quindi “È TUTTO OK” (Lo scrivo in maiuscolo proprio perché ogni qual volta egli tira fuori l’argomento l’atmosfera si irrigidisce).
Pare proprio che sia un argomento tabù.
La mia impressione è che lei non voglia proprio che il bambino venga visto perché poi “Chissà cosa penserebbe la gente” e quindi credo che lei tenga volutamente la testa sotto la sabbia, a discapito, purtroppo, del bimbo.
Il fatto è che ora questo bimbo ha 6 anni e continua questo percorso verso il suo mondo. Su 10 volte che lo si chiama risponde una volta e risponde ”Da dentro al suo mondo”; Vi faccio un esempio:
Se a tavola lo chiamiamo per chiedergli se vuole del prosciutto e lui sta con la testa “Dentro a super Mario”, mi dice cose tipo “Tu sei la principessa Peach, adesso vedi il Drago Bowser e ti spaventi!“ (Riproduce praticamente scene di film e videogioochi, continuamente, tutto il giorno, tutti i giorni).
Da qui:
- se gli dò corda, inizia la storia infinita e ci passa tutti in modalità gioco-film-etc;
- se gli richiedo se vuole il prosciutto (Quindi non gli dò corda) mi continua a ripetere la stessa cosa e dopo X volte che cerco di farmi rispondere alla fine mi dice distrattamente sì o no.
Oltre a ciò vive costantemente sulla punta dei piedi, glieli faccio abbassare e lui appena si distrae ci si rimette. È molto goffo nei movimenti e tante cose che vedo fare alla sorellina di 2 anni e mezzo noto che lui non le sa fare (A 6 anni indossa vestiti con molta difficoltà, mangia da solo - anche questo con difficoltà e non del tutto autonomamente- da circa un anno e così con tutta la sua quotidianità, dall’igiene personale alle scarpe).
Apparentemente, intendo esteriormente, è un bambino normalissimo, anche molto intelligente, non manca nemmeno il contatto visivo, se ci giochi (Tipo il solletico) partecipa, ma devi entrare nel suo mondo per poterlo fare, oppure devi tirar fuori qualcosa che catturi la sua attenzione ed in questo caso poi fra i suoi film e videogiochi metterà anche ciò che gli hai proposto.
Avete esperienze simili?
So perfettamente che la cosa più corretta da fare è iniziare un percorso con un NPI, ma finché mio marito non deciderà di prendere provvedimenti legali purtroppo non sarà possibile in quanto ci vuole necessariamente il consenso di entrambi i genitori (Da quel che ne so).
Ma chiedo a voi, se avete trovato similitudini dal punto di vista comportamentale del bimbo o se avete visto situazioni analoghe, o se invece sono solo io che mi preoccupo inutilmente, perché a furia di sentire che “È tutto ok” inizio a pensare che forse sono io che non vado bene.
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Commenti
Io comincerei da qui..
Per esempio perché gli è permesso giocare con un videogioco mentre si pranza?
Ci dovrebbero essere delle regole ben definite da applicare con continuità, anche solo per il tempo che passa con voi.
Anche se all'inizio non sarà facile fargliele seguire.
A me sembra davvero un bimbo senza punti di riferimento che cerca nell'immaginario quello che non trova nel reale.
È una forma di autodifesa..
Forse mi sono espressa male: Quando dico che lui è “nel suo personaggio” intendo dire che è assorto, come posso spiegarmi...
Lui ė a tavola con noi, ma da solo. Cerchiamo di parlare e di giocare insieme, la piccola partecipa, lui è "fuori" in un altro mondo. Noi non abbiamo nemmeno console in casa, niente videogiochi almeno qua, ma lui vive assorto comunque nei suoi sogni, personaggi, anche in assenza di videogiochi o film, lui sta sempre così.
Come detto, non abbiamo videogiochi e se qualche volta capita di guardare un film, un cartone magari con la piccola (Sempre qualcosa di accessibile per bambini) lui un po’ li segue, ma poi tira fuori quello che ha in testa, non si concentra sui disegni che gli facciamo fare, gli facciamo fare esercizi sulle lettere dell’alfabeto - visto che a settembre andrà in prima elementare -, ma è goffo e non riesce a scrivere, poi si distrae e ricomincia a parlare di personaggi, una volta Super Mario, una volta Minecraft... È sempre così.
https://www.maladaptivedaydreamingitalia.com/cos-è-il-mdd/i-sintomi/
Cosa succederebbe se provaste ad entrare nel suo mondo in punta di piedi, a seguire i suoi personaggi finché lui non si accorga che c'è qualcuno di reale che è interessato a condividere con lui il suo mondo?
Ci può volere del tempo e tanta tanta pazienza
Quando la frustrazione di non vedere ascoltati i propri bisogni è troppo alta, purtroppo le fantasticherie capitano, sono fughe dalla realtà che bisogna prendere in maniera seria.
Ha già cominciato la scuola?
Mi auguro di cuore di avere la possibilità di farlo seguire, purtroppo io non ho potere decisionale in merito, lui vive di fantasia, ma tanta... Ed ho sinceramente paura.
Ciao Felipe, non ne avevo mai sentito parlare, ma mi informerò prima possibile perché, anche se ci sono moltissime altre peculiarità che qui non sono menzionate relativamente al vivere completamente assorto nelle sue storie, direi che la scheda gli calza a pennello! Grazie mille, mi hai illuminato!
Uno sguardo di una persona competente non sarebbe male, solo per qualche dritta.
Capisco la difficoltà però.
Va a scuola?
Magari una indicazione a un consulto da parte della scuola, potrebbe aiutare, diventa un ente "super partes" che spinge per un consulto e non siete voi.
Per la scrittura o la pregrafia poteste sfruttare Minecraft, facendogli ricalcare dei personaggi che disegnate a matita e lui deve ripassare con la penna o il pennarello, e poi colorare con i pastelli, e invece delle singole lettere ripetute fargli scrivere i nomi dei personaggi o elementi del gioco, o una frase che gli piace, o una formula magica, ecc.
A tavola o in cucina coinvolgerlo nella preparazione di qualcosa che potrebbe piacere ad un certo personaggio, o alternare i dialoghi con argomenti che siano di suo interesse, un po’ si parla “normalmente” e un po’ dei suoi interessi.
Oppure fare “esplodere” il suo mondo interiore e spalmarlo in quello reale, in modo da farlo uscire da lì, come ponte.
Se queste fantasticherie sono manifestazione di un disagio, vuol dire che sono vie di fuga di cui è meglio non abbondare e soprattutto non farle diventare consuetudine. Di certo con calma e pazienza.
Può essere che il bambino non lo sappia esprimere e nemmeno riconoscere.
Può darsi che questo sia il suo modo di essere, e che queste sue "assenze" non siano preoccupanti, ma finché non lo vedrà una persona competente non lo si può sapere.
Metti caso che la madre non stia affatto mentendo nel dire che il figlio è "come lei" e "solo lei lo può capire".
Mi spiego, comprendo ed è ammirabile che tu cerchi di capire il suo mondo, ti informi ecc, Per il tempo che sta con voi e senza dubbio non è da dar per scontato.
Qui puoi trovare ottimi consigli o suggerimenti, ma sarà sufficiente?
Può essere autistico o meno, particolarmente estroso o introverso.. può tuttavia celare una fragilità che fino adesso dentro le mura domestiche e dell’asilo, sono state protette ma alle elementari può diventare oggetto di scherno e di derisione da parte di compagni più prepotenti o semplicemente per chi non capirà il suo linguaggio.
scusa di nuovo se mi permetto ma Il lavoro più grande che devi fare secondo me è sul padre. La madre si rifiuta ok, ma forse anche lui non vuole scavare davvero.
Eppure parlate pure con le maestre del nido che vi consigliano una visita... e il pediatra Invece che dice? Il padre può fargli anche una telefonata senza la madre..
magari se più figure professionali convergono sulla richiesta di una visita specifica, la madre non la può trattare come una fissazione vostra... non può Farla diventare negligenza!
il mio consiglio in ogni caso è:
Fai una bella raccolta di materiale, fate anche dei test indicativi (io conosco mchat, ma ci sono altri) che si trovano anche online per individuare o escludere alcuni segnali. Molti hanno bisogno di vedere o leggere qualcosa di tangibile nero su bianco.
Per il bimbo invece può essere una buona cosa fargli fare sport: arricchisce la sfera sociale, di interazione, disciplina e motoria: È la miglior terapia!
...Certo che in questo periodo di quarantena è tutto più difficile