Buon giorno a tutti! Sapreste indicarmi un esperto che riceva i pazienti a Cagliari (o comunque in Sardegna) capace di riconoscere la sindrome di Asperger in una donna adulta?
Buon giorno a tutti! Sapreste indicarmi un esperto che riceva i pazienti a Cagliari (o comunque in Sardegna) capace di riconoscere la sindrome di Asperger in una donna adulta?
Mi sembra che l'argomento in Sardegna sia ancora troppo poco sviluppato... Io ho visto qualcuno che si dichiarava esperto dello spettro anche negli adulti ma quando ci ho parlato ha capito aglio per cipolla!! Alla fine mi sto rivolgendo a Milano, inutile perdere tempo e soldi con persone che ancora non sanno neanche cosa sia il concetto di neurodiversità!
Spero di sbagliarmi e che qualcuno possa darmi informazioni che mi smentiscano!
Buon giorno a tutti! Sapreste indicarmi un esperto che riceva i pazienti a Cagliari (o comunque in Sardegna) capace di riconoscere la sindrome di Asperger in una donna adulta?
Mi sembra che l'argomento in Sardegna sia ancora troppo poco sviluppato... Io ho visto qualcuno che si dichiarava esperto dello spettro anche negli adulti ma quando ci ho parlato ha capito aglio per cipolla!! Alla fine mi sto rivolgendo a Milano, inutile perdere tempo e soldi con persone che ancora non sanno neanche cosa sia il concetto di neurodiversità!
Spero di sbagliarmi e che qualcuno possa darmi informazioni che mi smentiscano!
Fai bene. Quà non sanno niente sull'asperger. Noi siamo dovuti andare a Genova!!!
Ciao, per cagliari non saprei consigliarti io sono stata in diagnosticata in prima battuta a Roma e poi seguita da una e poi un neuropsichiatra infantile ma seguono anche adulti. Hai provato al csm della tua zona?
Ciao, per cagliari non saprei consigliarti io sono stata in diagnosticata in prima battuta a Roma e poi seguita da una e poi un neuropsichiatra infantile ma seguono anche adulti. Hai provato al csm della tua zona?
Ciao, per cagliari non saprei consigliarti io sono stata in diagnosticata in prima battuta a Roma e poi seguita da una e poi un neuropsichiatra infantile ma seguono anche adulti. Hai provato al csm della tua zona?
E come fai a sapere che ha preso aglio per cipolla @NinaAusten?
Perchè mi ha detto che non potevo assolutamente essere Asperger, sulla base del fatto che andavo bene a scuola e che attualmente ho un partner stabile. Tutto ciò in un'ora scarsa di colloquio, in cui alla fine (per farmi contenta secondo lei) mi ha fatto in fretta e furia una specie di test per l'ADHD senza troppa convinzione (e sempre cercando di contraddire quello che cercavo di rispondere), senza fare lo sforzo di capire cosa stessi cercando di dire.
Neanche a dirlo, appena mi ha sgraziatamente invitata a uscire ho avuto un meltdown
Buon giorno a tutti! Sapreste indicarmi un esperto che riceva i pazienti a Cagliari (o comunque in Sardegna) capace di riconoscere la sindrome di Asperger in una donna adulta?
Mi sembra che l'argomento in Sardegna sia ancora troppo poco sviluppato... Io ho visto qualcuno che si dichiarava esperto dello spettro anche negli adulti ma quando ci ho parlato ha capito aglio per cipolla!! Alla fine mi sto rivolgendo a Milano, inutile perdere tempo e soldi con persone che ancora non sanno neanche cosa sia il concetto di neurodiversità!
Spero di sbagliarmi e che qualcuno possa darmi informazioni che mi smentiscano!
Fai bene. Quà non sanno niente sull'asperger. Noi siamo dovuti andare a Genova!!!
Alla fine dopo mesi di ricerca ho fatto l'assessment privatamente a Milano con un'esperta di Asperger e del fenotipo femminile... non ho ancora avuto il report ma mi ha già detto che spunto tutte le caselline >-
C'è da dire che ci vuole anche lo psichiatra e la collaborazione psichiatra psicoterapeuta
Ci vorrebbe... ma penso che sia meglio un neuropsicologo bravo e competente in questo campo, rispetto a uno psichiatra che non tratta questi casi :-< l'ideale sarebbe avere entrambi ma mi sa che qui è già molto se li conti sulle dita di una mano, gli uni e gli altri! Spero di essere smentita comunque )
E come fai a sapere che ha preso aglio per cipolla @NinaAusten?
Perchè mi ha detto che non potevo assolutamente essere Asperger, sulla base del fatto che andavo bene a scuola e che attualmente ho un partner stabile. Tutto ciò in un'ora scarsa di colloquio, in cui alla fine (per farmi contenta secondo lei) mi ha fatto in fretta e furia una specie di test per l'ADHD senza troppa convinzione (e sempre cercando di contraddire quello che cercavo di rispondere), senza fare lo sforzo di capire cosa stessi cercando di dire.
Neanche a dirlo, appena mi ha sgraziatamente invitata a uscire ho avuto un meltdown
=D>
Sicuramente più che aglio per cipolla ha dimostrato un atteggiamento rigido, non incline all'accoglienza . Anche se un paziente dicesse che crede di essere un cavallo deve sentirsi compreso e preso sul serio...
Poi tu dici che tutto questo è avvenuto in un'ora scarsa di colloquio. Hai ragione, credo che per una cosa delicata come l'asperger visibile in modo chiaro in solo tenera età (questa è la posizione della mia psicologa) non sia sufficiente un'ora ma occorra vedere lo sviluppo dei sintomi sull'asse temporale, ciò vuol dire un lavoro sul lungo periodo.
Del resto c'è chi sostiene che si può avere diagnosi di asperger in 40 minuti di colloquio, e le fa, o al massimo in un paio di sedute.... E in tal caso non ho mai letto di persone che dicano.... "Mah forse si è sbagliato... Forse è stato troppo frettoloso, non ha valutato altre cause...." Allora se il giudizio di frettolosità è in un caso lo deve essere anche nell'altro. Almeno per par condicio.... o per onestà intellettuale. Altrimenti cerchiamo solamente qualcuno che soddisfi le nostre aspettative che non è detto che sia ciò che corrisponde ad uno sguardo clinico.
Sicuramente la persona che si rivolge ad uno psicologo ha necessità di sentirsi presa sul serio, e questo va soddisfatto sempre, però poi la diagnosi non può essere condizionata delle aspettative del paziente.
Nel tuo caso credo sia mancata il primo presupposto: l'accoglienza
P. S. Io vedo le cose da paziente, non sono una persona del mestiere. Ho molto desiderato una diagnosi che la mia terapeuta si é sempre rifiutata di darmi dicendomi che l'avrei avuta solo a fine percorso. Oggi capisco il perché e la ringrazio.
La tua terapeuta sembra una persona davvero assennata! Purtroppo quella volta sono stata sfortunata... sono andata con mille domande e poche aspettative, diciamo che il mio stato d’animo era orientato sul “qualunque risposta andrà bene purché mi aiutino a fare chiarezza” e invece sono uscita frustrata e incompresa dopo essere stata trattata per un’ora con accondiscendenza. La persona a cui mi sono rivolta successivamente e che mi ha valutata a Milano mi ha fatto fare due giorni di test di vario tipo e mi ha fatto snocciolare tutta l’infanzia, incluso far scrivere sia a me che a un parente stretto diverse pagine su di me, e ha detto che si sarebbe presa un bel po’ di tempo per valutare tutto e rispondermi. Soprattutto non mi ha giudicata e si è comportata da professionista. Mi ha sono sentita davvero molto supportata finora.
E come fai a sapere che ha preso aglio per cipolla @NinaAusten?
Perchè mi ha detto che non potevo assolutamente essere Asperger, sulla base del fatto che andavo bene a scuola e che attualmente ho un partner stabile. Tutto ciò in un'ora scarsa di colloquio, in cui alla fine (per farmi contenta secondo lei) mi ha fatto in fretta e furia una specie di test per l'ADHD senza troppa convinzione (e sempre cercando di contraddire quello che cercavo di rispondere), senza fare lo sforzo di capire cosa stessi cercando di dire.
Neanche a dirlo, appena mi ha sgraziatamente invitata a uscire ho avuto un meltdown
=D>
Sicuramente più che aglio per cipolla ha dimostrato un atteggiamento rigido, non incline all'accoglienza . Anche se un paziente dicesse che crede di essere un cavallo deve sentirsi compreso e preso sul serio...
Poi tu dici che tutto questo è avvenuto in un'ora scarsa di colloquio. Hai ragione, credo che per una cosa delicata come l'asperger visibile in modo chiaro in solo tenera età (questa è la posizione della mia psicologa) non sia sufficiente un'ora ma occorra vedere lo sviluppo dei sintomi sull'asse temporale, ciò vuol dire un lavoro sul lungo periodo.
Del resto c'è chi sostiene che si può avere diagnosi di asperger in 40 minuti di colloquio, e le fa, o al massimo in un paio di sedute.... E in tal caso non ho mai letto di persone che dicano.... "Mah forse si è sbagliato... Forse è stato troppo frettoloso, non ha valutato altre cause...." Allora se il giudizio di frettolosità è in un caso lo deve essere anche nell'altro. Almeno per par condicio.... o per onestà intellettuale. Altrimenti cerchiamo solamente qualcuno che soddisfi le nostre aspettative che non è detto che sia ciò che corrisponde ad uno sguardo clinico.
Sicuramente la persona che si rivolge ad uno psicologo ha necessità di sentirsi presa sul serio, e questo va soddisfatto sempre, però poi la diagnosi non può essere condizionata delle aspettative del paziente.
Nel tuo caso credo sia mancata il primo presupposto: l'accoglienza
P. S. Io vedo le cose da paziente, non sono una persona del mestiere. Ho molto desiderato una diagnosi che la mia terapeuta si é sempre rifiutata di darmi dicendomi che l'avrei avuta solo a fine percorso. Oggi capisco il perché e la ringrazio.
Vedi @NinaAusten io credo che tutto sta nell'evolversi dei sintomi all'interno di un percorso terapeutico. E poi io credo che onestamente se non si vede con occhio clinico il percorso evolutivo del bambino mentre è un bambino non si può dire... Credo che ci siano solo ipotesi che poi possono essere più o meno fondate. È la risposta al trattamento che conta... Non nel senso che conta per avere un responso, conta per il paziente che, se risponde bene, ha aperta davanti a sé la strada della libertà. Il difficile è accettare di cambiare
@vera68 penso sia molto individuale, siamo tutti diversi e ognuno con le sue necessità, l'importante è incontrare professionisti abili e informati e poi starà all'individuo a cui ci rivolgiamo capire insieme a ciascuno di noi quale sia il percorso migliore >-
Vedi @NinaAusten io credo che tutto sta nell'evolversi dei sintomi all'interno di un percorso terapeutico. E poi io credo che onestamente se non si vede con occhio clinico il percorso evolutivo del bambino mentre è un bambino non si può dire... Credo che ci siano solo ipotesi che poi possono essere più o meno fondate. È la risposta al trattamento che conta... Non nel senso che conta per avere un responso, conta per il paziente che, se risponde bene, ha aperta davanti a sé la strada della libertà. Il difficile è accettare di cambiare
Mi cito perché voglio esprimere diversamente il concetto finale. Il difficile è accettare di cambiare....detto così sembra che uno svenda la propria identità. Non è questo ciò che volevo dire.
Il difficile è accettare ciò che è stato e darsi il permesso di cambiare
Commenti
Ps io sono di sassari
Poi tu dici che tutto questo è avvenuto in un'ora scarsa di colloquio.
Hai ragione, credo che per una cosa delicata come l'asperger visibile in modo chiaro in solo tenera età (questa è la posizione della mia psicologa) non sia sufficiente un'ora ma occorra vedere lo sviluppo dei sintomi sull'asse temporale, ciò vuol dire un lavoro sul lungo periodo.
Del resto c'è chi sostiene che si può avere diagnosi di asperger in 40 minuti di colloquio, e le fa, o al massimo in un paio di sedute....
E in tal caso non ho mai letto di persone che dicano.... "Mah forse si è sbagliato... Forse è stato troppo frettoloso, non ha valutato altre cause...."
Allora se il giudizio di frettolosità è in un caso lo deve essere anche nell'altro. Almeno per par condicio.... o per onestà intellettuale.
Altrimenti cerchiamo solamente qualcuno che soddisfi le nostre aspettative che non è detto che sia ciò che corrisponde ad uno sguardo clinico.
Sicuramente la persona che si rivolge ad uno psicologo ha necessità di sentirsi presa sul serio, e questo va soddisfatto sempre, però poi la diagnosi non può essere condizionata delle aspettative del paziente.
Nel tuo caso credo sia mancata il primo presupposto: l'accoglienza
P. S.
Io vedo le cose da paziente, non sono una persona del mestiere. Ho molto desiderato una diagnosi che la mia terapeuta si é sempre rifiutata di darmi dicendomi che l'avrei avuta solo a fine percorso. Oggi capisco il perché e la ringrazio.
Vedi @NinaAusten io credo che tutto sta nell'evolversi dei sintomi all'interno di un percorso terapeutico. E poi io credo che onestamente se non si vede con occhio clinico il percorso evolutivo del bambino mentre è un bambino non si può dire... Credo che ci siano solo ipotesi che poi possono essere più o meno fondate.
È la risposta al trattamento che conta... Non nel senso che conta per avere un responso, conta per il paziente che, se risponde bene, ha aperta davanti a sé la strada della libertà. Il difficile è accettare di cambiare
Il difficile è accettare di cambiare....detto così sembra che uno svenda la propria identità. Non è questo ciò che volevo dire.
Il difficile è accettare ciò che è stato e darsi il permesso di cambiare