Mi sento in colpa a usare "aspie" come termine...

Oggi ho avuto una giornata "no" per vari motivi, e uno di questi riguarda l'uso del termine "aspie". Su TikTok ho visto un video che diceva che usare il termine "aspie" non va bene perché è "nazista".
https://www.tiktok.com/@vampireleh/video/7007096585972698373?lang=it-IT&is_copy_url=1&is_from_webapp=v1
Sapevo già che la diagnosi di sindrome di Asperger non esistesse più e che ora si dica "disturbo dello spettro autistico" per QUALSIASI forma di autismo, ma vedere quel video mi ha fatto sentire estremamente in colpa. Era un termine che preferivo usare al posto di "autistico", perché "autistico" per me ormai aveva avuto più un'accezione negativa che positiva e quindi preferivo dire "ho la sindrome di Asperger" piuttosto che dire "sono una ragazza autistica". Lasciamo poi perdere quelli che mi hanno risposto con la classica frase "ma tu non sembri autistica / a me sembri normale", che in parte capisco perché abbiamo sempre visto le persone autistiche come persone non verbali, incapaci di comunicare, di esprimersi e di essere autonomi. Ma dall'altra mi fa rabbia, perché ora sta sbucando fuori (anche grazie ai social) chi è autistico ma parla bene, ha un'ottima dizione, si esprime, studia e lavora e riesce a essere indipendente.
So benissimo che durante il nazismo abbiano fatto fuori molte persone, tra cui anche bambini con disabilità, e che Asperger abbia collaborato a ciò, eppure alla fine, in parte, è anche grazie a lui che so cos'è l'autismo. Per questo mi sono sentita in colpa quando ho visto quel video. Infatti ora nelle bio dei social a cui sono iscritta ho tolto il termine "aspie" e l'ho sostituito con "asd".
Voi cosa ne pensate?
https://www.tiktok.com/@vampireleh/video/7007096585972698373?lang=it-IT&is_copy_url=1&is_from_webapp=v1
Sapevo già che la diagnosi di sindrome di Asperger non esistesse più e che ora si dica "disturbo dello spettro autistico" per QUALSIASI forma di autismo, ma vedere quel video mi ha fatto sentire estremamente in colpa. Era un termine che preferivo usare al posto di "autistico", perché "autistico" per me ormai aveva avuto più un'accezione negativa che positiva e quindi preferivo dire "ho la sindrome di Asperger" piuttosto che dire "sono una ragazza autistica". Lasciamo poi perdere quelli che mi hanno risposto con la classica frase "ma tu non sembri autistica / a me sembri normale", che in parte capisco perché abbiamo sempre visto le persone autistiche come persone non verbali, incapaci di comunicare, di esprimersi e di essere autonomi. Ma dall'altra mi fa rabbia, perché ora sta sbucando fuori (anche grazie ai social) chi è autistico ma parla bene, ha un'ottima dizione, si esprime, studia e lavora e riesce a essere indipendente.
So benissimo che durante il nazismo abbiano fatto fuori molte persone, tra cui anche bambini con disabilità, e che Asperger abbia collaborato a ciò, eppure alla fine, in parte, è anche grazie a lui che so cos'è l'autismo. Per questo mi sono sentita in colpa quando ho visto quel video. Infatti ora nelle bio dei social a cui sono iscritta ho tolto il termine "aspie" e l'ho sostituito con "asd".
Voi cosa ne pensate?
Accedi oppure Registrati per commentare.
Commenti
la questione invece che riguarda Hans Asperger ed il nazismo, non è stata mai ben chiarita, ed è stata fonte anche di speculazioni editoriali.
Qui trovi un esauriente post (mio):
https://forum.spazioasperger.it/discussion/8757/contestualizzando-hans-asperger
"per le diagnosi che assegnava, Hans Asperger fu la salvezza per molti bambini dalla certa fine che il nazismo stava riservandogli."
Bisogna contestualizzare sempre, lasciando da parte facili (e disinformati) soggetti che cercano ancora di farsi visibilità con questa storia.
https://forum.spazioasperger.it/discussion/10902/come-spieghereste-la-sindrome-di-asperger-rispetto-allo-spettro-autistico
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
Che poi anche Neurodiverso è un termine tutto sommato recente, Judy Singer,che non comprende solo l'autismo.
Neuroatipicità forse è più corretto.
Impressiona molto quanto le donne abbiano contribuito alla classificazione e divulgazione.
La Wing (Lorna Glady's Tolchard )lo ha riportato in Auge e identificato: sinceramente è una definizione che a me piace.
Aspie un po' meno è un termine Friendly : mi appare più come un diminutivo o un diminuente di una condizione specifica ormai da DSM 4.(Per quanto ne sappia gli Psichiatri non sono tenuti strettamente ad osservare l'ultimo dei DSM quindi il 5, ma possono se non erro utilizzare anche il 4°, e quindi la "vecchia " definizione)
Asperger era forse egli stesso Asperger?
*****
Non che mi attenda che gli altri comprendano.
Già il termine "comprendere" è un termine ricco di significatività.
Penso sia stato un periodo improponibile come termine di paragone con l'oggi che viviamo.
E che sia non idoneo il cercare dei colpevoli potenziali: fatichiamo a porci nei panni delle altre persone (a capire come siano realmente).
Fatico a pensare cosa avrei fatto al suo posto in quell'esatto momento storico .
Il Sentirsi in colpa per un termine che si usa in maniera utile , mah!
Non sentirti in colpa e di che poi?
A me "suona male" ma come termine e basta.
Aspie.
Preferisco Asperger, forse anche perchè mi ricorda un tempo passato nel quale scrivevo e gli Asperger non erano tanto conosciuti a livello non "medico".
Il ricordo è piacevole.
Già: vero concordo con riot, è recente quindi l'attinenza parola con il Nazismo non ha alcuna valenza.
Anche un'accusa di tal genere la trovo sciocca.
"la classica frase del tu non sei cosi perchè"magari non assomigli a The Rain Man ?
Vabbè!
Anche a me sembri normale: gli autistici sono normali, rivelazione.
Anche se non rientrano nella norma poichè la norma è dettata dalla maggioranza delle persone e di fatto statisticamente non sono che una minoranza.
Fai questo, quello e quell'altro : non puoi esserlo....lo sarei anche io, anche io come te ho problemi nel socializzare e altri.
Le persone tendono a etichettare e semplificare concetti complessi.
Ecco: non è proprio la stessa cosa .
Solo che la mente umana rende semplice un concetto complesso poichè il pensarci sarebbe dispendioso in tempo ed energie ed equivarrebbe al cambiare forma mentale.
Allora la mente umana sceglie la strada più semplice: non pensare è più semplice che pensare si copie meno fatica.
Mi trovo in un periodo per me assurdo dove devo cambiare tutto senza potermi essere preso un minimo di tempo per capire e potermi adattare.
Cambiare città e proprio tutto della mia vita dall'oggi al domani.
E cercare di contrastare i miei deficit.
Nel tempo ho appreso tantissime social skills.
Viaggiare è curativo apre nuove connessioni cerebrali.
Per la gente è un tutto preordinato .
Ora il cambiare per un autistico è una sorta di sfida nella sfida.
Scusate ho aggiunto tanto in OT