Select può essere di si, può essere di no. Non si può mai sapere che percorsi seguiranno le persone, nemmeno quelle che ai nostri occhi sembrano destinate alla mediocrità.
Le persone fanno sciocchezze, si comportano male, sbagliano, a volte fanno sbagli enormi, ciò non implica che dietro i loro errori ci sia il vuoto, o peggio, ci sia solo marciume. La vita è così lunga perché ci vuole un'intera vita per crescere e a volte, purtroppo, ci vuole un'intera vita per rimediare agli errori fatti.
Quelle ragazze saranno povere di spirito adesso ma tra 10 anni forse una di loro avrà qualcosa in più delle tette cadenti, avrà l'esperienza e la saggezza acquistate dagli sbagli, da quegli errori che ti fanno vergognare quando ci pensi o da quelli che non ti fanno dormire la notte...
Non è possibile (né giusto) etichettare una persona e il suo futuro sulla base dei suoi sbagli passati o presenti e sulla base della sua stupidità,perché così come noi non possiamo sapere cosa ne sarà di noi stessi in futuro allo stesso pari non possiamo sapere cosa ne sarà degli altri, né dei loro percorsi emotivi o della loro crescita personale, dei loro rimpianti...
Lascerei anche due esempi positivi, ma non voglio dilungarmi (non dovrei nemmeno essere online)
Non conosco il contesto, ma da quanto leggo, mi pare di poter affermare con buon grado di certezza che io non avrei guardato ad un simile gesto in maniera così negativa. Rifuggirei altresì dal considerarlo misura valida per etichettare la tipologia prevalente di esseri viventi che popolano l'universo mondo. Trovo molto più sciocco postare proprie foto sul web, alla mercé non di un solo individuo, ma di centinaia se non migliaia di persone. E non sto parlando solo di foto osé o in pose da boc**ara. Parlo dell'esigenza di farsi vedere, in generale, e di parlare della propria vita. Come se questo potesse avere di per sé il minimo appeal per il resto del mondo.
A meno che tu non sia quello che si dice uno ¨sfigato¨ e che quelle ragazze non abbiano giocato deliberatamente e inopinatamente su un tuo punto debole, prendendosi miseramente gioco di te, tenderei a sminuire la portata dell'evento. Credi davvero che se fossero ossessionate dal pensiero dell'apparenza esteriore, si sarebbero limitate a mandare a te e solo a te una foto in lingerie? In secondo luogo: credi davvero che delle persone sane di mente sarebbero compiaciute dal fatto che tu possa sbavare su delle loro foto particolari? Facebook sopperisce egregiamente all'esigenza di attenzione e sbavamenti vari. L'averti inviato come biglietto d'auguri per il compleanno una foto in lingerie, a mio parere, è solo un'amabile celia. Tette e culi sono apprezzati da chiunque. Non è necessario essere mentecatti per apprezzarne la bellezza.
Last but not least: tette e culi non hanno mai ammazzato nessuno. Letteralmente.
Ok, provo a riformulare in maniera esplicita. Ovviamente si tratta di opinioni.
1) ognuno è libero di fare ciò che gli pare, incluso quello che gli altri non approvano (assumendosene però tutte le responsabilità).
2) se qualcuno mi invia immagini o materiale che non apprezzo posso segnalare di essere rimasto offeso e chiedere che tale occorrenza non si ripeta in futuro.
3) non ho il diritto di mettere in discussione le ragioni (superficialità? esibizionismo? profilo morale in disaccordo con il mio?) che hanno portato questo "qualcuno" ad effettuare la propria scelta nè a contestarne la visione del mondo (sempre che non sussistano altre e più valide ragioni)
4) il diritto a difendere le proprie opinioni non va inteso come diritto di contestare opinioni e comportamenti altrui quando questi non entrino in collisione con la propria esistenza;
5) ritengo che parlare di "accettare il mondo" abbia poco senso: si tratta solo di prendere atto che il mondo esiste e che gli altri non sempre si comportano come vorremmo noi. Da questo ognuno potrà trarre le proprie personalissime conclusioni;
Potrei sbagliare, ma in questo momento "sento" che sia giusto così.
Non mi riferivo minimamente alle ragazze in lingerie. Il discorso di seclet era anche generale e mi sono attenuta solamente a quello.
Nascere a mani vuote,
morire a mani vuote.
Ho contemplato la vita nella sua pienezza,
a mani vuote.
(Marlo Morgan)
Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto.
Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato.
Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato.
Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia.
(Profezia degli indiani Cree)
Il nulla a volte coinvolge anche persone che non sono il nulla, ma questo non implica che sia sbagliato chiamarlo e considerarlo il nulla. Concordo con chi ha detto che gli errori li abbiamo fatti tutti (@Dahlia), concordo con chi dice che gesti di questo tipo non fanno male a nessuno (@LadyLazarus), però credo che @Seclet non abbia portato quell'esempio come prova inconfutabile per dimostrare che quelle persone sono il nulla, ma come emblema di un certo insieme di persone la cui massima aspirazione è rappresentata da cose di quel tipo e che quindi stanno vivendo in quel momento una vita molto piccola. Credo però anch'io che possano essere anche solo fasi nella vita di una persona che magari è molto altro, ma che si è fatta condizionare dalla maggioranza delle persone in un momento di sfinimento o delusione data cercare di essere quello che veramente è non riuscendo a trarne soddisfazione. Purtroppo il nulla è contagioso, non è semplice esserne immuni e non è semplice liberarsene, ma questo non ci deve fermare dal chiamarlo col suo nome.
La Sindrome di Asperger è solo uno spunto per conoscere meglio se stessi e gli altri.
Tengo a precisare che quelle persone le conosco non sono delle sconosciute anzi ho a che fare con loro quasi sei ore al giorno tutti i giorni, non mi hanno mai dimostrato chissà quali doti morali od intellettuali. Vedo il vuoto in loro non solo perché si divertono in questo modo il mio discorso iniziale era molto più ampio.
Poi se in realtà sono delle persone profondissime ma lo tengono nascosto è un altro discorso, ma sinceramente ne dubito.
@LadyLazarus, infatti dovresti vedere il loro facebook... per loro è divertente postare in maniera pubblica foto dove pisciano su un marciapiede evidentemente ubriache. Ci ho dato dentro anche io qualche volta ed anche io ho dovuto correre dietro qualche cespuglio un po' sbronzo. Ho messo le foto su facebook per farmi vedere quanto sono figo e quanto sia appagante la mia vita sociale? No.
Select stai dedicando il tuo tempo libero online e i tuoi pensieri a persone che non rispetti e ti amareggiano. Ma perché? La discussione fine a se stessa è utile solo se tu sei in cerca di concetti e risposte diversi da quelle che la tue mente ti offre, se sei alla ricerca di punti di vista che tu non arrivi a concepire con la tua ottica ma ti piacerebbe poter prendere in considerazione, tu invece sei saldamente fermo sui tuoi ragionamenti dunque qui non cerchi stimoli mentali o risposte diverse ai tuoi "perché".
Ci sarebbero un sacco di cose che ti vorrei dire in merito a quelle ragazze e il loro comportamento però non so quanto senso abbia stare dietro a cose del genere, c'è tanto di meglio. Poi Select, lo spazio che dedichi a loro è spazio che stai togliendo a qualcosa di più utile per te.
Vedi i pensieri sono un po' come i traguardi, ti devi indirizzare su quelli che alla fine ti porteranno a qualcosa di positivo nella vita, su quelli utili, altrimenti ti portano via solo tanto tempo, tante energie e ti riempiono di amarezze e nervosismo (consigliato da una che rimugina e sviscera, analizza e spende ore a riflettere su tutto, quindi capisco la tendenza a rimuginare le cose).
Seclet scusami ma perchè hai il loro contatto FB? Per me è grave che postino foto di quando pisciano sui cespugli,a gente simile non darei né contatti né numero. Cosa ti lamenti a fare? Eliminale dalle tue amicizie, è quello che farei. Ti assicuro che in giro ci sono brave ragazze.
Nascere a mani vuote,
morire a mani vuote.
Ho contemplato la vita nella sua pienezza,
a mani vuote.
(Marlo Morgan)
Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto.
Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato.
Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato.
Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia.
(Profezia degli indiani Cree)
Detta sinceramente, almeno da quanto dice @Seclet a me sembra un atto di teasing, magari amichevole, ma teasing, magari Seclet ha la fama di essere un freddo bacchettone e queste ragazze hanno semplicemente fatto una "bravata". Penso che l'intento fosse "scandalizzare" seclet, non "farsi apprezzare". Ma non le conosco, quindi potrei sbagliare.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
Io non capisco il modo in cui i miei amici si accontentano delle cose superficiali e non provano mai ad andare dentro le cose o interessarsi a cose nuove. leccano la superficie della vita ma non ci affondano i denti. personalmente trovo assurdo vivere facendo sempre le stesse cose senza senso, uscire tutti i giorni con gli amici, girare sempre negli stessi negozi, parlare di cosa sio fa e mai delle proprie impressioni o idee, non avere interessi o hobby di alcun tipo. Vedere solo commedia, non avere opinioni personali, non ragionare. A me a volte piace la superficialità, per esempio vedere un film drammatico piuttosto che un documentario, però poi sento bisogno di confrontarmi con idee e pensieri di menti brillanti che siano filosofi, romanzieri o registi. Ho bisogno di scoprire cose nuove che mi ampliano la visuale e mi facciano ragionare su cose nuove, per esempio vedere un documentario in cui i sicari della droga raccontano la loro vita e como sono arrivati lì e cosa sentono riguardo ciò che fanno. Ho bisogno di imparare e pensare, di riflettere. Gli altri no, si trascinano giorno dopo giorno, e mi accorgo che non pensano mai a loro stessi in modo critico e analitico, non si conoscono, non impararono dai loro errori perché non sanno rifletterci su e non riescono a inglobare le nuove informazioni sul mondo dati da nuove esperienze per crescere. Rimangono sempre uguali a se stessi in un limbo senza tempo.
Gli voglio un gran bene, ma li reputo strani e certe volte non riesco a concepire come facciano a vivere così e non sentire mai bisogno di qualcosa di più, o forse sanno nascondere questa necessità meglio di noi aspie? E' un mistero che non ho ancora risolto.
@Seclet ho trovato questa discussione sbirciando il tuo profilo. (Mi piace leggere quello che c'è dietro una faccia o un'immagine). So che é una discussione di tanto tempo fa ma mi ha colpita perché sembrano i miei pensieri. Personalmente mi sento estranea da tante cose soprattutto dalla superficialità della gente. É vuota, anche se io spero che il loro sia solo un atteggiamento per conformarsi alla maggioranza. Io mi faccio un sacco di questi viaggi mentali sentendomi come un'aliena tra la gente come diceva Grignani. Ho preso a concentrarmi sulla natura, passo ore nel bosco o meglio passavo, perché ancora per un po' per via di un incidente starò a casa. Passo ore solitarie a pensare al mondo, a quanto non c'entri un cavolo con me, insomma tutti sentono l'esigenza di avere cose io mi accontento di godere delle bellezze della Terra. Odio le scarpe e giro scalza per il bosco e i prati. Lo so ti sembro una pazza e un po' lo sono. Passo tempo a riflettere a darmi spiegazioni su tante cose, cose su cui le altre persone nemmeno ragionano. A volte sul bus vedo la gente tutta presa dai social o dal cellulare e io li fisso chiedendomi che senso ha, oppure quando viaggio vedo quelli farsi i selfie e io gironzolo guardando il cielo e le stelle. A volte odio cosi tanto l'umanità che spero nel famoso meteorite! Però mi accorgo che la gente vuota va avanti, fa figli, e forse vive meglio di me che resto a fissarli...
Bellissima discussione, in cui mi ritrovo pienamente. Non riesco ad accettare le persone, e va sempre peggio. Mi sono sempre sentita un'estranea, con chiunque, e in qualsiasi contesto (scuola, lavoro, eccetera). Non sopporto la banalità e la superficialità, i selfie, con condivido le forme di divertimento altrui, non mi piace il sesso e detesto l'importanza che la società dà ad esso. Come @Arimi anch'io amo contemplare la natura, rimanendone affascinata. Trascorro il 90% del mio tempo da sola, a riflettere, e amo i miei silenzi, che alla gente non piacciono. Passo tutto il mio tempo libero a pensare a quanto io non abbia nulla a che vedere con questo mondo e spesso a detestare l'umanità (ma state tranquilli: vista da fuori sono gentilissima ed educata, non vado in giro a prendere a bastonate la gente). In effetti, penso anch'io che la gente vuota è quella che vive meglio, che ottiene e va avanti, mentre quelli come me rimangono soli...
@DarkSoul988 ti capisco Però non essere triste, perché è vero noi magari siamo fuori da questa "giostra", ma alla fine siamo speciali. Lo so che sembra arrogante da dire ma sento che è così. Non vorrei essere uno degli zombie che vedo per strada, non riuscirei nemmeno ad esserlo in realtà. Forse soffriamo più degli altri, e di sicuro percepiamo tutto dieci volte di più degli altri, ma siamo belli proprio per questo, Non è facile e lo so bene, credimi. Molto spesso mi ritrovo a pensare in modo davvero malato che le persone vuote si stanno moltiplicando perché l'umanità va verso la fine, lo so è da pazzi, però lo penso. Per questo che dico che faccio ragionamenti e viaggi mentali che nessuno si fa, perché é così che in un certo senso trovo il mio conforto per le cose che accadono. Mi hanno chiamata Hippie, Pazza, Strana, ma chissene! Che pensino quello che vogliono non mi importa.Non vorrei cambiare, non vorrei essere un'altra, e se per gli altri sono solo la maschera che indosso ogni giorno mi dispiace per loro, perché io sono di più, Tu sei di più, ed è la verità...
@Arimi Ti ringrazio per le tue parole. Mi sento speciale da sempre (so che non è carino da dire, ma è quello che penso), ma questo non cambia le cose. Nemmeno io vorrei mai essere come le marionette tutte uguali che vedo in giro e sono da sempre profondamente individualista, solo che proprio a causa di queste mie particolarità mi ritrovo sola, e questo a volte mi fa soffrire. Sono ipersensibile, "sento" più di molti altri e non potrei mai fingere di essere come loro, perché farei un torto a me stessa. Nemmeno io vorrei cambiare, né omologarmi alla massa, ma allo stesso tempo non trovo altri "alieni" come me. Ho notato che anche le persone un po' particolari alla fine finiscono per omologarsi, per non rimanere sole. Io invece non cambio mai, anzi, sono sempre più giudicante ed esigente. E sto diventando sempre più insofferente nei confronti di un mondo in cui non mi riconosco per nulla.
@DarkSoul988 anche io sono sempre la stessa, tolto a lavoro perché se fossi davvero me stessa li farei scappare tutti! A lavoro soffro molto per i miei sorrisi finti e quella gentilezza forzata che non è da me. Ho riempito fogli e fogli scrivendo il mio disagio nel lavorare a diretto contatto con il pubblico perché le loro attenzioni mi davano fastidio, eppure loro erano sempre lì come da una psicologa gratuita a raccontare le loro problematiche e le loro superficiali idiozie. Ovviamente proprio perché non mi è per nulla naturale relazionarmi sono stata fraintesa mille volte soprattutto da uomini che mi stressavano sino a che la vera me non veniva fuori e dopo non si presentavano più.
Io al contrario tuo non soffro nello star sola. L'unica cosa che davvero mi fa soffrire da morire è quando in famiglia, o mio marito, sembrano non capirmi. Allora in quel caso sto malissimo...Per il resto sono sempre stata sin troppo bene nella mia solitudine. Scrivo, Leggo, canto, ascolto musica, vivo il mio mondo creativo, tutto qui.
@tasso_curioso_" Io cerco di combattere questo problema isolandomi a lungo dalle altre persone, anche se ogni tanto sento il bisogno di cedere" senti il bisogno nel senso che vorresti socializzare ma non riesci perché non ti senti capito giusto?
@tasso_curioso_" Io cerco di combattere questo problema isolandomi a lungo dalle altre persone, anche se ogni tanto sento il bisogno di cedere" senti il bisogno nel senso che vorresti socializzare ma non riesci perché non ti senti capito giusto?
Non voglio socializzare con persone superficiali e ignoranti, che purtroppo costituiscono la maggioranza
Oggi è la serata degli scleri, scriverò di getto e probabilmente non si capirà neanche il senso di quello che scriverò visto il mio totale disordine mentale, chiedo scusa anticipatamente.
Non riesco ad accettare gli altri. Pensavo di aver superato questa fase e invece no, mi intristisco a vedere la superficialità delle persone. Non riesco a capire perché diano importanza alle banalità. Ho problemi con il sesso. Non posso credere che la gente voglia solo quello, perché tutti hanno così tanto bisogno di attenzioni? Si focalizzano solo su se stessi, esistono solo loro. Ci sono tante cose importanti per cui vivere.
Non capisco, non ho mai capito ma pensavo di aver accettato la mia diversità, non è così. E la cosa triste e che cerco di essere come gli altri, li mimo. Ma proprio non c’è la faccio, non posso vivere la vita recitando.
Tutto questo egocentrismo mi fa stare male, lo so, io stesso sono egocentrico ma lo sono perché sono solo, nella mia mente. Gli altri no. Un esempio: l'altro giorno alcune ragazze che conosco per il mio compleanno mi hanno inviato delle loro foto in lingerie così, come regalo. Apprezzo i loro corpi certo, sono pur sempre un uomo ma da quelle foto riesco a pensare solo che queste ragazze abbiano solo questo: un corpo. Sono vuote, poi vedo altri ragazzi miei conoscenti che sbavano dietro a queste foto e così capisco che anche loro sono vuoti.
So che non è vero, VOGLIO CREDERE CHE NON SIA VERO, ma il mio cervello va per conto suo. Non riesco ad accettare queste cose, lo so che sono solo scherzi ma non ce la faccio. Ovunque guardo vedo solo superficialità e ne sono diventato intollerante; sento persone che si vantano delle sbronze colossali prese in discoteca, delle canne che si fumano, delle loro presunte performance sessuali. Li vedo litigare per una squadra di calcio, vedo uomini adulti prendere in giro altri uomini timidi come se fossero dei ragazzini delle scuole medie, persone che danno più importanza ai propri animali domestici che alle persone a loro care.
E non ce la faccio. Non riesco ad accettare tutto questo. Vorrei essere in grado di trovare un metodo veloce, sicuro e attuabile per sterminare la razza umana.
So che sono io quello sbagliato ma mi sale la tristezza. Ormai non parlo più con nessuno almeno che non sia di un qualche argomento "importante", dalla scienza alla musica, politica, ecc... si, sono una persona noiosissima.
@tasso_curioso_" Io cerco di combattere questo problema isolandomi a lungo dalle altre persone, anche se ogni tanto sento il bisogno di cedere" senti il bisogno nel senso che vorresti socializzare ma non riesci perché non ti senti capito giusto?
Non voglio socializzare con persone superficiali e ignoranti, che purtroppo costituiscono la maggioranza
Sono dello stesso avviso. Anche perché quando ci provo devo reprimere i miei pensieri altrimenti la discussione è inevitabile.
@BlackCrow Questo lo capisco. Eppure io penso anche che discutere non sia un male. Quindi perché chiudere il discorso? Per non offendere? Chi se ne importa se offendi o no, fai vedere quello che sei e dì la tua sino infondo, o almeno questo é quello che penso e faccio io. Se gli altri si offendono pace. @tasso_curioso_ lo capisco, hai ragione e la penso allo stesso modo, purtroppo davvero sono la maggioranza quindi in qualche modo ti ci devi relazionare. Quello che vorrei davvero chiederti é perché ci soffri? Loro sono così tu sei un'altra cosa, sii orgoglioso di quello che sei e cerca di essere il tuo sostegno e la tua roccia.lo so che sembra filosofia spicciola ma amarsi ed accettarsi non é facile per un cazzo fidati. Personalmente lo sto mettendo in pratica da un po' eppure ci sono cose che ancora di me non accetto. Da quando faccio questo però ho smesso di chiedermi se il mondo ci sia o no. Ci sono io e questo basta.
@Arimi Il bello di questo forum è che qui siamo tutti consapevoli delle diversità, e sicché le viviamo, siamo maggiormente aperti verso il prossimo. Fuori da questa bella villetta però accade tutt'altro. Il motivo per cui evito di discutere con determinate persone non è di certo perché non voglia dire la mia o non mi faccia rispettare. Il problema sta altrove. E non so se succede causato dall'asperger o per altro.
Ti faccio un esempio che racchiude a grandi linee le sfide che spesso incontro.
Io sono una persona che ha vari interessi, quali: la cucina, fisica e matematica, animali (cani), musica, anime manga, sport, libri etc. Non pretendo di trovare persone che abbiano gli stessi interessi (e non sarebbe nemmeno difficile). Purtroppo o per fortuna io vivo tutto ciò con grande emozione. Sono anche molto sensibile. Vedo il mondo in modo molto dettagliato, cogliendo moltissime sfumature. Invece le persone che ho conosciuto e che conosco sembrano avere una visione delle cose molto più distorta e superficiale, non sanno davvero ciò di cui parlano e né sono interessati a capire. Vivono ma non ciò che vivo io, vedono ma non ciò che vedo io, non percepiscono le emozioni e le sfumature che riesco a cogliere. Quindi succede che io parlo X ma l'altro vede solo Y. Con Y un insieme più piccolo all'interno di X. Appare chiaro che io non potrò mai farmi capire. Perché io capisco loro ma capisco anche che non vedono quello che vedo io. D'altro canto loro non percepiscono ciò che vedo io quindi comprendono solo ciò che riescono a vedere. E non dico questo perché guardo gli altri dall'alto in basso. Assolutamente. Io guardo tutti come fossero miei pari, né più né meno. Ma è un dato di fatto. Quindi succede che 1) non vengo capito, 2) nascono discussioni inutili che generano situazioni poco piacevoli magari se accade in un contesto con altre persone puoi immaginare come non sia la situazione migliore 3) mi sentirei stanco per essermi spiegato e quindi frustrato per non essere stato capito e infine infastidito dalle persone che mi circondano. Queste cose mi fanno esacerbare e non poco. Io non sono asociale. A me può fare piacere conoscere persone. Ma sapendo poi come va a finire ogni volta e non parlo solo di questo, mi viene meno la voglia ed evito di aprire bocca o di voler uscire con determinate persone o determinati contesti. Alla fine mi chiedo: "cosa c'è di interessante nel parlare con quelle persone?". Non si tratta quindi di un discorso culturale. Anche perché conosco persone che hanno una cultura ma sono troppo legate a ciò che hanno letto e non lo comprendono nemmeno a fondo. Quindi sono convinti tanto quanto" chi non sa e pensa di sapere". Una persona può anche essere ignorante ma comunque ragionare, capire e percepire proprio come le "vivo" io. E questo succede moltissimo tra le altre persone, a me invece mai. Spesso viene meno la voglia di rispondere semplicemente perché penso "cavoli è così ovvio, devo anche spiegartelo (e poi sicuramente rispiegare)?". Non è che non voglia dialogare, non è che non voglia confrontarmi, non è che non voglia parlare con le altre persone, non è che debbano necessariamente essere dei tuttologi ma sarebbe uno spreco di fiato. Non verrei capito, non capirebbero, non sarebbero comunque interessati e non sanno nemmeno quello di cui parlano oltre a tutto ciò che poi ne consegue perché io almeno quando rispondo so quello di cui parlo e passerei per arrogante, presuntuoso e strano. Cosa otterrei? Nulla di positivo. E loro? Clima rovinato.
@BlackCrow Ti capisco, credimi se ti dico che capisco ciò che intendi, xhé al di fuori di questa bella villetta come l'hai chiamata tu le cose sono tutto fuorché facili anche per me e so che le mie parole devono esserti suonate come una nota stonata. Infondo se non vengo capito, e lo so, perché perdere tempo?
In passato io mi sforzavo di fingere per essere accettata, o meglio stavo zitta anche quando le cose non mi piacevano per non discutere troppo, per non arrivare a creare un clima schifoso. Perché quando tu dici la tua,senza mezzi termini al prossimo questo di solito reagisce male e non ascolta. Verissimo. C'è una precisa regola del 'perbenismo' tra la gente, poi però mi sono stufata perché tanto ero sempre sola...
Le persone comuni non percepiscono quello che percepisci tu, è un dato di fatto. Purtroppo è così. Non è che se glielo spieghi lo capiranno perché le emozioni non si capiscono amico mio, si vivono.
Ora ti racconto una cosa che può sembrare assurda, Sai perché gli occhi delle persone mi spaventano? Perché dietro allo sguardo di qualcuno io ci leggo l'essenza. Quando guardo gli occhi di una persona, io capisco la sua vera natura, Se è finta, se è cattiva, se è meschina. Chiamalo superpotere che vuoi che ti dica. Non sbaglio mai anche se questa persona finge sorrisi o premure, io so quello che è davvero. Se lo racconti a qualcuno ti ride in faccia, che poi magari pure tu potresti ridere adesso, io non lo saprei...E non è la sola cosa che vedo o che sento. Comunque sia visto che io so, o meglio percepisco quello che la persona che ho davanti prova, mi regolo di conseguenza, Di solito mi fissano come se li avessi beccati nudi per strada!Mi dicono: " Come fai a saperlo?". Queste mie particolarità le nascondo perché non sarebbero capite, a volte proprio come te mi dico perché perdere tempo? Eppure ogni tanto ci provo e mi apro con poca, pochissima gente. Molto spesso mi ridono in faccia o dicono che sono matta, ma qualcuno mi stupisce e scopro che dietro l'apparente resistenza di una persona dietro la maschera c'è di più. Per quello che ormai viaggio liberamente con le parole, sono me stessa sino in fondo, MI ci sono voluti 36 anni per farlo, ma ora sono così. Non mi importa se non capiscono o se la prendono male. Io sono così.
Quindi anche se è inutile, o pensi che lo sia, sforzati di farti capire perché il tuo silenzio fa male solo a te.
Ora ti racconto una cosa che può sembrare assurda, Sai perché gli occhi delle persone mi spaventano? Perché dietro allo sguardo di qualcuno io ci leggo l'essenza. Quando guardo gli occhi di una persona, io capisco la sua vera natura, Se è finta, se è cattiva, se è meschina. Chiamalo superpotere che vuoi che ti dica
Anch'io ho lo stesso "potere".
Però credo si tratti di una capacità sviluppatasi negli anni a nostra insaputa. Dovuta più che altro al fatto di aver passato gran parte della nostra vita ad osservare gli altri come spettatori e non come parte di quel mondo. Li abbiamo osservati, studiati e abbiamo imparato a conoscerli, senza mai essere visti e notati.
@Arimi Io ho un lavoro autonomo, proprio perché non riuscirei a fingere nemmeno sul lavoro. Ho provato, ma non fa proprio per me. Sono troppo sincera e la gente mi prende per pazza. Inoltre, non comunico e non socializzo minimamente. Anche sul lavoro bisogna fare gruppo, e ho preferito evitarmi questi problemi. Quando avevo un lavoro "normale" non sopportavo i racconti idioti delle colleghe e mi veniva la nausea dal disgusto. Ricevere attenzioni indesiderate mi crea immensi problemi (soffro pure di ansia sociale, quindi puoi immaginare). Con gli uomini mi sono sempre trovata leggermente meglio, devo dire.
In realtà, sono molto abituata alla solitudine, e solo di tanto in tanto soffro per la mia condizione. Più che altro succede quando gli altri mi fanno notare che non è normale. La maggior parte delle volte, però, sono troppo presa da altro e penso che della gente non mi importi nulla e che sto meglio sola.
@tasso_curioso_ Sì, esatto, anch'io mi isolo dalle persone, e solo raramente sento che forse dovrei sforzarmi un minimo, ma il punto è trovare persone interessanti e non banali.
@Cosexen e @Arimi Anch'io mi unisco al vostro superpotere! Non so se sia una capacità innata o sviluppata con gli anni, a forza di parlare poco e osservare tanto, ma anch'io riesco a capire molto facilmente la vera natura delle persone. Forse è anche per questo che nel 90% dei casi evito fin dall'inizio di socializzare e provare a conoscere le persone, perché già percepisco solo guardandole che hanno una natura che non mi piace affatto. Non si tratta di avere pregiudizi. Quando penso che una persona è cattiva, di solito poco dopo succedono fatti che confermano che le mie ipotesi erano giustissime. Ho davvero un "fiuto" speciale. E' assurdo, e infatti non lo dico mai a nessuno, però è la verità.
@DarkSoul988 Io lavoro...anche se tra qualche settimana non più, in un negozio. Sono sola per il mio turno, quindi evito il problema ma quando interagisco con i clienti è un casino e sotto natale in cui sono costretta a convivere con le colleghe è pure peggio. Ho litigato con tutte dicendo loro quello che pensavo senza nessun timore, mi si è annebbiata la vista ed è uscita Hulka( forse per questo che mi piacciono tanto i personaggi Marvel). Circa dieci anni fa, non era così. Ho lavorato in un altro negozio, sempre dello stesso titolare, e dovevo condividere il turno con altre due colleghe. Per un anno è andato tutto sin troppo bene, direi stranamente bene, poi è iniziato l'incubo. Bullismo o meglio...come lo chiamano? Mobbing? Una di loro a cui stupidamente ho confidato cose molto personali, perché stavo davvero in un periodo delicatissimo della mia vita, mi ha presa in giro sputtanandomi pubblicamente! Ha raccontato cose molto private che non avevo mai confidato a nessuno. Poi coalizzata con le altre mi hanno dato turni impossibili, non mi parlavano e se lo facevano era sempre con disprezzo. Sono andata così giù che ho smesso di mangiare. Vomitavo bile e un giorno ormai senza forze sono collassata in negozio. Considerate che sono epilettica e loro lo sapevano.In quel momento le colleghe erano due e volete sapere che hanno fatto? Niente...Cioè sono stata lasciata lì dov'ero e basta. Potrebbero passare altri dieci anni che quell'episodio rimarrà sempre nella mia mente...E non è l'unico episodio dove le persone mi hanno deluso. Lo hanno fatto mille altre volte...
Un giorno conosco un tizio online. Ci parlo e lui mi racconta la sua vita, davvero tante cose. Era un momento davvero duro per lui e io lo ascolto e lo consiglio al meglio. Abbiamo parlato per un anno. Lui riusciva a capirmi come nessuno. Improvvisamente inizia a fare discorsi strani. In poche parole mi fa capire che si sta prendendo di me. Io mi sento davvero strana, cioè come mai mi ero sentita. Perché questo tizio davvero sembrava conoscermi e capirmi. Passano altri mesi e io vado fuori di testa per lui, mi faccio pianti su pianti perché avevo il ragazzo in quel periodo anche se le cose andavano male. Alla fine mi apro e gli parlo di me. Dopo un anno e mezzo di conversazioni gli confido che anche lui inizia a piacermi ma che sto male a pensare alle conseguenze. Il giorno dopo trovo un altro messaggio. IL ragazzo altri non era che il migliore amico del mio ragazzo di allora che aveva organizzato tutta quella pantomima per farla vedere al mio ragazzo e fargli capire che persona ero. Il motivo? Perché una sera questo tizio mi ha rubato un bacio e io l'ho detto al mio fidanzato. Cioè lui e la sua ragazza, attuale moglie, hanno passato un anno e mezzo a prendermi in giro online.
Potrei raccontarne altre mille ma queste sono le due che più mi hanno segnato. Ora sono diversa. Sono cresciuta e maturata. Non mi fido più del prossimo, non mi spingo oltre i piccoli dialoghi occasionali. Sono me stessa al 100%. Lo so che per alcune persone vicine a me sono una delusione. Lo so bene, ma pace io sono così e basta. Nessun estraneo ora potrebbe umanamente ferirmi perché sono molto corazzata. Mi madre mi rimprovera di essere sempre troppo dura. Forse è un bene non trovate?
@Coxesen scusa vedi che sono rintronata ho sbagliato il tag! Chiamala demenza senile! XD Comunque hai ragione in quello che dici, perché è proprio vero che il nostro superpotere probabilmente è dovuto proprio all'osservazione di tutto e tutti, forse è proprio per questo che captiamo le vibrazioni della gente.
Commenti
Vivo nel presente non nel futuro, giudico per quello che vedo. Se tra dieci anni saranno tutte premi nobel sarei il primo ad essere felice per loro.
Tengo a precisare che quelle persone le conosco non sono delle sconosciute anzi ho a che fare con loro quasi sei ore al giorno tutti i giorni, non mi hanno mai dimostrato chissà quali doti morali od intellettuali. Vedo il vuoto in loro non solo perché si divertono in questo modo il mio discorso iniziale era molto più ampio.
Poi se in realtà sono delle persone profondissime ma lo tengono nascosto è un altro discorso, ma sinceramente ne dubito.
@LadyLazarus, infatti dovresti vedere il loro facebook... per loro è divertente postare in maniera pubblica foto dove pisciano su un marciapiede evidentemente ubriache. Ci ho dato dentro anche io qualche volta ed anche io ho dovuto correre dietro qualche cespuglio un po' sbronzo. Ho messo le foto su facebook per farmi vedere quanto sono figo e quanto sia appagante la mia vita sociale? No.
Sono bacchettone? Sono bacchettone.
La discussione fine a se stessa è utile solo se tu sei in cerca di concetti e risposte diversi da quelle che la tue mente ti offre, se sei alla ricerca di punti di vista che tu non arrivi a concepire con la tua ottica ma ti piacerebbe poter prendere in considerazione, tu invece sei saldamente fermo sui tuoi ragionamenti dunque qui non cerchi stimoli mentali o risposte diverse ai tuoi "perché".
Ci sarebbero un sacco di cose che ti vorrei dire in merito a quelle ragazze e il loro comportamento però non so quanto senso abbia stare dietro a cose del genere, c'è tanto di meglio. Poi Select, lo spazio che dedichi a loro è spazio che stai togliendo a qualcosa di più utile per te.
potresti cominciare ad accettare i tronchi più piccoli. Basta che non rovini i fiori...
A volte odio cosi tanto l'umanità che spero nel famoso meteorite! Però mi accorgo che la gente vuota va avanti, fa figli, e forse vive meglio di me che resto a fissarli...
@DarkSoul988 ti capisco Però non essere triste, perché è vero noi magari siamo fuori da questa "giostra", ma alla fine siamo speciali. Lo so che sembra arrogante da dire ma sento che è così. Non vorrei essere uno degli zombie che vedo per strada, non riuscirei nemmeno ad esserlo in realtà. Forse soffriamo più degli altri, e di sicuro percepiamo tutto dieci volte di più degli altri, ma siamo belli proprio per questo, Non è facile e lo so bene, credimi. Molto spesso mi ritrovo a pensare in modo davvero malato che le persone vuote si stanno moltiplicando perché l'umanità va verso la fine, lo so è da pazzi, però lo penso. Per questo che dico che faccio ragionamenti e viaggi mentali che nessuno si fa, perché é così che in un certo senso trovo il mio conforto per le cose che accadono. Mi hanno chiamata Hippie, Pazza, Strana, ma chissene! Che pensino quello che vogliono non mi importa.Non vorrei cambiare, non vorrei essere un'altra, e se per gli altri sono solo la maschera che indosso ogni giorno mi dispiace per loro, perché io sono di più, Tu sei di più, ed è la verità...
Io cerco di combattere questo problema isolandomi a lungo dalle altre persone, anche se ogni tanto sento il bisogno di cedere
@DarkSoul988 anche io sono sempre la stessa, tolto a lavoro perché se fossi davvero me stessa li farei scappare tutti! A lavoro soffro molto per i miei sorrisi finti e quella gentilezza forzata che non è da me. Ho riempito fogli e fogli scrivendo il mio disagio nel lavorare a diretto contatto con il pubblico perché le loro attenzioni mi davano fastidio, eppure loro erano sempre lì come da una psicologa gratuita a raccontare le loro problematiche e le loro superficiali idiozie. Ovviamente proprio perché non mi è per nulla naturale relazionarmi sono stata fraintesa mille volte soprattutto da uomini che mi stressavano sino a che la vera me non veniva fuori e dopo non si presentavano più.
Io al contrario tuo non soffro nello star sola. L'unica cosa che davvero mi fa soffrire da morire è quando in famiglia, o mio marito, sembrano non capirmi. Allora in quel caso sto malissimo...Per il resto sono sempre stata sin troppo bene nella mia solitudine. Scrivo, Leggo, canto, ascolto musica, vivo il mio mondo creativo, tutto qui.
Ti faccio un esempio che racchiude a grandi linee le sfide che spesso incontro.
Io sono una persona che ha vari interessi, quali: la cucina, fisica e matematica, animali (cani), musica, anime manga, sport, libri etc. Non pretendo di trovare persone che abbiano gli stessi interessi (e non sarebbe nemmeno difficile). Purtroppo o per fortuna io vivo tutto ciò con grande emozione. Sono anche molto sensibile. Vedo il mondo in modo molto dettagliato, cogliendo moltissime sfumature. Invece le persone che ho conosciuto e che conosco sembrano avere una visione delle cose molto più distorta e superficiale, non sanno davvero ciò di cui parlano e né sono interessati a capire. Vivono ma non ciò che vivo io, vedono ma non ciò che vedo io, non percepiscono le emozioni e le sfumature che riesco a cogliere. Quindi succede che io parlo X ma l'altro vede solo Y. Con Y un insieme più piccolo all'interno di X. Appare chiaro che io non potrò mai farmi capire. Perché io capisco loro ma capisco anche che non vedono quello che vedo io. D'altro canto loro non percepiscono ciò che vedo io quindi comprendono solo ciò che riescono a vedere. E non dico questo perché guardo gli altri dall'alto in basso. Assolutamente. Io guardo tutti come fossero miei pari, né più né meno. Ma è un dato di fatto.
Quindi succede che 1) non vengo capito, 2) nascono discussioni inutili che generano situazioni poco piacevoli magari se accade in un contesto con altre persone puoi immaginare come non sia la situazione migliore 3) mi sentirei stanco per essermi spiegato e quindi frustrato per non essere stato capito e infine infastidito dalle persone che mi circondano. Queste cose mi fanno esacerbare e non poco.
Io non sono asociale. A me può fare piacere conoscere persone. Ma sapendo poi come va a finire ogni volta e non parlo solo di questo, mi viene meno la voglia ed evito di aprire bocca o di voler uscire con determinate persone o determinati contesti. Alla fine mi chiedo: "cosa c'è di interessante nel parlare con quelle persone?". Non si tratta quindi di un discorso culturale. Anche perché conosco persone che hanno una cultura ma sono troppo legate a ciò che hanno letto e non lo comprendono nemmeno a fondo. Quindi sono convinti tanto quanto" chi non sa e pensa di sapere". Una persona può anche essere ignorante ma comunque ragionare, capire e percepire proprio come le "vivo" io. E questo succede moltissimo tra le altre persone, a me invece mai.
Spesso viene meno la voglia di rispondere semplicemente perché penso "cavoli è così ovvio, devo anche spiegartelo (e poi sicuramente rispiegare)?".
Non è che non voglia dialogare, non è che non voglia confrontarmi, non è che non voglia parlare con le altre persone, non è che debbano necessariamente essere dei tuttologi ma sarebbe uno spreco di fiato. Non verrei capito, non capirebbero, non sarebbero comunque interessati e non sanno nemmeno quello di cui parlano oltre a tutto ciò che poi ne consegue perché io almeno quando rispondo so quello di cui parlo e passerei per arrogante, presuntuoso e strano. Cosa otterrei? Nulla di positivo. E loro? Clima rovinato.
@BlackCrow Ti capisco, credimi se ti dico che capisco ciò che intendi, xhé al di fuori di questa bella villetta come l'hai chiamata tu le cose sono tutto fuorché facili anche per me e so che le mie parole devono esserti suonate come una nota stonata. Infondo se non vengo capito, e lo so, perché perdere tempo?
In passato io mi sforzavo di fingere per essere accettata, o meglio stavo zitta anche quando le cose non mi piacevano per non discutere troppo, per non arrivare a creare un clima schifoso. Perché quando tu dici la tua,senza mezzi termini al prossimo questo di solito reagisce male e non ascolta. Verissimo. C'è una precisa regola del 'perbenismo' tra la gente, poi però mi sono stufata perché tanto ero sempre sola...
Le persone comuni non percepiscono quello che percepisci tu, è un dato di fatto. Purtroppo è così. Non è che se glielo spieghi lo capiranno perché le emozioni non si capiscono amico mio, si vivono.
Ora ti racconto una cosa che può sembrare assurda, Sai perché gli occhi delle persone mi spaventano? Perché dietro allo sguardo di qualcuno io ci leggo l'essenza. Quando guardo gli occhi di una persona, io capisco la sua vera natura, Se è finta, se è cattiva, se è meschina. Chiamalo superpotere che vuoi che ti dica. Non sbaglio mai anche se questa persona finge sorrisi o premure, io so quello che è davvero. Se lo racconti a qualcuno ti ride in faccia, che poi magari pure tu potresti ridere adesso, io non lo saprei...E non è la sola cosa che vedo o che sento. Comunque sia visto che io so, o meglio percepisco quello che la persona che ho davanti prova, mi regolo di conseguenza, Di solito mi fissano come se li avessi beccati nudi per strada!Mi dicono: " Come fai a saperlo?". Queste mie particolarità le nascondo perché non sarebbero capite, a volte proprio come te mi dico perché perdere tempo? Eppure ogni tanto ci provo e mi apro con poca, pochissima gente. Molto spesso mi ridono in faccia o dicono che sono matta, ma qualcuno mi stupisce e scopro che dietro l'apparente resistenza di una persona dietro la maschera c'è di più. Per quello che ormai viaggio liberamente con le parole, sono me stessa sino in fondo, MI ci sono voluti 36 anni per farlo, ma ora sono così. Non mi importa se non capiscono o se la prendono male. Io sono così.
Quindi anche se è inutile, o pensi che lo sia, sforzati di farti capire perché il tuo silenzio fa male solo a te.
Però credo si tratti di una capacità sviluppatasi negli anni a nostra insaputa. Dovuta più che altro al fatto di aver passato gran parte della nostra vita ad osservare gli altri come spettatori e non come parte di quel mondo. Li abbiamo osservati, studiati e abbiamo imparato a conoscerli, senza mai essere visti e notati.
@BlackCrow Mi piace come pensiero! Penso che sia esattamente così...
@DarkSoul988 Io lavoro...anche se tra qualche settimana non più, in un negozio. Sono sola per il mio turno, quindi evito il problema ma quando interagisco con i clienti è un casino e sotto natale in cui sono costretta a convivere con le colleghe è pure peggio. Ho litigato con tutte dicendo loro quello che pensavo senza nessun timore, mi si è annebbiata la vista ed è uscita Hulka( forse per questo che mi piacciono tanto i personaggi Marvel). Circa dieci anni fa, non era così. Ho lavorato in un altro negozio, sempre dello stesso titolare, e dovevo condividere il turno con altre due colleghe. Per un anno è andato tutto sin troppo bene, direi stranamente bene, poi è iniziato l'incubo. Bullismo o meglio...come lo chiamano? Mobbing? Una di loro a cui stupidamente ho confidato cose molto personali, perché stavo davvero in un periodo delicatissimo della mia vita, mi ha presa in giro sputtanandomi pubblicamente! Ha raccontato cose molto private che non avevo mai confidato a nessuno. Poi coalizzata con le altre mi hanno dato turni impossibili, non mi parlavano e se lo facevano era sempre con disprezzo. Sono andata così giù che ho smesso di mangiare. Vomitavo bile e un giorno ormai senza forze sono collassata in negozio. Considerate che sono epilettica e loro lo sapevano.In quel momento le colleghe erano due e volete sapere che hanno fatto? Niente...Cioè sono stata lasciata lì dov'ero e basta. Potrebbero passare altri dieci anni che quell'episodio rimarrà sempre nella mia mente...E non è l'unico episodio dove le persone mi hanno deluso. Lo hanno fatto mille altre volte...
Un giorno conosco un tizio online. Ci parlo e lui mi racconta la sua vita, davvero tante cose. Era un momento davvero duro per lui e io lo ascolto e lo consiglio al meglio. Abbiamo parlato per un anno. Lui riusciva a capirmi come nessuno. Improvvisamente inizia a fare discorsi strani. In poche parole mi fa capire che si sta prendendo di me. Io mi sento davvero strana, cioè come mai mi ero sentita. Perché questo tizio davvero sembrava conoscermi e capirmi. Passano altri mesi e io vado fuori di testa per lui, mi faccio pianti su pianti perché avevo il ragazzo in quel periodo anche se le cose andavano male. Alla fine mi apro e gli parlo di me. Dopo un anno e mezzo di conversazioni gli confido che anche lui inizia a piacermi ma che sto male a pensare alle conseguenze. Il giorno dopo trovo un altro messaggio. IL ragazzo altri non era che il migliore amico del mio ragazzo di allora che aveva organizzato tutta quella pantomima per farla vedere al mio ragazzo e fargli capire che persona ero. Il motivo? Perché una sera questo tizio mi ha rubato un bacio e io l'ho detto al mio fidanzato. Cioè lui e la sua ragazza, attuale moglie, hanno passato un anno e mezzo a prendermi in giro online.
Potrei raccontarne altre mille ma queste sono le due che più mi hanno segnato. Ora sono diversa. Sono cresciuta e maturata. Non mi fido più del prossimo, non mi spingo oltre i piccoli dialoghi occasionali. Sono me stessa al 100%. Lo so che per alcune persone vicine a me sono una delusione. Lo so bene, ma pace io sono così e basta. Nessun estraneo ora potrebbe umanamente ferirmi perché sono molto corazzata. Mi madre mi rimprovera di essere sempre troppo dura. Forse è un bene non trovate?
@Coxesen scusa vedi che sono rintronata ho sbagliato il tag! Chiamala demenza senile! XD Comunque hai ragione in quello che dici, perché è proprio vero che il nostro superpotere probabilmente è dovuto proprio all'osservazione di tutto e tutti, forse è proprio per questo che captiamo le vibrazioni della gente.