quando un asperger si accorge di esserlo?
Ciao a tutti, sono capitata su questo sito cercando una spiegazione per il comportamento di un ragazzo. Cercheró di andare con ordine! Entrambi iscritti a matematica, l'ho visto la prima volta forse tre anni fa e non è piú andato via. Sempre in ritardo, perennemente scapigliato, seguivamo lo stesso corso ma non lo conoscevo. Poi ad un tratto è scomparso, per un annetto, per poi ricomparire un anno e mezzo fa, in ottobre. All'epoca lo guardavo di nascosto, studiavo i suoi atteggiamenti stravaganti, il suo modo di sedersi, il suo marcato accento romano così informale, mi sentivo un po' un'adolescente inebbetita davanti all'ignoto, attratta e impaurita allo stesso tempo. Sapevo che aveva qualcosa di diverso dal comune, una mente brillante, uno sguardo sveglio e avido di ricerca. Un mese per rivolgergli la parola, un altro per capire quello che mi diceva quando mi parlava, altrettanto per rispondergli frasi di senso compiuto. Non so con quale coraggio, dal tremare ogni volta che mi parlava, sono arrivata a convincerlo a partire con me!. Gennaio, a migliaia di chilometri da casa ...in compagnia di uno sconosciuto del quale non conoscevo neanche il nome! Dormimmo insieme, io che avevo immaginato chissà cosa, lui che si infagottó nel piumone e si addormentó! Lí ebbi un primo sentore (non il fatto che non mi sfioró minimamente!): voleva dormire con la luce accesa. Se non quella, mi disse, almeno la tv. Per riempire il silenzio? Allontanare l'imbarazzo? Dal non sapere nulla di lui, in un anno e mezzo sono riuscita a farmi strada, a tentoni, nelle sue ombre. Mi ha raccontato episodi passati importanti, qualcosa a proposito di un ricovero (scherza sul fatto che lo riinterneranno,è anche autoironico il ragazzo!), storie di famiglia disastrata, alcune sue paure, come l'evitare tassativamente di guardarsi allo specchio. Suona il pianoforte divinamente, sa tutto di tutto, conosce le costellazioni a menadito (una sera mi portò anche sul tetto, disse che doveva farmi vedere san pietro con il telescopio-oltre alle costellazioni trova pure er cupolone :-D), ha sempre la risposta pronta, ma non si avvicina mai. Non cerca un minimo di contatto fisico, non solo con me, evita gli abbracci della madre e degli amici. L'unica persona che gli ho visto addosso è la nipotina di un anno. Mi ha stregato, conosciuto lui tutti gli altri uomini del pianeta mi sono sembrati insignificanti. Gli ho scritto una lettera, a mano, quasi un anno fa, in cui gli spiegavo cosa significasse lui per me, ma non ho avuto risposta. Va avanti cosí da un anno, ogni tanto gli scrivo quello che sento, non ne abbiamo mai parlato di persona, lui non tocca l'argomento, io neanche. La paura di perdere la sintonia che si è creata finora con tanto sforzo mi attanaglia, così preferisco rimanere nel limbo. Ma sto diventando matta,vorrei capire se ci ho visto giusto, se c'è qualcosa che lo blocca che non riesce a gestire, o semplicemente non mi vuole. Sinceramente, non che io voglia illudermi, ma ci sono stati degli episodi lampanti in cui ho avuto conferma di questa sua situazione, non so se sia impaurito o altro, vi faccio un esempio, ma potrei farvene mille altri. Una sera edavamo d'accordo di vederci. Si fanno le 8, le 9, di lui nenche l'ombra. Alla fine mi scrive "sto andando a mangiare in tale posto". Mi manda l'indirizzo, ma non ti invita, devo immaginarlo. Arrivo lí, pensavo di trovarlo in compagnia. Invece era seduto da solo, con un calice di vino, che studiava topologia. Stessa cosa a capodanno:l'ho trovato a casa seduto davanti al camino con lo champagne in mano. Ho avuto tantissima pazienza,vi giuro. Un anno e mezzo di attesa non è poco,ma sembra che lui non abbia la concezione del tempo materiale. Pranza a orari improponibili, si addormenta alle 4 per svegliarsi alle 2 di pomeriggio, non rispetta le regole base della societá, non segue le circostanze. Non mi rifiuta, non mi allontana, non mi prende. Per capire quello che vuole devo andare a intuito o cavargli le parole di bocca. Un'impresa titanica per arrivare dove siamo ora, cerco sempre di essere il meno invadente possibile perchè altrimenti si chiude a riccio. Ne vale la pena, perchè è una persona brillante, unica per me, ma sto esaurendo le forze. Se solo mi dicesse come posso aiutarlo, se solo mi dicesse. A volte ho paura di aver frainteso tutto e che sia solo che non mi vuole. Ma uno si fa tremila km con una persona che non vuole? Non so se sia un asperger, non ne ho mai conosciuto uno, peró a intuito, mi sembra di averci visto dei tratti, magari voi potreste chiarirmi le idee. Se fosse cosí, non dico che avrei delle risposte, ma almeno aspettare avrebbe un senso.
Post edited by yugen on
Taggata:
Accedi oppure Registrati per commentare.
Commenti
@zisc secondo me hai colto nel segno: lui non prende posizione, lascia la scelta a me, sempre, per capire quello che vuole devo andare a tentoni
viene fuori una struttura incasinatissima...
molte cose coinvolgono la sfera emotiva, tuttavia per me il problema è gestirla...
non mi sembra contraddittorio, la musica può veicolare l'emotività tuttavia può essere di più facile gestione, poiché sai cosa fare, puo dare problemi nell'espressione della stessa, poiché non si può sapere come poi gestire il messaggio modulato attraverso di essa
ci sono dei bei film tipo adam, beautiful mind.
Pensa che mi è iniziato a venire il dubbio che avesse qualche caratteristica dell'asperger proprio dopo aver visto adam! E la sua concezione del tempo è una delle motivazioni principali
invece l'altro film (che secondo me ha qualche problema di recitazione perché l'attore è bravo ma si vede secondo me che è non nd; la trama leggermente modificata rispetto alla storia originale), da proprio l'idea...