Essere neotenici è quello che ci permette di apprendere e giocare, di essere umani
Voglio la fonte...
La neotenia può essere associata a particolari patologie.
Quali?
Ad ogni modo tento di spiegarmi meglio perché mi pare di essere stata fraintesa benché credessi fosse alquanto evidente che, in relazione al topic del thread, io stessi parlando di neotenia fisica, non psicologica. La prima, nelle scienze mediche in relazione all'essere umano, è una condizione patologica (e per condizione patologica ho già scritto cosa si intende). Un individuo affetto da Sindrome di Down presenta evidentemente tratti "estetici", oltre che psicologici, infantili, anche in età adulta. Fra l'altro l'obbiezione da me sollevata fa riferimento a tutt'altro, e cioè: rispondenza fra neotenia ed esposizione prenatale ad alti livelli di testosterone. Mi pare avventato collegare in maniera "parentale" o "genetica" androginia e neotenia. Certo è che se l'uso che si fa del termine "neotenico" diviene "generale" e serve solo ad indicare la presenza più o meno marcata di tratti "estetici" infantili in un individuo adulto di qualunque specie, anche non umana, allora passa ad essere un banale sinonimo di "giovanile" e può essere appioppato anche a mio padre che, nonostante i suoi cinquant'anni, quando passeggia con mia sorella ventenne viene scambiato per il suo compagno (non perché abbiano atteggiamenti compromettenti naturalmente, ma perché essendo sempre stato abbastanza fissato per lo sport e per la cura del corpo in generale, sembra un pischello, al contrario di mia sorella che, probabilmente per prosperosità, dimostra più anni di quanti non ne abbia in realtà).
Rapporto tra neotenia e dimensioni del cervello http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=being-more-infantile & La neotenia è un tratto sempre più marcato nella specie umana ed è tra le caratteristiche che ci permettono di essere tali. Ad esempio il cranio di un gorilla o di un uomo sono molto simili alla nascita ma poi li contraddistingue la velocità dello sviluppo (più rapido nelle scimmie)
La neotenia legata all'evoluzionismo sposta il campo di indagine dall'ontogenia alla filogenia, campi non riconducibili l'uno all'altro.
Non sposta il campo ladylazarus è quello di cui stiamo parlando dall'inizio, nessuno ha mai pensato ad ipotesi patogene della neotenia nell'autismo, anzi, da molti è portato come prova del fatto (sballato) che l'asperger sia un avanzamento evolutivo!
I down non sono neotenici, sono dismorfici, la neotenia (che non vedo) è una casualità in quel caso
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
@wolfgang : Per le fonti parlavo solo di quell'ultima frase, e stavo scherzando... Per la sindrome di Down: Sindrome di Down (Wiki Ita) e Neoteny (Wiki Eng). E comunque è fatto noto e stranoto La neotenia evolutiva è assolutamente altra cosa rispetto alla neotenia individuale. Su questo non ci sono dubbi. Ontogenesi e Filogenesi (non so se le traduzioni in italiano sono corrette) sono due cose differenti. Nella discussione in corso si parlava di Ontogenesi.
P.S. Io non ho mai parlato di agenti patogeni... io ho parlato di patologia. E con patologia si intende semplicemente una anomalia rispetto al quadro generalmente ritenuto afferente alla normalità.
[P.P.S. Sono stata molto antipatica. Chiedo scusa. Mi sto rendendo conto di usare ogni tanto, forse, inconsciamente, il forum come valvola di sfogo per sputare il veleno che ho in corpo, così da risultare più pacifica nella vita reale. Però mi sa che non è proprio una bella cosa per chi mi legge. Pardon.]
@LadyLazarus con patologia si intende una anomalia NEGATIVA rispetto alla normalità. La neotenia non è una patologia. Della Sindrome di Down non lo sapevo, non è comunque quello il tipo di neotenia del quale si parla nell'autismo.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
@wolfgang : Io avevo mutuato questa definizione dalla pagina Patologia dell'Enciclopedia Treccani: "In termini generali la condizione patologica non è che l’espressione di una variazione quantitativa di attività funzionali normali", anche in considerazione del fatto che πάθος in greco è vox media. Nella pagina Malattia sempre della stessa Enciclopedia c'è scritto: " La malattia è una condizione patologica, ma molte condizioni patologiche non sono malattie". Probabilmente sono stata tratta in inganno da queste definizioni che non mi pareva implicassero necessariamente negatività :-P
1. Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei problemi, agli elementi anatomici che sono oggetto di studio, all’eziologia delle alterazioni, alle funzioni degli organi colpiti, all’età o all’attività dei pazienti, ecc.: p. generale e p. speciali; p. medica e p. chirurgica; p.dei tessuti, p. cellulare, p. cromosomica (v. cromosomico); p. cardiocircolatoria, p.dell’apparato genito-urinario; p. virale; p. neonatale, p. professionali, ecc. Nella pratica medica, il termine è adoperato anche con sign. più generico, per indicare una malattia in atto, uno stato patologico, una condizione di sofferenza dell’organismo: diagnosticare la p. del paziente; i disturbi accusati sono probabilmente connessi a una lieve p. dell’apparato digerente. Esiste inoltre unap. vegetale (detta anche fitopatologia, o, meno com., fitoiatria), la quale studia i mezzi atti a prevenire e guarire le malattie delle piante, soprattutto mediante la lotta ai parassiti che le provocano.
In altre parole: "nun ce provà! :P" quello che hai scritto in greco è "malattia". Anche perché "patologia" è patos - logos cioè discorso sulla sofferenza/malattia.
La patologia (dal greco πάθος, "malattia", e λόγος, "studio") è lo studio della malattia come insieme di sintomi o segni che compaiono o si avvertono nel corso di essa. Comprende tipicamente una parte descrittiva e una esplicativa: la descrizione dei sintomi, di come insorgono e si evolvono è collegata alla diretta osservazione del malato; la spiegazione della loro genesi ed evoluzione, in relazione alle cause che sono associate alla malattia (eziopatogenesi), tende a collocare i sintomi stessi in un quadro unitario che tenga conto sia delle cause che hanno provocato la malattia, sia del meccanismo di azione con cui esse producono il danno e sia, infine, della reazione dell'organismo colpito.
I.anything that befalls one, an incident, accident, Hdt., Soph.
2.what one has suffered, one's experience, Aesch.; in pl., Plat.: —commonly in bad sense, a suffering, misfortune, calamity, Hdt., Aesch., etc.; ἀνήκεστον π.ἔρδειν to do an irreparable mischief, Hdt.
II.of the soul, a passion, emotion, such as love, hate, etc., Thuc., Plat., etc.
III.any passive state, a condition, state, Plat.: in pl. the incidents or changes to which things are liable, τὰ περὶ τὸν οὐρανὸν .id=Plat., etc.
IV.a pathetic mode of expression, pathos, Arist.
P.S. Io avevo sempre parlato di condizione patologica, non di patologia, fino all'ultimo messaggio in cui volevo solo correggere il fatto che tu avessi scritto patogeno al posto di patologico.
P.P.S. Infatti la differenza sostanziale sta nel fatto che la definizione che hai ripreso tu di patologia descrive la branca medica d'indagine, lo studio, mentre il mio uso di condizione patologica non è lo studio ma lo stato "clinico" (probabilmente il termine è inesatto) del soggetto in esame.
@LadyLazarus la tua definizione di patologico non esiste. Tra parentesi tutte le frasi dal greco che hai elencato non implicano quello che stai cercando di dire.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
La definizione che ho dato di condizione patologica esiste nella Treccani, e l'ho citata. Ho postato quella definizione di pathos perché non volevo sembrassi mi fossi inventata il fatto che sia una vox media: le frasi sono quelle del dizionario. In greco pathos non significa malattia. Quello è il punto. Comunque chiuso qui anche per me. Ho risposto, da prima, solo per educazione.
@Lady, il tuo discorso mi ha abbastanza convinto, però devo ammettere che anche io ho sempre usato l'espressione "condizione patologica" per riferirmi ad uno stato di malattia, credo sia l'accezione comune.
Io ne ho 31 e in genere me ne danno sui 25,soprattutto da quando porto cassetto e frangetta. Mio marito invece sembra proprio molto più giovane, ma questa è una caratteristica di tutta la sua famiglia, portarsi molto bene la propria età.
L'anno scorso un ragazzo di circa sedici anni ha attaccato bottone chiedendomi "di che classe sei?" (sono educatrice nelle scuole e ho quasi 33 anni :P)
"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica".
Albert Einstein
"Il cavaliere coraggioso è quello senza armatura"
Pulpetz
"Solo il viandante, che ha peregrinato nel suo infinito mondo interiore, potrà accostarsi all’Anima, scoprendo che per anni altro non ha fatto che cercare Lei, poiché Lei è dietro e dentro ogni cosa. I viaggi, si fanno per cercare Anima e le persone si amano in quanto simboli di Anima."
Carl Gustav Jung
C'è anche il rovescio della medaglia, ovvero i colleghi che pensano che sia appena uscita dalle superiori e mi trattano con iniziale superiorità. Ovviamente ho imparato a dire subito, in modo secco, che sono dieci anni che lavoro nelle scuole, così ci si capisce subito
"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica".
Albert Einstein
"Il cavaliere coraggioso è quello senza armatura"
Pulpetz
"Solo il viandante, che ha peregrinato nel suo infinito mondo interiore, potrà accostarsi all’Anima, scoprendo che per anni altro non ha fatto che cercare Lei, poiché Lei è dietro e dentro ogni cosa. I viaggi, si fanno per cercare Anima e le persone si amano in quanto simboli di Anima."
Carl Gustav Jung
Io non credo comunque di sembrare una "vecchia" ho 29 anni e me ne danno qualcuno in meno... ma ormai in giro mi danno tutti della signora :( quasi nessuno mi dà del tu ; è avvilente sentire che miei coetanei vengano ancora scambiati per ragazzini liceali :(
@very84, vedo che questa discussione ti sta creando complessi che nn hai motivo di avere, se può rassicurarti, io ho 35 anni e in genere mi dicono che sembro più giovane (nessuno penso però mi scambierebbe per una teenager), nonostante tutto già da qualche anno mi danno del lei, specie i ragazzini, per loro anche una 25enne è già anziana....nn ti far problemi, pensa che se un sedicenne mi desse del tu, io nn mi sentirei affatto lusingata, ma penserei che sia un tantino cafone....dov'è finito il rispetto per gli anziani??
@camelia: si ti capisco, però credimi, leggere certe cose mi fa sentire vecchia... perché non so se hai letto .. ma molte persone su per giù della mia età, ovvero persone di 27/29/32 anni, sostengono di essere prese per ragazzine che vanno a scuola.... Mentre a me non accade mai. nessuno crede che io vada ancora a scuola e per di più mi danno della signora, insomma, ho pensato di essere una tra le poche a non avere questa fortuna :(
@Camelia, questa te la devo raccontare a proposito di ragazzini cafoni... Ricordo che lo scorso anno, d'estate, eravamo sedute su una panchina io ed una mia amica coetanea. Ad un certo punto, si avvicinano due ragazzine sui 15/17 anni , ci chiedono delle informazioni e una delle due ragazzine, si rivolge alla mia amica dicendole: "scusa bella mi fai sedere" ovviamente la mia amica le rispose di no... Io ho pensato, la stessa cosa che hai affermato tu. ovvero: ma il rispetto per le persone adulte dove sta?? E' davvero assurdo che una 16enne si rivolga ad una 29enne dandole del tu e chiedendole per di più di alzarsi da una panchina per farla sedere ... mah.
@very84, dacché si voleva sembrare più giovani, ora pare la conversazione fra due settantenni al parco che parlano dei reumatismi e della giovani generazioni che nn hanno più educazione...miiiiii......
Commenti
http://www.davidbrin.com/neoteny1.html
Voglio la fonte...
Quali?
Ad ogni modo tento di spiegarmi meglio perché mi pare di essere stata fraintesa benché credessi fosse alquanto evidente che, in relazione al topic del thread, io stessi parlando di neotenia fisica, non psicologica. La prima, nelle scienze mediche in relazione all'essere umano, è una condizione patologica (e per condizione patologica ho già scritto cosa si intende). Un individuo affetto da Sindrome di Down presenta evidentemente tratti "estetici", oltre che psicologici, infantili, anche in età adulta. Fra l'altro l'obbiezione da me sollevata fa riferimento a tutt'altro, e cioè: rispondenza fra neotenia ed esposizione prenatale ad alti livelli di testosterone. Mi pare avventato collegare in maniera "parentale" o "genetica" androginia e neotenia.
Certo è che se l'uso che si fa del termine "neotenico" diviene "generale" e serve solo ad indicare la presenza più o meno marcata di tratti "estetici" infantili in un individuo adulto di qualunque specie, anche non umana, allora passa ad essere un banale sinonimo di "giovanile" e può essere appioppato anche a mio padre che, nonostante i suoi cinquant'anni, quando passeggia con mia sorella ventenne viene scambiato per il suo compagno (non perché abbiano atteggiamenti compromettenti naturalmente, ma perché essendo sempre stato abbastanza fissato per lo sport e per la cura del corpo in generale, sembra un pischello, al contrario di mia sorella che, probabilmente per prosperosità, dimostra più anni di quanti non ne abbia in realtà).
La neotenia legata all'evoluzionismo sposta il campo di indagine dall'ontogenia alla filogenia, campi non riconducibili l'uno all'altro.
I down non sono neotenici, sono dismorfici, la neotenia (che non vedo) è una casualità in quel caso
Per la sindrome di Down: Sindrome di Down (Wiki Ita) e Neoteny (Wiki Eng). E comunque è fatto noto e stranoto
La neotenia evolutiva è assolutamente altra cosa rispetto alla neotenia individuale. Su questo non ci sono dubbi. Ontogenesi e Filogenesi (non so se le traduzioni in italiano sono corrette) sono due cose differenti. Nella discussione in corso si parlava di Ontogenesi.
P.S. Io non ho mai parlato di agenti patogeni... io ho parlato di patologia. E con patologia si intende semplicemente una anomalia rispetto al quadro generalmente ritenuto afferente alla normalità.
[P.P.S. Sono stata molto antipatica. Chiedo scusa. Mi sto rendendo conto di usare ogni tanto, forse, inconsciamente, il forum come valvola di sfogo per sputare il veleno che ho in corpo, così da risultare più pacifica nella vita reale. Però mi sa che non è proprio una bella cosa per chi mi legge. Pardon.]
Nella pagina Malattia sempre della stessa Enciclopedia c'è scritto: " La malattia è una condizione patologica, ma molte condizioni patologiche non sono malattie".
Probabilmente sono stata tratta in inganno da queste definizioni che non mi pareva implicassero necessariamente negatività :-P
πάθος
παθεῖν
P.S. Io avevo sempre parlato di condizione patologica, non di patologia, fino all'ultimo messaggio in cui volevo solo correggere il fatto che tu avessi scritto patogeno al posto di patologico.
P.P.S. Infatti la differenza sostanziale sta nel fatto che la definizione che hai ripreso tu di patologia descrive la branca medica d'indagine, lo studio, mentre il mio uso di condizione patologica non è lo studio ma lo stato "clinico" (probabilmente il termine è inesatto) del soggetto in esame.
Ho postato quella definizione di pathos perché non volevo sembrassi mi fossi inventata il fatto che sia una vox media: le frasi sono quelle del dizionario. In greco pathos non significa malattia. Quello è il punto.
Comunque chiuso qui anche per me. Ho risposto, da prima, solo per educazione.
Mio marito invece sembra proprio molto più giovane, ma questa è una caratteristica di tutta la sua famiglia, portarsi molto bene la propria età.