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Depersonalizzazione e Derealizzazione- Pagina 2 — Spazio Asperger Onlus Salta il contenuto
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Depersonalizzazione e Derealizzazione

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Commenti

  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    @Jim diverse persone nello spettro sono dislessiche, disprassiche, etc.
    Pace e bene.
    WBorg
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • Eric87Eric87 Post: 275
    Il discorso della vista "3D" (che credo semplicemente si tratti dello riuscire a mettere a fuoco la vista, su di un piano diverso da quello sul quale si trova l'oggetto che guardiamo) l'ho sempre fatto e lo faccio ancora oggi...

    [tra l'altro se la trovate una sensazione piacevole provate a giocare con gli Stereogrammi... cercate su google.]

    ma in particolare.. per qualche anno da bambino.. (intorno ai 5 anni) mi ero fermamente convinto di essere circondato da robot... (familiari e amici...erano robot) 
    credevo che la mia vera famiglia, probabilmente ricchissima e super intelligente, mi stesse mettendo alla prova in questa vita così.. strana.. 
    e che mi sarebbero venuti a prendere negli anni a venire.....

    non ne ho mai parlato a nessuno perchè tutti intoro a me erano robot.... e se i robot mi avessero scoperto evidentemente avrebbero cercato di "fare bene il loro lavoro" e convincermi che non erano li su commissione della mia vera famiglia...

    c'entra qualcosa con depersonalizzazione e derealizzazione?
  • Mi sono depersonalizzato solo una volta.. ero in discoteca e avevo mal di pancia (probabilmente indotto dall'ansia).. ricordo poco della serata.. è come se non l'avessi vissuta direttamente..
  • yugenyugen Post: 1,888
    modificato gennaio 2014
    A 18 anni a seguito di un evento fortemente traumatico ho vissuto una lunga esperienza di "depersonalizzazione" credo...per un periodo durato qualche mese ero come "staccata" dal corpo..potevo restare anche ore immobile, senza spostare nessuna parte del corpo nemmeno di un millimetro..se costretta da sollecitazioni esterne dovevo dirmi "ok ora muovo la mano destra" o "ora mi alzo" etcc.. anche emotivamente mi sentivo spenta, a volte visualizzavo me stessa come un deserto grigio
    WBorg
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    I
    ma in particolare.. per qualche anno da bambino.. (intorno ai 5 anni) mi ero fermamente convinto di essere circondato da robot... (familiari e amici...erano robot) 
    credevo che la mia vera famiglia, probabilmente ricchissima e super intelligente, mi stesse mettendo alla prova in questa vita così.. strana.. 
    e che mi sarebbero venuti a prendere negli anni a venire.....

    non ne ho mai parlato a nessuno perchè tutti intoro a me erano robot.... e se i robot mi avessero scoperto evidentemente avrebbero cercato di "fare bene il loro lavoro" e convincermi che non erano li su commissione della mia vera famiglia...

    c'entra qualcosa con depersonalizzazione e derealizzazione?
    L'ho fatto anche io questo, la dep. può entrarci qualcosa, ma comunque fenomeni simili sono comuni negli AS, personalmente penso sia più legato alla difficoltà di sincronizzarsi con il prossimo e nel leggere e percepire il linguaggio non verbale. A me quella sensazione è passata quando ho imparato a leggere le persone.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • Mattia212Mattia212 Post: 756
    modificato febbraio 2014
    Mi vengono in mente molte fantasie.. molte ipotesi fantasiose che sin da piccolo ho iniziato ad elaborare.. ricordano un po' la condizione scettica dei cervelli in una vasca (ovvero l'ipotesi che noi non siamo altro che cervelli in una vasca stimolati da uno scienziato che ci fa credere di vivere in dei corpi e in un mondo) oppure quella del film Matrix... ma tutto questo ben prima di aver vistro Matrix o di conoscere l'ipotesi dei cervelli..

    Le mie fantasie riguardano più la sfera sociale.. ad esempio da piccolo pensavo che ci fossero due generi diversi di persone.. e alcune persone (in particolare certi adulti) facevano finta che il mondo fosse così come noi lo vediamo, nascondendo la loro superiorità e trattando con accondiscendenza il gruppo di persone "inferiori". Ho sviluppato questa "fantasia" perchè notavo che riguardo alle consuetudini sociali io non ero affatto esperto a differenza di altre persone che sembravano invece essere realmente venute da un altro mondo (come degli alieni superiori)..

    Un'altra simile.. che tutti i ragazzi vivono in una condizione di ignoranza e di mascheramento della vera realtà e che tutto quello che si sa su certi argomenti non è che una favola creata dagli adulti.. ad esempio io credevo che la sessualità, i meccanismi di coppia e altri meccanismi sociali fossero una maschera.. non erano razionali, non erano accettabili così come erano spiegati.. che ci fosse qualcosa d'altro che veniva tenuto nascosto e che ad una certa età si avrebbe fatto il salto e si sarebbe venuti a conoscenza della realtà vera.. io il salto non l'ho ancora fatto :P oppure certi meccanismi sono veramente irrazionali e nello stesso tempo terribilmente semplici e perversamente complessi..
  • cameliacamelia Post: 3,517
    ragazzi la depersonalizzazione nn ha niente di affascinante...è un'esperienza terribile...nn so dove vogliate arrivare con questi discorsi 

    kachina
  • Non mi sembra di essere stato irrispettoso nei confronti di qualcuno.. ho semplicemente raccontato alcune fantasie simili a quelle di Eric..
    Che la depersonalizzazione sia necessariamente un'esperienza terribile non mi sembra comprovato dalle testimonianze che qui leggiamo.. 
    Onestamente non capisco neanche dove voglia arrivare tu dicendo lapidariamente che è un'esperienza terribile senza spiegare altro.. non capisco la costruttività del tuo intervento.. se abbiamo frainteso e scambiato la depersonalizzazione per qualcosa d'altro sarebbe gradita una spiegazione di cosa è realmente la depersonalizzazione e sul perchè la definisci esperienza terribile.. io onestamente vedevo una discussione interessante e non riesco a capire il perchè dici "dove vogliamo arrivare.."..
    Non prenderla come una critica.. ma cerca di spiegarti.. non capisco questa presa di posizione così forte per una discussione che non mi sembra contenga nulla di irrispettoso o di offensivo..
  • cameliacamelia Post: 3,517
    La depersonalizzazione io l'ho provata e la vivo periodicamente, nn ha nulla a che vedere con ciò di cui state ora discutendo, è una ben precisa e definita esperienza di ansia che arriva all'apice. Non ho detto che i discorsi sono stati irrispettosi, semplicemente fuori tema.
  • yugenyugen Post: 1,888
    modificato febbraio 2014
    @camelia forse ho letto l'articolo ma ho capito male..i sintomi corrispondono ma non si puo' definire depersonalizzazione in caso di reazione post-traumatica?
    kachina
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    @camelia io ho vissuto la depersonalizzazione per anni durante l'adolescenza. E' una difesa della mente in un momento di stress assurdo. E' una sensazione a mio avviso simile allo shutdown, almeno per la mia esperienza soggettiva.
    ct87
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • Ciao sono stefano e solo oggi dopo cinwue anni di psico terapia riesco ad acquisire e a vivete normslmente senza paura ne panico.purtroppo a me e insorta a26anni eper 20annii sono trasformato on un homeless e per sostenere la dispetazione che era l unico nesso tra.me e l ossuta signora ho preso di tutto alcool droghe psicofarmaci ero finito a vivere in strada con petsone non molto raccomandabili e da li il dubbio la perdita di tutto e fa allora ho vagato per venti lunghissimi anni per roma dormendo ovunque e da li la domanda ma qual e la realta poi cinque anni fa dopo l ennessimo tso sono entrato in un centro specializzato e piano piano il corredo emozionale negativo si va attenuando anche se in certe situazioni rimango spettatore ma va bene cosi ho fiducia nella mia terspeuta che mi da un grosso braccio mano e riduttivo bacioni e coraggio a tutti



    kachina
  • Andato_SimAndato_Sim Post: 2,046
    @stefanorosati
    Benvenuto da Simone.
    Tutto ciò IO penso (e scrivo).
  • Lycium_bLycium_b Post: 1,868
    Credo di aver vissuto in questo stato di depersonalizzazione e derealizzazione nel periodo in cui mia mamma stava morendo e per circa un anno dopo la sua morte, nel periodo in cui fui internata in clinica e nei due anni successivi e negli anni in cui venni maltrattata dal mio ex. Credo che sia una forma di difesa della mente, a me sembrava di non essere vera, in carne ed ossa, ma come fatta di gomma... Meglio non saprei spiegarlo.
  • io li vivo sempre, è iniziato tutto verso i 15 anni, e da allora sono la normalità, mentre l'eccezione è il non accorgermi di vivere.
    Mi sembra sempre di osservarmi da fuori e tutte le altre cose...
  • Ciao a tutti.

    Sono stato oggi, per la prima volta nella mia vita, da uno psicologo per le mie presunte "crisi di panico", che ho da quando avevo 13 anni. Dopo che gliele ho descritte mi ha detto che non sono crisi di panico ma si tratta di derealizzazione.

    Non ne ho ancora parlato con lo psicologo ma è da un po' di tempo che sospetto di poter essere asperger. Ho fatto anche il quiz online che è risultato positivo. Lo so che non è una conferma ma l'hanno fatto anche altri 5 persone, 4 amici e la mia ragazza. Di un paio di loro avrei detto che sono molto simili a me, ma l'unico ad essere risultato probabilmente asperger sono io.

    Fino a pochi anni fa non sapevo neppure dell'esistenza di questa sindrome. Quindi non avrei neanche mai potuto dare un "volto" ai miei problemi. Oggi, se mi guardo indietro, potrei spiegare con questa cosa la maggior parte dei miei problemi con le persone.

    Comunque, leggevo in questo thread che la derealizzazione può essere fra le caratteristiche di un asperger, se ho capito bene. Mi confermate che è così?

    Ad ogni modo i miei episodi di derealizzazione, sono decisamente forti. Mi è successo anche di non riuscire a riconoscere come persone conosciute delle persone che fino a 5 minuti prima stavano parlando con me. Mi è successo persino con la mia ragazza ad una festa, quando non era ancora la mia ragazza. Sono fortunato che abbia deciso di mettersi lo stesso con me.
  • _blueli__blueli_ Post: 151
    Io credo di aver vissuto parte della mia vita in uno stato di vaga derealizzazione e depersonalizzazione. Infatti (ne ho parlato anche in una discussione) non mi ricordo nulla della mia infanzia, non mi riconosco nelle foto e spessissimo neanche nello specchio.
    Sono sempre staccata da tutto; intorno a me le persone sono spesso solo forme indistinte e mi sento come se la vita fosse un film e io non riuscissi mai ad entrare nelle scene.
    Nei momenti peggiori dubito di tutto; della mia vita, della realtà e niente ha senso.
    Orribile.
    Credo dipenda dal fatto che il mondo, per me, è spesso stato incomprensibile e traumatico e l'unico modo per fuggirne fosse rifugiarmi in me stessa; andavo avanti col pilota automatico e questo mi terrorizzava.
    Lo shutdown è un amplificarsi di tutto questo.
    Doorprisca
  • "...sintomatologia ansiosa con fenomeni D-D. Si consiglia di prendere appuntamento per una visita psichiatrica." Questo è il mio referto del pronto soccorso dopo una notte in osservazione. mi è stato detto "meglio non sottovalutare l'episodio ..."
    Che avessi bisogno di fare il "punto della situazione" lo avevo capito, ma ora che è diventato evidente anche agli altri, la mia paura è di finire in mano a psichiatri che nulla sanno di me.
    Quello che voglio è che mi spieghino cosa avviene nel mio cervello, quale meccanismo biochimico è coinvolto, come riconoscere la realtà del sogno se si dovesse ripresentare, come capire quando è il momento di allentare e respirare e sciogliere l'ansia... e lasciare perdere gli impegni se sono troppi rispetto alla forza disponibile al momento.
    Devo prendere appuntamento con uno psichiatra ma come capire che è quello in grado di capirmi?
    Io voglio capire cosa mi è successo, cosa mi succede, come sono arrivata qui e come posso gestirmi con tutti i miei pieni e i miei vuoti.
    Come lo spiego tutto questo a un perfetto sconosciuto di cui ignoro la sua effettiva preparazione professionale?
  • EuniceEunice Post: 1,060
    modificato maggio 2014
    @ShadowLine, alle volte è solo una questione di fiducia. Magari puoi cercare informazioni in giro e poi andare ad un primo incontro, solo per capire se puoi trovarti bene con lui o con lei. Nessuno ti costringerebbe ad andare ad un secondo appuntamento se tu non lo volessi.

    Almeno così puoi cominciare ad affrontare la cosa.
    Post edited by Eunice on

  • Ciao a tutti mi chiamo Chiara soffro di derealizzazione da circa 5/6 mesi è una sensazione tremenda orribile all' inizio piangevo sempre non dormivo ero irrequieta ora la situazione si è stabilizzata ma è come se gli occhi vedono qualcosa che non basta cioè a volte sembra di non vedere proprio. Mi faccio sempre domande esistenziali se esisto chi sono dove e perchè anche se in realtà so tutto. Vivo nell'incertezza continua delle cose nel dubbio se le cose sono realmente così o no se provate queste cose o almeno simili scrivetemi vi prego :(
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Io provavo quella sensazione da più giovane, fortunatamente l'ho superata.
    Principalmente ci sono due possibili cause, in una minoranza hanno una ragione neurologica con problemi in alcune aree specifiche del cervello, ma nella maggioranza dei casi deriva da una forte ansia alla quale il nostro cervello reagisce scollegando le emozioni per difendersi
    _blueli_
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • Lycium_bLycium_b Post: 1,868
    In effetti i sintomi di derealizzazione per quanto riguarda me ci sono un po' tutti, dall'amico immaginario (con cui parlo fin da bambina), al sentirsi "sospesi" in una dimensione estranea e irreale o incolore, al pensiero che la realtà vissuta sia un allucinazione, al guardare gli altri o me stessa come automi, fino all'avere l'impressione di essere invisibili (dei fantasmi). A volte mi capita anche di essere investita da improvvisi e intensi sentimenti di trstezza o di terrore, come se dovessi morire o finire all'inferno da un momento all'altro. Anche questo può essere un segno di depersonalizzazione o derealizzazione?
    In effetti debbo ammettere che da piccola ho subito ripetuto abusi sessuali e non (violenze psicologiche continue dentro e fuori la famiglia, da coetanei e da adulti).
    kachina_blueli_
  • Lycium_bLycium_b Post: 1,868
    @chiara_pl anche io ho avuto queste sensazioni in passato o ancora oggi se sono sotto un forte stress emotivo. Ma in passato erano legate all'ansia e depressione.
  • io ce l avevo a livello cronico tutto il giorno . La cosa più strana è questa che io l ho avuta mi facevo domande strane esistenziali. è nato tutto perchè avevo una paura folle di avere un tumore al cervello impazzivo all' idea ero talmente convinta di averlo che anche se mi avessero fatto una tac non ci avrei creduto sentivo i calori alla testa ma erano immaginari ho fatto tutti gli accertamenti ma non avevo nulla.Non riuscivo più a dormire era tutto impossibile pensavo di impazzire ora però non sono minimamente preoccupata di averlo perchè mi sento non invulnerabile ma come se non fossi in vita ma sospesa ho preso dei farmaci anche e ora sto guarendo c' è solo che io non mi ricordo di avere avuto genitori o amici cioè lo so di averli ma non lo so fino in fondo è come se fossi incerta in tutto
    wolfgang
  • a volte è come se non riuscissi a spiegare fino imìn fondo ciò che provo e cosa prova la mia mente dalle sensazione ai suggerimenti che mi da sono come un lampo se ne vanno e non riesci a coglierli se anchhe voi avete provato queste cose fatemi degli emempi mi sentirò un pò meno sola..
    wolfgang
  • rispondetemi vi prego..
  • Andato47Andato47 Post: 603
    modificato gennaio 2015
    chiara_pl ha detto:

    rispondetemi vi prego..

    ti faccio il mio esempio, non so se ti sarà di aiuto ma forse ti farà sentire meno sola. Io in passato ho avuto momenti difficili e in quei periodi mi rifugiavo solamente nella mia mente, distaccandomi dalla realtà perchè questa mi faceva paura e mi creava sofferenza. l'ansia credo fosse dovuta alla mia paura di vivere, visto che ho sempre raccolto esperienze negative, ho sempre avuto difficoltà a farmi capire dagli altri e a capire il mondo che mi circondava. Mi sono resa conto però che rifugiarmi continuamente "fuori dalla realtà", cioè evitando i contatti con il mondo reale, con le persone, con gli oggetti e gli ambienti mi dissociava sempre di più...Il vivere continuamente nella mia testa, in preda a continui pensieri che si auto alimentavano, amplificava le mie paure e la mia confusione. Io ho trovato che per troncare questo circolo vizioso devo fermare i pensieri, premere il tasto "off" nel cervello e connettermi con la realtà... ad esempio, uscire dalla mia camera e andare fuori, facendo una passeggiata sforzandomi di toccare con mano le cose che esistono. Cioè i tavoli, i muri, gli alberi... sentire le sensazione fisiche del mondo che mi circonda e cercare di trattenerle il più possibile. Gli odori, i colori, le sensazioni tattili... e parlo delle cose e della natura inanimata. Come primo step. Poi puoi passare al contatto con gli animali. Toccandoli, osservandoli...Scrivendo queste sensazioni, fermandole sulla carta, per non dimenticarle e rileggerle e poi, ogni giorno provare a riprovarle, uscendo di nuovo, toccano, annusando, guardando, ascoltando...cioè usare solo i sensi fisici, senza farci portare via dai pensieri. Dopo un po' per volta lo si può fare anche con le persone, con chi ti è più vicino, con chi ti trovi più a tuo agio, perchè se provi ansia vicino a qualcuno, non funziona... Devi guardare le persona, con gli occhi vedere com'è fatta, colore dei capelli, tono della voce, vestiti e seguire quello che dice, non i tuoi pensieri mentre parla... cercare di non parlare e ascoltare, perchè se si parla continuamente di noi, diventa un dialogo interno anche se siamo di fronte a qualcuno che ci ascolta... non so se riesco a spiegarmi...
    Poi, il fatto di  non ricordare le persone, di avere amici o genitori... beh, io non ho ricordi delle persone nella mia infanzia e questo è dovuto al fatto che la mia mente era concentrata sulle cose e sulle proprie fantasie, e quindi non ricordo le persone perchè in realtà non vivevo nel mondo reale, quindi non ho proprio dei ricordi di fatti avvenuti con le persone, perchè vivevo da sola ed isolata nei miei pensieri. Quando non si "vivono" le cose non le si può ricordare.
    Io ho avuto aiuto anche da parte di un farmaco, quando ho sofferto di depressione tanti anni fa... questo farmaco mi toglieva i pensieri, era come se la mia mente fosse una lavagna piena di cose scritte e il farmaco cancellava tutto... svuotava la mia mente ed ero costretta, non avendo più la capacità di "immaginare" e rifugiarmi quindi nel mio mondo di fantasie, a vivere e toccare le cose reali per riempire la mia giornata... questo mi ha aiutato a capire la differenza, che prima non vedevo tra una mente aggrovigliata da una miriade di pensieri, aggrappata a se stessa e una mente che pensa ma rimane presente, cioè ha dei momenti in cui pensa e dei momenti in cui "fa delle cose", cioè vive nel mondo reale e non dentro se stessa. Spero di essermi spiegata, è sempre difficile cercare di spiegare certi argomenti, perchè di solito vanno provati ed siccome ognuno li prova in maniera diversa è tutto così soggettivo... spero almeno che tu ti sia sentita meno sola. Ciao
    Post edited by Andato47 on
    Andato34Eunicewolfgangkachinaamigdala
    A.A.D. (Asperger Auto Diagnosticata) Tutto ciò che vuoi sta al di là della tua paura...
  • ct87ct87 Post: 2,956
    modificato gennaio 2015
    per quel che mi riguarda come ho già scritto in altri thread ho da sempre qualche problema a percepire il mio corpo e a volte mi è anche capitato di pensare come mai fossi in movimento ( perché realtà il mio corpo stava camminando) se il mio cervello era appoggiato da un'altra parte, o di sbattere forte e non accorgermi affatto, mi è anche capitato di non frenare mentre ero in bici perchè non vedevo il muro a 5 metri da me e sono andata a schiantarmi. Ero autolesionista e mi procuravo ferite proprio perchè non percependomi quello era l'unico modo che io avessi per entrare in contatto con me stessa. a 22 anni mi hanno diagnosticato una patologia che per tenere sotto controllo mi imponeva di diminuire le dosi di cibo (non che prima  fossero pantagrueliche) e quello per me è stato un momento di grande sconforto, ricordo che non mi sentivo il corpo e soprattutto non lo accettavo, non mi sentivo una Donna, ma credevo di avere un corpo sbagliato. non volevo più vedere nessuno, le poche volte che uscivo non ricordo nemmeno cosa succedesse, io ero nel mio angolo con lo sguardo perso nel vuoto. Non sentivo il gusto del cibo, infatti smisi di mangiare andando quasi in anoressia, non percepivo il mondo attorno a me, mi sentivo come in una diversa dimensione e le voci arrivavano in differita come se fossi in un film quando l'anima esce dal corpo. ero vuota. non so come altro spiegare, perchè è impossibile farlo. Intorno a me cercavano di farmi vedere la realtà eppure io non riuscivo quasi a percepire le loro parole. Quando in un momento di lucidità mi sono resa conto ho deciso di partecipare a degli incontri di meditazione dove reintegrare le emozioni. in parte mi ha aiutata per uscirne fuori. Purtroppo mi è successo un'altra volta a novembre 2013, sono cambiate diverse situazioni nella mia vita e non riuscivo più a starle dietro, ho perso il controllo e il fortissimo stress mi ha portato a toccare il punto di plafonatura, questo ha dato seguito a diversi episodi in cui io ero certa di svolgere azioni che in realtà non facevo e nella mia testa invece c'erano ed ero vista come bugiarda, avevo spesso attacchi di panico e soprattutto reagivo e non agivo. Arrivavo a comportarmi come un robot e agire meccanicamente senza capire nemmeno io cosa facessi. Avevo il vuoto negli occhi. ero come un fantasma. A volte mi sentivo trasparente. l'Episodio più tragico l'ho avuto il 16 Aprile quando in mezzo alla strada ho cominciato a irrigidirmi e non sentivo più nulla. il mio corpo era paralizzato e ho perso il totale controllo di me stessa. una persona che era con me sul luogo mi ha portata in un posto sicuro dove mi sono distesa e con gli occhi aperti sono caduta in una specie di trance per diverse ore. Chi era lì parlava pensando che io sentissi e stessi fingendo (mi è stato detto dopo), peccato che non sentissi e non percepissi nulla. da lì è iniziato il mio percorso verso la diagnosi
    yugenAndato_87EunicewolfgangkachinaTheda_Bara_blueli_
    Sapere Aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza
  • dovremmo essere più forti e più coraggiosi in tutto. ma tu tornando ai sintomi parlando di questo dimmi cosa provavi.. io ti dico è iniziato tutto con la paura folle di avere un tumore al cervello perchè un conoscente di mio papà ce l aveva. Ho cominciato a non dormire più a sentire dolori che non avevo mi facevo venire i mali che non c erano non vedevo bene la vista era offuscata ho fatto tutti gli accertamenti ma era tutto aposto ma nessuno poteva convincermi che non ce l avevo poi avevo gli attacchi di panico.. neanch io ricordo tutto è come se fosse offuscato
  • la cosa strana è che io adesso non so prima ce l avevo e lo sentivo ora non lo so.. ma è possibile non sapere che cosa si prova? sono sempre in dubbio su tutto non so mai se è giusto se sono giuste le cose ma non nel senso che è sbagliato farlo ma se sono corrette oppure no non lo so è difficile da spiegare penso sia una delle cose più complicate 

    Eowyn
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