Dai ricordi, mi accadeva fin dai primi anni delle elementari, ero in una classe molto caotica. Fissavo un punto, in genere erani i vetri, in cui c'erani dei disegni di rondini stilizzate, e poi andavo oltre con lo sguardo, gli alberi, le foglie il cielo. Era come se le immagini mi assorbissero e mi poetassero via dal quel luogo rumoroso. Poi imrpovvisamente ripiombavo in me stessa. E sentivo quel rumore assordante, la maestra i compagni ed ogni rumore intorno sembrava il frastuono di pentole, piatti e stoviglie. Forse è effettivamente una difesa da un eccesso di stimoli, per alcune persone in determinate situazioni. Con il gempo però, ho imparato a mantenere la concentrazione. Quando ti accade mentre guidi, bisogna far attenzione nel non essere di pericolo a sé ed agli altri.
come sopra, sembra che per lo più si tratti della saturazione sei sensi, che non c'entra nulla con la depersonalizazione e la derealizzazione. rileggi le definizioni date nell'articolo per verificare meglio, magari hai spiegato in maniera incompleta.
Non sono l' unica : anch'io quando mi vedo allo specchio mi vedo con il viso molto più sottile di quello che immagino di avere e vedo che le mie espressioni facciali sono amplificate da ciò che penso siano. Questo lo sento in maniera più ampia quando ad esempio vado dal parrucchiere e mi liscia i capelli (ho i capelli leggermente mossi.) e mi percepisco io ma allo stesso tempo mi vedo un' altra persona , oppure quando qualcosa anche di minuscolo è diverso dal solito.
A me capita spesso quando sono fuori casa e ho a che fare con altre persone.
L'ultima volta quando avevo iniziato con il lavoro (che poi ho lasciato perché non ce la facevo per vari motivi), l'altra collega mi parlava ma dopo un po' entravo come in trance e la guardavo come se non fosse reale, come se io in quel preciso momento non ero lì fisicamente, come se fosse un sogno o comunque che non dovevo essere lì in realtà.
Penso sia stato lo shock dall'essere stata per tanto tempo in casa e sentirmi "protetta" e il giorno dopo buttata allo sbaraglio in una realtà che non conoscevo, con tante persone nuove, tanti compiti da fare e che li dovevo imparare in un giorno solo perché poi sarei stata del tutto sola nei giorni seguenti..
In passato in alcune situazioni, mentre magari qualcuno mi parlava, vedevo il bordo sfumato di bianco intorno, come quando si sogna.. una cosa bruttissima, cercavo di tornare lucida ma non funzionava niente.
Depersonalizzazione. Guardarmi allo specchio senza vedermi, lo faccio da sempre, l'ho scritto anche nella mia presentazione. Derealizzazione. Vivere in un altro mondo, parallelo a quello reale (?), ma quale è la realtà? Da quando ho avuto la diagnosi ricomincio a percepirmi, la mia identità soffocata da anni di non-sense, di convivenza forzata con neuro-tipici. Dopo tanti anni la mia mente per smettere di soffrire aveva subito uno switch, si era appiattita, aveva smesso di lottare, per sopravvivere. Nell'ultima frase ho cambiato tutti i verbi dal presente al passato. grazie
A qualcuno succede? Sentirsi come "estraneo a se stessi" e chiedersi "chi sono?" "sono proprio io che sto facendo questa cosa?" (anche azioni banali tipo bere un bicchiere di acqua). Avere paura di se stessi proprio perche ' "si perde la confidenza col se".. Sentire come se corpo e mente non fossero "collegati" voi come fate a uscirne quando inizia a diventare cronica?
E' vero se è vero che è vero che..
che mi fa impazzire se penso che le cose che ho toccato insieme a te debbano svanire...dimmi che non è, dimmi che non è tutta un'illusione...un'illusione"
A volte ho la sensazione di vivere un film. Mi ricordo per esempio quando è morto mio padre. La notte della sua agonia, gli infermieri e i medici che mi chiedevano delle cose e io che rispondevo con leggerezza come se fosse tutto un film Solo un anno dopo ho visto davvero un film che proponeva una situazione simile : lì sono scoppiata a piangere Fino ad allora non avevo versato una lacrima
Ciao, vi capita di avere forti momenti di derealizzazione? Sensazioni come totale o parziale distacco dalla realtà, sensazione di essere come in un film... Per me è stremante.. Oggi lo gestisco meglio ma è molto dura...
Prima non ero consapevole ma ho fatto caso ultimamente che mi capita nei momenti di shutdown; specie in situazioni sociali o comunque in mezzo alla folla.
How wonderful it is that nobody need wait a single moment before starting to improve the world. - Anne Frank
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
Ciao Shiki.. Che piacere ricevere una risposta.. Io anni fa ne ebbi alcune talmente forti da impedirmi di vivere per quasi un anno.. Ad oggi mi capitano spessissimo sicuramente se sono stressata aumentano o se mi fanno arrabbiare perché interrompono le mie routine.
Ciao io avevo fatto una domanda simile e l'hanno spoatata in un vecchio topic penso faranno lo stesso con te
E' vero se è vero che è vero che..
che mi fa impazzire se penso che le cose che ho toccato insieme a te debbano svanire...dimmi che non è, dimmi che non è tutta un'illusione...un'illusione"
E' vero se è vero che è vero che..
che mi fa impazzire se penso che le cose che ho toccato insieme a te debbano svanire...dimmi che non è, dimmi che non è tutta un'illusione...un'illusione"
Io provo spesso questi sentimenti di depersonalizzazione. E' stressante. Comunque ho visto che alcuni hanno detto "Non mi sento né maschio né femmina" beh per me è la stessa cosa, e io sono agender, cioè, non ho un gender. Non mi sento femmina, non mi sento maschio, e nemmeno altro. Ma sarebbe stato meglio nascere in un corpo maschile (scusate se il topic è vecchio e io rispondo solo adesso AHAHAHAH)
Lo stesso vale per me... Io mi considero di genere fluido... Ne maschio ne femmina.. Prima ci soffrivo ora sento che questa è la mia realtà, il mio modo di esistere.
@sdentato1979 quindi potresti innamorarti sia di un uomo che di una donna?
E' vero se è vero che è vero che..
che mi fa impazzire se penso che le cose che ho toccato insieme a te debbano svanire...dimmi che non è, dimmi che non è tutta un'illusione...un'illusione"
Io vorrei fare una domanda. Quanto ha a che fare questo con lo spettro autistico? Ho letto nell'articolo che una depersonalizzazione forte può essere legata alle schizzofrenia e al disturbo dissociativo di identità. C'è un legame tra disturbo dissociativo e spettro autistico?
Cosa e' esattamente il diaturbo dissociativo d'identita'?
E' vero se è vero che è vero che..
che mi fa impazzire se penso che le cose che ho toccato insieme a te debbano svanire...dimmi che non è, dimmi che non è tutta un'illusione...un'illusione"
@cicalina detto molto semplicemente, è quando in una persona si generano diverse personalità.
Parlando un attimo di gender (che non influenza necessariamente il verso cosa siamo attratti) non so quanto possa collegarsi alla questione ma di certo trovo strano il caso che anche io mi vedo agender. Ma credo che i problemi di genere e orientamento siamo più che altro maggiormente comuni nello spettro autistico.
@vera68 la questione interessa anche me. Infatti collegai la questione allo shutdown autistico...
How wonderful it is that nobody need wait a single moment before starting to improve the world. - Anne Frank
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
Poiché è spesso legato al trauma, io mi chiedo se un bambino in spettro autistico ha maggiori possibilità di altri di andare incontro a un disturbo dissociativo
Riguardo alla depersonalizzazione ho un po' di domande. Credo di sperimentarla spesso, praticamente ogni qual volta mi trovo da sola e ho "tempo e modo" di rifugiarmici. Mi spiego meglio, io credo sia depersonalizzazione ma non ne sono sicura. Fino un paio d'anni fa pensavo fosse fantasia e basta.. Da adolescente la sera al buio immaginavo scenari, piú o meno su tematiche simili, e li vivevo, ne ero trasportata emotivamente, ero coinvolta al 100%, non era un semplice pensare, vivevo quello che immaginavo, era come se in quel momento effettivamente stessi facendo quelle cose. Di conseguenza mi capitava di piangere o anche muovermi davvero, abbracciarmi se immaginavo di essere abbracciata ecc. Non ne ho mai parlato a nessuno per vergogna e per paura di essere presa per matta. Negli ultimi anni il fenomeno in questione é diventato sempre piú frequente, anche di giorno, sia a casa che quando ero ricoverata. Sono cambiati negli anni i temi, ovviamente. Il mio psichiatra una volta disse che si trattava di autoscopia. Cosí adesso vedo me impiccata oppure vivo conversazioni che vorrei avere davvero, piango, mi muovo, mi abbraccio... Questa é fantasia o é altro? Quando poi ho vissuto diciamo un trauma e sono stata in pronto soccorso mi é successo di sentirmi totalmente assente, o meglio c'ero ma come spettatrice, mi parlavano e facevano cose, capivo, la muscolatura era contratta (me ne sono resa conto quando mi dissero di cercare di rilassarmi e mi strinsero una mano) tanto che faticai per aprire la mano, ma non sentivo né dolore né emozioni. Poi mi ricoverarono, per giorni anche se cercavo di pensare a qualcosa, non ci riuscivo...é stato molto piacevole a ripensarci, una breve pausa dai pensieri...
Il fstto che hai descritto in pronto soccorso sembra depersonalizzazione. Non conosco l'autoscopia... Ma forse il resto che racconti, quelle fantasia sembra derealizzazione ma non saprei dirti di preciso.
How wonderful it is that nobody need wait a single moment before starting to improve the world. - Anne Frank
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
@Shiki grazie della risposta. Mi interesserebbe innanzitutto, prima di classificarli, capire se sono fenomeni fisiologici (soprattutto il primo descritto, il secondo son quasi certa sia patologico). Ieri sera ascoltavo una canzone e mi son completamente distratta ad immaginare un dialogo con una persona che conosco, fino a non sentire piú la radio, ero tot nei miei pensieri e non saprei dire se immaginavo di parlare o parlassi sul serio
Mi capita da anni, ad oggi ha completamente soppiantato quelli che prima erano attacchi di panico. Ora ho interminabili mezz’ore in cui di punto in bianco quello che succede attorno mi pare del tutto surreale, come se fosse un sogno particolarmente realistico, e per alcuni insopportabili secondi ho come la sensazione che da un momento all’altro potrei risvegliarmi trafelata nel mio letto, o che tutto attorno a me potrebbe prendere una piega assurda perché si tratta appunto di un sogno. Poi passa come viene, fare qualcosa di fisico mi aiuta a riconnettermi allla realtà. Complice il fatto che in questo periodo faccio spessissimo sogni vividissimi in cui accade ciò che succede nella realtà, ovvero avere la percezione di essere in un sogno, svegliarmi nel sogno e continuare a capire che sono in un sogno, fino a che non mi sveglio davvero con grande angoscia. Studiando filosofia poi ho avuto momenti orrendi nei quali mi sono sentita come un cervello in una vasca, come se il mondo, il mio corpo e le persone attorno a me potessero essere una mia creazione inesistente, come se la vita fosse una simulazione o un’invenzione laboratoriale. Naturalmente non ci credevo davvero, ma era una fantasia più che opprimente. Dopo aver dato l’esame la situazione sta lentamente tornando alla normalità, e questi assurdi pensieri sono tornati a sembrarmi solo assurdi pensieri
Ragazz* perdonatemi la pedanteria della domanda tecnica che sto per fare: per caso avete episodi di epilessia al cervello?
Sapete perché lo chiedo? Perché spesso in passato ho avuto tendenze alla depersonalizzazione. Precisamente momenti in cui ero talmente travolto dall'angoscia che mi sentivo come intrappolato nel mio corpo, una sensazione di ovattatamento interiore che mi rendeva difficile sentire e muovere con scioltezza le mie stesse membra.
Ne parlai con una neurologa e dopo due EEG scoprimmo che soffro di piccoli episodi epilettoidi quando sono sotto un fortissimo stress emotivo (e come sapete mi accade per ogni nuvola che passa in cielo).
Secondo voi potrebbe c'entrare qualcosa e magari tornare utile per stare meglio nei momenti di crisi?
Piuttosto che maledire il buio è meglio accendere una candela - Lao Tze
@Domenico sai ci avevo pensato (soprattutto per i fenomeni di autoscopia) ma non ho mai eseguito un eeg né una visita neurologica semplicemente perché non ne ho mai fatto parola a nessuno. @Ossitocina. Non mi ritrovo nelle tue esperienze, per me il mondo é il mondo..semmai mi capita di avvertire le persone come improvvisamente un pericolo per me, soprattutto se sono tante e rumorose o anche se poche ma arrabbiate (anche non nei miei confronti). Le fantasie che ho non riesco ad inquadrarle, spero non siano allucinazioni.
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Derealizzazione. Vivere in un altro mondo, parallelo a quello reale (?), ma quale è la realtà?
Da quando ho avuto la diagnosi ricomincio a percepirmi, la mia identità soffocata da anni di non-sense, di convivenza forzata con neuro-tipici.
Dopo tanti anni la mia mente per smettere di soffrire aveva subito uno switch, si era appiattita, aveva smesso di lottare, per sopravvivere.
Nell'ultima frase ho cambiato tutti i verbi dal presente al passato.
Mi ricordo per esempio quando è morto mio padre. La notte della sua agonia, gli infermieri e i medici che mi chiedevano delle cose e io che rispondevo con leggerezza come se fosse tutto un film
Solo un anno dopo ho visto davvero un film che proponeva una situazione simile : lì sono scoppiata a piangere
Fino ad allora non avevo versato una lacrima
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
Quanto ha a che fare questo con lo spettro autistico?
Ho letto nell'articolo che una depersonalizzazione forte può essere legata alle schizzofrenia e al disturbo dissociativo di identità.
C'è un legame tra disturbo dissociativo e spettro autistico?
Parlando un attimo di gender (che non influenza necessariamente il verso cosa siamo attratti) non so quanto possa collegarsi alla questione ma di certo trovo strano il caso che anche io mi vedo agender. Ma credo che i problemi di genere e orientamento siamo più che altro maggiormente comuni nello spettro autistico.
@vera68 la questione interessa anche me. Infatti collegai la questione allo shutdown autistico...
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.stateofmind.it/tag/dissociazione/&ved=2ahUKEwjfyvWUoYPdAhVH_aQKHULUAWAQFjAAegQIABAB&usg=AOvVaw3Rbi-X8FZIWRtzIRTwnZzi
Poiché è spesso legato al trauma, io mi chiedo se un bambino in spettro autistico ha maggiori possibilità di altri di andare incontro a un disturbo dissociativo
Spero nella risposta di un esperto.
Da adolescente la sera al buio immaginavo scenari, piú o meno su tematiche simili, e li vivevo, ne ero trasportata emotivamente, ero coinvolta al 100%, non era un semplice pensare, vivevo quello che immaginavo, era come se in quel momento effettivamente stessi facendo quelle cose. Di conseguenza mi capitava di piangere o anche muovermi davvero, abbracciarmi se immaginavo di essere abbracciata ecc. Non ne ho mai parlato a nessuno per vergogna e per paura di essere presa per matta. Negli ultimi anni il fenomeno in questione é diventato sempre piú frequente, anche di giorno, sia a casa che quando ero ricoverata. Sono cambiati negli anni i temi, ovviamente. Il mio psichiatra una volta disse che si trattava di autoscopia. Cosí adesso vedo me impiccata oppure vivo conversazioni che vorrei avere davvero, piango, mi muovo, mi abbraccio...
Questa é fantasia o é altro?
Quando poi ho vissuto diciamo un trauma e sono stata in pronto soccorso mi é successo di sentirmi totalmente assente, o meglio c'ero ma come spettatrice, mi parlavano e facevano cose, capivo, la muscolatura era contratta (me ne sono resa conto quando mi dissero di cercare di rilassarmi e mi strinsero una mano) tanto che faticai per aprire la mano, ma non sentivo né dolore né emozioni. Poi mi ricoverarono, per giorni anche se cercavo di pensare a qualcosa, non ci riuscivo...é stato molto piacevole a ripensarci, una breve pausa dai pensieri...
Non conosco l'autoscopia... Ma forse il resto che racconti, quelle fantasia sembra derealizzazione ma non saprei dirti di preciso.
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
Mi interesserebbe innanzitutto, prima di classificarli, capire se sono fenomeni fisiologici (soprattutto il primo descritto, il secondo son quasi certa sia patologico). Ieri sera ascoltavo una canzone e mi son completamente distratta ad immaginare un dialogo con una persona che conosco, fino a non sentire piú la radio, ero tot nei miei pensieri e non saprei dire se immaginavo di parlare o parlassi sul serio
Studiando filosofia poi ho avuto momenti orrendi nei quali mi sono sentita come un cervello in una vasca, come se il mondo, il mio corpo e le persone attorno a me potessero essere una mia creazione inesistente, come se la vita fosse una simulazione o un’invenzione laboratoriale. Naturalmente non ci credevo davvero, ma era una fantasia più che opprimente. Dopo aver dato l’esame la situazione sta lentamente tornando alla normalità, e questi assurdi pensieri sono tornati a sembrarmi solo assurdi pensieri
@Ossitocina. Non mi ritrovo nelle tue esperienze, per me il mondo é il mondo..semmai mi capita di avvertire le persone come improvvisamente un pericolo per me, soprattutto se sono tante e rumorose o anche se poche ma arrabbiate (anche non nei miei confronti). Le fantasie che ho non riesco ad inquadrarle, spero non siano allucinazioni.