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Le nostre "stranezze" più strane

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Commenti

  • OssitocinaOssitocina Post: 2,725
    - Penso di avere un udito molto sviluppato, sento i suoni in modo molto accentuato, tant'è che i più minimi spesso non sono uditi dagli altri. Sono solo tre anni che non mi copro le orecchie per il fastidio con i suoni forti, al contrario, ora mi inebriano. Anche se risulta pericoloso, se esagero con questo inebriarmi vado in panico.
    - Se cammino vicino ad altre persone, spesso ci sbatto contro, non so camminare dritto. Ma se sono sola, questo non accade. In più, ho l'impulso di inserirmi al centro (o comunque tra due persone, in modo da averne una per fianco) se si cammina vicini in più di due. Spesso i miei amici mi prendono in giro dandomi dell'egocentrica, ma io non lo faccio apposta, non riesco a mettermi a lato, se ci sono mi sposto automaticamente.
    - Ho diverse azioni ansiolitiche, che quando sono in contesti in cui mi sento nervosa o non a mio agio ripeto spesso: accendere e fumare sigarette (è la gestualità in sé a calmarmi, non tanto la nicotina); legarmi e slegarmi i capelli; mettere e togliere gli occhiali, pulirli; scrocchiarmi le dita delle mani; rigirarmi gli anelli fra le dita; darmi il burrocacao.
    - Quando piango perché sono arrabbiata capita che mi graffi la faccia per sfogare la rabbia che sento partire dal collo e raggiungere le dita.
    - Consistenze diverse in alcuni cibi mi provocano rigetto immediato. Ad esempio: Lo yogurt con i pezzi, l'insalata di riso se dentro ci sono carote o cetriolini; le bucce dei pomodori cotti nella pasta; nervetti e grasso nella carne. Per non parlare delle cose viscide o semi gelatinose: il grasso del prosciutto cotto, la pannacotta... Mi danno i brividi.
    - Quando sono su un mezzo di trasporto, o cammino (quando sono in movimento, diciamo) ed ho la possibilità di isolarmi con un paio di cuffie e della musica, se sono di buon umore fantastico su situazioni ipotetiche, con persone esistenti o meno. Le creo e modello nella mia mente avendo cura per i dettagli: i vestiti e gli accessori dei protagonisti della mia fantasticheria, il setting, le parole usate, il gioco di sguardi. Se non riesco a catturare suddetti dettagli mi innervosisco e "riparto da capo". Spesso la mia mente mette in scena situazioni dalla forte carica emotiva, e mi è capitato di dover smettere di fantasticare perché mi stava venendo rabbia, o ansia, o da piangere. Altre volte invece sorrido.
    - A volte, se vedo un bambino cerco di immaginarmelo da adolescente, da adulto; viceversa, mi capita di tentare di immaginare come siano stati gli adulti da ragazzini.
    - Non so studiare dai libri. Studio ascoltando gli altri, e funziona quasi sempre.
    - Amo molto leggere ma non lo faccio spesso: se inizio un libro, DEVO finirlo il giorno stesso o al massimo il giorno dopo. Altrimenti è molto probabile che lasci la lettura incompiuta. Il mio record e di 500 e rotta pagine in 8 ore, con pausa cena e una tachipirina per il mal di testa.
    - Ho il terrore dei parrucchieri. O meglio, sudo freddo, divento rossa e mi viene la tachicardia durante la piega, perché sono molto sensibile al calore e ho l'ansia che il calore mi scotti troppo.
    - Sono la persona più affettuosa che conosca, ma detesto mortalmente il suono dei bacini, a meno che non siano davvero molto sonori, in quel caso di solito mi piacciono.

    È stato divertente!! Aggiungerò se mi verrà in mente altro :)
    rondinella61AJDaisyAmelieClaraDiLuna
  • SolitaireSolitaire Post: 1,315
    Vedo e rivedo un film fino a quando non imparo tutte ma proprio tutte tutte le battute di tutti gli attori.
    rondinella61ShinjiAJDaisyMariAlberiEinstein
  • DingoDingo Post: 530
    - Ho delle abitudini fortememente ipocondriache in bagno.

    Evito crepe e fughe nei pavimenti anche se ne tempo sono un pò riuscito ad eliminare questo impulso, ma mai a sradicarlo del tutto.

    - Alcuni odori che la gente trova disgustosi, il li trovo invece buoni e viceversa.

    - La mia stanza è caos organizzato, se qualcosa viene spostato o rimosso me ne accorgo subito. Mi madre sà bene quanto mi addiri che faccia incursioni nella mia stanza. Infatti se non trovo un oggetto, so chi può essere stato o a chi dare la colpa; se nessuno tocca niente, io trovo sempre tutto.

    - A volte provo piacere ad avvicinarmi normalmente o a passo leggero a qualcuno girato di spalle, che alle volte si trova così concentrato da non accorgersi della mia presenza per brevi istanti, finchè non la avverte o si gira in tutta calma. La parte migliore è vedere le facce sorprese o inizialmente terrorizzate appena accortosi di me. Se poi è buio ancora meglio.

    - Un tempo non mi piacevano i lati del letto "aperti" cioè il perimetro delle coperte a penzolare dal letto. Mi sentivo più sicuro ad avvolgerli, quasi temendo che quacuno potesse apporfittarne per toccarmi, colpirmi o altro. Oppure che qualcosa passasse sotto le coperte per farmi del male.

    Quando le unghie crescono mi danno fastidio, spesso neanche me ne accorgo e comincio a tagliarmele, per nervosismo o semplice distrazione. Non uso strumenti o la bocca, senon in forma indiretta in rare occasioni... Anche se da piccolo ero uno che si mangiava pure quelle dei piedi! Bleah! No, il mio metodo è usare il bordo di un unghia dei pollici o degli indici per fare leva sull'unghia interessata e tagliarla gradualmente. Più facila a farsi che a dirsi onestamente.
    Ossitocinarondinella61frieden
  • Dingo ha detto:

    - A volte provo piacere ad avvicinarmi normalmente o a passo leggero a qualcuno girato di spalle, che alle volte si trova così concentrato da non accorgersi della mia presenza per brevi istanti, finchè non la avverte o si gira in tutta calma. La parte migliore è vedere le facce sorprese o inizialmente terrorizzate appena accortosi di me. Se poi è buio ancora meglio. 

    Per favore, ricordati di non farlo in mia presenza  :-SS
    aspirinaWBorgfriedenShinjiAndato_52
  • Andato_52Andato_52 Post: 969
    modificato luglio 2016
    Stranezze più strane?

    Ritengo che l'oscurità sia la nostra migliore alleata. Non la dobbiamo temere, ma nessuno sembra comprendere questo concetto tutto mio.
    Al buio ci siamo, ma nessuno può localizzarci. Al buio osserviamo gli altri, ma gli altri non lo sanno fare.

    Di recente ho acquistato della tecnologia militare accessibile ai civili, ma a prezzi da considerarsi comunemente proibitivi.
    Sembra un cellulare, in realtà è un dispositivo multifunzionale che può essere utile in parecchi ambiti. Primariamente lo utilizzo al risveglio/quando torno a casa e dentro è tutto buio. Mi consente di vedere il non visto (l'apparecchio è insensibile alla luce, ergo funziona ovunque, anche in totale assenza di luce) e di localizzare in maniera distinta (molto più distinta che ad occhio nudo..diciamo immediata) ogni forma di vita con la relativa temperatura corporea.
    Una volta tornavo a casa ed avevo paura di quel corridoio non illuminato vicino all'ingresso...sentivo dei rumori, nelle stanze a nord avrebbe potuto esserci qualcuno, chissà con quali intenzioni... Ora l'oscurità è diventata la mia alleata, e sempre lo rimarrà!

    PS
    Per i "gioffani" (cit. Ratzinger):
    No, non gioco a Splinter Cell e non sto tentando di emulare il protagonista! xD
    Antonius_BlockOssitocinaWBorgShinji
  • E91E91 Post: 73
    - il giallo mi dà fastidio; 
    - i colori caldi mi irritano, quelli freddi mi rilassano;
    - cammino in maniera goffa e un paio di volte sono caduta dalle scale e dalla bici;
    - ho dei gusti musicali particolari e diversi da quelli dei miei corìetanei.
    - mi piace fare ricerche ed approfondire gli argomenti;
    - parlo poco, mi espongo poco ma sono un'attenta osservatrice e studio molto i comportamenti degli altri. Mi considero un iceberg: ciò che si vede in superficie è solo una piccola parte di me.
    - taglio le doppie punte della mia chioma una per una; 
    - quando vedo un gatto la mia vita ha un colore diverso;
    - quando scrivo devo seguire uno schema preciso;
    - la luce del sole mi irrita;
    - quando avverto un terremoto mi emoziono, mentre gli altri sono immersi nel terrore; 
    - mi piace il rumore della pioggia;
    - sono attratta dai sistemi che classificano le cose;
    - non so guidare, nonostante abbia la patente ed abbia fatto moltissime ore di lezione. Non capisco perché;
    - il paranormale non mi attrae e trovo i film horror squallidi;
    - se non ho la mia penna preferita (nera, tratto fine) mi irrito;
    - mi piace pensare, riflettere e da qui creare storie. Il problema è che non ho mai scritto una riga di ciò che ho ideato ed ho tutto compresso nel cervello; Visualizzo molto anche quando ascolto la musica;
    - studio al 100% o non studio, le vie di mezzo non ci sono;
    - adoro la matematica e la fisica ma nel mio percorso scolastico ho sviluppato una sorta di matofobia ed attualmente studio una disciplima molto distante da queste;
    - ho la fobia delle farfalle ma adoro i serpenti;
    - ho sempre avuto un contatto visivo debole;
    - sono possessiva, non permetto a nessuno di toccare i miei libri ed i miei oggetti (altrimenti divento aggressiva);
    - non mangio alcuni cibi a causa della loro consistenza.
    - sono più attratta dai pensieri e dalle idee di una persona che dalla compagnia in senso stretto (non ho mai capito il  significato di queste parole: "ti accompagno, così ti faccio compagnia");
    - non riesco a perdonare coloro che mi hanno fatto un torto;
    - non riesco a mantenere le amicizie, non telefono e non rispondo a nessuno;
    - con i totali sconosciuti mi sento a mio agio ma con i conoscenti e parenti mi sento a disagio;
    - adoro l'armonia delle forme e delle strutture e sento l'esigenza di ordinare gli oggetti in un certo modo.
    - mi piace allenare la mia mente e risolvere problemi di logica.

    Quando ero piccola: 
    - giocavo con i fili d'erba o cose molto elementari.  
    - dovevo completare un'azione prima del tempo che mi ero autoimposta altrimenti mi poteva accadere qualcosa di "terribile".
    - verso i 5 anni, nel dormiveglia vedevo dei globi di luce. Da quel memento e per circa un anno, prima di andare a dormire, costruivo un muro di cuscini per "proteggermi" ed immaginavo una barriera protettiva invisibile all'igresso della mia camera. 
    - ero attratta dalle autovetture, leggevo le riviste di auto per imparare i loro nomi.
    - disegnavo tantissimo (adesso non più), avevo creato delle creature fantastiche di diverse specie, con una propria cultura e ruolo.
    - avevo le mie piccole fissazioni del pediodo, ad esempio c'è stato un periodo in cui ero fissata con qualsiasi cosa in bianco e nero.
    - quando qualcuno mi feriva o mi faceva arrabbiare avevo la tendenza a scappare o a rifugiarmi in un posto isolato.
    - a 10 anni ho avuto la Sindrome di Stendhal guardando la Primavera di Botticelli, oggi le foto di Saturno catturate dalla sonda Cassini mi provocano il medesimo effetto;
    - quando avevo 3-4 anni ero convinta che mio padre fosse in grado di leggere nel pensiero.

    WBorgMariAlberirondinella61
  • SophiaSophia Post: 5,904
    A differenza vostra sono discalculica e quindi i numeri sono l'ultimo strumento che potrei utilizzare per vivere. Al posto dei numeri io utilizzo le parole. Ho parlato a 10 mesi e leggo da quando ho 4 anni, sono infatti andata a scuola un anno avanti e allora non si usava. Leggo tutto, sempre. Targhe delle macchine, slogan pubblicitari, insegne e quando sto ferma senza fare niente nella mente scrivo le parole che sento. Credo di essere una pensatrice verbale e a differenza della matematica, che mi ha dato seri problemi, il linguaggio mi ha resa padrona delle situazioni anche quando non lo ero affatto.
    rondinella61WBorg
    "Nulla esiste finché non ha un nome".
    Lorna Wing
  • resetreset Post: 2,151
    @E91
    Mi ha colpito un punto lettura del pensiero.

    Ho avuto spesso questa convinzione/forse autosuggestione. Immaginavo i pensieri come entità concrete. Che una volta elaborate dal cervello, stazionassero nel luogo in cui erano stati elaborati.
    E dato che spesso i pensieri più intimi li elaboravo a letto, avevo la gelosia del cuscino. Come se poggiandoci la testa, qualcuno potesse appropriarsene.
    rondinella61WBorgE91

  • anita6anita6 Post: 10
    Domitilla ha detto:

    @simone.... ♥_♥

    Durerei per tutta l'eternità a parlare di queste cose...
    Io ai numeri attribuisco un genere, un carattere, relazioni e consistenza.
    Purtroppo nessuno mi capisce e mi vergogno a parlare di queste cose...

    (Perché definisci l'otto fermo? A me pare basculante. Piuttosto definirei fermi l'uno e il due.)

    come ti capisco! a me irritava parecchio il numero 9, ora riesco a passarci sopra

  • Io non esterno molto le stereotipie. Però su queste cose non posso farci nulla: muovo sempre una gamba, alle volte sono come scossa da brividi, parlo da sola. È gli altri mi dicono che sembro matta...
    WBorg
  • Mi rasserenano alcuni odori, ad esempio in alcune circostanze annuso l'anello che ho sull'anulare della mano sinistra. Quando fumo, sviluppo delle paleocinesie, ad esempio dondolo e assaporo ritmicamente il fumo stesso. Quando mi faccio abbracciare, devo sempre interporre almeno un mio braccio tra me e l'altro, come se innanzitutto dovessi abbracciarmi da sola. Mi piace camminare in tondo o su e giù quando sono nervosa o preparo un esame.
    WBorgrondinella61
  • Parlo molto da sola mi rilassa e mi sfogo...allo specchio spesso mi sorrido,In alcune situazioni di disagio dondolo un pochino avanti e indietro...non amo guardare negli occhi gli altri soprattutto estranei o persone con cui ho poca confidenza,per ricordare ciò che devo fare ripeto come un mantra la lista dei compiti da portare a termine ad alta voce,quando mi piace una canzone l'ascolto fino allo sfinimento a ripetizione per circa 2 giorni dopodiché odio riascoltarla...sono spesso con la testa per aria e non seguo molto le conversazioni lunghe mi perdo...
  • Ah dimenticavo ,annuso molto le cose soprattutto cibo prima di mangiare ma anche oggetti mentre alcuni profumi mi fanno venire nausea e mal di testa.
  • vntlnzvntlnz Post: 41
    A volte quando il mio lavoro si fa noioso o ripetitivo mi esce un simpatico ululato. Così faccio capire ai miei colleghi che è meglio stare alla larga. Hanno un collega strano.
    rondinella61WBorgcameliaCharadenory
  • Mmm vediamo
    - taglio il prato con le forbici
    - do nomi propri ad oggetti inanimati (auto, piante, macchina del caffé ecc..)

    Per queste due cose passo per matta
    rondinella61Charade
  • Tom9997Tom9997 Post: 22
    Mi risulta difficilissimo mantenere il contatto oculare: lo mantengo per qualche secondo, lo distolto, poi lo riprendo e così via.
    Quando provo un'emozione forte cammino avanti indietro, saltello, muovo le braccia...
    Quando sono in giro in compagnia ho sempre il mio zainetto con dentro i miei libri preferiti e quando mi sento triste inizio a leggerli ignorando tutto il resto. Mi capita di essere ossessionato dai numeri e di annotarmi sul cellulare le targhe delle macchine che passano, stessa cosa per i caratteri cinesi, che leggo ad alta volta e traduco ogni volta che ne vedo uno in giro.
  • WBorgWBorg Post: 4,497

    Mmm vediamo
    - taglio il prato con le forbici
    - do nomi propri ad oggetti inanimati (auto, piante, macchina del caffé ecc..)

    Per queste due cose passo per matta

    Ciao sorella, anch'io uso a volte il forbice da giardinaggio per il prato, e mi è capitato di dare anche dei nomi ai oggetti.
    Come si chiama la tua macchina del caffè ?
    Se trovo ispirazione batezzo anche la mia 
    :)
    Cuore_sanguinanteCharade
    Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale
  • @WBorg lei si chiama Betty
    WBorg
  • WBorgWBorg Post: 4,497

    @WBorg lei si chiama Betty




    Ho deciso di chiamare la mia macchina del caffè con il nome Balzac, lui era un grande consumatore di questa bevanda, e poi era un tipo a dir’ poco originale.
    Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale
  • fra888fra888 Post: 113
    modificato giugno 2019
    Theda_Bara ha detto:

    Ci sarebbero parecchie cose, in realtà, che di me sono reputate "strane". Anche per questo parlare con gli altri m'infastidisce, perché spesso, quando parlo, scoppiano a ridere o scuotono la testa dicendo cose del tipo "la solita Theda"(ovviamente dicono il mio nome vero, non dicono "Theda"), oppure rimangono perplessi - chiedendo spiegazioni ulteriori - o si sentono a disagio - cambiando argomento. Ad esempio, io non sopporto andare dallo stesso alimentari o supermercato due volte di seguito, per quattro ragioni: 1)perché non sopporto - tanto più se è un estraneo - quando qualcuno mi riconosce, ha memoria della mia esistenza e delle mie abitudini, e mi saluta dicendo cose tipo: "allora, un pacco di lenticchie e uno di pecorino?". Quindi cerco di far passare del tempo tra una visita e l'altra. 2)Non vedo perché l'alimentari sotto casa mia debba guadagnare di più di quello a 1 km di distanza, magari quello a 1 km di distanza ha anche più bisogno dei miei soldi, come faccio a saperlo?Quindi finanziariamente cerco di contribuire in modo equo a tutti gli alimentari e i supermercati della mia zona. 3)Se il gestore di un negozio crede che io abbia preso l'abitudine di andare da lui, piuttosto che a un altro, e poi dovesse scoprire che vado da un altro, potrebbe rimanerci male. 4)Nella gerarchia degli alimentari(o qualunque altro genere di negozio)a cui andare, tendo a premiare i negozianti cordiali e distaccati, piuttosto che quelli amichevoli e generosi. Se uno di questi mi ha fatto un complimento, non ci vado più. Se uno di questi - anche per un nanosecondo - mi ha attratta, non ci vado più, e se devo passare davanti al suo negozio, faccio il giro del palazzo.

    Ma ogni volta che cerco di spiegare perché ci ho messo mezzora per prendere una cosa che potevo prendere sotto casa, ne ottengo risate, o sguardi perplessi, o disagio, quindi per questo non ne parlo più, come del resto di tante altre cose. 

    Questa ce l ho pure io
  • teoteo Post: 97
    Scacchi: devo necessariamente perdere ma solo dopo aver giocato seriamente la prima metà della partita. Nella seconda metà della partita il gioco diventa prevedere quante mosse mancano al matto.
    In più non mi piace per niente giocare con persone che non conosco bene.
    WBorgWhis
  • TatTat Post: 1,152
    Adoro tutto ciò che è simmetrico...ma proprio tutto.... infatti sono affascinata dai palindromi. Vedi il nickname, che se lo avessi scritto in maiuscolo (TAT) sarebbe stato visivamente più azzeccato, ma lì per lì non c'ho pensato.
    Dimentico sempre un pezzo per realizzare ciò che ho in mente :P
    Fenice2016LisaLaufeyson
    Gabba Gabba Hey!
  • Ce ne sono diverse ma ho l’abitudine di passare sempre dal lato destro dei tombini ...
  • PercipioPercipio Post: 1,213
    modificato giugno 2019
    Anche io diverse abitudini inconsuete. Ma sopra ogni cosa tenere acceso il phon sotto la maglietta, per scaldarmi. Anche d'estate.
  • fairyfairy Post: 170
    Io do alle persone un numero.
    Solo le persone speciali! Ovviamente primo.
  • Da piccolo, tenevo volontariamente le unghie un po' lunghe...mi aiutava a slacciarmi le scarpe ed ad aprire barattoli...
  • PercipioPercipio Post: 1,213
    @forzadeltasso Mi hai ricordato che nel sud Italia ci si fa accrescere quella del mignolo per lasciare intendere che chi la possiede non svolge lavori umili e manuali.
    forzadeltasso
  • Percipio ha detto:

    @forzadeltasso Mi hai ricordato che nel sud Italia ci si fa accrescere quella del mignolo per lasciare intendere che chi la possiede non svolge lavori umili e manuali.


    È ironico, dato che le unghie lunghe mi aiutavano proprio a svolgere operazioni prettamente manuali! XD
    Percipio
  • Nando5000Nando5000 Post: 43
    modificato novembre 2019
    yugen ha detto:

    Oltre a tutte quelle che hai elencato potrei aggiungere camminare sempre al centro delle mattonelle
    Io, giocando a scacchi, cammino tra le mattonelle "a salto di cavallo", due in avanti e una in laterale.
    Ti e' mai capitato di osservare delle persone in una stanza e calcolare le mosse come fossero pezzi? Ahaha.
    Sei anni fa, d'accordo, ma non posso che dire: Finalmente qualcun altro che lo fa!
    Post edited by Sniper_Ops on
  • fairyfairy Post: 170
    io se sento una frase che mi ricorda una canzone, devo PER FORZA cantarla o mi va il cervello in loop e faccio casini
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