Eh, direi di si. Diglielo, @lorax, le dici "ma lei non ha mai pensato di colmare i suoi vuoti e le sue paure e le sue presumibilmente molto scarse conoscenze in termini di comunicazione in altri modi, senza rivalersi - attraverso il potere che il ruolo le conferisce - sui bambini? La terra cerca braccia forti. Si faccia avanti.".
Come consiglio di fronte a insegnanti stressati, Simone, direi ai genitori di trasmetter loro tranquillita', nel senso di descrivere serenamente cosa si aspettano, cioe' non prestazioni terapeutiche, o di tipo psicopedagogico, ma solo semplice insegnamento tranquillo con aspettativa di cio' che viene spontaneamente, senza forzare nulla. Senza obiettivi, senza verifiche, senza rotture di palle tra i piedi. per trasmettere serenita' e spontaneita'. Bisogna essere tutti umili, e semplici, comprese le maestre:)
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Ah, volevo dire un ' altra cosa: le maestre sono quasi tutte donne, e le donne a volte sono un po' piu' " isteriche' , diciamo molto piu' ansiose, quindi andando avanti i bimbi a scuola troveranno insegnanti uomini che se sono equilibrati sono migliori. sono piu' tranquilli e forse anche piu' adatti per i maschietti;)
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Ah, volevo dire un ' altra cosa: le maestre sono quasi tutte donne, e le donne a volte sono un po' piu' " isteriche' , diciamo molto piu' ansiose, quindi andando avanti i bimbi a scuola troveranno insegnanti uomini che se sono equilibrati sono migliori. sono piu' tranquilli e forse anche piu' adatti per i maschietti;)
Prendo spunto da questa frase, ma prima saluto Giovanna che sto imparando a conoscere con immenso piacere.
Giovanna, Simone, ragazzi, la maestra è un essere umano non-perfetto come tutti, e anche dando per scontate la professionalità, l'onestà, la dedizione, è una persona che lavora in un campo molto delicato dove l'affettività è inscindibile dalle altre componenti.
Cosa c'è di strano se a volte le parti problematiche di un bambino risvegliano in lei/lui parti non risolte della sua personalità? In questi casi chi la aiuta? Chi può sostenere una persona che ogni giorno si gioca l'equilibrio in situazioni di grande vulnerabilità?
Secondo me qui entra in gioco la figura del formatore, nel senso di supervisore.Non si può fare a meno di un confronto/sostegno/aiuto, non è che la maestra o l'educatrice devono pagarsi la consulenza, ma hanno diritto ad essere sostenute e tutelate. Non è un "piccolo spazio pubblicità", ma credo davvero che chi si gioca ogni giorno l'equilibrio emotivo dovrebbe avere l'accesso ad un supporto continuo.
Un sogno? Bè si comincia sempre da un sogno
ciao, magnifica discussione, grazie a tutti voi
aspirina
Alla fin fine, amici, ecco la verità: è tutta una supercazzola
Sono d' accordo, spesso una sorta di supervisione ce la facciamo tra di noi, in una realta' piccola dove c' e' molta confidenza, ma non e' semplice. Noi non siamo competenti sugli aspetti emotivi, soprattutto quelli che riguardano la nostra persona, la nostra personalita' e che poi influiscono sul nostro modo di presentarci agli alunni. Io mi sono pagata uno psicologo per me, in generale,ma ce ne vorrebbe uno per me correlato al lavoro, che e' una cosa ancora diversa.
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Genitori bambini e insegnati dovrebbero vedersi come viaggiatori che fanno un pezzo di strada insieme, invece che come nemici, come nel rapporto tra genitori l'interesse del bambino dovrebbe essere al centro, invece a volte si innescano conflitti personali come nelle coppie che si stanno separando.
@aspirina la supervisione potrebbe essere un'ottima cosa, magari una supervisione di gruppo come quella per gli assistenti sociali, che purtroppo è un po' a spot e poco regolamentata ma c'è, i gruppi potrebbero essere condotti da insegnanti. Bisogna avere il coraggio di fermarsi e di guardarsi dall'esterno. Il problema degli stipendi troppo bassi per permettersi la formazione è reale, ma la formazione dovrebbe essere obbligatoria e pagata dalla scuola anche per i privati, almeno per quelli parificati.
Se cio' fosse utile, io potrei aprire discussione in sezione insegnamento, con dialoghi. Cio' sarebbe MOLTO utile.
Cosi' si mantiene il focus in questa discussione su cio' per la quale e' stata aperta.
Altrimenti io temo difficolta' di individuazione dello scopo da parte di altri utenti, causa presenza di piu' livelli di comunicazione ed informazione.
Qui si vuole dare spazio a piccoli consigli a docenti su modalita' di approccio a alunni caratterizzati da spettro autistico basati suesperienza personale:-)
Si hai ragione Simone si e' sviato. Io ho notato questo per esempio, al momento non ho alunni certificati con asperger, ma vedo mio figlio che e' certificato e ho ascoltato i racconti dei suoi insegnanti. Lui a matematica trova altre strade di ragionamento, la sua insegnante diceva che bisognava aver pazienza e seguire queste sue strade standoci di piu anche a correggere. Plausibile.
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Si hai ragione Simone si e' sviato. Io ho notato questo per esempio, al momento non ho alunni certificati con asperger, ma vedo mio figlio che e' certificato e ho ascoltato i racconti dei suoi insegnanti. Lui a matematica trova altre strade di ragionamento, la sua insegnante diceva che bisognava aver pazienza e seguire queste sue strade standoci di piu anche a correggere. Plausibile.
Ciò è vero.
Io mi accorgo che io risolvo problemi con modalità molto alternative.
E io dovevo spiegare sempre ogni cosa, e infinite volte io mi sono sentito dire: "Non si deve fare così, perché DI SOLITO si fa in questo altro modo".
Invece, bisognerebbe sempre incoraggiare il ragionamento, qualsiasi esso sia.
Con Italiano , Storia, ecc con le materie umanistiche in teoria non ci dovrebbero essere grossi problemi, secondo me, perche' li' anzi, sviare, fare collegamenti, elaborare informazioni, e' auspicabile. Esprimere opinioni personali. Bisogna incoraggiare a dirle e pero' frenare un po' una cosa, la tendenza a troppa fantasia:) In altri settori, esempio attivita' teatrali, il ballo :)cose cosi, se uno e' inibito non bisogna forzare:) Puo' mancare coordinazione motoria e un Asperger lo sa, non e' sciocco e non vuol farsi vedere:)
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Ho notato poi una notevole differenza tra orale e scritto. Contrariamente a quanto pensassi, nello scritto c' e' una tendenza in mio figlio alla massima concisione, cioe' se lo stesso pensiero lo deve mettere per iscritto, da' perscontato che chi legge non abbia bisogno di tante parole, e siccome nello spazio grafico ci dura fatica con la mano, ma anche al pc e' lentissimo, si sbriga. Nel disegno tecnico o geometrico no comment:) Anche li contentarsi, se il disegno della figura che ha fatto lui gli basta bene, senno' farglielo! Non fara' mica l' architetto.
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Ho notato poi una notevole differenza tra orale e scritto. Contrariamente a quanto pensassi, nello scritto c' e' una tendenza in mio figlio alla massima concisione, cioe' se lo stesso pensiero lo deve mettere per iscritto, da' perscontato che chi legge non abbia bisogno di tante parole, e siccome nello spazio grafico ci dura fatica con la mano, ma anche al pc e' lentissimo, si sbriga. Nel disegno tecnico o geometrico no comment:) Anche li contentarsi, se il disegno della figura che ha fatto lui gli basta bene, senno' farglielo! Non fara' mica l' architetto.
La fretta e' un grande nemico, e la poca pazienza si ha quando una cosa ti riesce poco e male. E diventa poco piacevole, poco gratificante, e non e' funzionale.Quindi snellire i compiti, renderli agili, perche' la praticita' e' importante.Che si deve fare cosa si deve risolvere dove si arriva oggi e quando si finisce.Lui vuole sapere anche questo.ma un po ' tutti.c' e' chi e'piu' paziente c' e' chi meno.
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Poi ho appreso proprio qui di questi meltdown e shutdown, a scuola si e' in gruppo a sotto pressione chissa' come capita spesso. Ecco qui ci vorrebbe un consiglio su come gestirli.
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Il meltdown a quanto ho capito e' una crisi d' ansia dovuta a una serie di emozioni ingestibili e puo' sfociare in aggressivita, dovuta ai sensi di colpa, lo shutdown e' una sorta di paralisi, incapacita' di reagire srmpre per troppo senso di colpa. C' e' qualcosa che si puo' fare per aiutare?
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
@Giovanna penso sia meglio aprire un post apposito se vogliamo avere qualche consiglio su come gestire Meltdown e shutdown. Interessa pure a me avere qualche indicazione visto che anche al mio bimbo capitano entrambi.
io non so apprendere per imitazione, bisogna dirmi metti la mano destra così oppure ad esempio prendi il compasso così o metti la marcia così.... bisogna spiegarmi i passaggi, e magari io me li scrivo anche.
Ma non date per scontato che io veda una persona fare qualcosa e sia capace di imitarla, perché io non lo so fare.
Non so se sia l'ingombrante presenza dell'altra persona, ma una cosa è certa: se io apprendo per descrizioni di sequenze distinte, è così che deve essermi spiegata una cosa (ovviamente sto parlando dalla parte dell'alunno-apprendista- discepolo, e questa è la mia esperienza)
aspirina
Alla fin fine, amici, ecco la verità: è tutta una supercazzola
E' vero, pero' puo' essere che imitino e imparino quello che non gli si dice di imitare. Piuttosto la routine e' importante, quindi direi di non cambiare tanto spesso attivita', perche' se prendi una buona abitudine quella restera'. Farsi " imitare" nelle routine? Nel metodo? Puo' essere?
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Ritorna quello detto prima: si fa cosi e non cosa'. Fai come me.Sono tentativi di trasmettere procedure piu'svelte, piu agili, piu funzionali. Se uno le accettasse non come imposizioni necessariamente, a volte sarebbe meglio.
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Sì, è vero, ma A VOLTE vi sono proprio limiti dovuti a struttura neurologica nella capacità di IMITARE.
Come nel gioco, così anche nelle attività.
Piuttosto, si dovrebbe pensare a modalità differenti per passare expertise. E' importante, passare expertise, MOLTO. Ma serve trovare modalità che si è certi vadano sempre bene.
Per esempio, una lista di passi che spieghi procedure più snelle.
Passo1: ... Passo2: ... Passo3: ... etcetera.
Ordinato, chiaro, preciso.
>Se uno le accettasse non come imposizioni necessariamente, a volte sarebbe meglio
Alle volte sai è molto difficile distinguere, è quasi impossibile.
Non è che si scelga SE accettare come imposizioni o se NON accettare come imposizioni.
E' che si è aggrediti da difficoltà di comprensione di ciò, per via del metodo, per via di molte cose.
E' la MODALITA', che è importante, affinché venga passato il contenuto.
COME. NON cosa. COME.
Non bisogna dimenticare che alla base vi è una differenza neurologica profonda.
Io vorrei dire alle insegnati di trovare tempo e pazienza per farsi aiutare e indirizzare dalla np di zona, ASCOLTARE i genitori ed essere disponibili ad adottare nuove strategie.
Spesso basta poco, qualche piccolo accorgimento per aiutare l'alunno e per semplificare un lavoro che altrimenti diventa impossibile.
Mio figlio è estremamente logico e oralmente risolve qualsiasi problema o operazione, le insegnanti non fanno a tempo a scrivere i quesiti alla lavagna che lui già da i risultati oppure diventa estremamente logorroico durante le lezioni qualsiasi sia la materia ma se andiamo alla parte scritta è un disastro perchè non riesce ad organizzare lo spazio foglio riuscendo solo a fare pasticci. Per questo alcune insegnanti in prima lo hanno denigrato tacciandolo di scarsa volontà ed interesse.
Ho dovuto cambiare addirittura scuola e alla fine ho trovato delle fantastiche insegnanti disposte ad aiutare mio figlio ed essere aiutate. Hanno capito che è più utile dare delle schede da completare piuttosto che schemi da copiare, si stanno facendo indirizzare e aspettano adesso di parlare con la specialista per capire come lavorare meglio con mio figlio, per aiutarlo a cosa può o non può fare durante le varie fasi della giornata. Solo se c'è un lavoro a 360° scuola-casa-terapie allora si da davvero aiuto.
PS La maestra di mio figlio a volte non sa nemmeno come ci arriva ai risultati perchè spesso li da a voce senza scrivere ma lei sostiene che il bambino sa fare e basta quindi perchè mai dovrebbe valutare meno?
A volte siamo noi che manchiamo di elasticità mentale....
Io sono in difficolta' perche' penso in modo psicologico, per me sono tutti blocchi emotivi e nelle relazioni, nella comunicazione, c'e' spesso ansia, opposizione, chiusura, . Anche all' apprendere da altri. In mio figlio il ritornello e' " faccio da me, non preoccuparti" Sono d' accordo su tutto quel xhe dite in ogni caso. Pensare come pensa lui e'un impresa, e lo stesso sara' per lui.:)
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
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per trasmettere serenita' e spontaneita'.
Bisogna essere tutti umili, e semplici, comprese le maestre:)
sono piu' tranquilli e forse anche piu' adatti per i maschietti;)
Alla fin fine, amici, ecco la verità: è tutta una supercazzola
Io mi sono pagata uno psicologo per me, in generale,ma ce ne vorrebbe uno per me correlato al lavoro, che e' una cosa ancora diversa.
Io ho notato questo per esempio, al momento non ho alunni certificati con asperger, ma vedo mio figlio che e' certificato e ho ascoltato i racconti dei suoi insegnanti.
Lui a matematica trova altre strade di ragionamento, la sua insegnante diceva che bisognava aver pazienza e seguire queste sue strade standoci di piu anche a correggere.
Plausibile.
Esprimere opinioni personali.
Bisogna incoraggiare a dirle e pero' frenare un po' una cosa, la tendenza a troppa fantasia:)
In altri settori, esempio attivita' teatrali, il ballo :)cose cosi, se uno e' inibito non bisogna forzare:)
Puo' mancare coordinazione motoria e un Asperger lo sa, non e' sciocco e non vuol farsi vedere:)
Contrariamente a quanto pensassi, nello scritto c' e' una tendenza in mio figlio alla massima concisione, cioe' se lo stesso pensiero lo deve mettere per iscritto, da' perscontato che chi legge non abbia bisogno di tante parole, e siccome nello spazio grafico ci dura fatica con la mano, ma anche al pc e' lentissimo, si sbriga.
Nel disegno tecnico o geometrico no comment:)
Anche li contentarsi, se il disegno della figura che ha fatto lui gli basta bene, senno' farglielo! Non fara' mica l' architetto.
Alla fin fine, amici, ecco la verità: è tutta una supercazzola
Piuttosto la routine e' importante, quindi direi di non cambiare tanto spesso attivita', perche' se prendi una buona abitudine quella restera'.
Farsi " imitare" nelle routine? Nel metodo? Puo' essere?
Anche all' apprendere da altri.
In mio figlio il ritornello e' " faccio da me, non preoccuparti"
Sono d' accordo su tutto quel xhe dite in ogni caso.
Pensare come pensa lui e'un impresa, e lo stesso sara' per lui.:)