Strisciare alle sue spalle di soppiatto e toccargli la testa / le spalle, pur sapendo che lo detesta. E stupirsi pure se scatta in piedi innervosito e se ne va.
Dire a me che ho 37 anni e che per lavorare e spostarmi da una sede all'altra del mio lavoro, devo fare i salti mortali perché non guido.."mai pensato a prendere la patente?"...."e tu ad ucciderti?" vorrei rispondere...
- Quando mi domandano "perché hai il muso?", e io non posso rispondere loro "è la mia faccia" altrimenti passo per l'asociale di turno, quindi rispondo con "non ho il muso, sono stanca".
- Quando mi tirano la treccia o mi toccano in qualche modo i capelli nonostante dica loro di smetterla.
- Quando mi danno un lavoro da fare senza spiegarmi tutti i dettagli, per poi lamentarsi di quello che faccio una volta terminato tutto dicendomi "non dovevi farlo in questo modo". La prossima volta spiegami meglio, accidenti.
- Le persone in metro che hanno un cattivo odore e che mi fanno iniziare male la mattina.
- Le persone in metro che si mettono davanti all'entrata o si posizionano nei vagoni senza un senso logico.
- Lavorare in un'unica stanza con altre persone, sentendomi a disagio in ogni istante, specie quando il mio corpo emette rumori strani che si propagano nel silenzio (ad esempio quando ho fame e mi brontola lo stomaco).
- Quando a lavoro mi chiedono "tu non vieni a pranzo?", "tu non vieni in pausa?".
- Quando mi porto il pranzo da casa, magari la frutta o qualcosa di diverso dalla pasta e mi domandano "hai iniziato la dieta?".
- La gente che mi fissa mentre mangio.
- Dare la mano per salutare gli altri, o comunque sentire la pelle degli altri sulla mia (questo non mi capita solo col mio ragazzo).
- Quando mi fanno una domanda su un argomento di mio interesse e poi si allontanano mentre sto ancora rispondendo o parlando. Dimmelo che non ti interessa, no?
- Quando mi fanno una domanda e non aspettano la mia risposta perché "ci metto troppo a dirla" perché devo pensare e trovare le parole giuste, e qualcuno risponde al posto mio.
- Quando mi fanno l'eco durante i miei attacchi di allergia alla polvere (tosse, starnuti, ecc) e si aspettano che io rida, senza capire quanto io possa sentirmi a disagio ad emettere rumori del genere sopratutto in mezzo ad altre persone ed in luoghi silenziosi, ed essere guardata come la portatrice di qualche malattia mortale.
- Quando mi dicono che dovrei trattare gli esseri umani come tratto gli animali (adoro gli animali, sono vegana e riesco a rapportarmi meglio con loro), quindi essere più gentile, ridere di più, essere più dolce, non rispondere male, ecc.
Mettersi d'accordo per vedersi. Dirmi che si è stanchi e annullare l'appuntamento (e fin qui ci sta, può capitare). Sentirsi rispondere da me che non c'è problema e che si rimanda. Un'ora prima dell'orario previsto per l'appuntamento saltato (quando ormai mi sono rilassata e sono in modalità casa) chiedermi: "ma sei sicura? Se vuoi ci vediamo al volo".
Make it your goal to live a quiet life, minding your own business and working with your hands. 1 THESSALONIANS 4:11
Detesto le persone che mi fanno una domanda, e quando (dopo aver riflettuto anche per giorni) rispondo, ti dicono "parla..parla..tanto ti sento.. anche se sto facendo un'altra cosa, ti ascolto".
Una cosa che mi da parecchio fastidio è quando tento di spiegare un concetto a delle persone, magari un concetto che reputo importante, come una scelta di vita, un nuovo modo di vedere delle emozioni che provo, e queste stesse persone pur di dover dire la loro travisano ciò che stavo dicendo e riportano le mie parole ad una loro esperienza o cosa vissuta.
Tutto questo mi crea rabbia, perché poi si creano delle discussioni enormi a cui non mi va di partecipare, che mi sfiniscono anche al solo starle ad ascoltare.
"La biologia carica il fucile, la psicologia prende la mira e l'ambiente tira il grilletto"
"Guardo i film, so come ci si comporta"
Scoprii che ignorava totalmente la Teoria Copernicana e la composizione del Sistema Solare. (…) "Lei dice che giriamo intorno al sole. Anche se girassimo intorno alla luna non farebbe un soldo di differenza per me o per il mio lavoro." (Sherlock Holmes)
Una cosa che mi da parecchio fastidio è quando tento di spiegare un concetto a delle persone, magari un concetto che reputo importante, come una scelta di vita, un nuovo modo di vedere delle emozioni che provo, e queste stesse persone pur di dover dire la loro travisano ciò che stavo dicendo e riportano le mie parole ad una loro esperienza o cosa vissuta.
Tutto questo mi crea rabbia, perché poi si creano delle discussioni enormi a cui non mi va di partecipare, che mi sfiniscono anche al solo starle ad ascoltare.
spero di non essere tra questo tipo di persone, a volte ho la sensazione di raccontare tropppe esperienze personali qui, ma è solo perchè ho difficoltà ad argomentare in modo discorsivo. L'atteggiamento di chi in una conversazione, deve sempre dire la propria, mi infastidisce, sembra quasi una gara, invece mi piacerebbe ci fosse un dialogo per approfondire un determinato argomento.
Questa devo dirla anche se il post risale ad anni fa: mia mamma in seguito ad un mio comportamento "anormale": guarda che ti porto da uno psichiatra, poi vedi che ti fa. Una diagnosi decente, per favore!
-"e allora?" (Domanda retorica dopo una mia risposta)
-essere toccato da qualcuno che non sia mio/a amico/a o parente con cui ho un legame molto forte.
-domande sulla mia personalità di cui non so rispondere o non voglio rispondere.
-"I tuoi genitori non ti hanno insegnato l'educazione!" (I miei genitori non avevano passato molto tempo con me visto che pensavano al divorzio e altri problemi).
Già, tu sai tutto di me, hai studiato la mia vita e sei evidentemente esperto di neurodiversità.
"Tu sei stupida!"
Grazie, ma non potrò mai competere con te...
"Ma ti sembra normale, non saper fare questo?!"
E a te sembra normale urlare e inc... per questo?
"Perché non sorridi? Perché stai in disparte? Sei triste? Hai il muso? Basta con questa depressione!"
Ehm, veramente io sto benissimo e mi godo i miei pensieri...
"Sei normalissima, non mi sembra che tu abbia grossi problemi. Ti spiego: le persone con quella sindrome sono dei geni nel loro campo... e dei deficienti in TUTTO il resto. Tu sei solo insicura... questo te lo concedo."
Grazie dell'esatta definizione di sindrome di Asperger! E di certo, se mi comporto da persona normale, lo faccio per istinto, senza sforzo o sofferenza. E sono ovviamente insicura senza motivo.
"Ma è per sfogare la rabbia che sei così secchiona?"
"Ma quanto sei antisociale, perché non mi abbracci?"
"Prenditi le tue responsabilità, così non crescerai mai"
"Minchia se sei monotematica, però"
"Spirito di iniziativa zero"
"Ma perché non intervieni nelle conversazioni?"
"Certo che sei strana"
"Sei strana a dire che le relazioni sociali non sono importanti"
Quando camminano dietro di te. Ma che ansia mi metti? O mi sorpassi o non mi stai dietro,
Quando i cani abbaiano di punto in bianco. L'unica che si spaventa sono io, gli altri normalissimi
Quando parlo di una cosa che mi interessa e gli altri non mi ascoltano oppure quando mi chiedono: com'è andata lì? Io rispondo e loro cambiano argomento, questo credo che sia una cosa anche per gli altri. Ma io non lo sopporto proprio. Già parlo poco, se poi quando chiedi una cosa di mio interesse non mi ascolti, ciao mi chiudo in me stessa e se vedemo. E successivamente: ma perché non mi racconti nulla? (davvero?!)
Anche se l'ultima riposta risale ad un mese fa e la prima invece a 6 anni fa, scrivo lo stesso. Ecco qua le perle: 1. Tu non hai la sindrome di Asperger: tutte queste cose che hai ce le hanno tutti 2. Ma allora ognuno di noi dovrebbe avere una sindrome per come si comporta (questa ancora la devo capire) 3. Sei una stupida 4. Non capisci niente 5. Ma perché te ne stai sempre in silenzio? 6. Ma dove stai andando? (Quando mi alzo un attimo) 7. Perché ti innervosisci sempre per niente? 8. Si sì okei ma adesso arriva al punto 9. Parli sempre delle stesse cose 10. Aaaah ma anche a me è successo (non ti ho chiesto le tue esperienze personali, sto parlando IO del MIO problema) 11. Non stai male, non hai niente 12. Certo che sei strana 13. Ma da bambina eri normale 14. Quando per chiamarmi mi toccano ripetutamente la spalla col dito (ma fai sul serio?) 15. Quando sono seduta e qualcuno stai dietro di me in piedi 16. Quando sono in stanza e non bussano alla porta se devono entrare 17. Quando sono in stanza e qualcuno entra (anche se bussa alla porta) 18. Ahahahah ma tu non sei più intelligente di me (EH???) 19. Ma perché ti chiudi in te stessa come un riccio? (Lasciami in pace porca miseria) 20. Ma come fai a non credere in Dio? 21. Allora che facciamo? Decidi tu 22. Quando chiedo qualcosa e la persona in questione non risponde
E tante altre cose che ora non mi vengono in mente.
Io: "no, mamma non chiedo il passaggio alla zia perché non mi va, in questo momento non voglio stare in auto con qualcun altro, preferisco andare a piedi pur di essere sola!" Lei: "ma perché devi fare l'antipatica? Se non cambi stile di vita ti troverai malissimo!!"
(mamma ho 34 anni, mi sono già trovata malissimo da un pazzo!)
Quante volte vi è giunta alle orecchie la fatidica frase: "prima o poi chiunque ti manda a quel paese!!"?? Possibilmente detto anche da persone che ostentavano affetto e comprensione.... Cosa avete provato in quel momento?? Loro avranno capito il senso irrimediabile che questa frase porta con sé? La condanna che c'è dentro? Adesso dovrei aver capito che probabilmente non lo intendono letteralmente, ma come una sorta di "minaccia" affettuosa (?) per spronarti a cambiare modalità di interazione sociale.... Ma a me fa male lo stesso. Anche perché, se io sono una persona da mandare a quel paese...beh, quanti e quanti andrebbero bruciati su una pira???? (in senso figurato ovviamente! )
Mia sorella: "So che se la porta è chiusa significa che non devo entrare, ma posso entrare lo stesso?"
Al supermercato: invito il tizio dietro di me alle casse a passarmi avanti, visto che lui ha 2 cose soltanto da pagare. Ma lui/lei rifiuta categoricamente. E io corro come un'ossessa, sentendo il suo fiato sul collo, mentre imbusto tutta la mia roba (raggruppando i prodotti per tipologie)! Sudo.
Racconto della terapia e del mio momento non proprio equilibrato: "lo so, lo capisco, è successo e succede anche a me, ma è un'altra fase di crescita e noi la viviamo così perché siamo artisti".
Vabbè.... Può darsi. (Vorrei tanto sapere quante di queste "fasi di crescita" esistono in tutto, perché mo' me so stufata).
Racconto della terapia e del mio momento non proprio equilibrato: "lo so, lo capisco, è successo e succede anche a me, ma è un'altra fase di crescita e noi la viviamo così perché siamo artisti".
Vabbè.... Può darsi. (Vorrei tanto sapere quante di queste "fasi di crescita" esistono in tutto, perché mo' me so stufata).
B-)
Un giorno mi sono confidato con un amico dei miei problemi, della mia infanzia e del fatto che volevo prendere un appuntamento con una psicoterapeuta... Mentre gli spiegavo alcune cose ha cominciato a fare degli esempi di suoi amici come per dire "loro sono strani, ma è normale", mi stai prendendo in giro? Capisco se magari mi vuoi rasserenare ma non lo stai facendo.
Pochissime persone mi sono rimaste accanto, per la precisione 2: la prima è uno dei miei due migliori amici, l'altra pure ma abita in California... Gli altri invece sembra che abbiano studiato questa lista da 101 elementi
quando qualcuno ha parlato della tua appartenenza allo spettro ad altri, te lo dice e tu gli chiedi,,letteralmente in ginocchio,; di dirti per favore cosa ha detto e cosa è stato risposto e di farlo senza prenderti in giro né usare metafore... la persona te lo assicura, poi parte con una battuta e tu ti arrabbi... poi prosegue ma si interrompe per parlare d'altro... poi prosegue, perché tu inizi a dare in escandescenze , ma va avanti a frasi minime così devi continuamente fare domande per farlo continuare... e infine ti dice che comunque ha dedicato pochi minuti a parlare di te, proprio mentre stava uscendo...e attacca a parlare di cose per te banali dicendoti che sei egoista e con tanto egocentrismo se tenti di riportare il discorso all'argomento precedente o se sbuffi e fingi di ascoltare ...
Ce ne sarebbero da dire, al momento mi vengono tutte le frasi prive di senso comunemente usate per, in teoria, aiutare qualcuno, in pratica per lavarsene le mani/farsi belli a suo discapito. Le solite che hanno già detto in tanti, solo che oltretutto sto pensando con rabbia a quando le dicono i medici o gli psicoterapeuti ecc :-&
108. Quando ti dicono che sei pignola e precisi le cose o ti fissi nel ritornare di nuovo sull'argomento
109. Sentirsi dire che vuoi comandare in casa se vuoi disporre le cose a modo tuo senza che ti vengano spostate
110. Il giorno dopo che hai precisato per la millesima volta che questo oggetto deve stare posizionato là perchè c'è un motivo valido, trovarlo di nuovo spostato a modo loro
111. Vedere magicamente quella persona che con soddisfazione va ad accendere la luce per dispetto, perchè tu stai a luce fioca e sei considerata un'esaurita, nonostante gli dici che ti dà fastidio
Provarci con te -che tanto non lo capisci- e rendertene conto dopo giorni che ci stavano provando con te, non avresti comunque combinato nulla, ma sii chiaro/a espilcita/o ... so che vi è capitato...
Commenti
Alla fin fine, amici, ecco la verità: è tutta una supercazzola
Dirmi che si è stanchi e annullare l'appuntamento (e fin qui ci sta, può capitare).
Sentirsi rispondere da me che non c'è problema e che si rimanda.
Un'ora prima dell'orario previsto per l'appuntamento saltato (quando ormai mi sono rilassata e sono in modalità casa) chiedermi: "ma sei sicura? Se vuoi ci vediamo al volo".
1 THESSALONIANS 4:11
Una diagnosi decente, per favore!
-"Ti devi svegliare".
-"Fatti una vita".
-"Per lui è indifferente" (riferito a me).
-"Str***o."
-"e allora?" (Domanda retorica dopo una mia risposta)
-essere toccato da qualcuno che non sia mio/a amico/a o parente con cui ho un legame molto forte.
-domande sulla mia personalità di cui non so rispondere o non voglio rispondere.
-"I tuoi genitori non ti hanno insegnato l'educazione!" (I miei genitori non avevano passato molto tempo con me visto che pensavano al divorzio e altri problemi).
-Musica ad alto volume in classe o nell'autobus.
-"Se non sai fare questo allora cosa sai fare?"
"Sono tutte pare mentali!"
Già, tu sai tutto di me, hai studiato la mia vita e sei evidentemente esperto di neurodiversità.
"Tu sei stupida!"
Grazie, ma non potrò mai competere con te...
"Ma ti sembra normale, non saper fare questo?!"
E a te sembra normale urlare e inc... per questo?
"Perché non sorridi? Perché stai in disparte? Sei triste? Hai il muso? Basta con questa depressione!"
Ehm, veramente io sto benissimo e mi godo i miei pensieri...
"Sei normalissima, non mi sembra che tu abbia grossi problemi. Ti spiego: le persone con quella sindrome sono dei geni nel loro campo... e dei deficienti in TUTTO il resto. Tu sei solo insicura... questo te lo concedo."
Grazie dell'esatta definizione di sindrome di Asperger! E di certo, se mi comporto da persona normale, lo faccio per istinto, senza sforzo o sofferenza. E sono ovviamente insicura senza motivo.
"Ma è per sfogare la rabbia che sei così secchiona?"
Ehm... questa mi fa ridere. Ahahahah!
"Persona con autismo"
E che è, una pochette da tenere in mano?
"Ma quanto sei antisociale, perché non mi abbracci?"
"Prenditi le tue responsabilità, così non crescerai mai"
"Minchia se sei monotematica, però"
"Spirito di iniziativa zero"
"Ma perché non intervieni nelle conversazioni?"
"Certo che sei strana"
"Sei strana a dire che le relazioni sociali non sono importanti"
Quando camminano dietro di te. Ma che ansia mi metti? O mi sorpassi o non mi stai dietro,
Quando i cani abbaiano di punto in bianco. L'unica che si spaventa sono io, gli altri normalissimi
Quando parlo di una cosa che mi interessa e gli altri non mi ascoltano oppure quando mi chiedono: com'è andata lì? Io rispondo e loro cambiano argomento, questo credo che sia una cosa anche per gli altri. Ma io non lo sopporto proprio. Già parlo poco, se poi quando chiedi una cosa di mio interesse non mi ascolti, ciao mi chiudo in me stessa e se vedemo.
E successivamente: ma perché non mi racconti nulla? (davvero?!)
Ne ho sicuramente altre
Antisociale è simile alla psicopatia, le persone antisociali sono spesso contrari alle leggi, detti anche sociopatici.
Le persone asociali preferiscono la solitudine ai posti pieni di gente.
Se ho infastidito qualcuno con questo commento mi scuso in anticipo.
Io la differenza la so, ma le mie amiche usano proprio questo termine
Ecco qua le perle:
1. Tu non hai la sindrome di Asperger: tutte queste cose che hai ce le hanno tutti
2. Ma allora ognuno di noi dovrebbe avere una sindrome per come si comporta (questa ancora la devo capire)
3. Sei una stupida
4. Non capisci niente
5. Ma perché te ne stai sempre in silenzio?
6. Ma dove stai andando? (Quando mi alzo un attimo)
7. Perché ti innervosisci sempre per niente?
8. Si sì okei ma adesso arriva al punto
9. Parli sempre delle stesse cose
10. Aaaah ma anche a me è successo (non ti ho chiesto le tue esperienze personali, sto parlando IO del MIO problema)
11. Non stai male, non hai niente
12. Certo che sei strana
13. Ma da bambina eri normale
14. Quando per chiamarmi mi toccano ripetutamente la spalla col dito (ma fai sul serio?)
15. Quando sono seduta e qualcuno stai dietro di me in piedi
16. Quando sono in stanza e non bussano alla porta se devono entrare
17. Quando sono in stanza e qualcuno entra (anche se bussa alla porta)
18. Ahahahah ma tu non sei più intelligente di me (EH???)
19. Ma perché ti chiudi in te stessa come un riccio? (Lasciami in pace porca miseria)
20. Ma come fai a non credere in Dio?
21. Allora che facciamo? Decidi tu
22. Quando chiedo qualcosa e la persona in questione non risponde
E tante altre cose che ora non mi vengono in mente.
Lei: "ma perché devi fare l'antipatica? Se non cambi stile di vita ti troverai malissimo!!"
(mamma ho 34 anni, mi sono già trovata malissimo da un pazzo!)
(stile di vita??? :-h )
Possibilmente detto anche da persone che ostentavano affetto e comprensione....
Cosa avete provato in quel momento??
Loro avranno capito il senso irrimediabile che questa frase porta con sé? La condanna che c'è dentro?
Adesso dovrei aver capito che probabilmente non lo intendono letteralmente, ma come una sorta di "minaccia" affettuosa (?) per spronarti a cambiare modalità di interazione sociale....
Ma a me fa male lo stesso.
Anche perché, se io sono una persona da mandare a quel paese...beh, quanti e quanti andrebbero bruciati su una pira???? (in senso figurato ovviamente!
Al supermercato: invito il tizio dietro di me alle casse a passarmi avanti, visto che lui ha 2 cose soltanto da pagare.
Ma lui/lei rifiuta categoricamente.
E io corro come un'ossessa, sentendo il suo fiato sul collo, mentre imbusto tutta la mia roba (raggruppando i prodotti per tipologie)!
Sudo.
Racconto della terapia e del mio momento non proprio equilibrato: "lo so, lo capisco, è successo e succede anche a me, ma è un'altra fase di crescita e noi la viviamo così perché siamo artisti".
Vabbè....
Può darsi.
(Vorrei tanto sapere quante di queste "fasi di crescita" esistono in tutto, perché mo' me so stufata).
B-)
Pochissime persone mi sono rimaste accanto, per la precisione 2: la prima è uno dei miei due migliori amici, l'altra pure ma abita in California...
Gli altri invece sembra che abbiano studiato questa lista da 101 elementi
la persona te lo assicura, poi parte con una battuta e tu ti arrabbi...
poi prosegue ma si interrompe per parlare d'altro...
poi prosegue, perché tu inizi a dare in escandescenze , ma va avanti a frasi minime così devi continuamente fare domande per farlo continuare...
e infine ti dice che comunque ha dedicato pochi minuti a parlare di te, proprio mentre stava uscendo...e attacca a parlare di cose per te banali dicendoti che sei egoista e con tanto egocentrismo se tenti di riportare il discorso all'argomento precedente o se sbuffi e fingi di ascoltare ...
109. Sentirsi dire che vuoi comandare in casa se vuoi disporre le cose a modo tuo senza che ti vengano spostate
110. Il giorno dopo che hai precisato per la millesima volta che questo oggetto deve stare posizionato là perchè c'è un motivo valido, trovarlo di nuovo spostato a modo loro
111. Vedere magicamente quella persona che con soddisfazione va ad accendere la luce per dispetto, perchè tu stai a luce fioca e sei considerata un'esaurita, nonostante gli dici che ti dà fastidio
Provarci con te -che tanto non lo capisci- e rendertene conto dopo giorni che ci stavano provando con te, non avresti comunque combinato nulla, ma sii chiaro/a espilcita/o ... so che vi è capitato...