A me piacerebbe ri-provare storie figurate nella versione per adulti (dove non so neanche se è presente). È quello che mi incuriosisce di più. A 12 anni ottenni un punteggio sotto la media però è anche vero che se arrivai a fare il test era proprio per quel motivo Quindi mi sembra un deficit tautologico.
Andando proprio a sentimento ho l'impressione che quel deficit si sia addirittura convertito in un sopra-media leggero. Ma può essere che mi sopravvaluto e che non capisco ancora le situazioni.
Curiosità: a 12 anni ci si aspetta che un bambino riesca a capire i film? O è normale essere attratti solo da alcune situazioni scenografiche senza capire cosa ha portato lì e cosa verrà dopo?
Buongiorno, Dico Buongiorno poiche' se non ricordo male e' sempre giorno.
Da bambino a 9 anni feci i Test per il QI. (Non ricordo che tipo di test (ovvero come era chiamato) era di preciso) Usci' come risultato un QI di 110, ovviamente sopra la media.
Poi un giorno che mi trovavo dalla mia psicologa, codesta mi fece fare un test. Mi ricordo ancora il momento in cui appena bloccato il tempo per vedere quanto ci ho messo.. fece una faccia che mi rimase impressa haha (Del tipo oddio ma e' impossibile) Occhi spalancati ecc.... Io comunque sono dell idea che il QI e' relativo e la vera intelligenza si vede da come una persona sa rispondere a determinate situazioni. Con questo ho detto poco e niente di me... ma alla fine sono tutt'ora un mistero per me stesso. Vi auguro una splendida "Serata".
PS
Mi chiamo Massimo e ho 15 anni, Fatti il 1 luglio verso le 7 e 43 di mattina
dalle capacità che ho, attraverso il mio pensiero visivo, di "maneggiare" mentalmente oggetti di 2 e 3 dimensioni, come vedere che so, un autobus, ed esploderne l'immagine come voglio. anche come in quei disegni tecnici chiamati "esploso", poi riaggregarlo, scambiarne le parti, cancellarne altre, aggiungere oggetti in manera arbitraria, o far salire e scendere i passeggeri ecc. poi anche ruotarlo tutto o in parte intorno ai 3 assi a piacimento, cambiargli la forma, il colore anche parzialmente, le dimensione ecc.
Ma non è una cosa che in varia misura fanno tutti? Magari ognuno ha un certo limite alla complessità dell'esploso visualizzabile ma tutti sono in grado di realizzarne uno (semplice).
dalle capacità che ho, attraverso il mio pensiero visivo, di "maneggiare" mentalmente oggetti di 2 e 3 dimensioni, come vedere che so, un autobus, ed esploderne l'immagine come voglio. anche come in quei disegni tecnici chiamati "esploso", poi riaggregarlo, scambiarne le parti, cancellarne altre, aggiungere oggetti in manera arbitraria, o far salire e scendere i passeggeri ecc. poi anche ruotarlo tutto o in parte intorno ai 3 assi a piacimento, cambiargli la forma, il colore anche parzialmente, le dimensione ecc.
Ma non è una cosa che in varia misura fanno tutti? Magari ognuno ha un certo limite alla complessità dell'esploso visualizzabile ma tutti sono in grado di realizzarne uno (semplice).
io non so se tutti sanno veramente creare un'esploso semplice.
però l'alto potenziale cognitivo, che determina oltre all'Asperger la giftdeness, ha molti aspetti che possono coesistere al suo interno, che si integrano e che variano d'intensità in forma soggettiva: - abilità visuali-spaziali molto sviluppate (arte, fotografia, video) - abilità verbali (teatro, leadership, poesia, scrittura) - creatività o talento musiciale molto sviluppati - abilità meccaniche-fisiche intuitive (spesso con i computer) - sensibilità sensoriale e/o emotiva - forte intensità verso interessi particolari ma con profondità ed ampiezza - senso dell´umorismo particolare ma sviluppato - forti capacità di memoria - profonda curiosità e desiderio di approfondimento su questioni complesse, pensiero astratto - precocità nello sviluppo del linguaggio, grande memoria e apprendimento spontaneo della lettura\scrittura in età prescolare - enorme sensibilità, perfezionismo, facilità alla frustrazione e bassa autostima - alto livello di energia - dissincronia tra sviluppo cognitivo ed emozionale - difficoltà di integrazione nel gruppo dei pari - difficoltà nel riconoscere l’autorità
io posso dirti che riconosco in me 13 di queste particolarità.
qui avevo voluto solo chiedervi qual'è il talento che vi rappresenta maggiormente anche per rinnovare il thread.
siccome l'aspetto visivo per me è totalizzante l'esperienza quotidiana, ho tralasciato tantissime altre cose.
però io di solito non parlo molto di me in questo modo, sono abbastanza timido da schernirmi pure. una volta un amico mi disse: "eh ma tu sei bravo in informatica!" ed io:"ma dai così così!", lui mi rispose: "No! sei bravo. e quando uno è bravo ci sta pure di ammetterlo!"
e allora, se bisogna dirla tutta, la realizzazione di un "semplice" esploso da sola sembra non bastare: probabile ci voglia la capacità di una manipolazione "estrema" perché gli specialisti tengano conto della differenziazione. penso sia così.
Per la giftedness si considera in generale lo IAG non il QIT, lo IAG conta solo la parte verbale e visuospaziale, senza contare memoria di lavoro e velocità di elaborazione. La situazione è più complessa se la persona ha una forte divergenza anche all'interno dello IAG, ci sono molti casi in cui il QIT non è proprio calcolabile.
Per quanto riguarda il mio QI. Io feci ad 11 anni un test del QI, visto che arrivavo al cut-off dei test per bambini, mi fecero quello da adulto. Su quello da adulto ottenni 135. Da questo stimarono che il mio QI doveva essere intorno ai 180. Ora da adulto in realtà ho fatto solo le matrici di Raven, che ho finito senza errori in 5-10 minuti.
Il WAIS-IV lo conosco, ma non sono mai andato a studiare le domande, proprio per non togliermi la possibilità di farlo. Quando avrò tempo lo farò (più che altro per curiosità).
Delle questioni che mi hanno spesso incuriosito sono: come ragiona una persona con qi 180? Quali sono i suoi processi mentali nell'ambito di un ragionamento, di una risoluzione di un problema? (Sicuramente è una domanda stupida ed inaffrontabile, data la moltitudine di caratteristiche che contraddistinguono una plusdotazione) Da potenziale lievemente plusdotato inoltre, mi rendo conto di avere alcune difficoltà nel raffrontarmi con persone che sono in un range di qi più basso in maniera sensibile (sicuramente a volte dipende anche dal fattore culturale), anche per le dinamiche, la capacità e la velocità di ragionamento. Un "fortemente" plusdotato riscontra mediamente le stesse "problematiche" con chi è in un range di iq di lieve plusdotazione, per esempio? Sembra un discorso elitista, ma ho l'impressione che spesso "involontariamente" si vadano a cercare affinità, amicizie e rapporti ,fra persone che grossomodo stanno nello stesso range di qi, tanto quanto si "ricercano" persone con interessi comuni.
Cerco di rispondere (non sono riuscito a leggere tutta la discussione, ma quanto avete scritto!!).
Vado per punti:
@BlackCrow crescendo avviene quella che è chiamata "regressione verso la media". In realtà avviene sia con la crescita che con la riproduzione (ad esempio se stimi il QI di un figlio a partire da quello dei genitori). Fondamentalmente più un valore è estremo più il QI da adulto tende a schiacciarsi verso il centro.
Non credo che esista una "formula certificata", ma indicativamente un calcolo a spanne è:
QI_adulto = QI_bambino + (100-QI_bambino)/3 ---> (es. QI_b=100 -> QI_a = 100, QI_b = 120 --> QI_a = 114, QI_b = 180 --> QI_a = 154, QI_b = 60 --> QI_a = 73, QI_b = 80 --> QI_a = 86). Ovviamente si tratta di stime e il valore effettivo varia a seconda di molti fattori. Comunque i principali sono due:
a) La variabilità è maggiore nei bambini rispetto agli adulti (questo è vero in tutto, pensa anche all'altezza, in proporzione)
b) Il QI da bambino è in buona parte legato all'ambiente, mentre da adulti è maggiormente legato alla genetica. Questo in realtà fa si che la regressione verso la media avvenga di più nella parte alta che nella parte bassa del QI. Perché spendiamo molte risorse nel "pompare" il QI di chi lo ha basso e molte meno per pompare quello di chi lo ha alto. Quindi in realtà quello che succede per molti bambini con disabilità intellettiva è che hanno un QI basso da piccolissimi, poi aumenta con la scolarizzazione e le terapie, ma diminuisce di nuovo quando diventano adulti se non sono riusciti ad arrivare ad un livello tale da innescare un circolo virtuoso.
Interessante, davvero interessante. Quindi per te il QI cosa sarebbe? Mi pare di capire che più si tiene in allenamento il cervello e si creano connessioni più lui "cresce" e si fa forte. In genere quanto si stima possa crescere? Se quest'ultimo ragionamento fosse errato vorrebbe dire che il QI di una persona, che ricordiamo è variabile da persona a persona, può essere potenzialmente Z. Tuttavia se non viene supportato né stimolato le sue performance saranno da X (con X<Z). Allora se questo fosse vero implicherebbe che gli aumenti riscontrabili nel QI sono i punti che normalmente avrebbe ottenuto quella persona a pieno regime (messo nelle migliori condizioni intellettuali) ma che per uno scarso ambiente poco stimolante si sono "ritirate". Tuttavia per una serie di motivi che immagino ma che non posso spiegare adeguatamente, questi "cali" del QI hanno una limitazione, ovvero non possono scendere di moltissimo.
Quindi secondo te come si "pompa" il QI di chi lo ha in genere alto ? Se riguarda la genetica non capisco come possa avvenire in teoria nello stesso modo nel quale lo si può potenziare da bambini.
Le matrici di raven non sono un test che le persone possono facilmente imbrogliare? Voglio dire, a me è stato detto che se si fa il Wais 1 volta tu non lo possa più rifare. Allora verrebbe da se che una persona a forza di fare matrici di raven si ritrovi ad avere punteggi pompati. Cosa ne pensi a riguardo? (non dico 1 o 2 l'anno, quelli che ne fanno molte perché vogliono entrare nel mensa esempio)
Se uno ha 180 o anche un po' di meno è normale che le matrici di Raven, con tetto a 130 o giù di lì, se le mangi a colazione. Se uno si allena a ruota libera per passare la soglia però il punteggio può salire ma il QI effettivo non sale altrettanto.
Un altro utente iq150+ era @auroraborealis (se posso permettermi). Le matrici di raven le modificava per renderle più interessanti. Su alcune mi sono anche divertito.
Sono arrivato ad una mia piccola momentanea conclusione su cosa sia la persona con alto potenziale cognitivo e per farlo partirò da un esempio.
Come diceva @riot uno dei tratti è la lettura e scrittura prescolare. Attenzione, non si tratta di saper già scrivere o leggere e nemmeno la capacità innata di questi strani bambini dal cervello iper-plus-mega dotato. La differenza sta nel fatto che il bambino APC va alla ricerca del sapere e della comprensione e si metterà in moto per farlo. E' un bambino "esploratore" mentre un bambino normale ha bisogno di una guida. Grazie alla sua maggior velocità neuronale apprenderà in fretta ma prima di questo sarà lui a cercare di andare incontro al sapere. Un bambino normale non si metterebbe mai a discutere, ragionare pensare quelle cose in tenera età. Non ne avrebbe il bisogno, secondo me cioè secondo questo mio ragionamento. Quindi non è affatto vero che sia una condizione necessaria, molto fa il contesto familiare e culturale. Un bambino normale non ha questo modo di pensare, questa necessità e questo approccio. Un APC invece si! Di conseguenza nei test (sopratutto verbale e visuo-percettivo) risulterà con QI molto al di sopra dei coetanei. La differenza non sta tanto nel punteggio, che è tangibile per il nostro modo di pensare, bensì nel modo di pensare, percepire e di vivere dell'APC. Quindi la differenza c'è. Infatti da un lato è più profonda (nel modo di funzionare vivere provare ovvero nel modo di essere etc) dall'altra è più sottile se ci si basa sul semplice punteggio dove la differenza vera è propria è meno tangibile in gran parte dei contesti giornalieri.
Spesso si legge di questi bambini con QI altissimi (dai 150 in su) ignorando però il discorso fatto da @wolfgang quindi in realtà trovare da adulto una persona con QI 160 è ancora più incredibile..voglio dire prendiamo per esempio Marco Ripà non ha mai fatto il wais però dice di avere 164 o una cosa simile. E viene considerato il più alto con QI in italia o uno dei due con il più alto. In realtà potrebbero esserci molto superiori però poco conosciuti.
Su 60 milioni a regola il QI più alto di Italia dovrebbe essere ben oltre 180,quindi mi risulta difficile che 164 sia il più alto. Tale valore non è misurato col WAIS ma con test high range
In Italia mi immagino picchi alti e in proporzione pure maggiore di quella calcolabile dalla gaussiana. Sia perché, a prescindere da tutto, nell'estremo destro la distribuzione del QI ho visto che è leggermente più alta di quella della Gaussiana matematica.... sia perché la media degli Italiani dovrebbe essere nella top 5 del mondo (in particolar modo quinto posto dietro ai gialli ).
Avevo letto che solo un gruppo di ebrei sta sul podio, ma dovrebbe essere un podio ottenuto con lo studio e selezione. O magari con un po' di valutazioni preococi, dato che supera sospettosamente ogni media nazionale.
Sul come si spiega non saprei. In parte sarà per l'educazione, in parte per le selezioni sociali avvenute nel corso della storia, in parte per la casuale mescolanza di popolazioni avvenuta in Italia. Quel che è certo però è che un minimo le caratteristiche mentali dipendono dalla popolazione. Come mai gli orientali (di medie latitudini) hanno un QI più alto con una certa ricorrenza? Come mai ce l'hanno pure essendo meno interessati di noi alla salute? Come mai è più diffuso lo stereotipo di quello che lavora come una macchinetta senza stancarsi?
Allo stato attuale in generale la "scienza" non riconosce strumenti di misura per QI>160 SD 15 per gli adulti. Ci sono test high range che una buona attendibilità ce l'hanno per carità,ma mantengono pur sempre un carattere "ufficioso".
Innanzitutto la discussione sta diventando interessante. Vediamo un po' cosa e se posso aggiungere qualcosa:
@FabrizioVader Sarebbe interessante capire come mai fino a 160 sd15. Per fare questo bisognerebbe prima capire cosa e come il wais misura il QI e perché lo fa in quel modo. Bisognerebbe conoscere bene l'argomento per poter capire l'eventuale apparente limite dei 160.
@Marcof Se non ricordo male sono ebrei che hanno mantenuto la razza pura. Gli asiatici hanno una media di poco più alta ma una maggior difficoltà ad avere QI lontani dalla norma.
Il WAIS misura il QIT sottendendo un modello di intelligenza a 5 fattori, Gc(cristallyzed ),Gf (fluid), Gstm (short term memory), Gv(visual-spatial), Gs(speed). Il tetto del QIT è 160,quello dei singoli indici 150 e quello dei singoli subtest 145 (corrispondente a scaled score 19)SD 15. I cinque fattori nella popolazione generale e andando verso la media tendono ad essere simili e omogenei, mentre allontanandosi dalla media i singoli domini tendono a essere tra loro sempre meno correlati,pertanto acquistano sempre più peso i fattori specifici a scapito del fattore generale.
Lo IAG rispetto al QIT, oltre ad avere anch'esso il tetto a 160,acquista spesso maggior peso nel definire la giftedness, in quanto è più specifico per l'intelligenza fluida, stralciando indici di natura più esecutiva.
Sono gli ebrei "europei" ad avere il QI più alto (media di 112 se non erro), quelli rimasti in medio oriente hanno lo stesso QI delle altre persone mediorientali. Per quanto riguarda gli ebrei europei, personalmente penso dipenda dalla selezione a cui sono andati incontro a causa delle leggi delle nazioni ospitanti e della loro cultura. Per sopravvivere dovevano essere intelligenti e sposare donne intelligenti.
Io personalmente non ho mai avuto doti particolari tipo lettura precoce, memoria straordinaria o cose simili. A scuola infatti andavo bene ma non era una cosa "strabiliante" (per carità sono stato addirittura premiato dal sindaco in quinto liceo, ma alcuni anni ho addirittura rischiato di farmi rimandare in alcune materie...).
Il punto principale per me non erano abilità "savant" o cose simili, quanto penso il fatto che pensassi e ragionassi come un adulto e che avessi una logica ferrea ed una capacità molto sviluppata di astrazione e nel collegare concetti tra loro. Una delle cose che mi disse @davidemoscone quando ci siamo conosciuti e di cui io non mi ero reso conto prima, è che ho un completo controllo sulla mia mente. A me in generale basta volere che la mia mente funzioni in un certo modo o studiare una cosa per saperla fare. Es. le abilità sociali non mi vengono naturali. Mi leggo qualche centinaio di libri -> lo faccio. Sono Ossessivo Compulsivo -> mi leggo qualche decina di libri di psicoterapia -> capisco come funziona -> dal giorno dopo ho spento tutto, ma succede quasi con tutto ciò che non richiede un'eccessiva manualità. Ho studiato fisica? Posso tranquillamente riparare qualsiasi cosa (non è una cosa che sanno fare tutti i fisici). Riesco a trasformare in pratica qualsiasi conoscenza teorica, sul mondo o su me stesso, perché nella mia testa le conoscenze probabilmente creano rapidamente collegamenti tra loro.
Per quanto riguarda il parlare con gli altri: difficile, anzi difficilissimo. 1% del tempo a pensare le cose, 99% a pensare come comunicarle. Ma ripeto, in proporzione sono sicuramente meno intelligente oggi di un tempo.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
Facciamo questo piccolo gioco. Ognuno di noi scriva i suoi talenti/punti di forza e quelli deboli.
PRO + Predisposizione all'apprendimento (sia leggendo ma sopratutto ascoltando, osservando, ponendo domande e ragionando/provando di testa mia) + Buonissima memoria per ciò che concerne i miei interessi + Intuizione, immaginazione e capacità di risolvere problemi non banali + In base alle emozioni che provo quotidianamente, mi viene voglia di scrivere, di getto senza pensare, su un foglio, delle canzoni. Nella mia testa poi partono delle basi, dei ritmi e delle melodie come se la canzone prendesse forma. In realtà non so bene spiegarvelo dato che è fuori dal mio controllo decidere quando "farlo" o meno. So soltanto che se provo a controllare questa cosa, dallo scrivere alla parte musicale, poi perdo ogni idea ed ispirazione.
Contro - Calcoli a mente - Difficoltà a fare due cose insieme - Scarsa attitudine allo sforzo "prolungato" (tra asperger e dsa..) - Incapacità di studiare, comprendere o memorizzare ciò che non mi piace, trovo inutile o che non mi emoziona. - Testa tra le nuvole poiché penso sempre e parlo solo quando ho voglia e serve. Quindi dipende anche dal contesto.
È quel capire il contenuto che non mi è chiaro. Non ricordo bene perché a quei tempi mi sembrava di capire. Solo che a posteriori probabilmente capivo solo singole frasi senza saper ricostruire l'insieme. Anche perché in terza elementare hanno dovuto insistere parecchio per farmi imparare a studiare e fino alla terza media andavo praticamente a memoria. Più o meno nel mezzo del liceo ho acquisto quella capacità che ti leggi le cose dal libro e sai imbastire le interrogazioni integrando pure con la fantasia e col c*lo
@Marcof beh,dipende anche dalla complessità del testo. Una cosa è Cappuccetto Rosso,un'altra un paper scientifico.
Comunque come punti di forza direi:
-Simbiosi con la lingua,intesa come capacità di incamerare,rielaborare,creare,fare proprio e manipolare del materiale linguistico,nonchè utilizzarlo come materia prima per derivazioni e astrazioni,anche a partire da una materia prima quantitativamente esigua
- Ottima memoria per gli interessi ma anche quella a breve termine,sempre se si rimane sul verbale,è tutto fuorchè male
-Elevata caratura morale
-Attenzione ai dettagli
-Perfezionismo
CONTRO
-Difficoltà sul versante visuospaziale e visuomotorio,scarsa consapevolezza del corpo e del "qui e ora"
Volevo intervenire dall'inizio, poi vedendo come si é proseguita la discussione ho preferito indietreggiare: anch'io teoricamente dovrei rientrare tra i "plusdotati" (sospetto Asperger + QI 128), ma fino a quando non avrò una diagnosi definitiva rimarrò in un limbo che vacilla tra il "mediocre problematico" e il "geniale trattato male".
E se rientro nel secondo gruppo, sarei la prova (nemmeno la prima) che un numero basato su test é soggettivo e non sufficiente per prevedere le proprie abilità future, figuriamoci le capacità all'interno della società. Non funziona nemmeno tra NT...
Le mie qualità sono l'estrema creatività e la memoria fotografica: il mio intero pensiero é un costante film, faccio fatica a ragionare con le semplice parole. Mi basta qualche foto per disegnare qualcosa di completamente nuovo, al massimo dopo pochi tentativi. Quando devo fare le tavole progettuali in classe (andando in un liceo artistico) piu della metà del tempo lo occupo solo per comprendere come usare le squadre che sul progetto in sè;
é la parte piu semplice e stimolante (non troppo però, ma questa é un'altra storia). Questo vale anche per lo studio: poco tempo per assimilare i contenuti, tempo esagerato per esporli in maniera corretta e fluida.
Per i miei insegnanti sono un genio che non si applica e per il mio terapeuta un pigro che trova nelle diagnosi una scusa.
Tra i difetti c'è l'eccessiva emotività (depressione acuta e scatti di ira, placati col tempo ma ci sono ancora qualche 1/2 episodi all'anno), irritabilità, disinteresse su tutto ciò che non mi piace, confusione nel gestire contatti sociali per lungo tempo. Ma le più evidenti sono le difficoltà di comunicazione: grosso glossario ma sfruttato al minimo, linguaggio troppo articolato in situazioni non idonee, voce monotona.
In poche parole, é come se mente e corpo fossero connessi da una spina attaccata in modo difettoso. E di conseguenza, il messaggio non esce o in modo strano o troppo elaborato.
Nonostante questo, non mi sento un genio. Ma é anche vero che, dentro di me e non solo, c'è qualcosa di diverso, quasi "a pelle", nel bene o nel male, dipende dalla situazione: dal restare increduli quando qualcuno rimane stupito dalle tue abilità, al supplicare che quello che stai studiando in quel momento non riesci proprio a capirlo, e non perchè ti manca la voglia.
PRO: -pensiero 4D -abilitá di visualizzazzione (forse) sopra la media -assenza di emozioni quali paura, ira, invidia o rancore -poliglottismo -doti matematiche -polivalenza in generale -non sono soggetto alla bioenergetica
Contro: -rapporto difficile con il prossimo -perfezionismo -suscito reazioni molto ostili nelle persone con molto ego -non riesco a fare nulla controvoglia -sono testardo, ma forse é più corretto dire irremovibile.
Tutto appare sempre un po' diverso
quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è
bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo,
che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po'
sciocco alle orecchie degli altri.
Una delle cose che mi disse @davidemoscone quando ci siamo conosciuti e di cui io non mi ero reso conto prima, è che ho un completo controllo sulla mia mente. A me in generale basta volere che la mia mente funzioni in un certo modo o studiare una cosa per saperla fare. Es. le abilità sociali non mi vengono naturali. Mi leggo qualche centinaio di libri -> lo faccio. Sono Ossessivo Compulsivo -> mi leggo qualche decina di libri di psicoterapia -> capisco come funziona -> dal giorno dopo ho spento tutto, ma succede quasi con tutto ciò che non richiede un'eccessiva manualità.
@wolfgang se posso, ho una curiosità. Quando parli di controllo della mente intendi anche una sorta di distaccamento della stessa, dal quale puoi osservare come lavora il tuo cervello? Ad esempio mentre studi o mentre hai una conversazione, può capitare che ti accorgi di osservare, da un punto di estremo distacco ma grande attenzione, tutti i processi mentali (velocissimi ma percepiti come al rallentatore all'interno dell'osservazione, come se questa fosse un tubo che dilata il tempo) che ti portano ad assumere un dato atteggiamento fisico, a rispondere una determinata risposta e con quale tono, rilevare le percentuali di ego, coinvolgimento emotivo, obiettività, inibizione, esaltazione, in tempo reale pur rimanendone completamente distaccato e senza giudizio? Come un occhio che ti studia, mentre tu sei libero di agire e pensare con la tua mente "ordinaria" (per darle un nome che la distingua dal suo punto di osservazione).
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È quello che mi incuriosisce di più.
A 12 anni ottenni un punteggio sotto la media però è anche vero che se arrivai a fare il test era proprio per quel motivo
Andando proprio a sentimento ho l'impressione che quel deficit si sia addirittura convertito in un sopra-media leggero. Ma può essere che mi sopravvaluto e che non capisco ancora le situazioni.
Curiosità: a 12 anni ci si aspetta che un bambino riesca a capire i film? O è normale essere attratti solo da alcune situazioni scenografiche senza capire cosa ha portato lì e cosa verrà dopo?
però l'alto potenziale cognitivo, che determina oltre all'Asperger la giftdeness, ha molti aspetti che possono coesistere al suo interno, che si integrano e che variano d'intensità in forma soggettiva:
- abilità visuali-spaziali molto sviluppate (arte, fotografia, video)
- abilità verbali (teatro, leadership, poesia, scrittura)
- creatività o talento musiciale molto sviluppati
- abilità meccaniche-fisiche intuitive (spesso con i computer)
- sensibilità sensoriale e/o emotiva
- forte intensità verso interessi particolari ma con profondità ed ampiezza
- senso dell´umorismo particolare ma sviluppato
- forti capacità di memoria
- profonda curiosità e desiderio di approfondimento su questioni complesse, pensiero astratto
- precocità nello sviluppo del linguaggio, grande memoria e apprendimento spontaneo della lettura\scrittura in età prescolare
- enorme sensibilità, perfezionismo, facilità alla frustrazione e bassa autostima
- alto livello di energia
- dissincronia tra sviluppo cognitivo ed emozionale
- difficoltà di integrazione nel gruppo dei pari
- difficoltà nel riconoscere l’autorità
io posso dirti che riconosco in me 13 di queste particolarità.
qui avevo voluto solo chiedervi qual'è il talento che vi rappresenta maggiormente anche per rinnovare il thread.
siccome l'aspetto visivo per me è totalizzante l'esperienza quotidiana, ho tralasciato tantissime altre cose.
però io di solito non parlo molto di me in questo modo, sono abbastanza timido da schernirmi pure.
una volta un amico mi disse: "eh ma tu sei bravo in informatica!" ed io:"ma dai così così!", lui mi rispose: "No! sei bravo. e quando uno è bravo ci sta pure di ammetterlo!"
e allora, se bisogna dirla tutta, la realizzazione di un "semplice" esploso da sola sembra non bastare: probabile ci voglia la capacità di una manipolazione "estrema" perché gli specialisti tengano conto della differenziazione.
penso sia così.
Da potenziale lievemente plusdotato inoltre, mi rendo conto di avere alcune difficoltà nel raffrontarmi con persone che sono in un range di qi più basso in maniera sensibile (sicuramente a volte dipende anche dal fattore culturale), anche per le dinamiche, la capacità e la velocità di ragionamento. Un "fortemente" plusdotato riscontra mediamente le stesse "problematiche" con chi è in un range di iq di lieve plusdotazione, per esempio?
Sembra un discorso elitista, ma ho l'impressione che spesso "involontariamente" si vadano a cercare affinità, amicizie e rapporti ,fra persone che grossomodo stanno nello stesso range di qi, tanto quanto si "ricercano" persone con interessi comuni.
Mi pare di capire che più si tiene in allenamento il cervello e si creano connessioni più lui "cresce" e si fa forte. In genere quanto si stima possa crescere?
Se quest'ultimo ragionamento fosse errato vorrebbe dire che il QI di una persona, che ricordiamo è variabile da persona a persona, può essere potenzialmente Z. Tuttavia se non viene supportato né stimolato le sue performance saranno da X (con X<Z). Allora se questo fosse vero implicherebbe che gli aumenti riscontrabili nel QI sono i punti che normalmente avrebbe ottenuto quella persona a pieno regime (messo nelle migliori condizioni intellettuali) ma che per uno scarso ambiente poco stimolante si sono "ritirate". Tuttavia per una serie di motivi che immagino ma che non posso spiegare adeguatamente, questi "cali" del QI hanno una limitazione, ovvero non possono scendere di moltissimo.
Quindi secondo te come si "pompa" il QI di chi lo ha in genere alto ? Se riguarda la genetica non capisco come possa avvenire in teoria nello stesso modo nel quale lo si può potenziare da bambini.
Le matrici di raven non sono un test che le persone possono facilmente imbrogliare? Voglio dire, a me è stato detto che se si fa il Wais 1 volta tu non lo possa più rifare. Allora verrebbe da se che una persona a forza di fare matrici di raven si ritrovi ad avere punteggi pompati. Cosa ne pensi a riguardo? (non dico 1 o 2 l'anno, quelli che ne fanno molte perché vogliono entrare nel mensa esempio)
Le matrici di raven le modificava per renderle più interessanti. Su alcune mi sono anche divertito.
C'è un suo thread apposito.
Come diceva @riot uno dei tratti è la lettura e scrittura prescolare. Attenzione, non si tratta di saper già scrivere o leggere e nemmeno la capacità innata di questi strani bambini dal cervello iper-plus-mega dotato. La differenza sta nel fatto che il bambino APC va alla ricerca del sapere e della comprensione e si metterà in moto per farlo. E' un bambino "esploratore" mentre un bambino normale ha bisogno di una guida. Grazie alla sua maggior velocità neuronale apprenderà in fretta ma prima di questo sarà lui a cercare di andare incontro al sapere. Un bambino normale non si metterebbe mai a discutere, ragionare pensare quelle cose in tenera età. Non ne avrebbe il bisogno, secondo me cioè secondo questo mio ragionamento. Quindi non è affatto vero che sia una condizione necessaria, molto fa il contesto familiare e culturale. Un bambino normale non ha questo modo di pensare, questa necessità e questo approccio. Un APC invece si! Di conseguenza nei test (sopratutto verbale e visuo-percettivo) risulterà con QI molto al di sopra dei coetanei. La differenza non sta tanto nel punteggio, che è tangibile per il nostro modo di pensare, bensì nel modo di pensare, percepire e di vivere dell'APC. Quindi la differenza c'è. Infatti da un lato è più profonda (nel modo di funzionare vivere provare ovvero nel modo di essere etc) dall'altra è più sottile se ci si basa sul semplice punteggio dove la differenza vera è propria è meno tangibile in gran parte dei contesti giornalieri.
Spesso si legge di questi bambini con QI altissimi (dai 150 in su) ignorando però il discorso fatto da @wolfgang quindi in realtà trovare da adulto una persona con QI 160 è ancora più incredibile..voglio dire prendiamo per esempio Marco Ripà non ha mai fatto il wais però dice di avere 164 o una cosa simile. E viene considerato il più alto con QI in italia o uno dei due con il più alto. In realtà potrebbero esserci molto superiori però poco conosciuti.
Sul come si spiega non saprei. In parte sarà per l'educazione, in parte per le selezioni sociali avvenute nel corso della storia, in parte per la casuale mescolanza di popolazioni avvenuta in Italia.
Quel che è certo però è che un minimo le caratteristiche mentali dipendono dalla popolazione. Come mai gli orientali (di medie latitudini) hanno un QI più alto con una certa ricorrenza? Come mai ce l'hanno pure essendo meno interessati di noi alla salute? Come mai è più diffuso lo stereotipo di quello che lavora come una macchinetta senza stancarsi?
@FabrizioVader Sarebbe interessante capire come mai fino a 160 sd15. Per fare questo bisognerebbe prima capire cosa e come il wais misura il QI e perché lo fa in quel modo. Bisognerebbe conoscere bene l'argomento per poter capire l'eventuale apparente limite dei 160.
@Marcof Se non ricordo male sono ebrei che hanno mantenuto la razza pura. Gli asiatici hanno una media di poco più alta ma una maggior difficoltà ad avere QI lontani dalla norma.
Facciamo questo piccolo gioco. Ognuno di noi scriva i suoi talenti/punti di forza e quelli deboli.
PRO
+ Predisposizione all'apprendimento (sia leggendo ma sopratutto ascoltando, osservando, ponendo domande e ragionando/provando di testa mia)
+ Buonissima memoria per ciò che concerne i miei interessi
+ Intuizione, immaginazione e capacità di risolvere problemi non banali
+ In base alle emozioni che provo quotidianamente, mi viene voglia di scrivere, di getto senza pensare, su un foglio, delle canzoni. Nella mia testa poi partono delle basi, dei ritmi e delle melodie come se la canzone prendesse forma. In realtà non so bene spiegarvelo dato che è fuori dal mio controllo decidere quando "farlo" o meno. So soltanto che se provo a controllare questa cosa, dallo scrivere alla parte musicale, poi perdo ogni idea ed ispirazione.
Contro
- Calcoli a mente
- Difficoltà a fare due cose insieme
- Scarsa attitudine allo sforzo "prolungato" (tra asperger e dsa..)
- Incapacità di studiare, comprendere o memorizzare ciò che non mi piace, trovo inutile o che non mi emoziona.
- Testa tra le nuvole poiché penso sempre e parlo solo quando ho voglia e serve. Quindi dipende anche dal contesto.
Per quanto riguarda il contenuto credo di aver raggiunto un buon livello solo alla fine del liceo praticamente.
-pensiero 4D
-abilitá di visualizzazzione (forse) sopra la media
-assenza di emozioni quali paura, ira, invidia o rancore
-poliglottismo
-doti matematiche
-polivalenza in generale
-non sono soggetto alla bioenergetica
Contro:
-rapporto difficile con il prossimo
-perfezionismo
-suscito reazioni molto ostili nelle persone con molto ego
-non riesco a fare nulla controvoglia
-sono testardo, ma forse é più corretto dire irremovibile.